di Federica Marengo giovedì 2 maggio 2024
-Sono proseguiti nella notte i bombardamenti sull’Ucraina. Colpita dalle forze russe ,per la terza volta in sette giorni, Odessa, dove sono almeno 14 le persone rimaste ferite negli attacchi ad edifici e a infrastrutture militari; 5, invece, i civili rimasti uccisi e 6 i bambini rimasti feriti in un raid con bombe aeree su Kharkiv , a Nord-Est, mentre l’intelligence di Kiev ha fatto sapere, tramite la pubblicazione di un video, che Mosca ha lanciato dei droni dal territorio della centrale di Zaporizhzhia, approfittando del fatto che la Difesa ucraina non può rispondere al fuoco.
Il ministro degli Esteri Kuleba, infatti, commentando gli attacchi delle ultime 24 ore, ha confermato che “Le forze di Mosca impiegano missili balistici soprattutto per distruggere il sistema energetico ucraino” e che “metà della rete è fuori uso”.
Completamente distrutta, infine, la città di Chasiv Yar.
Mosca, invece, ha rivendicato il controllo su Berdychi, nel Donbass e i progressi nell’avanzata verso il villaggio di Ocheretin, nel Donetsk.
Intanto, il Dipartimento di Stato USA ha accusato la Russia di aver usato un agente chimico soffocante, la cloropicrina , vietato dalla Convenzione internazionale, contro le forze armate ucraine, sottolineando che “Non si tratta di un incidente isolato”.
Accusa, quella degli USA, respinta dal Cremlino e dall’ambasciatore di Mosca a Washington,
Antonov, per cui si tratta di “accuse odiose e infondate”.
Altre accuse a Mosca , sono arrivate poi dalla Human Right Watch, secondo cui, le forze di Mosca avrebbero giustiziato da dicembre almeno 15 militari ucraini che volevano arrendersi al fronte e altri 6 che si erano già arresi. La Ong per i diritti umani , quindi, ha chiesto che vi sia un’indagine completa al riguardo.
Sul fronte diplomatico, il Presidente ucraino Zelensky , che ha incaricato il ministro della Difesa Umerov di adottare tutte le misure possibili per accelerare la consegna degli aiuti militari da parte dei partner e ,che ha licenziato il capo della sicurezza informatica del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), che era stato già sospeso dal suo incarico per via di un’indagine per sospetta corruzione, ha annunciato, in contemporanea con la Presidente della Confederazione svizzera, che il primo vertice per la pace si terrà il 15 e il 16 giugno in Svizzera, nei pressi di Lucerna.
A tal proposito, la Svizzera ha invitato al vertice 160 delegazioni. Sul sito del Dipartimento affari esteri , si legge che: “Il vertice si baserà sulle discussioni che hanno avuto luogo negli ultimi mesi, in particolare sulla formula di pace ucraina e su altre proposte di pace basate sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi chiave del diritto internazionale. L’obiettivo generale del vertice è ispirare un futuro processo di pace. Per raggiungere questo obiettivo, il vertice intende: fornire una piattaforma di dialogo sulle modalità verso una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina; promuovere una comprensione comune di un possibile quadro per raggiungere questo obiettivo; definire congiuntamente una tabella di marcia su come coinvolgere entrambe le parti in un futuro processo di pace”.
Quanto alla questione del sostegno della UE alla Difesa di Kiev, lunedì si terrà a Bruxelles il Forum Ue-Ucraina delle industrie della Difesa. L’evento, organizzato con il sostegno della Presidenza belga dell’Ue e dell’Associazione delle industrie aerospaziali, di sicurezza e di Difesa d’Europa, vedrà la partecipazione di oltre 350 rappresentanti delle istituzioni europee, dei governi, delle industrie della Difesa europee e ucraine, delle associazioni industriali, dei principali Paesi partner e delle organizzazioni per discutere del rafforzamento della cooperazione industriale nel settore della Difesa tra l’Ue e l’Ucraina.
Il Forum si articolerà in una conferenza di alto livello al mattino e in una sessione di incontri d’affari nel pomeriggio.
In merito alla questione Difesa, il Presidente francese , Macron , in un’intervista all’Economist, ha dichiarato: “Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina , cosa che oggi non avviene, dovremmo legittimamente porci la domanda. Escluderlo a priori non significa imparare la lezione degli ultimi due anni, quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l’invio di carri armati e aerei all’Ucraina prima di cambiare finalmente idea”.
Dichiarazione, quest’ultima del Presidente Macron che ha suscitato la reazione della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Zakharova, che ha commentato: “Le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, sono in qualche modo legate ai giorni della settimana”.
Il ministro degli Esteri britannico, Cameron, in visita a Kiev, ha dichiarato alla Reuters: “Stanzieremo tre miliardi di sterline (3,74 miliardi di dollari) di aiuti militari annuali all’Ucraina per “tutto il tempo necessario. Londra non ha alcuna obiezione a che le armi vengano utilizzate all’interno della Russia. Daremo tre miliardi di sterline ogni anno per tutto il tempo necessario. Abbiamo appena svuotato tutto quello che potevamo in termini di attrezzature. Il pacchetto di aiuti è stato il più grande del Regno Unito finora. Alcune di queste attrezzature stanno arrivando in Ucraina oggi, mentre sono qui. L’Ucraina ha il diritto di usare le armi fornite da Londra per colpire obiettivi all’interno della Russia ; spetta a Kyiv decidere se farlo. L’Ucraina ha questo diritto. Poiché la Russia sta colpendo all’interno dell’Ucraina, si può capire perché l’Ucraina senta il bisogno di assicurarsi di difendersi”.
Diversa, invece, la posizione dell’Ungheria, con il ministro degli Esteri ungherese, Szijjarto, che, a proposito della proposta dal segretario generale della Nato, Stoltenberg, di partecipare a un nuovo fondo da 100 miliardi di dollari per l’Ucraina in cinque anni, in un videomessaggio social, ha detto: “L’Ungheria negozierà per non prendere parte a questa “follia”. Ora la Nato vuole investire altri 100 miliardi di dollari in questa guerra. Martedì una proposta in tal senso è stata inviata agli Stati membri dal segretario generale della Nato. Martedì abbiamo ricevuto una proposta su come il segretario generale della Nato vuole raccogliere questi 100 miliardi di dollari dai paesi membri. Il nuovo fondo sarà distribuito su cinque anni. Ciò significa che la Nato conta di prolungare la guerra per altri cinque anni e sappiamo quali rischi ciò comporta. Nelle prossime settimane, si condurranno negoziati affinché l’Ungheria possa astenersi da questa follia, dalla fornitura di armi, dall’addestramento dell’esercito ucraino, dalla raccolta di questi 100 miliardi di dollari e dall’investimento nella guerra”.
Infine, riguardo alla nazionalizzazione per decreto firmato dal Presidente russo Putin e al trasferimento di un’azienda italiana di elettrodomestici a una divisione di Gazprom come ritorsione di Mosca per le sanzioni e per le proprietà russe che sono state sequestrate dagli USA e dagli alleati UE dopo l’invasione dell’Ucraina, il Vicepremier e ministro per gli Affari Esteri Tajani, durante la riunione svoltasi stamane con Confindustria , ha spiegato: “La Farnesina , si è subito attivata con la UE, con l’intenzione di avere un risarcimento anche rifacendosi sugli asset dei beneficiari degli espropri . Abbiamo attivato non solo la Commissione , ma anche i Paesi del G7 , i principali partner per sponde a questa azione della Federazione russa. Noi, consideriamo questa scelta , una violazione del Diritto internazionale”.
©Riproduzione riservata