di Federica Marengo mercoledì 4 giugno 2025

–Nel pomeriggio di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Premier slovacco Fico. Al termine del bilaterale è stato quindi diramato un comunicato stampa congiunto nel quale “i due Capi di Governo hanno espresso soddisfazione per l’intensità e la qualità del dialogo politico, istituzionale e a livello di esperti tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Slovacca”, valutando positivamente la cooperazione bilaterale in settori quali l’automazione, le tecnologie innovative, le infrastrutture dei trasporti, l’energia rinnovabile e l’energia nucleare di nuova generazione, accogliendo con soddisfazione la prospettiva dello sviluppo e della costruzione di reattori nucleari avanzati di quarta generazione.
Al centro del bilaterale tra la Premier e il suo omologo slovacco, anche il tema della difesa e dei progetti, volti a rafforzare l’industria della difesa, “a sostenere la crescita economica, e a contribuire al potenziamento della loro sicurezza”, così come i principali dossier dell’agenda dell’Ue.
Quanto al tema della gestione dei flussi migratori, la Presidente Meloni e il Premier Fico “hanno affermato l’importanza di contrastare le migrazioni irregolari e fatto appello per un’accresciuta cooperazione con i Paesi di origine e di transito”. Inoltre, la Slovacchia “ha espresso il proprio sostegno alle posizioni italiane nel quadro della causa pregiudiziale presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul concetto di Paese di origine sicuro” e ha riconosciuto “l’importanza delle soluzioni innovative come quella che l’Italia ha lanciato con l’Albania”.
Nel corso del bilaterale tra la Presidente Meloni e il Premier Fico si è discusso anche di competitività, in merito a cui “la Slovacchia ha dichiarato il suo pieno sostegno alle iniziative del governo italiano, finalizzate a rafforzare i settori di importanza strategica per l’economia slovacca come l’industria dell’automotive e l’industria dell’acciaio” , e dei negoziati sul Quadro Finanziario Pluriennale , concordando “sulla necessità che l’Unione Europea si doti di risorse adeguate, in particolare per riflettere le priorità sopra menzionate e per preservare una forte Politica di coesione e una robusta Politica Agricola Comune, allo scopo di promuovere la convergenza regionale e sociale”.
Infine, riguardo il contesto europeo e geopolitico, Italia e Slovacchia hanno discusso “il loro sostegno per una pace giusta e duratura in Ucraina e il loro impegno per la ricostruzione del Paese in vista della Ukraine Recovery Conference, che l’Italia ospiterà a luglio del 2025”, mentre sulla guerra in Medio Oriente “ hanno richiamato il loro impegno per un Medio Oriente stabile e pacifico”, richiedendo “l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas e un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza” e, confermando “il loro sostegno a una soluzione dei due Stati con uno Stato indipendente palestinese che viva a fianco di Israele in pace e sicurezza”.
Successivamente, la Presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica francese Macron con il quale ha tenuto un bilaterale durato tre ore, seguito da una cena tra le rispettive delegazioni.
Come si legge nel comunicato stampa congiunto emesso da Palazzo Chigi al termine del bilaterale, tenuto “per approfondire la discussione e coordinare gli sforzi di mobilitazione e azione europea di fronte alle sfide comuni che si moltiplicano e si aggravano, esaminando al contempo le prossime scadenze nelle relazioni tra Francia e Italia”, “L’Italia e la Francia, fedeli al loro ruolo di Nazioni fondatrici della costruzione europea, intendono rafforzare il loro impegno comune per un’Europa più sovrana, più forte e più prospera, soprattutto orientata alla pace e capace di difendere i propri interessi e di proteggere i propri cittadini”.
Nell’incontro, poi, la Premier Meloni e il Presidente Macron hanno “ evidenziato forti convergenze sull’agenda europea per la competitività e la prosperità, da attuare in modo ambizioso e accelerato, sulla semplificazione normativa, sugli investimenti pubblici e privati, sull’energia e sulla piena applicazione del principio di neutralità tecnologica e, più in generale, sulle condizioni necessarie a far concorrere le imprese europee ad armi pari”, così come sui “settori in transizione, come l’industria automobilistica e siderurgica, che richiedono un forte impegno europeo, nonché per i settori più avanzati, come l’intelligenza artificiale, le fonti di energia decarbonizzate rinnovabili , il nucleare e lo spazio”, dove gli interessi bilaterali ed europei di Italia e Francia sono collegati.
La Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica francese si sono detti determinati a collaborare “nella preparazione del prossimo Consiglio europeo e, più in generale, sul prossimo quadro finanziario pluriennale, sulla migrazione, sull’allargamento e sulle riforme”.
Riguardo alla guerra in Ucraina, Italia e Francia hanno sottolineato che, “A più di tre anni dall’inizio dell’aggressione russa e, all’indomani dei colloqui di Istanbul tra Ucraina e Russia, il sostegno incrollabile e senza esitazioni di Francia e Italia all’Ucraina è ancora più necessario per raggiungere una soluzione equa e duratura, presupponendo al contempo un ambizioso cambiamento di scala nella difesa europea, sia in termini di investimenti che di sostegno alla base di difesa industriale e tecnologica europea”.
Durante il bilaterale, Meloni e Macron hanno affrontato “ altre questioni di sicurezza di rilievo per l’Europa, in particolare in Medio Oriente e in Libia, e di coordinare le proprie posizioni in tema di relazioni transatlantiche, nonché sulla sicurezza economica e commerciale dell’Unione Europea”.
In ultimo, il Presidente della Repubblica francese e la Presidente del Consiglio “ hanno deciso che il prossimo Vertice bilaterale avrà luogo in Francia all’inizio del 2026, anche con l’obiettivo di valutare e aggiornare il programma di lavoro che specifica gli obiettivi della cooperazione bilaterale previsti dal Trattato del Quirinale, entrato in vigore nel 2023, in numerosi ambiti settoriali, con particolare attenzione ai giovani”.
Nel pomeriggio di oggi, invece, a Palazzo Chigi, la Premier Meloni ha presieduto il Consiglio dei Ministri, che ha approvato ,su proposta della stessa Presidente e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Urso, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione, nel rispetto dei regolamenti dei due rami del Parlamento, il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza.
Come si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, “Il provvedimento si inserisce nel quadro delle misure e degli interventi di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in quanto l’approvazione annuale di una “legge sulla concorrenza” rientra tra gli impegni assunti dall’Italia e al cui rispetto risulta subordinato lo stanziamento dei fondi previsti. Inoltre, il testo tiene conto delta segnalazione al Governo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (segnalazione AS2045/2025)”.
Il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza introduce: “disposizioni in materia di trasferimento tecnologico alle filiere produttive nazionali, volte a favore la diffusione delle conoscenze ai settori industriali”.
Inoltre, Palazzo Chigi , nel suddetto comunicato, speiga che: “Di particolare rilievo è la previsione dell’adozione da parte del Ministro delle imprese e del Made in Italy e del Ministro dell’università e della ricerca, di un atto di indirizzo strategico volto a valorizzare le conoscenze e contribuire alla trasformazione tecnologica delle filiere produttive” e che “Nell’ottica di creare maggiore sinergia di azione fra i soggetti dotati di specifica competenza, la “Fondazione Tech e Biomedical” gestirà i 250 milioni di euro già stanziati destinati a finanziare progetti in materia di trasferimento tecnologico”.
Ancora ,”nell’ambito dei servizi pubblici locali, sono previste specifiche misure con l’obiettivo di aumentare l’efficienza delle gestioni affidate in-house ai Comuni con oltre 5.000 abitanti. Le nuove norme estendono al trasporto pubblico regionale sia gli obblighi di trasparenza e di ricognizione delle modalità di gestione degli affidamenti previsti per i servizi pubblici locali sia le disposizioni applicabili in caso di inefficienza nella gestione dei servizi stessi”.
Il provvedimento, poi, “interviene in materia di accreditamento sanitario, con la previsione di specifici criteri volti a favorire la concorrenza in vista della scadenza della proroga fissata per dicembre 2026”.
In ultimo, “il testo introduce nuove fattispecie sanzionatorie per l’uso professionale di prodotti cosmetici non conformi all’etichettatura e che comportino rischi per la salute, nonché per l’impiego in spazi pubblici di esche e topicidi pericolosi per animali domestici e soggetti vulnerabili, come i bambini”.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta della Presidente Meloni e del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Calderoli, ha approvato un decreto legislativo che introduce una norma di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di proporzionale negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano e di conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego”.
“Il testo”, spiega Palazzo Chigi, “ introduce una deroga al meccanismo delle assunzioni sulla base del rapporto proporzionale alla consistenza dei gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino, consentendo una flessibilizzazione di quel meccanismo in relazione a circostanze temporanee e eccezionali, quali particolari situazioni di carenza di organico tali da pregiudicare la regolare somministrazione dei servizi pubblici essenziali. Si prevede il ricorso a personale assunto con contratti di lavoro a tempo determinato e prescindendo dal possesso dei requisiti linguistici, con un limite quantitativo alla stessa deroga, indicando il grado di scopertura dell’organico dell’ufficio e specificando un termine entro il quale operano le disposte deroghe (cinque anni dall’entrata in vigore della disposizione)”.
Via libera del Consiglio dei Ministri, in esame definitivo, alle disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, giustizia tributaria e sanzioni tributarie e alle disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Quanto allo stato di emergenza, il Consiglio dei Ministri, “su proposta del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Musumeci, ha deliberato, la dichiarazione dello stato di emergenza, e lo stanziamento di12.600.000 euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali per i primi interventi urgenti, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio dei comuni di Acireale, Giarre e Riposto della Città metropolitana di Catania, nei giorni dal 10 al 14 novembre 2024, e nel territorio della Città metropolitana di Messina, il 16 e 17 gennaio 2025 e il 2 febbraio 2025; l’ulteriore stanziamento di 10.550.000 euro per la realizzazione degli interventi connessi allo stato di emergenza già deliberato a causa della situazione di grave deficit idrico in atto nel territorio della città metropolitana di Reggio Calabria, della provincia di Crotone e dei comuni di Calopezzati, Caloveto, Cariati, Corigliano-Rossano, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Scala Coeli, Acri, Bisignano, Luzzi, Rose, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Santa Sofia d’Epiro, Vaccarizzo Albanese, Bocchigliero, Campana e Terravecchia in provincia di Cosenza; l’ulteriore stanziamento di euro 4.950.000 per la realizzazione degli interventi connessi allo stato di emergenza già deliberato a causa degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, nei giorni dal 15 al 25 maggio 2024, nel territorio della città metropolitana di Milano e delle province di Cremona e Mantova e l’ulteriore stanziamento di 8.000.000 euro per la realizzazione degli interventi connessi allo stato di emergenza già deliberato a causa degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati dal 9 febbraio al 31 marzo 2024 nel territorio della città metropolitana di Genova e delle province di Imperia e Savona”.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin, ha approvato, la variante alle “norme tecniche di attuazione del piano di bacino del fiume Tevere, VI stralcio funzionale per l’assetto idrogeologico – adozione misure di salvaguardia” e , su proposta del Ministro dell’interno Piantedosi, in considerazione della necessità di consentire il completamento dell’azione di risanamento del Comune rispetto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, la proroga, per la durata di sei mesi, dello scioglimento del Consiglio comunale di Randazzo (Catania)”.
Infine, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Roccella ha svolto una informativa in merito all’approvazione, avvenuta il 23 maggio da parte della Cabina di regia interministeriale, del nuovo Piano nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza.
Palazzo Chigi, nel suo comunicato, evidenzia che “Il documento, elaborato con il supporto tecnico dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, è frutto di un ampio processo partecipativo e si inserisce nel quadro del Piano d’Azione dell’Unione Europea contro il razzismo 2020–2025” e che esso “ si pone come obiettivi strategici la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni fondate sulla razza e sull’origine etnica, il superamento delle disuguaglianze e il rafforzamento della coesione sociale e del senso di appartenenza nazionale”.
Il Piano , inoltre , “è articolato in sei assi prioritari di intervento: lavoro e occupazione; abitazione; istruzione, cultura e sport; salute; sicurezza e giustizia; comunicazione e media”, a cui si affiancano “azioni trasversali, tra cui la formazione degli operatori pubblici, campagne di sensibilizzazione e il consolidamento delle reti territoriali”. La sua attuazione “sarà garantita da un modello di governance multilivello e permanente”.
Al termine del Consiglio dei Ministri, il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Roccella ed il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare l’informativa e i provvedimenti approvati in Consiglio dei Ministri.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, la Camera ha approvato in via definitiva, con 155 voti favorevoli, 78 contrari e 4 astenuti, il ddl recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del PNRR e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026, su cui era stata posta dal Governo la fiducia, approvata con 189 voti a favore e 97 contrari.
In merito, come si legge in una nota sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, il ministro Valditara ha dichiarato: “Poniamo finalmente termine al vergognoso fenomeno dei diplomifici. Chi pensa di poter comprare un titolo di studio deve sapere che lo Stato non resterà più a guardare. Con queste misure imponiamo regole chiare, controlli stringenti e tolleranza zero per un’istruzione di qualità. Vogliamo una scuola in cui ogni diploma sia frutto di impegno e competenze reali. Parallelamente , portiamo avanti una serie di interventi concreti: sosteniamo le famiglie in difficoltà incrementando i fondi per l’acquisto dei libri di testo, promuoviamo l’internazionalizzazione degli ITS. Diamo risposta alle legittime aspettative degli idonei nei concorsi per docenti; aumentiamo la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici; liberiamo risorse per Enti locali al fine di rinvestirle in scuole più sicure e investiamo nello sviluppo degli asili nido. Infine, estendiamo la carta docenti ai supplenti con incarico fino al 31 agosto. Questa è la nostra idea di Paese: un’Italia che non lascia indietro nessuno, che investe sui giovani, promuove il merito, tutela la legalità, valorizza chi vi lavora. E su questa strada andremo avanti, con coraggio e determinazione”.
Sempre alla Camera, respinte, con 70 voti favorevoli e 147 contrari, le questioni pregiudiziali riferite al ddl recante misure urgenti per infrastrutture e PNRR.
Al Senato , invece, via libera, in seconda lettura, con 109 voti a favore, 69 contrari e 1 astensione, alla fiducia, posta dal Governo, al decreto Sicurezza, approvato , quindi definitivamente e , recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica , di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario.
Il provvedimento, suddiviso in 39 articoli, prevede misure come: la velocizzazione degli sgomberi per gli occupanti abusivi, la tutela legale ed economica per le forze dell’ordine; pene più severe per chi aggredisce gli agenti, body cam sulle divise degli agenti; il daspo nelle stazioni contro scippi e borseggi; carcere fino a 6 anni per le truffe agli anziani; fino a due anni di carcere per chi blocca la circolazione stradale attraverso il corpo; lo stop all’accattonaggio con induzione di minori; l’arresto differito per i violenti nelle piazze; l’introduzione del reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo, che prevede la reclusione da due a sei anni.
Contrarie al provvedimento le opposizioni, con i senatori e le senatrici di Pd, M5S e Avs, che, subito dopo l’avvio dei lavori in Aula, hanno protestato, in particolare per la norma che introduce il reato di blocco stradale attraverso il corpo, sedendosi per terra per interrompere i lavori e contestando, a suo dire, la “svolta autoritaria” del Governo.
La Presidente del Consiglio Meloni ha poi commentato l’approvazione del decreto Sicurezza con un post social: “Con l’approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa. Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini. Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione”.
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