di Federica Marengo mercoledì 26 febbraio 2025

-Kiev e gli USA hanno elaborato la versione finale dell’accordo sulle risorse naturali dell’Ucraina, che a breve dovrà essere votato e , quindi autorizzato, dal Parlamento ucraino. Si tratta dell’ “Accordo sulla definizione delle regole e delle condizioni del Fondo di investimento per la ricostruzione dell’Ucraina” e, a renderlo noto, è stato il Premier ucraino Shmyhal.
L’accordo , il cui testo è stato pubblicato dal Financial Times, prevederebbe la creazione di un fondo di investimento per la ricostruzione dell’Ucraina, che Kiev e gli USA riempiranno e gestiranno congiuntamente. Tuttavia, non sarebbero ancora state definite né l’entità della partecipazione degli USA né le possibili garanzie di sicurezza richieste dall’Ucraina. Inoltre, secondo quanto sarebbe stato stabilito, “l’Ucraina contribuirà al Fondo con il 50% dei proventi derivanti dalla futura monetizzazione di tutte le risorse naturali di proprietà del Governo ucraino” e “in base alle leggi vigenti negli Stati Uniti, il governo degli Usa manterrà un impegno finanziario a lungo termine per lo sviluppo di un’Ucraina stabile ed economicamente prospera”.
A tal proposito, sempre il Premier ucraino Shmyhal ha precisato: “ Non stiamo considerando di firmare alcun accordo senza garanzie di sicurezza. Questo accordo è direttamente legato alle garanzie di sicurezza. Né il Presidente dell’Ucraina né il governo ucraino considereranno questo accordo e la sua firma separatamente dalle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.
Il Presidente ucraino Zelensky, che oggi in un post social ha ricordato l’anniversario dell’occupazione russa della Crimea, sottolineando che “l’integrità territoriale dell’Ucraina non sarà mai oggetto di compromesso” e che Kiev “non lascerà che Mosca normalizzi la Crimea”, in merito all’accordo con gli USA sulle terre rare, ha spiegato: “Quello sui minerali è un accordo quadro a cui dovranno seguire ulteriori intese, sarà firmato a livello ministeriale senza bisogno di ratifiche parlamentari e il suo successo dipende dal Presidente americano Donald Trump. L’accordo potrebbe fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina per assicurare una pace duratura ed equa e in ogni caso Kiev deve sapere su cosa può contare da Washington”.
A tal proposito, il Presidente degli USA Trump avrebbe detto nel corso di una riunione di gabinetto, che spetta all’Europa offrire garanzie di sicurezza all’Ucraina.
Zelensky, che si recherà a Washington venerdì per la firma dell’intesa, come confermato dal Presidente USA Trump all’apertura del sua prima riunione di governo, ha anche aggiunto che chiederà direttamente a Trump se interromperà il flusso di aiuti militari e di volere discutere della possibilità di utilizzare i beni congelati della Russia per lo sviluppo delle risorse minerarie, l’acquisto di armi e la ricostruzione.
Infine, il Presidente Zelensky ha dichiarato che: “L’Ucraina crede nel suo esercito e questo sarà uno dei più importanti fattori di garanzia della sicurezza”, aggiungendo che , in caso il Presidente russo Putin chiedesse una riduzione delle dimensioni dell’esercito ucraino, le autorità ucraine non lo permetteranno.
Intanto, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha annunciato che domani si terrà a Istanbul, in Turchia, il secondo incontro diplomatico tra gli USA e la Russia per “discutere dei problemi sistemici che si sono accumulati tra Mosca e Washington, a causa della precedente amministrazione Biden” e ha sottolineato che i Paesi europei starebbero incitando l’Ucraina a continuare la guerra.
Il ministero degli Esteri turco ha quindi confermato che “domani le delegazioni della Russia e degli Stati Uniti avranno un incontro a livello tecnico a Istanbul”, ribadendo che “La Turchia è pronta a fornire qualunque tipo di sostegno agli sforzi per la pace, tra cui ospitare incontri”.
A proposito dei Paesi Ue, si è tenuto oggi il vertice dei 27 capi di Stato e di governo europei convocato dal Presidente del Consiglio Ue, Costa, a cui ha partecipato anche la Presidente della Commissione Ue von der Leyen, nel quale il Presidente francese Macron ha riferito del colloquio avuto lunedì scorso alla Casa Bianca con il Presidente Trump.
Al termine della riunione, il Presidente Costa ha scritto in un post social: “Stiamo continuando a lavorare su uno stretto coordinamento europeo. Oggi il presidente Emmanuel Macron ha informato i leader dell’UE sul suo incontro con Donald Trump all’inizio di questa settimana a Washington. Molto utile per preparare il nostro Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, dove prenderemo decisioni sul nostro sostegno all’Ucraina e sul rafforzamento della difesa europea”.
Per l’Italia ha partecipato al vertice in videoconferenza, la Presidente del Consiglio Meloni, che in mattinata ha incontrato a Palazzo Chigi il Premier svedese Ulf Kristersson, con cui, proprio in vista del Consiglio Ue informale del 6 marzo, ha parlato dei principali temi dell’agenda europea e internazionale , tra cui, in particolare, del conflitto in Ucraina e della sicurezza e difesa europea ed euroatlantica.
All’incontro è poi seguita la conferenza stampa congiunta nella quale la Premier Meloni ha evidenziato: “Con il Primo Ministro Kristersson siamo d’accordo sul fatto che, oggi più che mai, siano soprattutto due le questioni che l’Europa non può permettersi di eludere: e cioè la sicurezza dei nostri cittadini e la competitività del nostro sistema produttivo. Sicurezza certamente difesa, e questo vuol dire che l’Europa deve avere il coraggio di lavorare in maniera concreta per consolidare quel pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica di cui si parla da molto tempo e che deve affiancarsi al pilastro nordamericano, in un’ottica di complementarità strategica. Perché la NATO rimane, ancora di più dopo l’ingresso della Svezia e della Finlandia, la pietra angolare della nostra sicurezza, ma deve avere oggi anche un approccio che sia il più possibile a 360 gradi. Significa a 360 gradi dal punto di vista geografico, per noi è molto importante l’attenzione al fianco Sud dell’Alleanza, oltre chiaramente al fianco Est. Ma significa un approccio a 360 gradi anche nel considerare il concetto di minaccia oggi. Oggi il concetto di minaccia e di sicurezza è un concetto molto più esteso di quanto non lo fosse in passato. Per farlo dobbiamo spendere di più, ma anche riuscire ad incrementare gli investimenti. Io penso che la scelta, annunciata, della Presidente Ursula von der Leyen di escludere le spese per la difesa dal Patto di Stabilità sia un primo passo, ma a questo devono seguire altre soluzioni. Con Ulf abbiamo affrontato questo punto, avendo ben in mente il quadro molto complesso nel quale ci stiamo muovendo, gli sforzi che tutti stiamo portando avanti insieme in particolare per gettare le basi di una pace giusta e duratura in Ucraina. Un obiettivo che è possibile raggiungere solo se a Kiev verranno fornite adeguate garanzie di sicurezza per essere certi che quello che abbiamo visto in questi tre anni non accada di nuovo e per essere certi che la Nazioni europee che più si sentono minacciate possano invece sentirsi al sicuro. Io ho sempre detto e ritengo che queste garanzie di sicurezza debbano essere realizzate nel contesto dell’Alleanza Atlantica ,perché penso che questa sia la cornice migliore per garantire una pace che non sia né fragile né temporanea e che appunto scongiuri il rischio che l’Europa possa ripiombare presto nel dramma della guerra. Altre soluzioni, come ho già detto, mi sembrano più complesse e francamente meno efficaci”.
Il Premier svedese Kristersson , invece, sottolineando il ruolo della Presidente del Consiglio Meloni nel “collegamento transatlantico”, ha dichiarato: “Sulla guerra tra Russia e Ucraina entrambi vogliamo enfatizzare che nulla si può fare in Ucraina senza l’Ucraina: dobbiamo promuovere la pace in Europa, perché si tratta del futuro di tutta l’Europa non solo di Kiev”.
In merito al tema della difesa europea e all’ipotesi avanzata dai leader di Francia e Gran Bretagna dell’invio di truppe europee di pace in Ucraina al termine del conflitto come garanzia per Kiev, il Governo italiano ha precisato che non è una questione all’ordine del giorno e che si potrebbe discutere di un invio di truppe solo in ambito Onu.
Nel frattempo, il Premier britannico Starmer, che domani incontrerà il Presidente USA Trump alla Casa Bianca, ha confermato il vertice con un gruppo di leader Ue convocato per domenica a Londra, per parlare della Difesa comune e stamane, durante il question time alla Camera dei Comuni, rispondendo a una domanda del leader del partito liberaldemocratico ha affermato che non intende scegliere fra l’alleanza vitale con gli Usa e quella con i partner europei, di voler rafforzare la già forte relazione della Gran Bretagna con gli Stati Uniti, perché “è vitale farlo” e di voler allo stesso tempo lavorare con gli alleati europei sulla capacità di difesa.
Annullato, invece, “a causa di problemi di programmazione”, il colloquio a Washington tra la Vicepresidente della Commissione Ue e Alta rappresentante per la Politica estera Kallas e il Segretario di Stato USA Rubio, previsto per questa settimana.
Sul fronte dei combattimenti, stamane, le autorità ucraine hanno dichiarato lo stato di allerta in tutto il Paese, per via del lancio di missili da crociera da parte di quattro bombardieri russi verso le regioni di Kiev, Poltava e Cherkasy.
Sotto attacco russo,anche Kharkiv, dove due persone sono rimaste ferite; Kherson, dove una persona è rimasta uccisa; Kramatorsk, dove una persona è rimasta uccisa e quattordici ferite, tra cui quattro bambini, e Bucha, dove una persona è rimasta uccisa e due ferite.
Il portavoce delle forze di Mosca ha poi fatto sapere che “unità russe hanno distrutto diciannove centri di controllo dei droni ucraini e tre terminali di comunicazione satellitare Starlink”, mentre la Difesa russa ha reso noto di aver abbattuto 128 droni ucraini, lanciati sulle regioni di Bryansk, Kursk, sul Mar d’Azov e sul Mar Nero. Tuttavia, una raffineria di petrolio e un porto sono stati colpiti da droni ucraini, a Tuapse, nel Mar Nero e due aeroporti in Crimea.
Infine, Mosca ha rivendicato la riconquista di un territorio a Kursk.
©Riproduzione riservata