di Federica Marengo lunedì 29 maggio 2023
-Nella 454° giornata di guerra in Ucraina, la Russia ha effettuato un nuovo raid con droni e missili da crociera sul Paese, con le forze armate ucraine di difesa che hanno reso noto di aver abbattuto oltre 40 obiettivi. Si tratta del 15° attacco aereo russo contro la città avvenuto a maggio e del secondo attacco notturno consecutivo di simile intensità.
Un altro raid russo, poi, si è verificato sul centro della città di Kiev , causando il ferimento di una persona, così come sulla regione occidentale di Khmelnytskyi, dove sono stati colpiti dei magazzini militari e sono stati distrutti 5 aerei e su Kovsharovka, nella regione di Kharkiv, dove è stato lanciato un missile Iskander e dove sono rimaste ferite 7 persone.
Sotto attacco delle forze di Mosca, anche la regione di Dnipro, dove una persona è rimasta uccisa e 9 persone sono rimaste ferite e la regione di Donetsk, in particolare Toretsk, dove il bombardamento russo su un’area di servizio stradale ha causato l’uccisione di una persona e il ferimento di altre 9.
A Bakhmut, nella regione nord-orientale, secondo quanto riportato dalla Viceministra ucraina della Difesa, Hanna Maliar, citata dall’agenzia Ukrinform, l’intensità dell’offensiva nemica starebbe diminuendo in modo significativo, poiché sarebbe in atto la sostituzione delle truppe del gruppo paramilitare Wagner con le unità regolari dell’esercito russo, ostacolate, però, dalle forze armate ucraine, che controllano la periferia della città nella parte sud-occidentale, corrispondente alla zona di Litak.
Per l’ Istituto per lo studio della guerra (Isw), proprio il capo del gruppo paramilitare filorusso, Wagner,Prigozhin, sarebbe tornato ad attaccare Mosca, mettendo in discussione l’autorità del Presidente russo Putin. Inoltre, sempre Prigozhin, avrebbe proposto al ministero della Difesa russa, mediante lettera, pubblicata su Twitter, dopo che Mosca si è rifiutata di riceverla, di creare una zona cuscinetto larga 30 chilometri sul confine tra Russia e Ucraina, nell’ambito di un piano in venti punti per proteggere le regioni di confine russe dagli attacchi nemici. La proposta sarebbe nata dopo una serie di incontri tra Wagner ed esponenti della difesa locale nelle regioni di confine con l’Ucraina e si basa sulla considerazione che le autorità russe non hanno forze sufficienti per proteggere il lungo confine con l’Ucraina, come per esempio a Belgorod. Tuttavia, ci sono uomini sufficienti a creare unità di difesa territoriale locali, addestrati dai mercenari ,ma inquadrati tra le riserve della Difesa e con gli stessi diritti dei militari che combattono in Ucraina. Per Prigozhin, simili unità sarebbero necessarie non solo a Belgorod ma anche nelle regioni di Kursk, Briansk, Voronezh e Rostov, tutte confinanti con l’Ucraina, dove sono aumentate incursioni e attività di sabotaggio.
Colpite, infine, dalle forze russe, anche Leopoli ed Odessa, dove i detriti di un drone abbattuto sono caduti sulle infrastrutture del porto.
Tuttavia, nonostante l’intensità degli attacchi, l’operatore pubblico Ukrenergo ha fatto sapere che non vi è stato alcun danno alle infrastrutture energetiche.
Sul fronte russo, invece, secondo i media locali, massicci bombardamenti ucraini si sarebbero verificati su Shebenkino , su alcuni villaggi nella provincia di Belgorod, provocando danni a una fabbrica di vernici e il ferimento di 4 dipendenti , a Berdiansk e a Krasnodar, a est della Crimea e non lontana dalle frontiere con l’Ucraina e la Georgia.
Il governatore della regione di Belgorod, Gladkov, ha quindi proposto di annettere la confinante regione ucraina di Kharkiv per porre fine agli attacchi ucraini che sono stati incrementati negli ultimi giorni.
Secondo il ministro della Difesa russo , negli attacchi missilistici sull’Ucraina, le forze di Mosca avrebbero “spazzato via aeroporti militari”, oltre ad aver colpito posti di comando e di depositi d’armi e munizioni.
Intanto, mentre il Presidente russo Putin, che si è congratulato con il Presidente turco Erdogan per la sua rielezione, ha firmato e promulgato la legge per l’uscita di Mosca dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa (Cfe), dal quale Mosca aveva già sospeso la sua partecipazione fin dal 2015, il ministro degli Esteri Lavrov è giunto oggi a Nairobi, in Kenya, in vista del summit Russia-Africa in programma a luglio a San Pietroburgo e alla luce della richiesta espressa dalle autorità della Repubblica Centrafricana di collocare una base militare russa sul loro territorio.
Durante la sua visita a sorpresa, che segue alla visita del suo omologo ucraino Kuleba della settimana scorsa, Lavrov, ha annunciato una fornitura di fertilizzanti per il Paese africano di 30.000 tonnellate, che arriverà al porto di Mombasa. Il Presidente russo Putin , infatti, aveva promesso grano e fertilizzanti gratuiti ai Paesi africani ,se l’accordo mediato dalla Turchia e dall’Onu non fosse stato prorogato. Secondo , il ministro degli Esteri russo, “il memorandum Russia-ONU non verrebbe rispettato, in quanto la UE, saboterebbe gli obiettivi fissati nel campo della sicurezza alimentare”. “Mosca -ha aggiunto, Lavrov –“ha la possibilità di fornire la sua produzione al di fuori del memorandum, ma se le Nazioni Unite fossero in grado di rispettare l’accordo “il suo impatto sul mercato alimentare e dei fertilizzanti sarebbe molto più positivo”.
A Minsk, invece, il presidente bielorusso Lukashenko avrebbe ricevuto oggi la governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, due giorni dopo che un oppositore bielorusso, Valery Tsepkalo, aveva detto su Twitter che era ricoverato in condizioni “critiche” in un ospedale di Mosca in seguito a un avvelenamento. L’incontro sarebbe testimoniato da una fotografia.
Il Presidente ucraino, Zelensky, invece, ha presentato al Parlamento una proposta di legge che prevede l’imposizione di sanzioni per 50 anni all’Iran ,alleato della Russia e suo fornitore di armi , approvata da quest’ultimo, mentre il suo consigliere Podolyak, annunciando la preparazione della controffensiva , confermata dal comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrskyi, e, spiegando che qualsiasi accordo di pace accettabile per l’Ucraina dovrà includere non solo un ripristino dei confini sovrani dell’Ucraina, ma una zona smilitarizzata che si estenda per 100-120 km in Russia dai confini dell’Ucraina, si è espresso sull’uscita di Mosca dal Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, “che mina i principi della sicurezza globale, per cui bisogna trovare una soluzione, tra queste : esprimere una posizione dura nei confronti degli Stati nucleari; presentare pertinenti risoluzioni ONU/AIEA; introdurre ampie sanzioni contro Rosatom; e sanzioni finanziarie sistemiche contro la Bielorussia e contro la Russia”.
I deputati della Verkhovna Rada,il Parlamento ucraino, nel frattempo, hanno approvato anche la legge che istituisce la Giornata del ricordo e della vittoria sul nazismo nella Seconda guerra mondiale in Ucraina, non più il 9, come in Russia, ma l’8 maggio.
In ambito diplomatico, la Cina ha smentito il Wall Street Journal, secondo cui l’inviato di Pechino per le questioni euroasiatiche, incaricato di sondare le parti in conflitto in Ucraina in uno sforzo di de-escalation, Li Hui non avrebbe presentato alcun piano per un cessate-il-fuoco che preveda il mantenimento da parte di Mosca di alcuni territori occupati in Ucraina.
Sull’invio di armi a Kiev, poi, dopo la richiesta di caccia F16 agli alleati, l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Borrell, in un intervento sul suo blog, ha scritto: “Ciò che abbiamo imparato dalla guerra in corso è anche che le operazioni prolungate su larga scala e ad alta intensità comportano un tasso estremamente elevato di perdita di attrezzature e devono quindi essere supportate da grandi scorte. Nel recente passato, in Europa ci siamo spesso concentrati su un numero limitato di attrezzature con la massima qualità possibile, lasciando da parte le considerazioni sulle quantità. Mentre dobbiamo ovviamente mantenere il nostro vantaggio tecnologico, dovremmo considerare attentamente come bilanciare quantità e qualità in alcune aree. Come si suol dire, in guerra la quantità ha una sua qualità. L’Ucraina ha anche utilizzato con successo capacità limitate e armi più vecchie adattandole con precisione alle minacce che devono affrontare, utilizzando tecnologie e risorse commerciali. Possiamo imparare anche da questo. Infine, la guerra ha dimostrato ancora una volta l’importanza di una logistica sostenibile, flessibile ed efficiente, dal rifornimento di truppe in prima linea o dal supporto medico alla rapida riparazione o modifica di sistemi e attrezzature. La mobilità militare rimane fondamentale per reagire a qualsiasi minaccia e raggiungere la superiorità operativa. Come ha notoriamente osservato il generale Bradley: “I dilettanti parlano di strategia. I professionisti parlano di logistica. E questo diventerà ancora più evidente nei prossimi mesi”.
Infine, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, a margine della partecipazione a un evento presso l’Università Luiss, non ha escluso il raggiungimento di un accordo di pace entro l’anno: “La pace in Ucraina entro fine anno?. Non è da escludere. Il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe puntare a un recupero di territori con una controffensiva ,per poi sedersi al tavolo delle trattative. Lo stesso Zelensky dice ‘vediamoci a luglio. Il Presidente ucraino punta a un recupero di territori con la controffensiva e poi penso si siederà al tavolo”.
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