Il ballerino Roberto Bolle vince ancora una volta, con il suo spettacolo, la gara degli ascolti, nella prima serata dell’anno. Il suo show, già vincitore nel 2018 del premio europeo Rose d’Or, ha raggiunto uno share del 23,7%, pari a 4 milioni e mezzo di spettatori. Inoltre, ha conquistato gli utenti Social, sfiorando il mezzo milione di interazioni.
di Federica Marengo mercoledì 2 gennaio 2019
Una sfida, quella di portare la danza in Tv, in prima serata sulla rete generalista per eccellenza, Rai Uno, iniziata da Roberto Bolle, etoile, ballerino di danza classica e non solo, nel 2016 e ampiamente vinta, se si pensa che dal 17,7% di share dell’esordio, il suo spettacolo , vincitore nel 2018 del premio europeo Rose d’Or, ha visto crescere i consensi fino a sfiorare, ieri sera, con la terza edizione, il picco del 23,7% .
L’intento del ballerino, quello di rendere la danza “pop”, ovvero popolare e la bellezza dell’arte alla portata di tutti, quindi, è stato pienamente raggiunto, complice una formula che ha reso particolarmente dinamico e fruibile il suo show, scandito da momenti narrativi, affidati al conduttore, scrittore e regista Pif, con l’innesto di alcuni ospiti( Fabio De Luigi, Cesare Cremonini,Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Luca e Paolo e gli attori Rocco Papaleo, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e Sergio Rubini, nei panni dei quattro moschettieri del Re, personaggi interpretati nel loro ultimo film), alternatisi ad esibizioni di danza.
Suggestivi i passi a due dell’etoile con le ballerine : Alessandra Ferri (intensi in una coreografia ispirata al tema della cura del Creato) e Polina Seminova( vibranti nel simulare, con passi di danza su musiche della tradizione popolare del Sud, le dinamiche del corteggiamento).
Non da meno neppure i numeri corali, come quello evocativo delle atmosfere rutilanti e smaliziate del musical Moulin Rouge.
Versatile, capace di passare con naturalezza da un genere all’altro (classico, contemporaneo, swing street), Bolle ha regalato al pubblico momenti carichi di senso e di profondità, ora, danzando con un robot sulle note della canzone “La Cura”di Franco Battiato, a significare la reciproca indispensabilità del uomo e della macchina, ora, rievocando il personaggio del romanzo di Oscar Wilde, “Dorian Gray”, al fine di esorcizzare, attraverso il ballo, l’ossessione odierna per il selfie e il culto della propria immagine, passando per il ricordo velato e ,per nulla retorico, delle vittime del Ponte Morandi di Genova.
Dunque, un viaggio nell’arte totale (danza, musica, recitazione) che ha entusiasmato, emozionato e convinto anche il pubblico più giovane, quello dei social, che ha interagito con lei profili dedicati al programma per tutta la durata, facendo registrare il mezzo milione di interazioni, con la punta massima di 439 mila utenti , raggiunta su Instagram.
Insomma, niente di meglio per cominciare “in bellezza” l’anno.
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