di Federica Marengo venerdì 27 giugno 2025

-Ieri e oggi, si è tenuto a Bruxelles il Consiglio Europeo, l’ultimo, prima della pausa estiva, alla quale hanno preso parte i 27 Capi di Stato e di governo.
Nella prima giornata del Vertice, apertosi con il consueto scambio di opinioni con la Presidente del Parlamento Ue, Metsola, i leader e le leader degli Stati membri hanno partecipato a sessioni di lavoro dedicate ai temi: sicurezza e difesa ,guerra in Medio Oriente , guerra in Ucraina, competitività e dazi.
Nella seconda giornata, invece, i 27 Capi di governo e i vertici Ue hanno approvato le Conclusioni.
In materia di difesa e sicurezza, il cosiddetto “Piano di riarmo”, è stata sottolineata la necessità di continuare ad aumentare in modo sostanziale la spesa e di investire meglio “insieme”, prendendo atto anche dell’intesa siglata nel Summit Nato dell’Aja dagli Stati membri, che sono anche membri dell’Alleanza Atlantica.
In virtù di ciò, quindi, il Consiglio Ue ha invitato i 27 a “coordinarsi tra loro per l’attuazione degli impegni pertinenti”.
A tal proposito, per l’Italia, la Presidente del Consiglio Meloni ha evidenziato come l’aumento delle spese militari debba essere l’occasione affinché l’Ue compia un passo avanti riguardo il debito comune.
Per la Premier, per un Paese come l’Italia con un debito eccessivo, il rispetto degli impegni presi (la spesa del 5% in rapporto al Pil entro il 2035), allungherebbe i tempi di rientro, determinando conseguenze sui mercati finanziari per via della procedura d’infrazione Ue.
Per questo, sempre secondo la Presidente Meloni, è necessaria un’interpretazione meno rigida del quadro normativo, un aggiornamento delle regole di bilancio per una maggiore flessibilità.
Per questo, servono nuovi strumenti di debito comune.
D’accordo con tale posizione, il Cancelliere tedesco Merz. Tuttavia, al termine del Consiglio Ue, non si è giunti a un accordo sulle forme di finanziamento comune, questione che sarà nuovamente sul tavolo del Consiglio a ottobre.
In merito al dossier sulla guerra in Medio Oriente, i leader e le leader Ue hanno chiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza ,il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, che porti alla fine permanente delle ostilità e alla soluzione “due popoli, due Stati” e il pieno accesso della popolazione agli aiuti umanitari.
Divergenti, invece, le posizioni dei 27 Capi di Stato e di Governo sulle sanzioni a Israele: respinta, infatti, dall’Italia e dalla Germania la proposta avanzata dal Premier spagnolo Sanchez e da altri Paesi di non rinnovare le intese tra Tel Aviv e l’Ue.
Tale questione, potrebbe essere sul tavolo del Consiglio Affari Esteri di luglio, in quanto l’Alta Rappresentante Ue per la Politica estera Kallas potrebbe presentare delle misure per le violazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.
Riguardo la guerra in Ucraina, i leader e le leader, confrontatisi con il Presidente ucraino Zelensky, che ha partecipato al Consiglio Ue in videoconferenza, hanno ribadito il sostegno a Kiev e hanno prorogato le sanzioni a Mosca, in scadenza il 31 luglio.
In merito al 18° pacchetto di sanzioni, il Premier slovacco Fico ha respinto la misura, chiedendo rassicurazioni sulla sicurezza energetica, alla luce della decisione dell’Ue di non importare più energia russa, contestata anche dal Premier ungherese Orban.
Ciò, mentre, sullo sfondo di un nuovo scambio di prigionieri e di soldati caduti tra Mosca e Kiev, le forze russe continuano ad attaccare il Paese, in particolare le regioni di Dnipro e Dnipropetrovsk, dove 5 persone sono state uccise e 23 ferite; Kherson , Zaporizhzhia e Kharkiv, dove starebbero avanzando. Fermata, invece, dalla difesa ucraina l’avanzata di Mosca nella regione di Sumy.
Quanto al tema competitività e dazi, la Casa Bianca ha avanzato la controproposta di prorogare l’aumento ulteriore delle tariffe oltre la data del 9 luglio, per trovare un accordo ,che per gli USA è fissato a una soglia minima del 10% reciproco, in cambio di più acquisti di gas e altri beni strategici.
L’Ue, quindi, a sua volta, potrebbe rinviare l’entrata in vigore delle proprie contromisure, che prevedono tariffe simmetriche sui prodotti importati dagli USA.
Al riguardo, la Presidente della Commissione Ue , von der Leyen, ha dichiarato: “Siamo pronti a un’intesa , ma non a un accordo che non difenda gli interessi dei cittadini Ue”, aggiungendo che “tutte le possibilità sono ancora sul tavolo”.
Al riguardo, la Premier Meloni ha detto: “Le tariffe del 10% sono un buon compromesso, ma devono rappresentare un punto di partenza per una discussione per settori. Per l’Italia sono d’interesse acciaio e alluminio”.
A margine del Consiglio Ue, poi, la stessa Presidente del Consiglio , insieme alla Premier danese, Mette Frederiksen, e al Premier olandese, Dick Schoof, ha tenuto una riunione informale sul tema delle soluzioni innovative da applicare alla gestione del fenomeno migratorio e in particolare al rafforzamento del quadro legale in materia di rimpatri, cui hanno partecipato : Austria, Belgio, Cipro, Germania (per la prima volta), Grecia, Lettonia, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia e Ungheria e la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen.
Nel corso della riunione, come riportato da Palazzo Chigi in una nota: “La Presidente Ursula von der Leyen ha illustrato i principali filoni di lavoro della Commissione in ambito migratorio, concentrandosi in particolare sullo stato di avanzamento dei negoziati relativi alle più recenti proposte legislative in ambito migratorio a partire dal nuovo “Regolamento Rimpatri”, confermando allo stesso tempo la convocazione di un nuovo Vertice della Coalizione globale contro il traffico di migranti per il prossimo 10 dicembre a Bruxelles. Oltre a esprimere soddisfazione per i risultati sinora raggiunti dal gruppo informale di Nazioni più interessate alle soluzioni innovative, il Presidente Meloni ha indicato alcuni nuovi filoni di lavoro, a partire dai seguiti della lettera aperta dello scorso 22 maggio in tema di convenzioni internazionali e loro capacità di rispondere alle sfide della migrazione irregolare. Nel ringraziare la Presidente von der Leyen per il lavoro operativo e concreto portato avanti, i leader presenti hanno concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo anche in vista dei prossimi appuntamenti europei di vertice”.
In merito alla situazione in Medio Oriente, dopo la guerra dei dodici giorni tra Israele e Iran, per l’Idf , la Striscia di Gaza è tornata il primo fronte. Nelle ultime ore, un attacco delle forze israeliane sul mercato di Der al Bahar ha causato la morte di almeno 18 persone, dopo che un drone ha colpito miliaziani di Hamas che, secondo testimoni, stavano tentando di imporre il proprio controllo tra le bancarelle.
Israele, inoltre, a seguito di video di presunti saccheggi di Hamas ai camion di aiuti ha deciso di fermarne del tutto la distribuzione.
Secondo il quotidiano israeliano Israel Hayom, a Gaza, l’obiettivo del Premier israeliano Netanyahu e del Presidente USA Trump sarebbe quello di fermare le ostilità entro due settimane, dopo le quali Tel Aviv dovrebbe dare il via libera alla soluzione dei due Stati , in cambio di una limitata sovranità in Cisgiordania e di un’estensione degli accordi di Abramo a Siria e ad Arabia Saudita.
Tale accordo con il Presidente Trump sembra essere stato confermato dallo stesso Premier Netanyahu, che ha dichiarato: “La vittoria sull’Iran, ci dà l’opportunità di ampliare drasticamente gli accordi di pace”.
Premier Netanyahu, per cui il Presidente Trump ha chiesto l’annullamento immediato dei processi a suo carico.
Intanto, la Tv iraniana ha trasmesso la prima dichiarazione video della Guida Suprema Khamenei dopo il cessate il fuoco con Israele, nel quale , quest’ultimo ha detto : “Israele è stato schiacciato, abbiamo vinto. Abbiamo dato uno schiaffo agli USA”.
Ma sia il Pentagono che la Cia hanno confermato che gli impianti iraniani colpiti sono stati gravemente danneggiati.
Il Presidente Trump ha così replicato alla Guida suprema Khamenei: “La guerra l’abbiamo vinta noi. E’ un uomo di grande fede e molto rispettato nel suo Paese, dica la verità”, per poi aggiungere riguardo la possibilità che l’Iran riprenda segretamente il proprio programma nucleare: “L’ultima cosa a cui gli iraniani ora stanno pensando è il nucleare. Sono esausti e devono ricostruire il loro Paese”.
Poi, in conferenza stampa, alla domanda se fosse pronto a colpire di nuovo l’Iran nel caso in cui l’intelligence confermasse la ripresa dell’arricchimento dell’uranio a livelli preoccupanti per gli Stati Uniti, ha risposto: “Assolutamente , senza dubbio”.
Ancora, in un post sul suo social network , il Presidente Trump ha precisato: “Perché il cosiddetto ‘Leader Supremo’, l’Ayatollah Ali Khamenei, dell’Iran, Paese devastato dalla guerra, ha affermato in modo così sfacciato e insensato di aver vinto la guerra con Israele, quando sa che la sua affermazione è una bugia, e non è così? Da uomo di grande fede, non dovrebbe mentire. Il suo Paese è stato decimato, i suoi tre malvagi siti nucleari sono stati distrutti, e io sapevo esattamente dove si trovava, e non ho permesso a Israele, o alle Forze Armate statunitensi, di gran lunga le più grandi e potenti al mondo, di porre fine alla sua vita. L’ho salvato da una morte veramente brutta e ignominiosa, e dovrebbe dire ‘grazie, presidente Trump!. Negli ultimi giorni stavo lavorando a una possibile rimozione delle sanzioni e ad altre misure, ma ora non più. L’Iran deve rientrare nel flusso dell’ordine mondiale, altrimenti le cose peggioreranno per loro”.
A tal proposito, il Parlamento di Teheran ha votato una legge che dispone l’interruzione della cooperazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, definita dall’Iran “inaffidabile” e quest’ultima ha replicato dichiarando che Teheran è obbligata a cooperare.
Secondo la CNN, il Presidente Trump starebbe valutando incentivi all’Iran per riaprire il dialogo, tra cui 30 miliardi di dollari a sostegno di un programma nucleare per l’energia civile, ma Teheran ha fatto sapere che non vi sono incontri in programma con gli USA.
L’Iran, invece, sarebbe favorevole a un consorzio regionale per il nucleare sul territorio iraniano.
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