di Federica Marengo lunedì 4 settembre 2023
-Si è chiusa ieri a Cernobbio, con la promozione dell’azione di Governo (eccetto che per la tassazione sugli extraprofitti delle banche) a quasi un anno dal suo insediamento, la tre giorni della 49° edizione del Forum Ambrosetti, che riunisce ogni anno industriali, imprenditori, finanza e politica, svoltosi ,come di consueto ,a Villa d’Este, sul Lago di Como. Dodici, i ministri che si sono alternati al Forum dedicato all’ “Agenda Italia”, soffermandosi su temi quali : Manovra, Patto di Stabilità , energia e immigrazione, cui si sono aggiunti esponenti delle Opposizioni come la segretaria del Pd, Schlein, il leader del M5S, Conte e il leader di Azione, Calenda.
Il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, ricordando “i 220 miliardi dal mettere a terra”, ha illustrato progetti e investimenti e i cantieri già aperti, per poi sottolineare, riferendosi alla vicenda di Brandizzo,nel torinese, come non sia possibile morire sul lavoro e come sia necessario assicurare la sicurezza per una grande rivoluzione industriale. Spazio poi anche per un rilancio del tema del nucleare pulito, riecheggiando il ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Pichetto Fratin , che, intervenuto il giorno precedente, aveva aperto alla prospettiva della costruzione in Italia di una centrale nucleare proprio avvalendosi della nuova tecnologia del nucleare pulito.
La ministra per le Riforme Casellati, si è poi detta fiduciosa sull’attuazione del Premierato e della elezione diretta del Presidente del Consiglio. Come, fiducioso, si è detto il ministro della Giustizia, Nordio, che ha confermato interventi sia nella giustizia civile che in quella penale per sveltire i processi, confermando l’abolizione del reato di abuso d’ufficio.
Per il ministro degli Interni, Piantedosi, poi, sì ai flussi migratori, ma no alle sanatorie, mentre il ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, elencando i percorsi avviati dagli asili nido alle superiori, puntando sugli istituti Tecnici, per la formazione di figure specializzate, ha chiesto di sottrarre dal patto di stabilità i fondi per innovazione e infrastrutture scolastiche.
Ottimista, anche la ministra dell’Università e la Ricerca, Bernini ,per cui in Manovra vi saranno i fondi per finanziare il diritto allo studio , ovvero Borse e dottorati, ventilando, da qui a sei anni, l’incremento fino a 30 mila posti nelle facoltà universitarie di Medicina e Chirurgia.
Positivo, per la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Calderone l’avvio della piattaforma Siisl per la formazione e il Lavoro destinata agli ex percettori di Reddito di cittadinanza fra i 18 e i 59 anni occupabili, che ha registrato già 12 mila domande, la quale assicura che l’attenzione del Governo sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è massima e che saranno rafforzati i controlli.
“Certo che serva una crescita costante per rientrare dal debito” è invece, il ministro per gli Affari Europei, la Coesione, il Sud e il Pnrr, Fitto, secondo cui la revisione del Pnrr è fondamentale, insieme al RepowerEU.
Stamane, il ministro Fitto ha incontrato a Bruxelles il capo della task force europea per il Recovery, Celine Gauer, dichiarando ai cronisti al termine dell’incontro: “E’ andata molto bene, sono ottimista. Si lavora in maniera positiva”.
Secondo quanto riportato da fonti di governo, nell’incontro si è discussa “in modo costruttivo la revisione globale del Pnrr, incluso il nuovo capitolo RePowerEu. Il lavoro sulla revisione continuerà nelle prossime settimane nel quadro della stretta collaborazione tra il Governo italiano e la Commissione europea”, come confermato da un portavoce della Commissione UE, che ha dichiarato: “I servizi della Commissione hanno avuto oggi un incontro con il ministro Raffaele Fitto sul Pnrr italiano. Abbiamo incontri regolari di questo tipo con tutti gli Stati membri. L’incontro si è svolto in un clima positivo e costruttivo. Sono stati discussi i seguenti argomenti: la revisione del piano italiano, l’imminente quarta richiesta di pagamento e l’organizzazione del lavoro sul piano di ripresa in futuro”.
Tornando a Cernobbio, ieri, a chiudere la tre giorni del Forum Ambrosetti è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, che , in merito alla Manovra, ha spiegato: “Faremo una legge di Bilancio prudente e che tenga conto delle regole fondamentali della finanza pubblica. Gli obiettivi di medio termine di finanza pubblica saranno tutti mantenuti. Il governo pensa di mantenere le previsioni dell’1% di crescita per il 2023 in sede di Def, ma le variabili esterne sono radicalmente mutate. C’è una guerra in Europa, e di questo credo si debba prendere atto. La prima vittima del conflitto è la stabilità economica europea”.
Poi, sulle nuove regole del Patto di Stabilità, riguardo a cui il Commissario UE all’Economia, Gentiloni, si è detto ottimista che si giunga a un accordo entro la fine dell’anno, confermando l’intenzione di non prorogarne oltre la sospensione, il ministro Giorgetti ha detto: “Il patto di stabilità non potrà non tener conto della pressione che la guerra esercita sui conti pubblici. Se a livello internazionale siamo impegnati ad aiutare l’Ucraina, ci pare evidente che l’aiuto umanitario vada sottratto dal Patto di stabilità. Noi li aiutiamo e continueremo ad aiutarli ma se dovessimo ridurre le pensioni agli italiani diventa un po’ più complicato”.
Quindi, sulla tassazione degli extraprofitti delle banche, ha rivendicato la misura , evidenziando: “Il provvedimento può essere migliorato, però, è un provvedimento giusto. Lo Stato dà e lo Stato chiede, lo Stato al sistema bancario ha dato moltissimo in termini di garanzie in questi anni, coprendo i rischi che dovevano essere tipici del sistema del credito”.
Infine, parlando del Superbonus, alla luce dell’ipotesi di una proroga del 110% oltre il 2023 per i condomini che non completeranno i lavori entro l’anno, ma con stato di avanzamento almeno al 60% o con una percentuale comunque avanzata, il ministro dell’Economia Giorgetti ha detto: “Per quanto riguarda il Superbonus dei 100 miliardi di cui si parla, ricordo che questo governo ne ha pagati 20, ma altri 80 rimangono da pagare. La cena l’hanno già mangiata tutti e noi siamo pagati a pagare il conto. Cosa che ricadrà sul Patto di stabilità del 2024, 2025 e 2026. Pensate al superbonus e capirete perché ogni giorno a pensarci mi viene mal di pancia, non solo per gli effetti negativi sui conti pubblici ma perché ingessa la politica economica, lasciando margini esigui ad altri interventi. Ha creato un effetto pernicioso, distorsivo, il cosiddetto spiazzamento, che ha sulla realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr ovvero sul rafforzamento strutturale della capacità produttiva”.
Dalle Opposizioni, immediata la replica del leader del M5S, Conte, intervenuto anch’egli in mattinata al Forum, il quale, tramite i suoi profili sociali, ha evidenziato: “Oggi lo chiamano buco, ma dall’opposizione Fratelli d’Italia chiedeva di estendere e prorogare il Superbonus. La Lega nel 2022 sottolineava che il Superbonus ha creato lavoro per imprese, artigiani e operai e valore per le famiglie. Oggi scopriamo che gli stessi Ministri di Governo e le stesse forze politiche che lo difendevano a gran voce hanno il mal di pancia solo a parlare di Superbonus. Il governo lasci da parte “propaganda” e “slogan“. Ecco i numeri del disastro prodotto dall’incapacità del Governo Meloni. Dopo quasi un anno aumenta la benzina, aumenta la disoccupazione, aumenta il costo dei mutui, il carovita morde e cala il Pil. Gli sbarchi di migranti ,che dicevano di voler fermare , sono più che raddoppiati. E il Governo che fa? Non ricordiamo una misura concreta a favore degli italiani, delle imprese, dell’occupazione. E allora meglio gettare fango sul passato e sul Superbonus, così magari qualche cittadino in buona fede ci casca. Il Superbonus è una misura che, dati alla mano, ha creato 1 milione di posti di lavoro, un rientro di gettito fiscale per le casse dello Stato e un impatto sulla crescita del Pil che ha fatto scendere il debito pubblico di 10 punti in due anni. Dire che è solo un costo sulle spalle dei cittadini è una menzogna e fa capire quanto il Governo Meloni sia del tutto impreparato ad affrontare il tema degli investimenti. Seguono le vecchie e superate logiche dei tagli e dell’austerità. Ma senza investimenti un’economia e un Paese muoiono. Non c’è futuro. Non fatevi fregare da queste tattiche da vecchia politica. Il “mal di pancia” qui lo abbiamo noi. Grazie a quel rilancio dell’edilizia , che era in ginocchio dopo l’esplosione della pandemia , abbiamo rialzato il Paese e l’Italia era tornata a correre. Ora questi incapaci stanno facendo a pezzi quella crescita, lasciando indietro le famiglie in difficoltà, il ceto medio, i lavoratori. Smettano di prendere in giro gli italiani e si mettano seriamente a lavorare. Gli italiani li hanno votati non per continuare a fare propaganda ma per portare soluzioni. Il tempo degli slogan è scaduto”.
Per il leader di Azione, Calenda, che ha replicato al leader pentastellato Conte, invece: “Attribuirsi i meriti della crescita dopo la pandemia è semplicemente un atto di malafede. Trattasi di normale rimbalzo del ciclo economico. Ma c’è di più, l’errore sul calcolo dei costi dei bonus edilizi ha determinato una spesa complessiva di 120 mld. La misura più costosa e meno progressiva mai fatta. Avete finanziato totalmente ristrutturazioni edilizie a persone con redditi alti e patrimoni altissimi. Una mangiatoia che sottrae risorse agli investimenti nei servizi essenziali, alimentata dai soldi di operai, infermieri, impiegati, pensionati e insegnanti. Il 110% e il bonus facciate rappresentano l’essenza del populismo. Dovreste vergognarvene , insieme agli altri partiti che li hanno votati ,non rivendicarli”.
Quanto all’azione del Governo, Calenda al Forum di Cernobbio ha sottolineato: “Credo che Giorgia Meloni sia entrata a Palazzo Chigi sulla soglia dell’ufficio che era di Draghi vestita da Meloni e si sia cambiata mettendo il vestito da Draghi. La prima legge di bilancio è una legge responsabile dal punto di vista dei saldi finanziari. Non l’avrei fatta così per le priorità che ha dato ma è responsabile. Si può superare la dicotomia destra sinistra? Non è che possiamo, ma dobbiamo oppure dobbiamo chiamare altri, come fatto con Draghi e Monti. Sulla politica estera, sono in sintonia con la linea del governo al 100% per quanto riguarda la guerra in Ucraina e meno per le alleanze europee, dove c’è “contraddizione”. Dal punto di vista della transizione energetica ci troviamo più d’accordo con questo governo, in particolare per quanto concerne l’uso del gas e la necessità di sviluppare energia nucleare. Altrimenti, non arriveremo mai agli obbiettivi che ci siamo dati per ragioni tecniche e non politiche. Sul fronte giustizia, ho affinità elettive con Nordio. Sottoscrivo tutto quello che Nordio intende fare. Noi voteremo per l’abolizione dell’abuso d’ufficio, è un reato che ha creato disastri in Italia. Sul Pnrr ,ci stiamo giocando la credibilità del Paese, a Bruxelles ci diranno ma se non riuscite a spenderli cosa altro volete?, facciamoli spendere agli imprenditori. Sul salario minimo, è un problema che non si può più non affrontare. La produttività è legata per grandissima parte alla dimensione aziendale, difficilissima da cambiare con una legge. Però che oggi ci siano 3,5 milioni di lavoratori che lavorano sotto la soglia di sussistenza è una cosa di cui dobbiamo farci carico tutti, in primo luogo le imprese. Credo che il governo sulla parte di politica industriale stia facendo un disastro. La nostra proposta è rifinanziate Industria 4.0 e fateli spendere alle imprese facciamo il salario minimo e mettiamo tutti i soldi che ci sono sulla sanità, perché se tu togli 30 euro di tasse al mese e fai pagare la sanità perché ci sono liste di attesa lunghissime non risolvi il problema”.
Infine, la segretaria del Pd, Schlein, ha rilanciato su sanità, salario minimo, occupazione femminile e famiglia, invitando a ripensare il modello di sviluppo: “Bisogna prendere atto di come gli equilibri mondiali stanno cambiando e ritagliare un nuovo protagonismo per l’Europa e per l’Italia, un multilateralismo nuovo per affrontare le nuove sfide della crisi climatica, la nuova situazione della finanza, le crisi geopolitiche. Abbiamo vissuto crisi intrecciate che ci devono portare a un ripensamento del modello di sviluppo che ha mostrato i suoi limiti. Andiamo a vedere come il nostro Paese si è dimostrato resiliente rispetto a queste crisi. Anche grazie alle misure dei governi precedenti ma soprattutto alla resilienza del nostro sistema economico-industriale. L’Ue non può fermarsi all’intuizione giusta del NextGenUe. Dovremmo dare continuità a questa spinta di investimento comune anche perché la stazza degli investimenti delle altre potenze è nettamente superiore. Servono massicci investimenti per stare a testa alta dentro le transizioni, che sono occasione per creare nuova occupazione di qualità. La Ue deve favorirli, non certo ostacolarli. Nella discussione sul Patto di Stabilità, qualcuno prova a reinserire parametri quantitativi standard che rischiano di farci cadere negli errori del passato. Se la golden rule non è ipotesi credibile per i Paesi frugali, proviamo a creare dei fondi Ue per l’accompagnamento della transizione ecologica ed energetica e un fondo Ue per la Difesa comune europea”.
Intanto, il leader di Italia Viva, ed ex Premier, Renzi, nei giorni scorsi in polemica con la segretaria del Pd Schlein e con i dem per il sostegno espresso al referendum pro abolizione del Jobs Act , (disegno di legge da lui introdotto ai tempi del suo Governo), promosso dal segretario della Cgil, Landini, che, nelle ultime ore ha lanciato anche la proposta di un referendum tra i lavoratori sulla mobilitazione contro la Manovra e ha esortato ad alzare il livello della protesta contro la mancanza di sicurezza e le morti sul lavoro, ha annunciato ,nel corso di una conferenza stampa, la sua candidatura alle elezioni Europee del 2024 , nella circoscrizione Nord-Ovest, con la lista Il Centro: “Noi ci candideremo alle elezioni europee con il brand de Il centro. Ho detto che non saremo soli e abbiamo 9 mesi per presentare il nostro progetto. In questo scenario il mio sarà un appello a tutto il gruppo dirigente di Italia viva a mettersi in gioco. Il primo a mettersi in gioco sarò io, che lo farò candidandomi al Parlamento europeo. Per noi è un fatto politico di grande importanza per noi: è il momento di scrivere una pagina nuova in Europa. Le nostre ambizioni sono molto più alte. Candidiamo il Centro a governare l’Europa. Se noi facciamo un risultato tale da mandare qualcuno di noi al Parlamento europeo, quel qualcuno fa la differenza, perché quei numeri vedranno nel gruppo centrista un ruolo centrale nella maggioranza”.
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