di Federica Marengo venerdì 14 febbraio 2025

-Nelle ultime ore, il Presidente USA Trump, dopo una telefonata con il Presidente russo Putin, ha annunciato che prossimamente si terrà un vertice in Arabia Saudita con la Russia e con l’Ucraina. L’Arabia ha fatto sapere di aver accolto con favore l’idea di un loro incontro nel regno.
Il numero uno della Casa Bianca ha anche ribadito che non vi è possibilità che l’Ucraina aderisca alla Nato, in quanto “questo è stato il motivo dell’inizio della guerra”.
Il portavoce del Cremlino Peskov, nel corso di un’intervista a un canale televisivo russo, ha dichiarato di volere un incontro tra il Presidente russo Putin e il Presidente Trump “in tempi abbastanza rapidi”, affermando che “ci sono molti argomenti all’ordine del giorno oltre l’Ucraina” come la “sicurezza del continente europeo nel suo complesso” e le “preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza”.
Poi, riguardo la partecipazione ai negoziati dell’Ucraina e dell’Ue, ha detto: “L’Ucraina parteciperà in un modo o nell’altro ai colloqui per porre fine alla guerra, ma ci sarà un canale separato tra Stati Uniti e Russia. Le questioni europee non sono state in alcun modo affrontate nella conversazione di ieri e gli europei dovranno probabilmente parlare con Washington per chiedere un posto al tavolo delle trattative”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky si è recato a Monaco per la 61° Conferenza sulla Sicurezza, alla quale non parteciperanno, come già reso noto da Mosca, i funzionari russi.
Al suo arrivo, in un incontro con la stampa, Zelensky ha dichiarato: “Siamo pronti a parlare con l’America e i nostri alleati. Se ci forniranno risposte specifiche alle nostre richieste specifiche e una comprensione comune del pericolo Putin, allora, con questa posizione unificata, saremo pronti a parlare con i russi. Non vedo che ci sia un piano pronto negli Stati Uniti. Sono pronto a parlare realisticamente in qualsiasi momento. Siamo pronti a parlare di tutto, dal contingente alle garanzie di sicurezza. Siamo pronti a qualsiasi costruzione per fermare Putin”.
Quindi ha affermato che Kiev non riconoscerà mai i territori occupati come russi e sul no degli USA all’adesione dell’Ucraina alla Nato, paventando che , senza garanzie di sicurezza, il Presidente russo Putin potrebbe attaccare la Nato l’anno prossimo, ha sottolineato: “L’America di oggi e il Presidente Trump non sono pronti a parlare della Nato. Credono che l’Ucraina non possa farne parte. Credono che il fatto che la Nato sia nella Costituzione dell’Ucraina sia la ragione principale dell’occupazione russa. Vogliamo essere nella Nato? Sì. Ma per la parola Nato? No, per le garanzie di sicurezza. L’Ucraina non esclude la necessità di cambiare la propria posizione sulle aspirazioni alla Nato. In questo caso, la questione principale sarà il contenuto delle garanzie di sicurezza, in particolare i parametri della missione di mantenimento della pace, i parametri dell’esercito ucraino, il cui numero necessario è intorno a un milione e mezzo di militari”.
Ancora, annunciando le prossime visite negli Emirati, in Arabia Saudita e in Turchia, il Presidente Zelensky ha detto che l’Europa si unirà intorno all’Ucraina per proteggersi, in caso di calo dell’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza nel Continente.
Nel suo intervento alla Conferenza di Monaco, invece, ha dichiarato: “Non ho in programma incontri con la Russia, ma posso dire che sono pronto a incontrareun solo russo, Putin, solo in caso di un piano comune con Trump e con l’Europa. Solo allora vedrò Putin porre fine alla guerra. Solo in questo caso e in nessun’altra ipotesi negoziale”.
Riguardo all’incontro con il Vicepresidente degli USA JD Vance, si è detto “disponibile a incontrarlo in qualsiasi momento. So che avrò un incontro col vicepresidente Vance, non so, credo stasera ma sono qui fino a domani, stasera e domattina per me è indifferente. Come mi ha detto Trump ‘puoi venire quando vuoi a Washington’, io dico ‘puoi venire quando vuoi, io sono qui a Monaco, aggiungendo, in merito alla proposta del Segretario del Tesoro Usa di investimenti sulle terre rare ucraine da parte degli USA : “Io non firmerò nulla in realtà, sono i ministri a farlo, ma firmeranno un memorandum su come salvare i minerali critici se sarà pronto , lo spero , tutto qui. occorre salvare questi minerali critici. Sono stato felice che il Segretario al Tesoro Usa sia venuto a Kiev, ha portato i documenti e ho detto che i nostri avvocati li avrebbero esaminati e li avremmo restituito con alcuni cambiamenti e consigli i Paesi che ci sostengono avranno priorità sugli investimenti, lavoro e investimenti, e poi divideremo i profitti con un partner o l’altro. Questo è molto importante: salvarli e non darli alla Nord Corea, alla Cina, e non so a chi la Russia voglia darli dopo l’occupazione”.
A Monaco, la Presidente della Commissione Ue von der Leyen e il Presidente del Consiglio Ue Costa hanno incontrato il Presidente Zelensky ed entrambi hanno ribadito che l’Europa è al fianco di Kiev per una pace giusta e duratura, con forti garanzie di sicurezza e che continuerà a fornire un sostegno costante e stabile all’Ucraina e accelererà i lavori per la sua adesione all’Ue, sottolineando che: “Un fallimento dell’Ucraina indebolirebbe l’Europa ma anche gli Stati Uniti”.
La Presidente della Commissione Ue von der Leyn nel suo intervento, in merito all’aumento della spesa Ue per la difesa, ha dichiarato: “Desidero che gli Stati membri aumentino in modo significativo la spesa per la difesa e proporremo un ampio pacchetto di misure per raggiungere questo obiettivo. La Commissione Europea proporrà di attivare la clausola di salvaguardia del patto di stabilità per consentire agli Stati membri di aumentare gli investimenti nella difesa. L’attivazione della clausola di salvaguardia consentirà agli Stati membri di aumentare sostanzialmente la loro difesa contro la spesa. Naturalmente, dovremo farlo in modo controllato e condizionato. Proporrò anche un pacchetto più ampio di strumenti su misura, per affrontare la situazione specifica di ciascuno dei nostri Stati membri, dagli attuali livelli di spesa per la difesa alla loro situazione fiscale. Per un massiccio pacchetto di difesa abbiamo bisogno anche di un approccio europeo nel fissare le nostre priorità di investimento. Ciò consentirà di effettuare investimenti in progetti difensivi di comune interesse europeo”.
Sempre la Presidente von der Leyen, in un punto stampa al Transatlantic Forum della Csu, organizzato a margine della Conferenza di Monaco, riguardo ai negoziati di pace, ha detto: “Il popolo ucraino, come noi, ha il massimo interesse a vedere una pace giusta e duratura. Questo è particolarmente vero se i Paesi europei devono garantire la sicurezza e assumersi la responsabilità della ricostruzione. Siamo fermamente al fianco dell’Ucraina. Con i nostri numerosi partner internazionali vogliamo assicurarci che possa decidere da una posizione di forza le condizioni in cui tutte le parti depongono le armi. Il futuro dell’Ucraina è anche il futuro dell’Europa”.
La Vicepresidente della Commissione Ue e Alta rappresentante dell’UE per la Politica estera Kaja Kallas , invece, ha evidenziato: “I 27 Paesi dell’Unione Europea, o altri Paesi, che si dicono a favore delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina ora devono anche dire se sono pronti a inviare truppe e quante”.
Quanto alla posizione dei singoli Stati, la ministra degli Esteri tedesca, Baerbock ha dichiarato: “Una pace fittizia , sulla testa di ucraini ed europei non porterebbe a nulla. Una pace fasulla non porterebbe una sicurezza duratura, né per il popolo ucraino né per noi in Europa o negli Stati Uniti”.
Quindi ha chiesto colloqui intensivi con i partner statunitensi e internazionali alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, un incontro internazionale annuale di leader politici, ufficiali militari e diplomatici nella città tedesca, sottolineando: “La pace arriverà solo attraverso la forza. Ciò richiede garanzie di sicurezza solide e a lungo termine per l’Ucraina, una NATO forte e progressi nei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea”.
Il Presidente francese Macron, invece, in un’intervista al Financial Times, ha evidenziato che “I negoziati di pace con la Russia, se fossero una resa, sarebbero una cattiva notizia per tutti, compresi gli Stati uniti. L’unica questione in questa fase è se il Presidente Putin sia realmente, in maniera sostenibile e credibilmente disposto ad accettare un cessate il fuoco su questa base. Successivamente, spetta agli ucraini negoziare con la Russia. Trump ha creato una finestra di opportunità per una soluzione negoziata, in cui ognuno deve fare la propria parte. Ora spetta al Presidente ucraino Volodymyr Zelensky discutere le questioni territoriali e di sovranità. Inoltre, spetta alla comunità internazionale, con un ruolo specifico per gli europei, discutere garanzie di sicurezza e, più in generale, il quadro di sicurezza per l’intera regione. È lì che noi abbiamo un ruolo da svolgere”.
Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, in un’intervista a Rtve, ha dichiarato: “L’Ue non può permettersi che dall’epilogo della guerra ingiusta in Ucraina la conclusione per tutti sia che le guerre di aggressione pagano e che con una guerra di aggressione si può avere successo. In quel caso, il mondo sarebbe più instabile, e nessuno si potrebbe sentire al sicuro dalla possibilità che un suo vicino più potente un domani non voglia reclamare una parte del proprio territorio. Il lavoro della Spagna va nella direzione di impedire che il mondo funzioni a colpi di minacce, in primo luogo garantendo che europei e spagnoli si sentano protetti. Una pace express, una pace raffazzonata, fatta alle spalle dell’Ucraina e dell’Unione Europea, non garantisce una pace giusta. E, peggio ancora, non garantisce una pace duratura. Pertanto, in questo caso la possibilità che la guerra ritorni in un futuro prossimo rimarrebbe viva”.
Dowing Street , che ha annunciato nuove sanzioni alla Russia, destinate alla “cerchia ristretta” di Vladimir Putin,ha diffuso una nota, a seguito di un colloquio telefonico tra il Premier britannico Starmer e in Presidente Zelensky , in cui il Primo ministro britannico ha ribadito “l’impegno del Regno Unito affinché l’Ucraina sia su un percorso irreversibile verso la NATO, come concordato dagli alleati al vertice di Washington dello scorso anno”, e che “ non ci possono essere colloqui sull’Ucraina, senza l’Ucraina” e che Kiev “ ha bisogno di forti garanzie di sicurezza, di ulteriori aiuti letali e di un futuro sovrano, e può contare sul contributo del Regno Unito”.
Per l’Italia, presente alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il ministro della Difesa Crosetto, che ha avuto una serie di incontri bilaterali, tra cui quello con il Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio Kubilius, con il quale ha parlato della “definizione di un’agenda Ue per affrontare tempestivamente problematiche rilevanti, con processi decisionali snelli e veloci” e della crisi in Ucraina.
Il ministro Crosetto ha tenuto un incontro anche con l’Inviato Speciale degli USA per l’Ucraina e la Russia, Kellogg, al termine del quale ha dichiarato: “Oggi é importante lavorare insieme , tutti insieme e senza esclusioni ,per costruire una pace duratura, e senza indebolire l’Ucraina, la Ue e la Nato”.
Il Governo italiano, poi , tramite una nota di Palazzo Chigi, ha espresso soddisfazione per l’annuncio della Presidente della Commissione Europea von der Leyen “riguardante nuove iniziative volte a incrementare gli investimenti nel settore della difesa, a partire – come richiesto da tempo dall’Italia – dall’esclusione di tali spese dal Patto di Stabilità. Si tratta di un primo, fondamentale passo nella giusta direzione, che dovrà essere seguito anche dall’istituzione di strumenti finanziari comuni. Il Governo italiano è pronto a lavorare costruttivamente con le istituzioni europee e con gli altri Stati membri per raggiungere insieme questi importanti obiettivi, a partire dalla prossima presentazione del Libro bianco della difesa dell’UE”.
La Presidente del Consiglio Meloni, inoltre, ha rilasciato una dichiarazione ,dopo le affermazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova che ha definito “invenzioni blasfeme” le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ,la scorsa settimana, in un discorso all’Università di Marsiglia, aveva paragonato la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all’Ucraina.
La Premier ha dichiarato: “ Gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha definito “invenzioni blasfeme” le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta. Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell’intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina”.
Solidarietà al Capo dello Stato poi espressa da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizioni.
Dal Quirinale, dopo l’attacco da parte della portavoce del ministero degli esteri russo, hanno fatto sapere che: “Il Presidente della Repubblica è assolutamente sereno e rimanda alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia”.
per la Nato, il Segretario Rutte ha sottolineato che i Paesi europei devono presentare piani concreti per l’Ucraina se vogliono avere voce in capitolo in un accordo di pace per il Paese.
A tal proposito, il vicepresidente Usa, J.D. Vance ,a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha detto che “L’Europa sarà certamente coinvolta nei negoziati tra Usa e Russia sul futuro dell’Ucraina”.
Tornando alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, per la Nato, il Segretario Rutte ha sottolineato che i Paesi europei devono presentare piani concreti per l’Ucraina se vogliono avere voce in capitolo in un accordo di pace per il Paese.
A tal proposito, il vicepresidente Usa, J.D. Vance ,a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, alla domanda se l’Europa sarà coinvolta nella trattativa tra Usa-Russia e Ucraina, ha risposto: “L’Europa sarà certamente coinvolta nei negoziati tra Usa e Russia sul futuro dell’Ucraina”.
Lo stesso Vance, nel suo intervento alla Conferenza ha affrontato diversi temi, come la libertà di parola “ritirata”,a suo dire, in Europa e nel Regno Unito, le politiche progressiste degli ultimi anni, in particolare sulla migrazione.
Quindi, l’incontro con il Presidente ucraino Zelensky, che al termine del colloquio, ha dichiarato di aver avuto “una buona conversazione con il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance” e che “è necessario lavorare ancora su un piano per porre fine alla guerra in Ucraina”: “Il colloquio con Vance è stato buono, E’ stato il primo, non l’ultimo. Vance ha insistito che gli Stati Uniti sono intenzionati ad arrivare a una soluzione definitiva del conflitto. Vogliamo che la guerra finisca, vogliamo che la gente smetta di essere uccisa, ma vogliamo raggiungere una pace duratura, non una pace che porti l’Europa orientale di nuovo in conflitto dopo un paio d’anni”.
Successivamente, in un post social, Zelensky ha scritto: “Siamo pronti a muoverci il più rapidamente possibile verso una pace reale e garantita. Apprezziamo profondamente la determinazione del Presidente Trump, che può contribuire a fermare la guerra e ad assicurare giustizia e garanzie di sicurezza all’Ucraina. Sono grato a lui e a tutto il suo team per la discussione, alla quale hanno partecipato anche il Segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale generale Keith Kellogg. I nostri team continueranno a lavorare sul documento. Abbiamo affrontato molte questioni chiave e siamo ansiosi di accogliere il generale Kellogg in Ucraina per ulteriori incontri e una valutazione più approfondita della situazione sul campo”.
Pronta a collaborare per la pace in Ucraina, anche la Cina, con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che ha sottolineato: “Le trattative vanno svolte lealmente. Gli Usa hanno sviluppato un’intesa con la Russia. Riteniamo che anche l’Europa dovrebbe essere coinvolta in questo processo. E dovremmo confrontarci su come garantire pace e stabilità in Europa nel lungo periodo”.
Nel frattempo, sul campo, la scorsa notte, un drone russo ha colpito la massiccia struttura in acciaio e cemento che copre un reattore della centrale nucleare di Chernobyl.
Al riguardo, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ha fatto sapere che “I livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili” e che “non sono state segnalate vittime” e precisando che “l’Aiea continua a monitorare la situazione”.
Tuttavia, Moca ha smentito la notizia dell’attacco, bollandola come “falsità” e come “provocazione”.
Inoltre, le autorità filorusse nella zona di Zaporizhzhia hanno segnalato “danni gravi” alle apparecchiature della centrale termoelettrica di Zaporizhzhia per via di un attacco attribuito a Kiev.
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