Si è tenuta nella mattinata di oggi, nel teatro del Casinò di Sanremo, la conferenza stampa di presentazione della 69ma edizione del “Festival della Canzone italiana”. Quest’anno, al timone della manifestazione, che si terrà dal 5 al 9 febbraio, insieme al direttore artistico, Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio. Almeno due a serata, gli ospiti canori e nessuna stella internazionale.
di Federica Marengo mercoledì 9 gennaio 2019
E’ un Claudio Baglioni a tutto tondo quello che, nel pomeriggio di oggi, ha presentato nel corso della conferenza stampa, tenutasi presso il Teatro del Casinò di Sanremo, la 69ma edizione del “Festival della Canzone italiana”, la seconda per lui, in veste di Direttore artistico e conduttore.
Al suo fianco, quest’anno, al timone della manifestazione, che andrà in onda su Rai Uno nella settimana dal 5 al 9 febbraio, gli attori comici Virginia Raffaele e Claudio Bisio.
Numerosi i temi toccati dal cantautore romano durante l’incontro con i giornalisti : dall’immigrazione (“Non credo che un dirigente politico di oggi abbia la capacità di risolvere il problema, ma almeno serve la verità di dire: è un grave problema, dobbiamo tutti metterci nella condizione di risolverlo. La classe politica e forse anche l’opinione pubblica hanno mancato : è stato un disastro culturale e gestionale con ripercussioni gravissime e oggi, il nostro Paese è incattivito, rancoroso, nei confronti di qualsiasi “altro, visto come un essere pericoloso. Ormai, guardiamo con sospetto anche la nostra ombra”), al 30mo anniversario della caduta del muro di Berlino, che ricorre proprio quest’anno (“In quel momento, il mondo ha pensato di essere felice insieme, ora invece stiamo ricostruendo i muri, non li abbiamo mai abbattuti. E non credo che questo faccia la felicità degli esseri umani”), a conferma di quanto la storica kermesse canora sia espressione dell’attualità e degli umori del Paese .
“La prossima sarà l’edizione 69 del festival, il 69 richiama anche lo ying e lo yang, l’avvicinamento degli opposti, che, insieme, formano l’accordo. Saremo una locomotiva, un proponente di musica. In questo contesto, ci attaccheremo all’idea del divertimento, della leggerezza e del correrci incontro, come fanno tutti gli eserciti di buona volontà”, ha spiegato Baglioni, precisando :“I fanti sono altri, quelli che tutti i giorni si dedicano al prossimo. Gli artisti possono essere almeno i trombettieri di qualche buona battaglia”.
Poi, il momento tanto atteso dalla stampa, quello dell’annuncio degli ospiti: tutti cantanti italiani, almeno due a serata e niente star internazionali, perché “anche l’ospite arriva e porta qualcosa. E poi, il Festival è internazionale per se stesso e non ha bisogno di figurine”, ha sottolineato il Direttore artistico. Tra gli altri sono attesi: Andrea Bocelli e il figlio Matteo, Giorgia ed Elisa.
Quanto agli ospiti non canori sarà presente sul palco dell’Ariston, dopo il successo di Sanremo Giovani, anche la coppia Pippo Baudo-Fabio Rovazzi, mentre non ancora confermata è la partecipazione del comico Checco Zalone (“Sta girando in Kenya, vediamo se torna in tempo”, ha svelato sornione, Bisio).
Ottima l’intesa, divertenti le gag e lo scambio di battute tra la Raffaele e Bisio, chiamati a condividere per la prima volta un palcoscenico : “Ci siamo conosciuti un giorno a casa sua, era afona: pensate per un uomo una serata con una donna afona, è un sogno”, ha scherzato Bisio, subito incalzato dalla Raffaele : “Lo stimo da sempre, ero piccola e lui, già lavorava…”, che ha chiosato seria : “Siamo solo all’inizio, cominceremo ora a lavorare, a scrivere simpaticissime situazioni. Speriamo di colorare il Festival, ma saremo rispettosi verso la gara”.
Chiarita infine, da Baglioni, al termine della presentazione dell’evento alla stampa, la vicenda dell’esclusione del brano presentato da Pier Davide Carone , insieme con i Dear Jack, dedicato al tema della pedofilia : “Da parte nostra, non c’è stata nessuna censura sulle canzoni presentate. Mi dispiace per la polemica che si è creata. Quella che abbiamo stilato è sicuramente una graduatoria opinabile, ma del resto l’infallibilità non esiste. Mi è costato dire di no”.
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