La cantante romana torna sul palcoscenico dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, la notte di Capodanno, con lo spettacolo che dieci anni fa la consacrò come interprete unica e raffinata del teatro-canzone.
di Federica Marengo lunedì 31 dicembre 2018
“Romana è il mio dono a Roma, la mia città, è un tributo a un’artista, Gabriella Ferri, che è stata immensa per la nostra cultura”. Così la cantante Tosca, al secolo Tiziana Tosca Donati, presenta lo spettacolo con cui torna sulle scene dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dopo una tournèe che l’ha portata in giro per il mondo per tutto il 2018.
La cantante, infatti, ha deciso di festeggiare il nuovo anno facendo ai suoi concittadini un regalo: quello di riportare in scena, per una data unica, lo spettacolo con cui, dieci anni fa, si consacrò interprete unica e raffinata della romanità.
Insieme con lei, sul palcoscenico della sala Petrassi, per un recital di canzoni, attinte dal repertorio romanesco, intervallate da monologhi tratti da testi e opere di Balzani e Pasolini, scelti per l’occasione da Roberto Agostini, per creare una tessitura ritmica unica, Ruggiero Mascellino (direzione musicale, pianoforte, fisarmonica), Giovanna Famulari (violoncello), Massimo De Lorenzi (chitarre), Pasquale Laino (fiati), tutti guidati dalla regia di Massimo Venturiello.
“Mi considero una discepola di Gabriella Ferri e se faccio questo mestiere lo devo a lei”, ha detto la cantante, raccontando: “Ricordo ancora, come fosse ieri, una sera di dicembre, quando mio padre mi portò, come faceva sempre, a teatro con lui. In una piccola sala del centro la vidi esibirsi per la prima volta. Era un’artista unica, che sapeva diventare bella, brutta, clown e sciantosa nello stesso tempo. Faceva ridere, piangere, sussurrava e graffiava. Fu un colpo di fulmine!. Guardavo incantata , muoversi sulla scena, colei che sarebbe diventata, in futuro, la mia musa, sognando di voler diventare da grande come lei”.
Tra classici come: “Serenata de paradiso” di Romolo Balzani, “Canzone arrabbiata” di Nino Rota, “’Na serenata a ponte” di Nicola Piovani , “Nina si voi dormite”e “Sempre” di Gabriella Ferri, passando attraverso un esilarante “stornellata a dispetto”, fino alla citazione del numero di rivista di Totò e Anna Magnani “Geppina Geppy”, tratto dal film di Mario Monicelli, “Risate di gioia”, Tosca accompagnerà gli spettatori verso il nuovo anno, con accenti e melodie ora disperate e rabbiose ora malinconiche e ironiche, ritrovando radici, ricordi, suggestioni musicali e sonore di una Roma che fu.
Inizio previsto per le ore 22:00. “Ne sentirete delle belle!”, parola di Tosca.
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