-Governo, in mattinata, cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta dal Premier Draghi con i Ministri Franco(Economia), Colao (Transizione Digitale e Innovazione) e Cingolani (Transizione ecologica), il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Garofoli e i capidelegazione di Maggioranza sulla Governance del Recovery Plan: trovato l’accordo su una struttura a più livelli e a “geometrie variabili” in coordinamento tra Presidenza del Consiglio, il MEF, le Regioni e i Ministri competenti. In settimana, il Consiglio dei Ministri per il varo del Decreto. Intanto, proseguono le tensioni nella Maggioranza sul Dl Semplificazioni e la revisione delle norme sugli appalti, anch’esso atteso in Consiglio dei Ministri entro la fine della settimana, lo sblocco dei licenziamenti, misura del Dl Sostegni bis, appena approvato e non condiviso da Confindustria, e la riforma del Fisco, con l’aumento della tassa di successione sopra il milione di euro di patrimonio per finanziare un fondo per i diciottenni meno abbienti. Sul fronte interno ai partiti, invece, centrosinistra e centrodestra alle prese con la definizione dei candidati per le elezioni Amministrative di ottobre. Nel pomeriggio, partenza del Premier Dragi per Bruxelles per partecipare alla due giorni del Consiglio Europeo Straordinario. Al centro del vertice tra i leader UE: i rapporti con Russia e Regno Unito, la gestione della pandemia e della campagna vaccinale, l’immigrazione e i cambiamenti climatici.
-Covid19, da oggi, tutta l’Italia in giallo. Il Presidente del Consiglio Superiore della Sanità e Coordinatore del CTS, Locatelli: “Da metà luglio, via le mascherine all’aperto. Nuovo loockdown improbabile”. Il Ministro della Salute Speranza: “Maggiore coordinamento in vista dell’entrata in vigore formale del 1°luglio del Certificato Digitale Verde”.
di Federica Marengo lunedì 24 maggio 2021
Si è svolta stamane, a Palazzo Chigi, la cabina di regia sulla Governance del Recovery Plan, presieduta dal Premier Draghi, dai Ministri Franco (Economia e Finanze), Colao (Transizione Digitale e Innovazione) , Cingolani (Transizione Ecologica) in videocollegamento, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Garofoli e i capidelegazione di Maggioranza: Orlando, Gelmini, Bonetti, Patuanelli e Garavaglia per discutere della Governance del Recovery Plan. Confermata e approvata, al termine del vertice, la struttura che gestirà e monitorerà i fondi in arrivo dalla UE per realizzare i progetti inserti nel Piano nazionale.
Si tratta di una struttura a tre livelli e a “geometrie variabili”, ovvero: 1) un livello politico, con cabina di regia a Palazzo Chigi e Direzione Generale al Ministero dell’Economia e Finanze , 2) un livello di dialogo sociale, attraverso un tavolo permanente con le parti sociali e gli enti territoriali e 3) un livello tecnico, con Segreteria tecnica presso la Presidenza del Consiglio.
In particolare, la cabina di regia, istituita a Palazzo Chigi, sarà presieduta dal Presidente Draghi e sarà composta di volta in volta dai Ministri competenti, con possibilità di essere allargata ai Presidenti di Regione quando sia necessario per questioni che riguardano specifici territori.
Quanto al Ministero dell’Economia e delle Finanze,svolgerà un compito di monitoraggio finanziario e di collegamento con Bruxelles. I Ministri e i Sottosegretari competenti poi, parteciperanno in ragione delle tematiche affrontate.
La cabina di regia, inoltre, eserciterà poteri di indirizzo , impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli investimenti del Piano.
La Governance così strutturata sarà oggetto di un decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri in settimana (con ogni probabilità fra mercoledì e giovedì), che conterrà anche le misure per il reclutamento del personale necessario all’attuazione del Piano.
Nessun riferimento, invece, nel corso del vertice di Maggioranza, al Dl Semplificazione e alla revisione delle norme del Codice degli Appalti, al centro della discussione tra le forze dell’Esecutivo e che saranno contenute nel decreto, anch’esso atteso entro la settimana in Consiglio dei Ministri, così come nessun accenno alla questione dello sblocco dei licenziamenti normato dal Dl Sostegni bis, varato giovedì scorso, e che ha suscitato in Confindustria aspre polemiche nei confronti del ministro del Lavoro Orlando.
In merito al Dl Semplificazioni e alla modifica delle norme sugli appalti, funzionale per velocizzare e sburocratizzare le opere previste dal Recovery Plan, fa discutere le forze di Governo e i sindacati, la bozza del provvedimento che prevederebbe la reintroduzione, rispetto al Codice degli Appalti rivisto dall’allora numero uno dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), Raffaele Cantone, della liberalizzazione dei subappalti e del massimo ribasso.
Contrari Pd, LeU e M5S, che temono le infiltrazioni della criminalità organizzata, mentre nel Centrodestra di Governo, la Lega, con il segretario Salvini , chiede di liberalizzare, azzerare il Codice degli appalti ed utilizzare le norme europee più veloci e snelle, riecheggiato,dal Forza Italia, con il coordinatore Tajani, per il quale sarebbe sufficiente applicare la direttiva comunitaria.
In disaccordo, anche i sindacati, con il segretario della Cgil, Landini, che, in un’intervista a La Repubblica, ha definito la liberalizzazione dei subappalti e le gare al massimo ribasso una “scelta indecente del Governo che portano il Paese indietro di vent’anni ai tempi del Governo Berlusconi e del suo Ministro Lunardi. Per i lavoratori, in particolare, le gare al ribasso si traducono in meno soldi, meno diritti, meno sicurezza. E tra le imprese si incentiva una concorrenza al ribasso a danno di quelle che puntano alla qualità e all’innovazione”.
Altra questione, è poi quella dello sblocco dei licenziamenti, introdotto dal Dl Sostegni bis, varato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri e che è articolato in tre tappe: il 1° luglio per le grandi imprese, il 29 agosto per le grandi imprese, che fra fine maggio e il 30 giugno abbiano usato la cassa integrazione Covid, e il 1°novembre per le piccole imprese.
Il via libera ai licenziamenti per le grandi imprese che abbiano usufruito della Cig Covid prorogato dal 30 giugno al 28 agosto, non è piaciuto infatti a Confindustria e ad Assolombarda che hanno accusato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Orlando, di essere in contraddizione con quanto dichiarato ovvero di voler rimuovere il blocco in scadenza il 30 giugno e hanno parlato di “colpo basso”.
Di tutt’altro avviso, invece, i sindacati, che chiedono la proroga del blocco per tutte le imprese fino a ottobre , tempo necessario per consentire l’attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali, in direzione di una copertura universale, in quanto i lavoratori “vanno protetti, sostenuti e accompagnati nei processi di transizione economica, che saranno promossi con le risorse del Pnrr, attraverso progetti efficaci di formazione e riqualificazione professionale”.
Immediata, la reazione del Ministro Orlando che ha precisato: “Il provvedimento è stato discusso e approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri e un giorno prima in un pre-Consiglio e inviato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Ufficio legislativo di Palazzo Chigi”.
In difesa del titolare del Lavoro, il Vicesegretario del Pd, l’ex ministro per il Sud, Provenzano, che, su Twitter, ha scritto: “E’ in corso un inaccettabile attacco personale al Ministro Orlando da parte del mondo confindustriale e della Lega. Che chi prende Cig gratis non deve licenziare non è inganno, è un principio sacrosanto”,mentre nel Centrodestra , il coordinatore di Forza Italia Tajani, ha dichiarato: “Il ministro del Lavoro non doveva forzare la mano senza una strategia. Se in cabina di regia si dice stop a giugno e poi in Cdm si dice agosto non è il massimo della trasparenza. Se non mettiamo le imprese nelle condizioni di non licenziare o di assumere ad agosto avremo lo stesso problema; è giusto difendere il lavoro, ma non si risolve bloccando i licenziamenti, conclude”.
Obiettivo del Premier Draghi, quindi, ancora una volta , quello di trovare una sintesi, nell’ambito di una cabina di regia che dovrebbe tenersi sempre nei giorni fra mercoledì e giovedì.
Divergenze, infine, si registrano anche in materia di riforma del Fisco, sulla proposta lanciata dal segretario del Pd Letta, di introdurre un aumento della tassa di successione per i patrimoni da un milione di euro per finanziare un fondo di 10.000 euro per lavoro,studio e casa, destinato ai diciottenni meno abbienti , e condivisa da LeU e dai 5 Stelle,( in parte), e ricusata dal Centrodestra di Governo, Lega e Forza Italia,con la sponda del partito di coalizione all’Opposizione, Fratelli d’Italia.
Partiti in fermento poi, al loro interno, per la definizione dei candidati alle Amministrative di ottobre. In casa centrosinistra, siglata tra PD e 5Stelle l’alleanza per il solo Comune di Napoli, seppur ancora senza un candidato, dopo il no dell’ex ministro dell’Università e Ricerca Manfredi, mentre si attende l’esito delle Primarie per Milano, dove il candidato è il sindaco uscente Sala e per Roma, dove il candidato è l’ex ministro dell’Economia Gualtieri. Primarie, a cui l’ex ministro per gli Affari Regionali e responsabile dem per gli enti locali,Boccia, ha invitato a partecipare anche il candidato e leader di Azione Calenda,che ha rifiutato, ribadendo la sua scelta di correre in solitaria.
Sul fronte centrodestra , riunione dei leader, Salvini-Tajani e Meloni, per trovare la quadra sui candidati per le città di Roma e Milano; al vaglio alcuni profili, espressione della società civile (l’Avvocato e Professore Enrico Michetti ,per Roma e la Presidente di Federfarma Lombardia, Annalisa Racca), ma accordo ancora non raggiunto; unici nomi certi, invece, quello del candidato per il Comune di Napoli, il magistrato, già in aspettativa, Catello Maresca e del candidato per Torino, Paolo Damilano.
In serata, il Premier Draghi, è poi volato a Bruxelles per la due giorni del Consiglio Europeo Straordinario che verterà sulle relazioni con i Paesi extra UE, Russia e Regno Unito, la gestione della pandemia, con l’accelerazione della campagna vaccinale, la sospensione dei brevetti dei vaccini, l’approvazione del Certificato verde Digitale, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio, l’immigrazione e i cambiamenti climatici.
Sull’immigrazione, fonti di Palazzo Chigi, hanno fatto sapere che il Presidente del Consiglio Draghi chiederà un cambio di prospettiva sulla politica migratoria e di asilo e di superare l’approccio emergenziale, affrontando in un contesto europeo coordinato il nodo degli approdi e delle successive redistribuzioni.
Quanto alla gestione della pandemia, alla luce dei dati che vedono diminuire numero di contagi (0.78, rispetto a 0,86 della scorsa settimana) , di incidenza per ogni mille abitanti (66, rispetto a 96 della scorsa settimana) e il numero di ricoveri in terapia intensiva (19%) e in area medica (19%),determinando il rischio basso in tutte le Regioni,da oggi, su ordinanze del ministro della Salute Speranza, l’ Italia intera passa in zona gialla e , come da calendario fissato nell’ ultimo Dl Riaperture, potranno riaprire le palestre al chiuso.
A tal riguardo è tornato a parlare il titolare del dicastero della Salute, che, intervenuto al Digital Debate di Confcooperative Sanità “Valore e dignità della persona” , a proposito di riforma del Sistema Sanitario Nazionale, campagna vaccinale e Certificato Verde Digitale, ha dichiarato: “Vogliamo diventare il primo Paese in Europa per assistenza domiciliare. Oggi, i migliori esempi ci sono in Germania e in Svezia con circa il 9% di over 65 assistiti, noi vogliamo superare il 10% e credo che dobbiamo farlo con un grande investimento pubblico e anche con una capacità di costruire relazioni con tutti i mondi, con tutte le persone che a ogni livello si impegnano in questa direzione. Con il decreto rilancio, l’Italia ha superato la media Ocse che è del 6%. All’inizio del 2020, invece, il nostro Paese era solo al 4%. Io penso che la parola prossimità dovrà essere la parola chiave su cui ricostruire il futuro del Servizio sanitario nazionale e dentro questo ambito noi abbiamo scelto di investire prima di tutto proprio sull’assistenza domiciliare. L’assistenza domiciliare deve essere la chiave fondamentale, la chiave dentro cui ci muoviamo, l’idea della casa come primo luogo di cura. Nel Pnrr abbiamo provato a fare una cosa che non si era mai vista nel nostro paese, un investimento di ben 4 miliardi costruito esattamente in questa direzione. Veniamo da mesi difficilissimi e ancora oggi siamo in una fase delicata, pure con la campagna di vaccinazione vediamo primi passi avanti molto importanti. La sfida dei prossimi mesi sarà riformare il Servizio Sanitario Nazionale e provare anche a far tesoro di questa lezione dei mesi così drammatici del Covid. Penso che la prima lezione fondamentale sarà proprio quella di rafforzare la sanità sul nostro territorio, di rafforzare l’idea di prossimità”.
Poi, alla riunione di un gruppo di ministri della Salute e degli Affari europei dell’UE, in merito al Certificato Verde digitale, ha detto: “Occorre maggiore coordinamento in vista dell’entrata in vigore formale, dal primo luglio, del Certificato verde digitale per favorire una ripresa in sicurezza degli spostamenti dei cittadini europei”.
Buone notizie , invece, dal Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ,Locatelli che, a La Stampa, ha spiegato: “Un nuovo lockdown “è altamente improbabile. Tutte le decisioni sono state prese per non esporci al rischio di dover richiudere. La campagna di vaccinazione fa la differenza e di togliere la mascherina credo potremo parlarne nella seconda metà di luglio, eliminando l’obbligo solo all’aperto, o anche al chiuso tra persone vaccinate e non soggette a ‘fragilità. Sul piano vaccini, condivido le considerazioni del generale Figliuolo: la corsa alla vaccinazione ‘indiscriminata’ è inutile, bisogna dare priorità a chi rischia in caso di contagio, mentre per quanto riguarda i vaccini ai giovanissimi, una volta che sarà arrivato il via libera” dell’Ema, atteso per fine maggio, e avremo messo al sicuro le fasce di popolazione a rischio, potremo partire con gli studenti, così da assicurare la didattica in presenza e in sicurezza nel prossimo anno scolastico. Per il futuro è largamente possibile che avremo bisogno di una terza dose, ma è un tema che si porrà non prima di ottobre, mentre circa l’obbligo vaccinale, al momento non vedo gli estremi per discuterne. Lo scenario attuale non rende necessario l’obbligo se non per gli operatori sanitari”.
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