di Federica Marengo martedì 21 febbraio ’23
-Nella 362° giornata di guerra in Ucraina, la Presidente del Consiglio Meloni è arrivata a Kiev per incontrare il Presidente Zelensky. Arrivata a bordo del treno speciale , partito dalla stazione polacca di Przemysl, nella nottata di ieri, la Premier ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente USA Biden, di ritorno dall’Ucraina, dove si è recato ieri, nel quale i due leader hanno discusso del loro “stretto coordinamento in corso sul sostegno all’Ucraina, compresa l’assistenza in materia di sicurezza, economica e umanitaria”.
Accolta dall’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, dopo aver ricevuto un mazzo di rose, ha dichiarato: “Sono onorata, doveroso essere qui. Era giusto e necessario esserci. Credo sia doveroso essere qua per ribadire la posizione del governo italiano e forse anche rendersi conto personalmente di quel che serve a un popolo che si batte per la libertà. È sempre diverso vedere con i propri occhi credo che aiuti anche gli italiani a capire”.
Per l’ambasciatore Melnyk: “La visita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Kiev è un altro forte segnale di sostegno all’Ucraina. L’Italia ci dà un forte sostegno nel nostro percorso verso l’adesione all’Ue, apprezzo molto la leadership di Roma su questo. È molto importante per la nostra posizione durante la guerra. Contiamo anche sul sostegno dell’Italia per la nostra domanda di adesione alla Nato con procedura accelerata. L’Ucraina apprezza la pronta risposta del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni,che ha ribadito il sostegno incrollabile del governo italiano all’Ucraina dopo le dichiarazioni inaccettabili di Berlusconi”.
Quindi, lasciata la stazione di Kiev, si è trasferita in hotel, per una breve pausa dal viaggio notturno in treno, prima di recarsi a Bucha per visitare la città simbolo dell’invasione russa in Ucraina , dove nel marzo 2022, le truppe russe, che si muovevano alla conquista della capitale,uccisero 400 persone.
Qui, è stata accompagnata dalle autorità locali alla chiesa ortodossa di Sant’Andrea e , raccoltasi in preghiera, ha deposto una corona di fiori in omaggio alle vittime delle fosse comuni e , assicurando il sostegno dell’Italia e la vicinanza alle autorità locali, che le hanno raccontato delle tragedie causate dall’aggressione russa, ha visitato all’interno della struttura l’esposizione fotografica sulla guerra, ricevendo una medaglia composta con pallottole usate e recante sul retro un’incisione “Bucha, la città non conquistata”.
Lasciata Bucha, la Premier Meloni, si è recata a Irpin, città oggetto di pesanti bombardamenti da parte dei russi all’inizio della guerra e già visitata dall’allora Presidente del Consiglio, Draghi, dal Presidente francese Macron e dal cancelliere tedesco , Scholz. Qui, alle autorità locali, ha consegnato due generatori a supporto delle infrastrutture critiche, parte di un lotto di 52, per un ammontare di 660 mila euro, e due dei 45 mezzi donati dai Vigili del fuoco.
Infine, firmando una bandiera ucraina con la dedica: “At your side”(“Al vostro fianco”), prima di far ritorno a Kiev, ha dichiarato: “Spero di riuscire a trasferire agli italiani quello che ho visto, l’importanza del lavoro che stiamo facendo, l’amicizia e la riconoscenza perché anche questo è importante per dare una mano con sempre maggiore impegno. È diverso parlare di numeri o vedere a caldo la vita della gente distrutta senza che ci sia una ragione, abbiamo visto fiori e peluche: è diverso, vale la pena di vederlo”.
Poi, rispondendo a una domanda dei cronisti sul discorso del Presidente russo Putin pronunciato stamane, quasi in contemporanea , davanti all’Assemblea Federale riunito, alla vigilia del primo anniversario dell’ “operazione militare speciale”, ha detto: “Speravo in parole diverse, mi aspettavo un passo avanti: quello che abbiamo sentito stamattina è stata la propaganda che già conoscevamo ma i fatti sono diversi: ha detto che lavora per la diplomazia, per evitare il conflitto, ma la verità è che c’è qualcuno che è l’invasore e qualcuno che si sta difendendo, e il paradosso è che chi è vittima di questa aggressione sta comunque cercando di presentare un piano di pace. L’Italia continuerà a garantire supporto finanziario , politico, militare e strutture per aiutare la resilienza ucraina. Incontrerò Zelensky e gli chiederò cosa possiamo fare di più per dare una mano”.
Sulla visita della Presidente del Consiglio, si è poi espresso,parlando all’Ansa, il portavoce del ministro degli Esteri ucraino, Nikolenko, che ha affermato: Kiev è grata alla presidente Meloni per la sua leadership e per il suo impegno nel continuare a sostenere l’Ucraina. Contiamo sull’ulteriore pieno sostegno da parte dell’Italia nel vincere la pace per l’Ucraina, ristabilire la sua sovranità e integrità territoriale e portare la Russia a rispondere dei suoi crimini. Guardiamo inoltre al ruolo costante di Roma nel rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina per proteggere il nostro popolo dalla brutale guerra della Russia. L’Ucraina accoglierebbe con favore il sostegno attivo di Roma per l’attuazione della formula di pace del presidente Zelensky e il progresso dell’integrazione dell’Ucraina nell’Unione europea e nella Nato”.
A seguire, nel pomeriggio, l’incontro con il Presidente ucraino Zelensky e la firma delle dichiarazioni congiunte, correlata da una conferenza stampa, anch’essa congiunta.
Nel corso dell’incontro con i cronisti, la Premier Meloni ha dichiarato: “Ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia di fronte all’aggressione Russa, l’Italia non intende tentennare e non lo farà. È passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità. L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace. Al cospetto del mondo l’Ucraina ha già vinto la sua battaglia per affermare la sua identità. Quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive. Al momento, non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini.
Quanto alle dichiarazioni del Presidente di Forza Italia, Berlusconi sul Presidente ucraino Zelensky e sulla guerra in Ucraina, la Premier ha precisato: “Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. C’è un programma chiaramente schierato a sostegno dell’Ucraina, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così. A questa maggioranza piace rispettare gli impegni presi”.
Interrogato a tal proposito da una cronista, il Presidente ucraino , Zelensky, che ha sottolineato la comune visione sul valore della pace con la Presidente Meloni, ha affermato: “Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader hanno dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie dovuto cercare da mangiare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia. Io , auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non sostiene l’Ucraina, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi, vedano la scia di sangue che hanno lasciato”.
In merito, in un’intervista al quotidiano La Stampa, il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, in quota FI, ha assicurato: “Al di là della narrazione politica, Berlusconi, on ha mai detto nulla a sostegno della Russia, mentre al Parlamento europeo ha votato documenti di condanna dell’aggressione russa. Lui è da sempre dalla parte dell’Ucraina, ma cerca di insistere sulla necessità di arrivare alla pace, è quello il suo obiettivo”.
A Mosca, intanto, il Presidente russo Putin ha pronunciato davanti all’Assemblea Federale, (le Camere riunte) il suo discorso annuale sulloStato della Nazione, alla vigilia del primo anniversario dell’ “operazione militare speciale”, nel quale ha evidenziato: “Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro paese e popolo. La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l’Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito. E’ impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia e più useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia. Secondo Putim, la Russia voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente giocava con carte false per ingannare Mosca. La Russia produce nuove tecnologie che migliorano la preparazione al combattimento dell’esercito e della Marina. Ha detto il presidente nel discorso sullo Stato della Nazione. Queste tecnologie esistono, e il ritmo della loro produzione e applicazione sta migliorando. L’Ucraina “voleva dotarsi di armi nucleari. Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermare guerra. Kiev non solo voleva attaccare il Donbass, ma anche la Crimea. L’Occidente ha preparato l’Ucraina ad una grande guerra e oggi lo riconosce. L’Occidente ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, il flusso di denaro non diminuisce. Il popolo ucraino è ostaggio del regime nazista di Kiev. Non siamo in guerra con il popolo dell’Ucraina. Kiev e i suoi protettori occidentali hanno occupato il Paese politicamente, militarmente ed economicamente. Negli anni ’30, l’Occidente ha aperto la strada al nazismo in Germania e adesso fa lo stesso in Ucraina. L’Occidente appoggia anche milizie naziste in Ucraina, perché agli occidentali non interessa niente, e sono pronti a usare chiunque contro la Russia. Perdona loro Signore, perché non sanno quello che fanno…Ci sono anche preti che approvano i matrimoni omosessuali. Siamo obbligati a proteggere i nostri figli e lo faremo. Proteggeremo i nostri bambini dal degrado e dalla degenerazione. L’economia russa ha superato tutti i rischi; nel 2022 , il calo del Pil è stato del 2,1% rispetto alle previsioni molto peggiori del marzo del 2022, dopo l’avvio dell’operazione militare in Ucraina. Abbiamo tutto per garantire la sicurezza e lo sviluppo del Paese. L’obiettivo strategico è portare la nostra economia a nuovi confini, è un momento di sfide e possibilità, da come le realizzeremo dipende la nostra vita. Espanderemo la cooperazione economica con altri Paesi e costruiremo nuovi corridoi logistici. Grazie ad una buona bilancia dei pagamenti della Russia, non abbiamo bisogno di inchinarci e mendicare soldi all’estero. La Federazione Russa ha stanziato oltre un trilione di rubli a sostegno della sua economia per contrastare le sanzioni (occidentali): fondi che saranno reperiti non con emissione (di titoli) ma con un forte contributo del mercato. Il capo del Cremlino ha aggiunto che molte industrie nell’ultimo anno non solo non hanno diminuito la loro produzione, ma l’hanno anzi aumentata, e che anche l’agricoltura ha mostrato una crescita a due cifre. Oggi a queste 4 regioni dell’Ucraina ,sotto il nostro appoggio diretto voglio dire che adesso siamo con voi, faremo di tutto perché in questi nostri territori torni la pace, la ripresa sociale e economica per far ripartire le imprese e il lavoro e costruiremo strade moderne come in Crimea. Chi ha portato i fondi all’estero, è stato saccheggiato, derubato, ha perso tutto, erano certo risorse legalmente detenute. Aggiungerò un semplice dettaglio: nessuno dei semplici cittadini del Paese è dispiaciuto per chi ha perso i capitali all’estero, per chi si è comprato yacht e ora ha i fondi bloccati. Per l’Occidente ,sono cittadini di seconda classe. Ma c’è una seconda scelta: lavorare per la propria patria e questi imprenditori sono tanti e qui è il futuro del business. Invece che produrre tecnologia e creare posti di lavoro in Russia, i grandi uomini d’affari investivano in yacht all’estero.Un duro attacco agli oligarchi che si sono arricchiti a partire dalla stagione delle privatizzazioni degli anni ’90, quando le aziende dello Stato venivano vendute quasi per niente. Nessuno dei comuni cittadini è dispiaciuto per coloro che hanno perso i loro capitali, yacht e palazzi all’estero. Non supplicate (l’Occidente) per riavere i vostri soldi. Non investite all’estero, ma in Russia. Lo Stato e la società vi sosterranno. La maggioranza assoluta dei russi ha espresso il proprio sostegno all’operazione militare speciale, il Mar d’Azov è tornato ad essere un mare interno della Russia. Coloro che sono sulla strada del tradimento devono essere ritenuti legalmente responsabili, ma non ci sarà una caccia alle streghe. L’Occidente non solo ha scatenato una guerra militare e informatica e non è riuscita ad ottenere nulla e nulla riuscirà ad ottenere. Poi ci ha imposto sanzioni che hanno provocato la crescita dei prezzi e la perdita dei posti di lavoro, sono vittime delle loro stesse decisioni ed i cittadini lo sanno. Le elezioni a settembre e le presidenziali nel 2024 saranno tenute nel rispetto della legge. Nella difesa della Russia tutti noi dobbiamo coordinare le nostre forze e i diritti per supportare il diritto supremo e storico: il diritto della Russia ad essere forte. La Russia ci è stata consegnata dai nostri antenati, e noi dobbiamo preservarla e passarla” alle generazioni future. Su ciascuno di noi c’è una grandissima responsabilità per difendere il nostro paese e liquidare la minaccia del regime neo nazista.Le sanzioni anti-russe sono soltanto un mezzo, mentre l’obiettivo è, come dichiarano gli stessi leader occidentali, cito direttamente: ‘far soffrire i nostri cittadini.Ecco che tipo di “umanisti” sono. Vogliono far soffrire le persone in modo da destabilizzare la nostra società dall’interno. Ma i loro calcoli non hanno dato buoni risultati. La Russia risponderà a qualsiasi sfida. Perché siamo tutti un unico paese. Siamo un grande popolo unito. Siamo fiduciosi nel nostro potere. La verità è con noi. Grazie”.
In ultimo, il Presidente Putin , che in primavera dovrebbe incontrare a Mosca il Presidente cinese Xi Jinping, che presenterà a giorni una proposta di pace, ha annunciato: “La Russia sospende l’applicazione dello Start, l’ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa, perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi, mentre Washington è intenta ad infliggere una sconfitta strategica a Mosca. Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo.La Russia è pronta ad effettuare test sulle armi nucleari se gli Stati Uniti li faranno per primi. Sappiamo che a Washington alcuni considerano la possibilità di effettuare test di armi nucleari. Gli Usa stanno sviluppando nuovi tipi di munizioni nucleari. Quindi, il ministero della Difesa russo e Rosatom devono essere pronti a fare analoghi test. Naturalmente non saremo i primi a farli, ma se gli Usa fanno i test, li faremo anche noi”.
Immediate, le reazioni da parte degli USA, con il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Sullivan, che ha detto: “Nessuno sta attaccando la Russia. C’è una sorta di assurdità nell’idea che la Russia sia sottoposta a una qualche forma di minaccia militare da parte dell’Ucraina o di chiunque altro”, seguito dal segretario della Nato, Stoltenberg, che , nel corso di un conferenza stampa con l’Alto Rappresentante Ue, Borrell ed il ministro degli esteri ucraino, Kuleba, ha affermato: “A un anno dall’inizio dell’invasione non vediamo nessun segno che Putin si prepari alla pace. Anzi si prepara a nuova guerra, prepara più truppe e si è messo in contatto con la Corea del Nord e con l’Iran per le armi. Nessuno ha attaccato la Russia, sono loro gli aggressori. La responsabilità dell’escalation della guerra, è di Putin. Putin sta aumentando la sua capacità militare, non vuole la pace ma la guerra. Per questo dobbiamo aumentare il nostro supporto all’Ucraina. Se Putin vince il pericolo sarà per tutti. La Russia ha deciso di invadere l’Ucraina e l’Ucraina ha diritto di difendere e noi abbiamo il diritto di sostenerla. Invieremo più armi avanzate a Kiev. Con la l’Ue, si sta discutendo di aumentare la produzione di strumenti militari e munizioni “attraverso anche appalti congiunti”.
Più tardi, poi, è arrivata al numero uno del Cremlino, la replica del Presidente USA Biden, che, dopo un colloquio con il Presidente della Repubblica Duda, in cui quest’ultimo ha ribadito il sostegno a Kiev, dal Castello Reale di Varsavia, ha dichiarato: “Kiev è forte, fiera. Resiste e continua a essere libera: Vladimir Putin pensava che ci saremmo arresi ma sbagliava; le democrazie del mondo hanno risposto all’invasione dell’Ucraina, diventando “ancora più forti, gli autocrati si sono indeboliti. Il nostro sostegno è solido come una roccia, e difendere ogni centimetro del territorio della Nato è un impegno sacro, ogni attacco contro uno di noi è un attacco a tutti. Putin credeva di essere un duro ma si è scontrato con la volontà di ferro degli ucraini. Gli invasori hanno usato lo stupro come arma di guerra e rubato bambini ucraini, tutto ciò è ripugnante. L’Occidente non voleva attaccare la Russia. La guerra è una scelta di Putin. Nonostante questo, l’Ucraina non sarà mai, mai sconfitta dalla Russia”.
Sul fronte dei combattimenti, sono proseguiti fra la nottata di ieri e la giornata di oggi, i bombardamenti russi sull’Ucraina, concentratisi sulla regione nord-orientale , con raid delle forze armate di Mosca su Donetsk, Kharkiv, Bakhmut e Kherson, causando vittime e feriti oltre che danni a edifici civili e a infrastrutture strategiche.
Quanto politica interna italiana, all’indomani del confronto a Palazzo Chigi tra le associazioni dei costruttori, i rappresentanti del settore bancario e di alcune istituzioni statali, sulla questione della sospensione per decreto del meccanismo dei crediti d’imposta legati ai bonus e superbonus edilizi e dei crediti incagliati, nel corso del quale si è trovato un accordo secondo cui i bonus edilizi saranno solo nella forma delle detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi e si potranno così sbloccare i 19 miliardi di crediti incagliati delle aziende edili, consentendo alle banche di compensare quelli da loro acquisiti con parte dei debiti contenuti nei modelli F24, presentati agli sportelli dalla clientela, valutando ,però ,anche la possibilità che la cessione del credito possa rimanere per le fasce di reddito più basse, Abi e Ance, le associazioni delle banche e dei costruttori, sono intervenute al riguardo con una nota congiunta in cui hanno ribadito che “la proposta dell’F24, ha il vantaggio di essere applicabile in tempi molto rapidi, di facile realizzazione e non avrebbe alcun impatto aggiuntivo sulla finanza pubblica” e che “la commissione di inchiesta sulle banche, a fine giugno 2022 ,ha indicato che nel biennio 2020-2022, le banche hanno assunto impegni per crediti fiscali pari complessivamente a 76.989.096.317, saturando la loro capacità fiscale”.
Ciò, mentre, il Presidente di Confindustria Bonomi, dall’assemblea degli industriali di Savona, sottolineando come il metodo del governo sia stato sbagliato , in quanto avrebbe dovuto discutere con le associazioni di categoria prima di varare il provvedimento, ha proposto: “Sul fronte del superbonus e per lo stop alla cessione del credito adesso abbiamo il problema di migliaia di cantieri che rischiano di fermarsi, anche noi come industria dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Se il Governo creasse le condizioni affinché si possano fare cessioni di primo grado tra privati si potrebbe individuare una classe di imprese, per solidità economica, che potrebbero acquistare i crediti che ora sono fermi: una assunzione di responsabilità dell’industria manifatturiera italiana”.
In merito, inoltre, continua il dibattito tra Maggioranza e Opposizioni , con le forze dell’Esecutivo, FdI, FI e Lega ricompattatesi sulla proposta di sbloccare i crediti d’imposta tramite F24 (che ora però si apprestano a discutere di nomine, in primis Eni ed Enel) , mentre il Pd, critico, ha esortato il Governo a ripensare il decreto, anche per non danneggiare le popolazioni terremotate del centro-Italia, compromettendone la ricostruzione.
All’attacco, il M5S, fautore della misura, con il senatore pentastellato , Patuanelli che ha evidenziato: “Hanno fatto una scelta politica. Hanno deciso che tutto ciò che di buono aveva fatto il M5S va cancellato e stanno creando un danno enorme al sistema economico del Paese. Si sta facendo una narrazione folle sul Superbonus che era una misura nata in un momento drammatico e che ha rilanciato l’economia”, mentre il Presidente pentastellato, Conte ha incontrato associazioni e imprenditori edili per una controproposta rispetto a quella del Governo.
Per l’Alleanza Verdi-Sinistra italiana, invece, l’Esecutivo avrebbe fatto “l’ennesimo pasticcio”.
Sulla stessa linea dell’Esecutivo il Terzo Polo (Azione-Italia Viva) che, però, ha annunciato la presentazione di una serie di proposte di modifica.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera al Dl Trasparenza sui prezzi dei carburanti con 155 sì , 103 no e 3 astenuti: ora , il provvedimento passerà al Senato per la conversione definitiva.
Apposta invece dal Governo alla Camera, tramite il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani, la questione di fiducia sul Dl Milleproroghe ,chiuso ieri in tarda serata dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali senza modifiche e con l’ok al mandato ai relatori, Roberto Pella e Alessandro Urzì. Il provvedimento, già approvato in Senato, dove pure era stata posta la fiducia, dovrà essere approvato in via definitiva entro il 27 febbraio.
Respinti ,i 230 emendamenti presentati dalle Opposizioni, con il Pd , AVSI e il M5S che hanno fatto sapere che non parteciperanno ai lavori d’Aula, qualora il sottosegretario alla Giustizia con delega al Dap, Delmastro dovesse rappresentare il Governo.
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