di Federica Marengo giovedì 17 aprile 2025

-Proseguono i raid russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, le forze di Mosca hanno attaccato con i droni la città di Dnipro, causando la morte di 3 persone e il ferimento di altre 30, tra cui dei bambini.
Sotto attacco delle forze russe anche Izjum, nell’oblast nordorientale di Kharkiv, dove 2 persone sono rimaste ferite; Nikopol, dove 2 persone sono state uccise; Kramatorsk, dove altre 2 persone sono state uccise e Kherson, dove una persona è morta nell’esplosione di un auto causata da un drone.
L’esercito ucraino ha reso noto di aver respinto un attacco di Mosca nella aree di Pyatikhatky, Stepove, Lobkove, Mala Tokmachka e Mali Shcherbaki, nella regione di Zaporizhzhia e di non aver perso la posizione. Inoltre, le forze ucraine hanno rivendicato un contrattacco riuscito nei pressi di Pokrovsk, nell’est del Paese, dove il ministero della Difesa russo aveva fatto sapere di aver conquistato l’abitato di Preobrazhenka, rivendicando così un avanzamento verso sud.
Tuttavia, il più grande produttore privato di energia dell’Ucraina ha fatto sapere che un attacco russo ha danneggiato la sua infrastruttura energetica nella regione di Dnipropetrovsk, mentre il ministero della Difesa di Mosca ha accusato l’Ucraina di aver effettuato 10 attacchi alle infrastrutture energetiche russe nel corso dell’ultimo giorno, violando la tregua su tali attacchi promossa dagli Stati Uniti.
A tal proposito, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel corso di una conferenza stampa, è tornata ad accusare Kiev, dichiarando che “l’Ucraina viola quotidianamente la tregua sulle infrastrutture energetiche promossa dagli Stati Uniti, per un totale di 80 attacchi dall’entrata in vigore della pausa” e che “la Russia ha trasmesso le informazioni agli Stati Uniti”.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Zakharova ha anche commentato il fermo di una petroliera russa da parte dell’Estonia, avvenuto la scorsa settimana, definendolo “un’azione provocatoria che mette a rischio la navigazione e la sicurezza nel Mar Baltico” e sottolineando che “la Russia reagirà in modo proporzionato ai casi di aggressione contro le sue navi”.
Infine, sempre la portavoce Zakharova, in merito al via libera del neo cancelliere tedesco Merz all’invio dei missili Taurus a lungo raggio all’Ucraina, ha detto che “l’uso di missili Taurus per colpire infrastrutture critiche russe sarebbe considerato una partecipazione diretta della Germania al conflitto ucraino”.
Restando a Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov, in riferimento all’incontro di oggi a Parigi tra il Presidente francese Macron, il ministro degli Esteri francese Barrot e il segretario di Stato USA, Rubio e l’inviato speciale USA per la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, Witkoff, ha ribadito che le quattro regioni ucraine parzialmente occupate di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia sono “parte integrante della Federazione Russa”, evidenziando: “Il filo conduttore principale su cui si sta lavorando per risolvere il tema dell’accordo ucraino sono i contatti russo-americani, che continuano. Purtroppo, da parte degli europei vediamo un’attenzione particolare al proseguimento della guerra”.
Proprio a proposito di tale incontro all’Eliseo, stamane, il Presidente francese Macron, prima dei colloqui sul conflitto in Ucraina , su Medio Oriente e dazi, con il capo della diplomazia USA, Marco Rubio e l’inviato speciale di Donald Trump ,Steve Witkoff, ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo ucraino Zelensky.
Dopo il pranzo di lavoro, il Presidente Macron, il segretario di Stato americano Marco Rubio e l’inviato Steve Witkoff hanno incontrato il capo di gabinetto di Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, presente a Parigi con una delegazione.
Presente alla riunione anche il consigliere diplomatico di Macron, Emmanuel Bonne, il consigliere per la sicurezza nazionale britannico, Jonathan Powell, e quello tedesco, Jens Plotner.
A seguire, il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot ha ricevuto il segretario di Stato USA Rubio e il segretario di Stato agli Esteri britannico, David Lammy, insieme con il consigliere per la sicurezza nazionale tedesco Plotner.
Infine, in serata, si è svolto un nuovo incontro fra Barrot, Lammy e Plotner con il ministro degli Esteri ucraino, Andrey Sybiha e un punto stampa del ministro degli Esteri francese Barrot con il segretario di Stato agli Esteri britannico Lammy e con il consigliere per la sicurezza nazionale tedesco Plotner.
Dopo l’avvio degli incontri, il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andrii Sybiha, tramite post social, ha fatto sapere: “Ho iniziato i lavori a Parigi insieme [al consigliere presidenziale] Andriy Yermak e [al ministro della Difesa] Rustem Umerov, incontrando i colleghi britannici, francesi e tedeschi all’Eliseo. Abbiamo discusso i percorsi per una pace equa e duratura, tra cui un cessate il fuoco completo, un contingente multinazionale e garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.
Anche la guerra in Ucraina, insieme con i temi della difesa , delle spese Nato e dell’energia, della migrazione, del commercio e dell’export italiano, sarà tra i temi al centro del bilaterale di questo pomeriggio alla Casa Bianca tra la Presidente del Consiglio Meloni e il Presidente USA Trump.
Un funzionario USA, alla vigilia dell’incontro, durante una call con la stampa, ha dichiarato che “ Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump considera la premier italiana Giorgia Meloni un’interlocutrice preziosa per dialogare con l’Europa su commercio, spese Nato e altre questioni strategiche” e che prevedono di “lavorare insieme su vari temi, tra cui la fine della guerra in Ucraina”, nella cui ricostruzione l’Italia avrà un ruolo importante ma, come “gli altri alleati, dovrà adempiere alle proprie responsabilità per la sicurezza dell’Europa al fine di mantenere la pace”.
Il funzionario USA ha poi evidenziato il ruolo centrale che l’Italia potrebbe avere come ponte tra Washington e le capitali europee su alcuni dei dossier più delicati, a partire dagli impegni per la difesa comune e gli equilibri commerciali transatlantici.
A ribadire il sostegno dell’Italia all’Ucraina, il ministro della Difesa Crosetto, che, ai microfoni della trasmissione di Rai Tre Agorà, ha detto: “Ha ragione Zelensky. I russi hanno invaso un territorio. Bisognerà trovare una soluzione, ma al tavolo deve sedersi la nazione che è stata invasa e deve accettare queste condizioni. Se invadessero l’Italia e conquistassero il Triveneto e il Piemonte non accetteremo che qualcuno ci dica: ‘Dovete lasciarle'”.
Nel frattempo, all’Assemblea delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti hanno votato contro una risoluzione che condanna l’aggressione russa contro l’Ucraina. La risoluzione ,presentata su iniziativa di Lussemburgo e Lituania, presenta due riferimenti all’aggressione della Russia contro l’Ucraina, nel preambolo e nel testo principale ed è stata sostenuta da 105 Paesi nella riunione di ieri. Russia, Bielorussia, Corea del Nord e Stati Uniti, invece, hanno espresso voto contrario.
L’ambasciatore USA all’ONU Jonathan Shrier , nel suo discorso all’Assemblea , ha evidenziato che la risoluzione “ripete affermazioni sulla guerra tra Russia e Ucraina che gli Stati Uniti ritengono inutili per promuovere la causa della pace”.
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