di Federica Marengo martedì 17 ottobre 2023
-Mentre il portavoce dell’Esercito israeliano, Daniel Hecht, ha dichiarato che le forze israeliane si stanno preparando per le prossime tappe della guerra contro Hamas ,ma che “I piani potrebbero essere diversi dall’attesa invasione via terra della Striscia”, e, mentre si attende l’esito della visita di domani del Presidente USA Biden in Israele e poi in Egitto, per trovare una mediazione ed evitare che la guerra tra Hamas e Israele si estenda, in Italia, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, in merito al rischio di infiltrazione tra i migranti e di attentati, a margine della sua visita a Limbiate (Monza), per un tour elettorale con il candidato del centrodestra alle elezioni suppletive, per il seggio lasciato vacante al Senato dopo la scomparsa del Presidente di FI, Berlusconi , ha dichiarato: “Massima severità, controlli, prevenzione, repressione quando serve, ma in Italia c’è un servizio di forze dell’ordine e intelligence molto efficienti per cui non vediamo al momento il rischio attentati imminenti. Sono giorni che carabinieri, polizia, guardia di finanzia, polizia penitenziaria e i nostri servizi di intelligence sono al lavoro per prevenire eventuali azioni di tipo terroristico. Ieri c’è stata la conclusione, con gli arresti di questa mattina, di un’indagine che ha portato a fermare due militanti dell’ISIS, questa è la dimostrazione che in Italia si lavora con attività di prevenzione. Ci sono collegamenti tra servizi e polizia a livello europeo, l’attentato di ieri a Bruxelles è un brutto segnale, ma pare si tratti di un caso isolato, anche se sedicente militante dell’Isis. Non bisogna abbassare la guardia, bisogna avere una linea contro il terrorismo, dobbiamo verificare anche coloro che entrano in Italia, perché il rischio infiltrazioni c’è e noi dobbiamo evitare infiltrazioni di questo tipo”.
Di tale rischio, alla luce della crisi mediorientale e degli attentati in Europa, e del tema dell’immigrazione, ha parlato, nel pomeriggio, nella sua Informativa urgente alla Camera ,anche il ministro dell’Interno, Piantedosi.
Il titolare del Viminale ha quindi sottolineato: “Uno dei principali fattori scatenanti dei flussi migratori è costituito dai conflitti armati. E in questo momento alle porte dell’Europa ce ne sono due, la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, entrambi incerti e suscettibili di provocare un impatto sulle dinamiche dei flussi. Senza dimenticare che il conflitto in Medio Oriente reca con sé anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste come solo pochi giorni fa è avvenuto in Francia con l’assassinio di un insegnante da parte di un fanatico islamista e ieri sera a Bruxelles con l’uccisione di due cittadini svedesi”.
Poi, sulla questione della velocizzazione e dell’aumento dei rimpatri, il ministro Piantedosi ha spiegato: “Sull’aumento dei rimpatri stiamo lavorando per intensificare la collaborazione tra l’Italia, la Commissione e le agenzie europee competenti per snellire le procedure di rimpatrio, compreso quello volontario, abbinato a misure di reintegrazione. Il Governo ha varato un programma per l‘incremento dei centri per i rimpatri ,per la cui realizzazione chiediamo che l’Unione Europea ci supporti con risorse finanziarie e straordinarie: si tratta infatti di strutture che tornano a beneficio dell’intera Unione, i cui oneri quindi non è ragionevole che siano sostenuti dai soli Stati maggiormente esposti agli arrivi. Il dato sui rimpatri avvenuti alla data del 4 ottobre 2023 indica un totale di 3.471, ancora pochi ma rispetto ai 2.997 dell’analogo periodo di riferimento del 2002 e ai 2.802 del 2021 segnalano l’impegno del governo per un deciso incremento. Il 70% per degli stranieri rimpatriati sia transitato per un Cpr. Ad oggi, circa il 50% degli stranieri ivi trattenuti viene rimpatriato. Dati che segnalano una correlazione positiva tra numero dei rimpatri e posti disponibili nei Cpr, che oggi sono insufficienti”.
A seguire, poi, il ministro dell’Interno Piantedosi ha fornito alcuni dati relativi al mese di agosto e sulla situazione attuale riguardante gli sbarchi e l’accoglienza a Lampedusa: “Sul fronte dell’accoglienza, il governo non si è fatto cogliere impreparato, nonostante il fatto che nel solo mese di agosto siano sbarcate 25.671 persone. E se aggiungiamo al dato numerico degli arrivi la loro pressoché totale concentrazione geografica a Lampedusa, vediamo che sull’isola, la cui vocazione dovrebbe essere quella turistica, sono sbarcate, dall’inizio dell’anno al 6 ottobre, oltre 94mila persone pari a circa il 70% del totale delle persone arrivate in Italia via mare nel corso del 2023. L’afflusso dalla Tunisia è aumentato di circa il 376% rispetto all’anno scorso (con 91.000 migranti sbarcati), mentre si osserva una diminuzione di quello proveniente dalla Libia di circa il 4 per cento (con 38.250 migranti). Attualmente, il sistema di accoglienza nazionale ospita circa 141mila persone di cui oltre 34mila nella rete Sai(Sistema di Accoglienza e Integrazione, ndr), poco più di 101mila nei Cas(Centri di Accoglienza Straordinaria), circa 5mila nei centri di prima accoglienza e quasi 500 negli hotspot. Le persone in accoglienza sono distribuite in 6.114 strutture Cas adulti e minori e in 926 progetti Sai con il coinvolgimento complessivo di quasi 3.000 Comuni. Si tratta di dati che dimostrano chiaramente il livello di distribuzione capillare soprattutto della prima e straordinaria accoglienza su tutto il territorio nazionale, con evidenti benefici in termini di sostenibilità, convivenza civile e anche di ordine pubblico”.
Infine, sulla realizzazione dei Centri per i rimpatri da parte del Governo, il ministro ha precisato: “Il Governo considera prioritario realizzare nuovi CPR con l’obiettivo di disporre di almeno un Centro per Regione, il governo ha previsto un Piano straordinario per l’individuazione delle aree interessate alla realizzazione di un numero idoneo di hotspot, CPR (Centro di Permanenza e Rimpatrio ndr), CAS e Centri governativi di accoglienza, da realizzare con l’apporto del Ministero della difesa nella fase di progettazione e realizzazione delle strutture individuate dal Piano, con le procedure derogatorie e acceleratorie previste per le opere di sicurezza nazionale. Fatemi dire qui che, potendo, si farebbe a meno dei CPR, ma purtroppo non si può, non foss’altro per il fatto che la loro realizzazione è oggetto di una precisa obbligazione europea sulla responsabilità dei Paesi di primo ingresso nel controllo delle frontiere esterne dell’Unione. In base al diritto unionale, infatti, siamo tenuti a garantire l’effettività dell’esecuzione dei provvedimenti di espulsione. Lo voglio ribadire, il trattenimento nei CPR, effettuato sulla base di un provvedimento convalidato dal giudice, riguarda esclusivamente i migranti adulti privi di titolo a restare in Italia e, come tali, destinati ad essere espulsi, i quali non collaborino alla loro identificazione ,ovvero presentino profili di pericolosità sociale. Si tratta, quindi, di soggetti che non solo sono sul territorio in posizione irregolare, ma che manifestano proprio quelle condizioni di pericolosità sociale che gli stessi sindaci e i loro cittadini temono chiedendo interventi risolutivi. Pertanto, proprio in ragione delle loro finalità, la presenza di tali strutture non diminuisce, bensì aumenta i livelli di sicurezza dei territori di localizzazione e, in tali circostanze, il mancato trattenimento in strutture come i CPR ,vanificherebbe l’attuazione delle norme UE, con conseguente responsabilità dell’Italia”.
Intanto, la Presidente del Consiglio, Meloni, dopo la conversazione telefonica avuta nella serata di ieri con il Presidente della Repubblica araba d’Egitto, al Sisi, nell’ambito dei “contatti con i principali Capi di Stato e di Governo delle Nazioni alleate e dei Paesi più coinvolti dalla profonda crisi in corso nella regione mediorientale”, in cui, come riportato da una nota di Palazzo Chigi, si è discusso “della grave crisi in corso in Medio Oriente e della condivisa necessità di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie, nonché delle prospettive dei negoziati in atto sulla liberazione degli ostaggi, convenendo di continuare a lavorare in uno spirito di rafforzata collaborazione e di mantenersi reciprocamente informati sugli intensi contatti diplomatici in corso, stamane, ha incontrato, sempre a Palazzo Chigi, il Re del Bahrain, Hamad Bin Isa Al-Khalifa.
Non solo politica estera, però, sul tavolo del Governo, che ieri, in Consiglio dei Ministri, ha varato il Dl sulla legge di Bilancio, il Documento programmatico di Bilancio, inviato a Bruxelles e alcuni Dl Fiscali collegati alla Manovra.
Vediamo in dettaglio, come riportate dal comunicato stampa di Palazzo Chigi, le misure del provvedimento suddiviso in 82 articoli, i cui pilastri sono: la riduzione della pressione fiscale a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previsti, inoltre, il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e misure in favore delle famiglie numerose e per la natalità.
Taglio cuneo fiscale : Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro).
Rinnovo contratti P.A: Cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.
Sanità : Previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi per l’anno 2024 (al quale devono aggiungersi le risorse PNRR e 300 milioni riconosciuti alla Regione Siciliana) e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Tra le misure previste, una indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa. Si stanziano risorse pari a 250 milioni di euro per l’anno 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dal 2026 per il potenziamento dell’assistenza territoriale anche con riferimento a nuove assunzioni di personale sanitario. Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del SSN, versando un contributo di 2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari.
Famiglie e bonus natalità: In favore delle famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Confermata la carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024, si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti. Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60 per cento, per i genitori con figli fino ai 6 anni.
Rafforzato il bonus asili nido : Si aumenta il fondo per il bonus di oltre 150 milioni di euro.
Canone Rai : Diminuisce il canone Rai, da 90 a 70 euro all’anno. Alla riduzione corrisponde un’integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti. La dotazione complessiva subisce, quindi, una lieve modifica in linea con i tagli previsti per i ministeri (da 440 a 420 milioni).
Lavoro : Confermata la detassazione dei premi di produttività al 5 per cento e dei fringe benefit fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per tutti gli altri (i benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa). La decontribuzione assume un volto nuovo con riferimento alle donne lavoratrici, prevedendo che la quota dello sgravio sia pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse, per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.
Imprese : Rinviata fino al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax. Per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno.
Pensioni : Alcune revisioni riguarderanno l’APE: l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini; requisiti diversi per le donne e quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere al lavoro.
Infrastrutture e autonomie : La manovra assicura le risorse necessarie per avviare i lavori di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e diversi investimenti a vantaggio delle Regioni (50 milioni), enti territoriali (per la progettazione 100 milioni) e amministrazioni centrali (circa 27 miliardi nel periodo 2024-2038).
Investimenti e garanzie pubbliche :Approvato il piano che riforma la gestione delle garanzie pubbliche, che ha l’obiettivo di indirizzare lo strumento su investimenti anche sociali che garantiscano un alto valore aggiunto come quelli nelle infrastrutture strategiche e per la transizione tecnologica, verde e digitale delle imprese. L’obiettivo è trasformare le garanzie in leve per investimenti fortemente addizionali e per coinvolgere gli investitori privati.
Collegati alla Manovra poi alcuni decreti fiscali , come il Dl che introduce misure urgenti in materia economica e fiscale , in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
Tra le principali misure di tale Dl fiscale, troviamo:
Anticipo conguaglio di perequazione anno 2023 : Al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2023 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale, viene anticipato il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni.
Campagna reddituale :Si dispone che il recupero delle prestazioni indebite correlate alla campagna di verifica reddituale dei pensionati relative al periodo d’imposta 2021 e alle verifiche reddituali del personale degli enti di ricerca relative al periodo di imposta 2020 sia avviato entro il 31 dicembre 2024.
Anticipo rinnovo contratti pubblici :Si dispone, per il mese di dicembre 2023, l’incremento, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli.
Rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette : Si prevede, solo per il 2023 per le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro, il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali, entro il 16 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, senza interessi. Il versamento può essere dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione, in tal caso, degli interessi, a partire dalla seconda rata.
Disposizioni urgenti in tema di procedure di riversamento del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo : Si proroga al 30 giugno 2024 il termine entro cui le imprese possono aderire alla procedura per il riversamento, senza l’applicazione di interessi e sanzioni, del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato in uno o più periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 e utilizzato indebitamente in compensazione alla data del 22 ottobre 2021. Inoltre, si proroga di un anno il termine di decadenza per l’emissione degli atti impositivi da parte dell’Agenzia delle entrate per i crediti interessati dalla regolarizzazione e utilizzati negli anni 2016 e 2017.
Contributo di solidarietà : Si istituisce un nuovo contributo di solidarietà, per l’anno 2024, a carico dei soggetti che si avvalgono della facoltà di escludere dalla base imponibile del contributo di solidarietà di cui ai commi da 115 a 119 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2023, la distribuzione, o comunque l’utilizzo nel periodo d’imposta 2022, di riserve accantonate in sospensione d’imposta o destinate alla copertura di vincoli fiscali.
Modifiche alla disciplina della participation exemption sulle plusvalenze :Si estende il trattamento della non concorrenza alla formazione del reddito imponibile (c.d. participation exemption) alle plusvalenze realizzate su azioni o quote di società di capitali, enti pubblici e privati diversi dalle società, trust e organismi d’investimento collettivo del risparmio, residenti sul territorio nazionale, da parte di società ed enti commerciali che sono residenti in uno Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo che consente un adeguato scambio di informazioni e che sono ivi soggetti a un’imposta sul reddito delle società.
Riduzione delle accise sui prodotti energetici : Si prevede che il provvedimento di riduzione delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti o come combustibili per riscaldamento per usi civili, in caso di aumento del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio possa essere adottato se i prezzi dei carburanti aumentano, sulla media del precedente mese (e non più, come è attualmente, dei precedenti due mesi), rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di economia e finanza o nella Nota di aggiornamento presentati alle Camere.
Disposizioni in favore delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano : Si introduce la possibilità per le regioni che risultano in squilibrio economico di destinare il gettito derivante dalla massimizzazione delle maggiorazioni dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’addizionale regionale all’IRPEF, ove scattate automaticamente ai sensi dell’articolo 1, comma 174, della legge n. 311/2004, a copertura del disavanzo di amministrazione diverso da quello sanitario; si chiarisce il ruolo di holding svolto dalle regioni rispetto agli enti sanitari, stabilendo che le stesse determinano il finanziamento degli enti sanitari, assegnando le relative quote con uno o anche più atti (ove necessario), potendo rimodulare il finanziamento disponibile fra gli enti sanitari stessi, allo scopo di favorirne l’equilibrio di bilancio, in una prospettiva di equilibrio di bilancio consolidato.
Trasporto pubblico locale : Si incrementa di 500 milioni di euro, per l’anno 2023, la dotazione del Fondo destinato all’erogazione del contributo straordinario riconosciuto agli enti locali al fine di garantire la continuità dei servizi erogati; si incrementa di 35 milioni di euro, per l’anno 2023, il fondo finalizzato a riconoscere il buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Edilizia universitaria :Si istituisce un fondo, nello stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca, finalizzato a sostenere gli studenti della formazione superiore e a incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per gli studenti fuori sede mediante l’acquisizione del diritto di proprietà o, comunque, l’instaurazione di un rapporto di locazione o altra forma di godimento a lungo termine o il rinnovo a lungo termine di contratti di locazione già in essere da parte di soggetti pubblici e privati in relazione ad immobili adibiti a residenze universitarie, in considerazione della rimodulazione del target M4C1-28 – Riforma 1.7 del PNRR.
Anticipo investimenti FS : Si prevede un’anticipazione di cassa per coprire i fabbisogni relativi all’anno 2023 per gli investimenti di RFI, sia per nuove opere che per manutenzione straordinaria.
Investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese : Nuova Sabatini: si autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese (acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature).
Contenzioso Strada dei Parchi : Si incrementa il Fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la gestione temporanea da parte di ANAS S.p.a., nelle more delle procedure di gara per l’affidamento a un nuovo concessionario, di strade o autostrade sottoposte a procedure di revoca di decadenza o di risoluzione.
Anticipo difesa : Si incrementa l’autorizzazione di spesa prevista per garantire un qualificato livello della presenza italiana nei programmi aeronautici di elevato contenuto tecnologico, connessi alle esigenze della difesa aerea nazionale e realizzati nel contesto dell’Unione europea, al fine di accelerare la realizzazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento destinati alla difesa nazionale.
Sport : Coni: si prevede un incremento pari a 13 milioni di euro per l’anno 2023 in favore del Coni per le attività connesse alla preparazione olimpica e al supporto della delegazione italiana per i Giochi Olimpici di Parigi 2024; velodromo di Spresiano: si prevede un contributo pari a 8 milioni di euro per il 2023 in favore della Federazione ciclistica italiana al fine di assicurare il completamento della realizzazione di un Velodromo nel comune di Spresiano.
Fondo nazionale delle politiche sociali : Si incrementa di 10 milioni di euro per l’anno 2023 la dotazione del fondo nazionale per le politiche sociali.
Adempimenti contributivi : Si prevede la regolarizzazione degli obblighi contributivi a carico delle pubbliche amministrazioni per i periodi di paga fino al 31 dicembre 2004, a condizione che sia correttamente implementata la posizione assicurativa.
Misure per le scuole dell’infanzia paritarie : Si incrementa, per l’anno 2023, il contributo statale alle scuole dell’infanzia paritarie previsto dalla legge di bilancio per il 2022.
Misure in materia di immigrazione, sicurezza e per prosecuzione delle attività emergenziali connesse alla crisi ucraina : Si istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo destinato al finanziamento delle misure urgenti connesse all’accoglienza dei migranti, anche a sostegno dei comuni interessati e in favore dei minori non accompagnanti. Si ridetermina per il 2023 e si rifinanzia per il 2024 l’autorizzazione di spesa che abilita il Ministero dell’interno a utilizzare prestazioni di lavoro con contratto a termine per gli Sportelli Unici Immigrazione. Si prevede in favore dei comuni confinanti con altri Paesi europei e dei comuni costieri, interessati dai flussi migratori, un contributo straordinario per l’anno 2023. Si incrementano le risorse finanziarie destinate ad assicurare la funzionalità della rete dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR). Si dispone un’autorizzazione di spesa per l’anno 2023 per consentire il proseguimento delle attività connesse al soccorso e all’assistenza, nel territorio nazionale, alla popolazione ucraina. Si proroga l’autorizzazione di spesa per l’anno 2024 per l’invio di militari dell’Arma dei carabinieri a tutela degli uffici all’estero maggiormente esposti e del relativo personale in servizio.
Altro Dl collegato alla Manovra è poi un Decreto di attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi, che introduce norme finalizzate a realizzare la revisione del sistema di imposizione del reddito delle persone fisiche e la graduale riduzione della relativa imposta (IRPEF) in base a principi e criteri direttivi specifici volti a: 1)garantire il rispetto del principio di progressività nella prospettiva del cambiamento del sistema verso un’unica aliquota d’imposta, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta e delle detrazioni dall’imposta lorda; 2) conseguire il graduale perseguimento dell’equità orizzontale prevedendo, nell’ambito dell’IRPEF, la progressiva applicazione della stessa no tax area e dello stesso onere fiscale per tutte le tipologie di reddito prodotto, privilegiando tale equiparazione innanzitutto tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione.
Dunque, si interviene con disposizioni in materia di imposta sul reddito delle persone fisiche volte a rimodulare, per il solo anno 2024, le aliquote e gli scaglioni di reddito da applicarsi in sede di determinazione dell’imposta lorda.
In particolare, si prevede una riduzione a tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote progressive di tassazione del reddito delle persone fisiche, così come segue:23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.
Sempre per il 2024, si innalza da 1.880 a 1.955 euro la detrazione prevista per i titolari di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e di alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro. In tal modo, si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi da lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. In conseguenza di tali interventi, si modificano le norme relative al requisito per la corresponsione ai lavoratori dipendenti del trattamento integrativo, in modo da assicurare il mantenimento delle condizioni oggi previste.
Inoltre, si introducono norme volte a garantire la coerenza della disciplina delle addizionali regionale e comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche alla nuova articolazione degli scaglioni.
Si prevede anche, per l’anno 2024, una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Sono fatte salve le detrazioni spettanti per spese sanitarie.
In attesa della completa attuazione della revisione delle agevolazioni fiscali alle imprese, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (anno 2024 per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare), si introducono incentivi per le nuove assunzioni.
Le agevolazioni sono realizzate attraverso una maggiorazione del costo del lavoro dei nuovi assunti ai fini della determinazione del reddito e spettano: ai titolari di reddito d’impresa (soggetti di cui all’articolo 73 del TUIR); alle imprese individuali, comprese le imprese familiari e le aziende coniugali; alle società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del TUIR; agli esercenti arti e professioni che svolgono attività di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 54 del TUIR.
L’agevolazione spetta ai soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni e presuppone che l’impresa si trovi in condizioni di normale operatività. Sono escluse dall’ambito soggettivo le imprese in liquidazione ordinaria, liquidazione giudiziale (fallimento) o che abbiano fatto ricorso ad altri istituti di risoluzione della crisi di impresa di natura liquidatoria.
Nell’ambito delle nuove assunzioni è prevista una maggiore incentivazione per particolari categorie di dipendenti che si ritiene necessitino di ulteriore tutela, quali, tra le altre: lavoratori “molto svantaggiati” ai sensi della normativa europea; persone con disabilità; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.
Ancora, un altro Dl approvato, in esame preliminare, è quello di attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale e che introduce norme volte: alla revisione della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società quale criterio di collegamento all’imposizione, in coerenza con le prassi internazionali e con le convenzioni per evitare le doppie imposizioni; a conformare il sistema d’imposizione sul reddito a una maggiore competitività sul piano internazionale, anche attraverso specifiche norme di vantaggio per i lavoratori impatriati e per le imprese o attività produttive che ritornano a investire in Italia (reshoring); al recepimento della direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio, del 14 dicembre 2022, volta a garantire un livello d’imposizione fiscale minimo globale per i grandi gruppi multinazionali d’imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell’Unione (global minimum tax); alla semplificazione e razionalizzazione del regime delle società estere controllate.
Residenza fiscale: per le persone fisiche si sostituisce il criterio civilistico del domicilio con un criterio di natura sostanziale, in cui il domicilio è il luogo in cui si sviluppano in via principale le relazioni personali e familiari del contribuente e si aggiunge quello della presenza fisica nel territorio dello Stato. Resta fermo il criterio civilistico della residenza. Tali criteri devono essere verificati per la maggior parte del periodo d’imposta, tenendo conto anche dei periodi non consecutivi. Ai fini del computo dei giorni si considerano anche le frazioni di giorno.
In merito alla residenza delle persone giuridiche, si eliminano i riferimenti al criterio dell’”oggetto principale”, che ha dato luogo a controversie e rischi di doppia imposizione, e al criterio della sede dell’amministrazione. La residenza di società ed enti viene quindi ricondotta a tre criteri alternativi tra loro e quindi in grado di fondare, anche singolarmente, il collegamento personale all’imposizione delle persone giuridiche: il criterio della “sede legale”, con carattere formale, che rappresenta un elemento di necessaria continuità con la normativa in vigore anteriormente alla riforma; il criterio della “sede di direzione effettiva” e quello della “gestione ordinaria in via principale”, che presentano aspetti innovativi e hanno natura sostanziale, riguardando rispettivamente il luogo in cui sono assunte le decisioni strategiche e si svolgono concretamente le attività di gestione della società o ente.
Lavoratori impatriati e reshoring di aziende: Ai lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia sarà riconosciuto, dal 2024, un nuovo regime agevolato per un massimo di 5 anni. Potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50 per cento, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro, i lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione che non risultano essere già stati residenti nel nostro Paese nei tre periodi d’imposta precedenti al conseguimento della residenza. I lavoratori impatriati dovranno restituire le agevolazioni, pagando gli interessi, se non mantengono la residenza fiscale nei cinque anni successivi. Invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste.
Inoltre, si promuove lo svolgimento nel territorio dello Stato italiano di attività economiche, attraverso un incentivo fiscale che consiste nella non concorrenza alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP del 50 per cento del reddito imponibile derivante dalle attività d’impresa e dall’esercizio di arti e professioni esercitate in forma associata trasferite in Italia e precedentemente svolte in un Paese estero, diverso da uno Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo. L’agevolazione si applica nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento e per i cinque periodi di imposta successivi alla scadenza del regime di agevolazione. Si prevede il recupero del beneficio qualora l’attività economica trasferita, per la quale si è goduto dell’agevolazione, venga successivamente trasferita in uno Stato non appartenente all’Unione Europea e allo Spazio economico europeo durante il periodo in cui si beneficia dell’agevolazione o entro dieci periodi di imposta dal termine del regime di agevolazione. Non sono incluse tra le attività agevolabili quelle esercitate nel territorio dello Stato nei 24 mesi antecedenti il loro trasferimento. Tale limitazione è volta ad evitare che siano agevolate attività già in precedenza esercitate in Italia e trasferite all’estero per poi essere nuovamente trasferite nel territorio dello Stato al solo fine di beneficiare del vantaggio fiscale.
Global minimum tax: Si recepisce la direttiva (UE) 2022/2523, seguendo l’approccio comune condiviso a livello internazionale in base alla guida tecnica dell’OCSE sull’imposizione minima globale, con l’introduzione, tra l’altro, di: un’imposta minima nazionale dovuta in relazione a tutte le imprese, localizzate in Italia, appartenenti a un gruppo multinazionale o nazionale e soggette a una bassa imposizione; un regime sanzionatorio, conforme a quello vigente in materia di imposte sui redditi, per la violazione degli adempimenti riguardanti l’imposizione minima dei gruppi multinazionali e nazionali di imprese e un regime sanzionatorio effettivo e dissuasivo per la violazione dei relativi adempimenti informativi.
La direttiva recepisce nel mercato unico il nucleo principale dell’accordo globale sul cosiddetto “secondo pilastro” o “Pillar 2” raggiunto in sede OCSE/G20, che mira ad introdurre una tassazione minima effettiva delle imprese multinazionali a livello globale (“global minimum tax”). L’obiettivo della global minimum tax consiste nel raggiungere un livello di parità concorrenziale tra imprese a livello globale, fermare la corsa al ribasso delle aliquote e promuovere efficienti decisioni di investimento e localizzazione delle attività d’impresa. È stato quindi definito un sistema coordinato di regole, in grado di assicurare che i grandi gruppi d’imprese siano soggetti a un livello impositivo minimo pari almeno al 15 per cento in relazione a ciascuno dei Paesi in cui tali gruppi operano e producono reddito, attraverso l’introduzione di una “aliquota di imposizione integrativa” che, in ciascun Paese e in relazione a ciascun esercizio, è data dalla differenza tra l’aliquota minima d’imposta del 15 per cento e l’aliquota d’imposizione effettiva.
Aiuti di Stato: Le norme introdotte mirano a creare un nuovo quadro giuridico di riferimento per una politica di incentivi fiscali compatibile con la disciplina europea, in particolare con le norme in materia di aiuti di Stato, nell’ottica di assicurare alle imprese la certezza del regime di favore accordato e di semplificare il sistema di agevolazioni fiscali per il Mezzogiorno allo scopo di favorirne lo sviluppo economico.
Altro dossier al centro dei lavori dell’Esecutivo, l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con la seconda sessione della Cabina di regia, convocata per oggi pomeriggio, a Palazzo Chigi, dal ministro per gli Affari Europeo, le Politiche di Coesione, il Sud, con delega al Piano, Fitto, concentratasi su infrastrutture ferroviarie, idriche , della mobilità ciclistica e per la qualità dell’abitare.
Come si legge in una nota della Presidenza del Consiglio, diffusa al termine della sessione odierna: “L’esame sullo stato di attuazione degli interventi sulla rete ferroviaria e il punto sul Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQuA), sugli interventi relativi alle infrastrutture idriche e sulla misura per il rafforzamento della mobilità ciclistica: questi i temi all’ordine del giorno delle due sessioni odierne della cabina di regia PNRR, convocate e presiedute dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto presso la Sala Verde di Palazzo Chigi.
Al primo tavolo istituzionale sono intervenuti il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini e l’Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Luigi Ferraris. Nella Missione 3, Infrastrutture per una mobilità sostenibile, agli investimenti sulla rete ferroviaria è stato attribuito un finanziamento pari a 24,76 miliardi di euro, di cui 12,66 miliardi per i nuovi progetti e 11,2 miliardi per progetti in essere. Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulla proposta di revisione degli interventi ferroviari, attualmente in fase di valutazione da parte della CE. Sono state inoltre fornite informazioni in ordine allo stato di attuazione dei singoli interventi finanziati dal PNRR. Avviata anche una puntuale verifica sulle diverse fonti di finanziamento dei vari interventi, al fine di evitare la problematica del “double funding”, con la richiesta al Ministero competente e al soggetto attuatore di specificare dettagliatamente le opere che saranno realizzate con le risorse del Recovery Fund. Al secondo tavolo hanno partecipato anche il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, e i Presidenti dell’ANCI e dell’UPI, Antonio Decaro e Michele De Pascale, collegati da remoto. All’ordine del giorno il monitoraggio sullo stato di attuazione del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQuA), sugli interventi relativi alle infrastrutture idriche e sulle misure per il rafforzamento della mobilità ciclistica. La misura relativa ai PINQu A, con una dotazione finanziaria di 2,8 miliardi di euro, punta alla costruzione di nuovi alloggi pubblici, alla riqualificazione delle aree degradate ed alla sostenibilità ambientale, implementando l’housing sociale su tutto il territorio nazionale. La Cabina di regia, ultimata la ricognizione sullo stato di attuazione, ha attivato un “monitoraggio rafforzato”, con il coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti i soggetti attuatori. L’attività del tavolo istituzionale è proseguita con l’analisi delle due misure riferite allo stato di attuazione delle opere relative alle infrastrutture idriche. Non si sono ravvisate particolari criticità rispetto alla misura per la riduzione delle perdite nelle condotte di distribuzione dell’acqua potabile, finanziata con 900 milioni di euro, che prevede anche la digitalizzazione delle reti, per la riduzione degli sprechi e per l’ottimale gestione delle risorse idriche. Rispetto alla misura relativa agli investimenti in infrastrutture idriche primarie, finanziata con 2 miliardi di euro, che mira a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico, la cabina di regia ha preso atto dello stato di attuazione e della necessità di monitorare costantemente il raggiungimento degli obiettivi. L’ultima misura esaminata è stata quella relativa al rafforzamento dell’intervento per l’implementazione della mobilità ciclistica, finanziata con 200 milioni di euro.
La Cabina di regia, per tutti gli interventi esaminati, ha ribadito l’esigenza di attivare il “monitoraggio rafforzato” sulle infrastrutture e sull’eventuale criticità del “double funding” per alcune opere, sullo stato di avanzamento dei lavori e sul rispetto dei tempi di ultimazione dei singoli interventi da realizzare, con l’obiettivo prioritario di salvaguardare il finanziamento e di mettere a terra tutti i progetti realizzabili con i fondi PNRR”.
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