di Federica Marengo sabato 15 luglio 2023
-All’indomani dell’intervista a Il Corriere della Sera ,in cui il Guardasigilli Nordio ha lanciato la proposta di intervenire sul reato di concorso in associazione mafiosa, creando una norma ad hoc, frenata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, non si arrestano le reazioni e le polemiche sia da parte della Maggioranza che dell’Opposizione e dei familiari delle vittime di mafia. Tuttavia, il sottosegretario alla Giustizia, in quota FdI, Delmastro, in un ‘intervista, sempre a Il Corriere della Sera, ha ribadito che la linea del Governo è quella di non abolire tale reato, ma, semmai di tipizzarlo con una norma ad hoc e che la lotta alla mafia è una priorità dell’Esecutivo.
Il sottosegretario alla Giustizia, Delmastro, infatti, ha sottolineato: “La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tratto fonte di ispirazione politica da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, come ha sempre detto. Gli esempi non mancano. Come primo atto abbiamo sventato la sostanziale abolizione dell’ergastolo ostativo per i mafiosi che non collaborano. Abbiamo una normativa eccezionale nella aggressione di patrimoni illeciti. Strumenti improntati al follow the money di Falcone come la confisca preventiva (che all’estero chiamano “confisca senza condanna”). E quella allargata a denaro non strettamente collegato al reato. E che ci fanno essere studiati e lodati da altri Paesi come ho potuto vedere ad Anversa nel Forum della coalizione dei Paesi contro il crimine organizzato”.
Quindi, in riferimento alla sua imputazione coatta per presunta rivelazione di atti di ufficio, in relazione al caso Cospito, ha chiarito: “Nessuno smantellamento dell’esistente. Manterremo tutto. Lo abbiamo dimostrato anche nella lotta all’ammorbidimento del 41 bis, sulla quale penso di poter dire qualcosa. Dall’imbarazzo di parlare di una mia posizione personale, che ha qualunque uomo di buonsenso, mi ha tolto la Presidente del Consiglio: la penso esattamente come lei. Continuerò ad affrontare nelle sedi opportune questa vicenda. Confidando nel fatto che emergerà la mia assoluta estraneità ai fatti”, per poi affermare sulle tensioni in atto con l’Associazione Nazionale Magistrati: “L’Anm fornisce alcune sollecitazioni che è giusto ascoltare. L’organismo politico ha un altro ruolo, indipendente. Ma nel caso del concorso esterno non c’è neanche il motivo del contendere». Nel caso della separazione delle carriere però sì. È un altro tema. È da sempre nel programma di centrodestra e lo faremo”.
D’accordo, invece, con il Guardasigilli Nordio sulla necessità di intervenire anche sul reato di concorso esterno in associazione mafiosa, il neo segretario di FI, nonché Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, che , intervenuto alla all’iniziativa di FdI, “Piazza Italia”, ha dichiarato: “Il Governo intende procedere con la riforma della Giustizia. È un impegno che abbiamo preso con gli elettori. Vedremo i contenuti per quanto riguarda Forza Italia la priorità è la separazione delle carriere. Sull’associazione esterna credo abbia ragione il Ministro Nordio, non si tratta di cambiare o rendere più debole la lotta alla malavita organizzata. Anzi, dobbiamo indurirla. Il Ministro Nordio credo voglia rinforzare e non indebolire la posizione. Il centrodestra unito farà tutto ciò che serve per una giustizia giusta”.
Critica in merito a un possibile intervento sul reato di concorso esterno in associazione mafiosa , la segretaria del Pd, Schlein, che da Napoli, dove si trova per la due giorni dell’iniziativa, contro l’Autonomia regionale differenziata, “Una e indivisibile”, indette dal partito nel capoluogo campano, ha detto: “Mentre arrivano investimenti così significativi dovremmo innalzare presidi di legalità e contrasto alle mafie in ogni loro forma, non dovremmo abbassarli come fa il governo Meloni con le sue scelte. Da qualche giorno il governo è diviso anche sugli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata. C’è chi vuole indebolirli questi strumenti nella maggioranza anche se sono strumenti per cui hanno perso la vita tanti servitori dello Stato. Voglio ricordare Paolo Borsellino, a pochi giorni dall’anniversario. Risparmiateci il 19 luglio le vostre parole vuote se seguono fatti che vanno in direzione contraria. È irresponsabile mettere in discussione il concorso esterno alle associazioni di stampo mafioso. Che segnale state dando?”.
A esprimere la medesima perplessità sulla proposta del ministro della Giustizia Nordio, anche il M5S, con il senatore ed ex Pm, Scarpinato, che ha dichiarato: “L’abolizione del concorso esterno in associazione mafiosa eleverebbe di molto il rischio di privare lo Stato di un importante strumento di contrasto alla mafia e di far disperdere quote ingenti dei fondi del Pnrr nel buco nero della corruzione e dello sperpero clientelare, compromettendo definitivamente l’immagine dell’Italia nell’Unione europea”.
Non solo i provvedimenti in materia di Giustizia, però, vengono contestati all’Esecutivo dalle Opposizioni, ma anche il tema della riforma dell’Autonomia differenziata, su cui in queste ore dibatte il Pd, nel corso di un’iniziativa in Campania, che , però, vede l’assenza del Presidente della Regione, De Luca, (pur fortemente critico sulla proposta di legge del ministro per l’Autonomia differenziata, Calderoli), e dei consiglieri regionali dem, in forte polemica con la segretaria Schlein per la decisione di commissariare il partito in provincia di Caserta, commissariamento affidato a Susanna Camusso e per il no al terzo mandato alla Presidenza di quest’ultimo e quindi a una terza candidatura alle Regionali del 2025.
La segretaria dem, che non ha commentato l’assenza del Presidente De Luca, sulla Riforma dell’Autonomia regionale differenziata, ha spiegato: “E’ un progetto che vuole dividere ulteriormente il Paese aumentandone le diseguaglianze e noi non lo possiamo accettare. Perché crediamo che non ci sia riscatto per l’Italia senza il riscatto per il Sud. È un progetto che ha voluto scavalcare il Parlamento, i territori, che gioca con i diritti fondamentali delle persone. Con questo progetto il governo sta lavorando per aumentare i divari territoriali. Che se acuiti diventano barriere razziste, classiste e sessiste”, ha proseguito la segretaria del Pd. Un governo che, con arroganza , ha suggellato un patto di potere con un orrido baratto: il presidenzialismo per l’Autonomia differenziata. Ci dobbiamo mobilitare. Se non fosse una combo micidiale ai danni dell’Italia ci sarebbe da sorridere al paradosso dei nazionalisti di FdI che vogliono portare a compimento i mai sopiti sogni della secessione leghista, questo va denunciato con forza. È imbarazzante che ci siano presidenti di Regione che non stanno dicendo nulla sull’autonomia differenziata per fedeltà politica. Fanno prevalere l’interesse di parte su quello del Paese e dei territori. Vergogna. Al governo diciamo fermatevi, non andate avanti o farete del male a questo Paese. Dobbiamo fermarli per difendere l’unità del Paese. A Giorgia Meloni vorrei dire una cosa da qui: non si governa contro gli italiani, ma si governa per gli italiani, non si governo contro il Sud, ma si governa per il Sud. Per Pasquale di 14 anni che viene da un contesto difficile, per l’Italia tutta intera, che è una e indivisibile. Noi siamo riformisti e abbiamo presentato nostre proposte sulle riforme istituzionali e su una legge elettorale per cui gli elettori possano tornare a scegliere i rappresentanti e dare il voto ai fuori sede. Ma deve essere un confronto vero, non predeterminato, e abbiamo chiesto per questo una moratoria sull’autonomia differenziata. Non pensassero di poterci portare al confronto sulle riforme mentre avanzano a spallate sull’autonomia differenziata, avendo scavalcato qualsiasi tipo di dialogo. L’autonomia è pericolosissima anche sul terreno della scuola pubblica. Se l’ascensore sociale è fermo è lì che parte il problema. È una Repubblica fondata sulla scuola. Il governo ha scelto una strada scellerata: è quella del dimensionamento con soglie altissime che si tradurranno in tagli di autonomie scolastiche. Voglio fare un plauso alle regioni governate dal centrosinistra, che hanno impugnato questa decisione. Vuol dire rubare futuro quando togli e tagli le scuole. Valditara non ha letto bene le provi Invalsi: altro che Autonomia differenziata, dobbiamo ridurre i divari”.
Infine, commentando nuovamente il no del Governo alla proposta di legge delle Opposizioni (sottoscritta dunque anche dal M5S, da AVS e da Azione) discussa alla Camera sul salario minimo di 9 euro l’ora per tutelare le lavoratrici e i lavoratori più poveri, ha dichiarato: “Il governo non può girare dall’altra parte la faccia. Dovrebbe occuparsi dei tre milioni di lavoratori e lavoratrici poveri, invece che pensare ai casini giudiziari dei propri ministri e sottosegretari. Approvi con noi la proposta sul salario minimo”.
Altro fronte di scontro tra Maggioranza e Opposizione è stato aperto dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, che dal cantiere ferroviario di Capurso (Bari) ,dove si è recato questa mattina, ha affermato: “Serve una grande e definitiva pace fiscale” per liberare “milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle Entrate. Gli evasori totali per me possono andare in galera e buttare la chiave, ma se qualcuno ha un problema fino a 30mila euro che si trascina da anni, chiudiamola. Gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto”.
Quanto allo sciopero degli aeroporti in corso, ha affermato: “Vigilerò affinché si arrivi a un accordo fra aziende e sindacati per il comparto ferroviario e aeroportuale. Ci sono contratti fermi da sei anni. Conto che il problema si risolva in poche settimane. Il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione, lo sciopero però non può lasciare a piedi milioni di italiani e turisti”, confermando poi l’intenzione di risolvere un’altra questione: quella dei taxi e della concorrenza con gli Ncc, convocati al Ministero, rispettivamente ,il 19 e 20 luglio, “Per fare il punto della situazione con l’obiettivo di migliorare il servizio”.
Immediata, la reazione delle Opposizioni alla proposta del Vicepremier e Ministro, Salvini di una pace fiscale. Per il capogruppo al Senato del Pd, Boccia: “Salvini è un ministro, un uomo di governo, dunque delle istituzioni. Ma evidentemente per questa destra governare vuol dire inneggiare all’evasione, considerare l’Agenzia delle Entrate un nemico. Anziché premiare e ringraziare gli italiani che pagano le tasse, li umiliano, giustificando chi non lo fa e definendo le tasse un ‘pizzo di Stato’. Del resto basta guardare la delega fiscale che il governo e la maggioranza stanno votando in Parlamento per capire che si strizza l’occhio a evasori e elusori”. La filosofia fiscale della destra è fate come volete e se non pagate le tasse fate bene, tanto ci sono gli ingenui che pagano per voi. Del resto Salvini fa il forte con i deboli, con chi paga e con i sindacati, e il debole con gli evasori e con i tassisti che in queste settimane bloccano le città”.
Sulla stessa linea, il Presidente del M5S,Conte, che , via social, ha scritto: “Dopo che la Premier Meloni ha parlato delle tasse come di ‘pizzo di Stato’, oggi è la volta del ministro Salvini a rincarare la dose affermando che gli italiani sono ‘ostaggio dell’Agenzia delle Entrate’. Non sono affermazioni infelici, occasionalmente sfuggite. Esprimono una visione chiara e si accompagnano alla guerra fatta in Europa per non utilizzare i Pos e per aumentare la soglia del contante. Si accompagnano a oltre una decina di interventi diretti a favorire evasori e corrotti. Sono messaggi devastanti, frutto di una tossica subcultura di governo. Si tratta di continue strizzatine d’occhio verso chi, alle spalle dei contribuenti onesti, fa lievitare la torta dell’evasione che ormai ha superato i 100 miliardi. Questo non è solo un governo incapace. È un governo dannoso per il Paese. Non potendo mantenere la vecchia promessa di abbassare le tasse, si distingue per il favoreggiamento degli evasori. Alimentando, peraltro, il conflitto sociale tra chi le tasse non può evaderle e chi è incoraggiato a farlo. Questo governo ogni giorno riporta indietro le lancette dell’orologio”.
In casa dei singoli partiti, invece, sempre più diviso sembra il Terzo Polo, con il leader di Azione, Calenda ,concentrato sulla proposta di legge riguardante il salario minimo e pronto, nel corso di una conferenza stampa, convocata per lunedì ,ad annunciare nuovi ingressi nel partito (tra le ipotesi , quello dell’ex assessore del alla Salute della Regione Lazio, D’Amato, uscito di recente dal Pd) e il leader di Italia Viva, Renzi, pronto a sostenere la Maggioranza sulla Riforma della Giustizia del ministro Nordio , compresa la separazione delle carriere in Magistratura.
Per quanto riguarda Forza Italia, invece, il Consiglio nazionale, riunitosi stamane in un hotel romano haeletto all’unanimità Antonio Tajani come segretario nazionale, pro tempore , che traghetterà il partito fino al Congresso, che si terrà con ogni probabilità prima delle Europee del 2024.
Nel corso del Consiglio è stato ricordato il Presidente Berlusconi, a un mese dalla sua scomparsa, leggendo una lettera dei figli in cui si esorta il partito a continuare a difendere i valori di libertà e democrazia che hanno ispirato l’attività politica del padre, ed è stato annunciato dallo stesso Tajani che lo Statuto del partito verrà modificato, affinché si introduca la definizione di Berlusconi come “Presidente e fondatore” e non vi sia più alcun Presidente ,ma un segretario nazionale (modifica poi approvata all’unanimità dall’Assemblea).
Nel suo discorso il neo segretario di Fi, Tajani, ha dichiarato: “Guidare Forza Italia è un’impresa davvero complicata ,perché non ci sarà mai nessuno come lui. Ma adesso tutti insieme dobbiamo rendere onore a quello che ha fatto e non disperdere tutto il patrimonio che ci ha lasciato, come una grande eredità che noi abbiamo, e guai se i figli disperdono l’eredità del padre. Non è questioni di pennacchi e poteri. Si combatte tutti insieme. Non è facile guidare un movimento politico che ha avuto come leader per quasi 30 anni Silvio Berlusconi. Io posso garantire soltanto il mio impegno, determinazione, volontà di trasformare tutti i suoi sogni in realtà. Per farlo avrò bisogno di tutti quanti voi, di tutta la nostra classe dirigente, eletti, simpatizzanti, militanti. Prima di essere un segretario nazionale, io mi considero un militante di FI. Non mi entusiasmano gradi e pennacchi, ma i valori in cui credo e crediamo tutti assieme. “L’ultimo sondaggio che ho ricevuto ci dice che siamo all’11%. Ho ricevuto una lettera molto affettuosa e cordiale, piena di incoraggiamento, anche nei mie confronti, da parte della famiglia Berlusconi, che mi ha pregato di leggere questo messaggio al consiglio. Forza Italia è stata una delle più grandi realizzazioni di Berlusconi, come ha sempre ribadito la figlia Marina”.
In ultimo, sulla Riforma della Giustizia, ha ribadito la posizione del partito: “Essere garantisti non significa essere contro i magistrati, o deboli contro la criminalità organizzata. Noi siamo sempre impegnati contro mafia, ‘ndrangheta, sacra corona unita senza tentennamenti. Più si è garantisti, più c’è un processo giusto, più si mette in difficoltà la malavita organizzata. Per noi il garantismo è un principio fondamentale. Non c’è nulla contro i magistrati quando sosteniamo la separazione delle carriere, ma un modo per avere un processo giusto e per innalzare il ruolo giudicante ,perché possa essere davvero al di sopra delle parti”.
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