di Federica Marengo lunedì 4 dicembre 2023
–Nella 638° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Come reso noto dall’Aeronautica militare ucraina, le forze russe hanno lanciato 23 droni Shahed dalla Crimea, di cui 18 distrutti e un missile guidato Kh-59, anch’esso distrutto, da Kherson.
Colpite con mortai, inoltre, sempre dalle forze di Mosca, le comunità di Khotin, Putvyl, Krasnopillia e Nova Sloboda, nella regione di Sumy, al confine tra Russia e Ucraina.
Attacchi russi sono stati registrati anche negli oblast di Kostiantynivka, Chernihiv, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Khmelnytskyi, Luhansk, Mykolaiv e Zaporizhzhia, causando la morte di 3 persone e il ferimento di 11.
Infine, come reso noto dai funzionari ucraini,le forze russe hanno aperto nuovi fronti nella battaglia di Avdiivka, città industriale nella regione orientale di Donetsk ,diventata “il punto critico più feroce della tentacolare linea del fronte”.
Il Consigliere presidenziale ucraino, Podolyak , poi, ha spiegato su X: “L’Ucraina sta lavorando per cambiare le sue tattiche di guerra, passando alla difesa in alcune aree e continuando le operazioni offensive in altre. L’inverno e l’analisi delle capacità di risorse dell’Ucraina e della Russia necessitano di aggiustamenti nella tattica. In prima linea e nelle città ci stiamo già muovendo verso una diversa tattica di guerra: difesa efficace in alcune aree, continuazione delle operazioni offensive in altre aree, operazioni strategiche speciali nella penisola di Crimea e nelle acque del Mar Nero e una significativa difesa missilistica riformata delle infrastrutture critiche. Quest’anno vediamo che il nemico ha posto maggiormente l’accento sui droni. L’inverno non sarà facile, ma gli ucraini sono preparati. La fase della guerra è chiara, i bisogni sono evidenti, si stanno apportando aggiustamenti ottimali alla tattica e le trattative con i partner sono attive”.
Da Mosca, invece, è arrivata la conferma, da parte del governatore della regione russa di Voronezh della morte sul campo in Ucraina del generale russo Vladimir Zavadsky ,Vice comandante del 14 corpo d’armata della flotta del Nord, e dell’arresto di una presunta spia ucraina a Luhansk.
Intanto, la direttrice del budget della Casa Bianca, Shalanda Young, ha inviato una lettera ai leader del Congresso, in cui ha lanciato un avvertimento: “Gli Stati Uniti finiranno i fondi per aiutare l’Ucraina entro le fine dell’anno e se il Congresso non approverà nuovi aiuti il rischio è quello di mettere in ginocchio Kiev. È l’avvertimento lanciato dalla Casa Bianca in una lettera inviata ai leader del Congresso. Senza un’azione entro la fine dell’anno finiremo le risorse per le armi e le apparecchiature all’Ucraina”.
Il Washington Post,poi, narrando il retroscena del confronto fra Washington e Kiev nella stesura dei dettagli delle mosse ucraine messe in campo nella controffensiva , ha riferito di divisioni e calcoli sbagliati che avrebbero contrassegnato la pianificazione da parte di Stati Uniti e Ucraina della controffensiva stessa.
Si legge nell’articolo del quotidiano americano, che cita come fonti alcuni funzionari anonimi: “Gli Stati Uniti hanno calcolato male quanto le forze ucraine potessero essere trasformate in truppe occidentali in un breve periodo di tempo, soprattutto in mancanza del potere aereo che è parte integrante degli eserciti moderni. Gli americani e gli ucraini avevano inoltre ampie divergenze sulla “strategia, le tattiche e la tempistica” delle operazioni, con gli Usa che spingevano per un “assalto concentrato sull’asse meridionale mentre la leadership ucraina riteneva che le sue forze dovessero attaccare in tre punti distinti”.
Ciò, all’indomani delle dichiarazioni del Segretario generale della Nato, Stoltenberg, riguardo “l’imprevedibilità delle guerre e la necessità di prepararsi anche a cattive notizie”.
Sul fronte UE, in previsione del Consiglio Europeo del 14 e 15 dicembre, il Premier ungherese , Orban, ha sottolineato via X: “È chiaro che la proposta della Commissione europea, sull’adesione dell’Ucraina all’Ue è infondata e mal preparata. Non c’è posto per questo tema nell’agenda del Consiglio europeo di dicembre. La Commissione ha proposto di avviare i negoziati sull’adesione dell’Ucraina all’Ue, ma ciò non coincide con gli interessi di molti Stati membri, di certo non con quelli dell’Ungheria” spiega il primo ministro, suggerendo di non inserire il dossier all’ordine del giorno del vertice dei leader europei del 14-15 dicembre. La Commissione dovrebbe capire che è sua responsabilità il fatto che la riunione sia stata preparata male, ritirare la proposta, prepararla in modo adeguato e tornare quando sarà stato raggiunto un accordo”.
Tuttavia, a tal proposito, la portavoce della Commissione UE, Ana Pisonero, ha fatto sapere che: “La Commissione europea resta fedele alla sua raccomandazione di avviare i colloqui di adesione all’Ue con l’Ucraina e adesso spetta agli Stati membri per prendere una decisione al riguardo. Rimaniamo fedeli alla nostra proposta e alla nostra raccomandazione, non pensiamo che sia infondata, anzi, penso che l’Ucraina abbia fatto un lavoro impressionante in termini di velocità e di contenuto, come è stato sottolineato dal Presidente in numerose occasioni. Ovviamente ,ora ,spetterà agli Stati membri prendere una decisione sulla base del nostro pacchetto di allargamento”.
La Presidente del Parlamento UE, Metsola, poi, in visita ufficiale nel Sud d’Italia, tornando sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, intervistata dai cronisti in un punto stampa, ha ribadito: “Fin dal primo giorno del conflitto russo-ucraino , il Parlamento europeo ha guidato il sostegno all’Ucraina e la forte reazione dell’Europa all’aggressione russa perché è una minaccia al nostro modello democratico, alla nostra sicurezza e ai nostri valori”, mentre il cancelliere tedesco Scholz, nel corso della conferenza stampa congiunta con il Presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, in occasione delle consultazioni inter-governative tra Germania e Brasile a Berlino, ha evidenziato: “Condanniamo gli attacchi russi all’Ucraina con immutata severità. È evidente che con questa guerra la Russia sta violando i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. I confini non devono essere spostati con la forza”.
Restando in UE, stamane, il Commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, al suo arrivo al Consiglio Ue Giustizia, ha affrontato il tema dei risarcimenti all’Ucraina da parte della Russia per i danni causati dalla guerra, spiegando: “Discuteremo con i ministri della Giustizia sul nostro supporto all’Ucraina per fare in modo che i responsabili dei crimini internazionali, compreso quello di aggressione, siano consegnati alla giustizia, e che la Russia paghi per il risarcimento dei danni. Discuteremo dei diritti delle vittime e sarà l’occasione per discutere della situazione di tutte le vittime di tutti i crimini, per essere sicuri che sia possibile dare loro un risarcimento reale e per chiedere il sostegno degli Stati membri su come dare un risarcimento, anche per quanto riguarda i bambini vulnerabili, su cui chiediamo misure specifiche”, riecheggiato, in Italia dal Vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Tajani, che ,aprendo la riunione della Commissione monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, ha detto: “La Russia deve rendersi conto delle conseguenze della sua guerra di aggressione in Ucraina. Ci sono crimini gravissimi che sono stati commessi e c’è il tema dei risarcimenti dei danni provocati e questo diventa una precondizione per una pace giusta. L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina da un punto di vista militare, civile e di sostegno alla popolazione. Due grandi musei come il Maxxi di Roma e la Triennale di Milano hanno dato vita a un progetto per la ricostruzione della cattedrale di Odessa che è parte del patrimonio Unesco. Lo scorso anno l’Italia ha inviato 100 tonnellate di materiale elettrico per permettere alla popolazione di proteggere gli impianti”.
Il portavoce per gli affari esteri della Commissione europea, Peter Stano, interpellato da LaPresse sul divieto da parte dell’Ucraina all’ex Premier ucraino Poroschnko di uscire dall’Ucraina per incontrare il Premier ungherese Orban, in quanto quest’ultimo ritenuto filorusso e filo-putiniano, ha dichiarato: “La decisione dell’Ucraina di vietare l’uscita dal paese all’ex presidente Petro Poroshenko, che voleva incontrare il primo ministro ungherese Viktor Orbán, è una questione interna dell’Ucraina e non spetta a noi commentarla”.
Riguardo ai danni ( in particolar modo quelli ambientali) causati dalla guerra scatenata dalla Russia, Jaco Cilliers, rappresentante residente del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) in Ucraina, ha reso noto che: “Foreste devastate e città allagate: dopo quasi due anni di guerra in Ucraina il danno ambientale sta diventando una tragedia “enorme” che colpirà le generazioni a venire. A differenza dei conflitti limitati ad aree particolari, la linea del fronte in Ucraina è lunga centinaia di chilometri. Oltre all’intenso fuoco di artiglieria, si è verificato anche un aumento dell’inquinamento dovuto ai frequenti attacchi alle infrastrutture energetiche e alle grandi quantità di detriti generati dai bombardamenti nelle aree urbane. Il costo ambientale è stato stimato a novembre in “l’incredibile cifra di 56 miliardi di dollari”.
Quanto al blocco del confine da parte dei camionisti polacchi, in segno di protesta contro i camionisti ucraini, la cui concorrenza considerano “sleale”, secondo quanto annunciato dalle Guardie di frontiera ucraine, i primi camion, senza carico, hanno attraversato il confine ucraino-polacco questa mattina. Si tratta di un primo passo verso l’allentamento della tensione dopo un mese di stop delle attività.
A Pechino, nel frattempo, il Presidente cinese Xi Jinping ha incontrato l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Secondo l’agenzia Xinhua: “Lukashenko ha elogiato l’amicizia affidabile del suo Paese con la Cina durante i colloqui con Xi, nel suo secondo viaggio a Pechino del 2023 dopo quello effettuato a febbraio. Lukashenko è arrivato domenica nella capitale cinese per una visita che dovrebbe durare non meno di due giorni, avendo come obiettivo quello di discutere di questioni tra cui “commercio, economia, investimenti e cooperazione internazionale. La Bielorussia è, era e sarà un partner affidabile per la Cina – ha detto quest’ultimo a Xi, secondo una lettura dei colloqui dall’Ufficio della presidenza bielorussa. Abbiamo deciso molto tempo fa che avremmo collaborato e che saremmo diventati amici della Cina. Questa amicizia ha più di 30 anni e non si è mai allontanata da questo percorso”.
A proposito della Bielorussia, alleata della Russia, il Parlamento lituano (Seimas) discuterà una serie di emendamenti alla Legge sulle sanzioni ai responsabili per l’aggressione all’Ucraina, presentati dal Vicepresidente del Parlamento lituano (Seimas) Paulius Saudargas, dal Presidente della Commissione difesa del Parlamento Laurynas Kasciunas e dal membro della Commissione esteri, Audronius Azubalis ,che prevedono la sospensione della concessione di permessi di soggiorno temporaneo per i cittadini bielorussi in Lituania. Tali restrizioni non avrebbero valore retroattivo e non verrebbero applicate solamente nel caso di cittadini bielorussi la cui presenza in Lituania fosse giustificata da impieghi ad alta qualifica professionale o da motivi umanitari.
Sempre la Lituania, tramite la ministra delle Finanze Gintare Skaiste, e il governatore della Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, Carlo Monticelli, ha sottoscritto oggi a Vilnius un accordo in base al quale la stanzierà un milione di euro al Fondo di solidarietà per la ricostruzione in Ucraina di infrastrutture a uso sociale e sanitario, nonché al recupero delle strutture residenziali danneggiate dal conflitto.
Il Presidente russo Putin, invece, che in settimana si recherà in Arabia Saudita e negli Emirati, durante la consegna del premio Volontario dell’Anno (‘Siamo uniti’, e fino a quando siamo uniti, siamo invincibili”) a una ragazza e alla sua famiglia, ha detto: “Finché siamo uniti, siamo invincibili”.
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