-Crisi di Governo, secondo giorno di consultazioni a Montecitorio per il Premier incaricato Draghi: cresce il fronte del sì. Dopo il sostegno espresso ieri dai partiti più piccoli: Azione, +Europa, Radicali, Movimento degli italiani all’estero, Centro democratico, Socialisti e Gruppo Misto, oggi è stata la volta delle Autonomie, di LeU, di Italia Viva, di Fratelli d’Italia, del Pd e di Forza Italia. Tra questi, espressisi per lo più a favore, si sono distinte le posizioni di LeU, che ha manifestato l’intenzione di appoggiare il Governo Draghi, ma definendo il perimetro delle forze politiche della Maggioranza, ovvero solo qualora nella compagine dell’Esecutivo non entrino le forze sovraniste, riecheggiato dal segretario del Pd Zingaretti. No alla fiducia, invece, da parte di Fratelli d’Italia, che però, potrebbe sostenere l’Esecutivo dell’ex Presidente della BCE, solo se si trattasse di un Governo di “transizione” per andare a breve al voto. Sì , invece, da parte di Italia Viva e di Forza Italia. A chiudere domani il confronto con i partiti, cui potrebbe seguirne un secondo lunedì, la Lega, con il segretario Salvini che ha aperto al sostegno a Draghi, ventilando anche la presenza di propri Ministri al Governo, e il M5S, diviso tra l’ala movimentista, incarnata da Di Battista, espressosi per il no e l’ala governista, rappresentata da Di Maio che ha invitato il Movimento alla responsabilità e all’ascolto dell’ex Presidente BCE, mentre il garante Grillo, giunto a Roma, per guidare la delegazione dei gruppi parlamentari alle consultazioni, pone come condizione a un sostegno la difesa di misure storiche dei pentastellati come il Reddito di Cittadinanza, e Casaleggio, il Presidente dell’Associazione Rousseau, preme per la consultazione degli iscritti sulla piattaforma omonima.
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di Federica Marengo venerdì 5 febbraio 2021
Dopo, il sostegno delle delegazioni dei gruppi parlamentari dei piccoli partiti (Azione, +Europa, Radicali, Movimento degli italiani all’estero, Centro democratico, PSI e gruppo Misto), incassato ieri, nel primo giorno di consultazioni, il Premier incaricato Draghi, si è confrontato quest’oggi con i partiti medi: le Autonomie, LeU, Italia Viva, Fratelli d’Italia, Pd e Forza Italia.
La prima delegazione a varcare la soglia di Montecitorio, stamane alle 11:00, è stata quella del gruppo delle Autonomie, guidata da Julia Unterberger , che, auspicando la formazione di un Governo politico, ai pochi cronisti presenti nella sala della Lupa, causa normativa anti-Covid19, ha dichiarato: “La formula ‘Ursula’ (un’alleanza di lunga durata sostenuta dai partiti che al Parlamento europeo hanno votato a favore della Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e che abbia come perno Pd e M5s, ) sarebbe perfetta. Con i Governi tecnici non abbiamo avuto buone esperienze per i nostri piccoli territori. Ci auguriamo un Governo politico. Penso che come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un Governo Draghi”.
A seguire, poi, la delegazione di LeU, con la capogruppo al Senato del Gruppo Misto, De Petris, accompagnata dal capogruppo alla Camera Fornaro e dal senatore Ruotolo, che, al termine del confronto con il Premier incaricato, ha evidenziato: “Abbiamo elencato punti prioritari e fondamentali. Sono degli spartiacque, come lo è il fatto che l’alleanza Pd-M5S-Leu è strategica e deve essere una base forte che se consolidata in programmi e progetti non può essere dispersa. Proprio perché i temi sono fondamentali, questa Maggioranza è incompatibile con la presenza di forze come la Lega e le forze sovraniste della destra. Con Draghi siamo stati molto chiari. Le scelte programmatiche non sono variabili indipendenti. La base parlamentare deve essere coesa e deve avere un minimo di omogeneità Nel secondo giro ci aspettiamo da parte del Presidente Draghi la definizione di un perimetro programmatico e, conseguentemente, un perimetro politico”.
Verso le 13:00, poi, è stata la volta di Italia Viva, guidata dal leader e fondatore Matteo Renzi e composta dai capigruppo di Senato e Camera, Faraone e Maria Elena Boschi e dalla coordinatrice Bellanova, il quale ha confermato il sostegno all’Esecutivo Draghi, sottolineando: “Grazie a Mario Draghi: averlo individuato come interlocutore per formare un nuovo Governo ha portato immediatamente una ventata di credibilità e fiducia nel Paese. E’ una polizza assicurativa per i nostri figli e nipoti: nessuno può negarlo. Siamo nel periodo storico in cui l’Italia avrà più soldi da spendere nella storia, e questo ci porta a dire che chi meglio di Draghi può gestire questo passaggio. Mi auguro che tutte le forze politiche esprimano lo stesso sostegno a Draghi: il Presidente della Repubblica ha fatto appello a tutti, chi oggi pone veti non fa solo un errore politico ma rifiuta l’appello del presidente della Repubblica che ha escluso per questo governo una connotazione politica e ha parlato di un governo cui tutte le forze possano dare un sostegno. I grandi temi per noi cruciali, dalla vaccinazione a un Recovery basato su investimenti e non sui bonus, alla cultura e turismo, sono già sul tavolo di Draghi. Gli manderemo tutto il nostro materiale e ulteriori elementi. Nel colloquio abbiamo sottolineato in particolare le questioni legate al lavoro e le politiche del lavoro con Bellanova, con Boschi il funzionamento delle regole parlamentari, l’utilizzo di decreti e non dpcm, l’attuazione delle leggi, l’utilizzo della protezione civile per l’emergenza sanitaria, con Faraone tutto il tema del piano shock e delle infrastrutture”.
Quindi, dopo la breve pausa pranzo, la ripresa delle consultazioni, alle 15:00 , con la delegazione di Fratelli d’Italia, guidata dalla Presidente Meloni e dai capigruppo alla Camera e al Senato, Lollobrigida e Ciriani, che ha espresso il suo no al voto di fiducia all’Esecutivo dell’ex Presidente dell’Eurotower, spiegando: “E’ stato un confronto cordiale, franco, spero costruttivo. Abbiamo confermato che per una ragione di metodo e di merito non voteremo la fiducia, ma non per un pregiudizio nei confronti del presidente Draghi. Noi abbiamo proposto l’astensione, per il momento non è stata accettata, ma la proposta per tenere unito il centrodestra Fratelli d’Italia l’ha fatta. Se il nostro sarà un voto contro o di astensione lo vedremo. Io non so nulla, non so se è un governo tecnico, politico, qual è la squadra e quale il programma. L’Italia non è una democrazia di Serie B. Serve un Governo con una Maggioranza omogenea, cosa che sarebbe possibile solo con elezioni e un altro Parlamento”. “Per dare una mano non abbiamo bisogno di chiedere ministri e sottosegretari. Se arriveranno provvedimenti per fare bene all’Italia, noi voteremo questi provvedimenti come abbiamo sempre fatto. Mai andremo al Governo con Pd, M5s e Renzi. Non so se Draghi intenda confermare il Recovery Plan di Conte, spero di no. Abbiamo portato le nostre proposte su porti, Sud, natalità, che è un tema economico che tutta l’Ue dovrebbe ascoltare. Abbiamo chiesto al premier incaricato se il suo sarà un Governo a termine, che consenta di riportare al voto gli italiani a giugno. Non è così, l’orizzonte è più lungo, di legislatura” per poi precisare, a fronte della domanda di un cronista, che il partito sosterrebbe il Governo, qualora fosse di “transizione” verso le elezioni.
A seguire, la delegazione del Pd, guidata da Zingaretti, con i capigruppo di Camera e Senato, Delrio e Marcucci, che ha espresso il sostegno all’Esecutivo Draghi e il suo contributo con l’invio di un programma, spiegando: “Nell’ambito della fiducia che confermiamo, abbiamo espresso al professor Draghi le nostre preoccupazioni e le nostre proposte. Attendiamo dopo le consultazioni una sua prima sintesi del presidente incaricato per valutare con spirito costruttivo, insieme i passi successivi e vivere in Parlamento la fiducia che gli abbiamo accordato. Siamo pronti a fare la nostra parte ma con i nostri contenuti e per difendere il nostro Paese. La sfida è davvero grande, faremo di tutto per aiutare il paese a vincerla. Siamo convinti che l’Italia ce la farà. Ma i democratici, hanno esposto anche preoccupazioni e proposte. Le preoccupazioni riguardano innanzitutto la crescita e l’aumento delle diseguaglianze. Nelle prossime ore faremo arrivare al professor Draghi un nostro documento per un programma di governo forte. La situazione è molto difficile ma grazie allo sforzo di Mattarella siamo pronti a fare nostra parte sulla base dei nostri contenuti per difendere il Paese. Il forte ancoraggio europeo e la storica amicizia Euro Atlantica che potrà rafforzarsi dopo l’elezione del Presidente Biden sono tra gli elementi del futuro programma del Governo Draghi che il Pd ritiene “importanti”. L’Italia è tornata protagonista nella costruzione della nuova Europa, evitando il danno intollerabile e irreparabile che il nazionalismo avrebbe arrecato all’Italia. Si tratta di un patrimonio da conservare. Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni e le nostre proposte al Presidente incaricato Mario Draghi. Preoccupazioni per la crescita intollerabile di diseguaglianze, soprattutto fra donne e giovani. Non dobbiamo cedere al disfattismo e all’egoismo, dobbiamo ridare fiducia all’Italia e alla nostra comunità. Per raggiungere questo obiettivo occorre utilizzare le risorse europee per un nuovo modello di sviluppo. La sfida è grande e noi faremo tutto per aiutare il paese a vincerla”.
Infine, alle 17:30, a chiudere la giornata di oggi, la delegazione di Forza Italia-Udc, guidata dal Vicepresidente Tajani (non dal Presidente Berlusconi di cui pure era stata annunciata la presenza, poi annullata, a scopo cautelativo, per motivi di salute), dalle capigruppo di Camera e Senato, Gelmini e Bernini, e dal senatore De Poli, che , spaccando di fatto il Centrodestra, hanno confermato il sostegno all’Esecutivo Draghi: “Forza Italia conferma il pieno appoggio al tentativo di Mario Draghi già anticipato dal Presidente Berlusconi nel corso di un lungo colloquio telefonico che si è svolto stamattina. Forza Italia si aspetta un Esecutivo di alto livello capace di rappresentare al meglio l’unità del paese coinvolgendo tutte le risorse migliori della politica, dell’economia e della cultura. Forza Italia è pronta a dare il suo contributo di idee e programmi. Abbiamo consegnato due dossier, uno sul Recovery Plan e uno sul Piano Vaccinale. L’alto profilo del Presidente Draghi è garanzia non solo della credibilità del nuovo Esecutivo in Europa e nel mondo ma anche della serietà di un progetto”.
Attesa, dunque, per domani, giornata nella quale si svolgeranno le ultime consultazioni con le delegazioni di Lega e M5S, (i cui vertici e gruppi parlamentari ,compresi il garante Grillo e il Premier uscente Conte , si riuniranno in assemblea prima del confronto con Draghi) . Infatti, se il segretario del Carroccio, Salvini, ha aperto alla possibilità di sostenere il Governo Draghi, in base a quanto emergerà dal colloquio con l’ex Presidente della BCE, e non esclude in tal caso la presenza in esso, in qualità Ministri, di qualche suo esponente, il M5S, è diviso tra il no al nuovo Esecutivo della corrente “movimentista” (linea, inizialmente dominante), guidata dall’ex deputato Di Battista, e l’apertura dell’ala “governista”, rappresentata dall’ex capo politico e ministro degli Esteri uscente, Di Maio, che ha invitato i pentastellati al confronto con il Premier incaricato, sebbene , secondo indiscrezioni giornalistiche, decisiva per convincere i grllini a sedersi al tavolo delle consultazioni, sarebbe stata una telefonata tra il garante Grillo, che domani dovrebbe far parte della delegazione a Montecitorio, e Draghi, svoltasi in toni cordiali e con al centro alcuni punti del programma cari ai grillini (vedasi modifica e rafforzamento del Reddito di Cittadinanza, acqua pubblica, patrimoniale) mentre il Presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio, figlio del fondatore Gianroberto, anch’esso a Roma, preme per autorizzare la consultazione degli iscritti tramite voto sulla piattaforma omonima.
Lunedì mattina , poi, il Premier incaricato Draghi avvierà il secondo giro di consultazioni e incontrerà le parti sociali, che in serata , dopo una trattativa di 15 mesi, hanno raggiunto un accordo sul rinnovo del contratto (112 euro in più) per 1,6 milioni di metalmeccanici, scaduto a fine 2019, e con vigenza allungata da gennaio 2021 a giugno 2024, rispetto al termine fissato nel 2022.
Intanto, mentre i mercati continuano a festeggiare l’avvento dell’era Draghi in Italia, con la chiusura della Borsa in rialzo e lo Spread tra Btp e Bund (differenziale tra titoli italiani e tedeschi) sceso sotto la soglia dei 100 punti base, (l’ultima volta era successo il 7 gennaio 2016 e ,andando più indietro nel tempo , il 27 febbraio 2015, quando da lì a poco sarebbe partito il Qe ,deciso proprio dall’allora presidente della Bce Mario Draghi, e ancora oltre, nel maggio 2010), l’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noti i dati sul Commercio nel mese di dicembre, nel quale le vendite al dettaglio hanno segnato un lieve rialzo (+2,5%) rispetto al mese presedente e un calo, su anno (5,4%), causa chiusure anti Covid19, ad eccezione del settore elettronico (+34,6%) e dell’alimentare.
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