–Covid19, Report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: risalgono l’indice di contagio Rt a 0,91 e l’incidenza dei casi per ogni 100 mila abitanti a 19, rispetto agli 11 della scorsa settimana. Diciannove, le Regioni a rischio moderato e due Province Autonome, Bolzano e Valle d’Aosta, a rischio basso, mentre sei Regioni: Abruzzo, Campania, Liguria, Sardegna e Veneto e Provincia Autonoma di Bolzano presentano un indice Rt superiore a 1. Nessuna Regione sopra la soglia critica del tasso di occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche, entrambi al 2%. I soggetti più contagiati sono i giovani (10-29 anni) asintomatici. In rapida diffusione, la variante Delta: necessario tracciamento e sequenziamento dei casi e vaccinazioni complete, con particolare attenzione a over 60 e fragili e il rispetto delle misure di sicurezza. Brusaferro (ISS): “Curva sale in tutte le Regioni, salgono i casi tra i giovani”. Il Comitato Tecnico Scientifico al Governo: “Varare misure per vaccini a insegnanti e personale”. Intanto, nella Maggioranza, si discute della possibilità che il Governo vari un Decreto, insieme con il Dpcm per la proroga dello stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio, per rendere obbligatorio il Green Pass per accedere a luoghi pubblici a rischio assembramenti e per viaggiare su treni e aerei. Quanto ai singoli partiti, pace fatta nel M5S tra Conte e Grillo: nelle prossime settimane, il voto online degli iscritti sul nuovo Statuto e le nomine dell’organismo politico e di garanzia. Tra i nodi da sciogliere: la riforma della Giustizia della Guardasigilli Cartabia, che divide i pentastellati. Centrodestra, invece, alle prese con le tensioni scaturite dalle nomine Rai.
-Istat, a maggio, esportazioni a -2 su aprile e +41 ,9% su anno, importazioni a -0,3% su mese e +51,2%su maggio. Visco (Bankitalia): “Pil 2021 al 5,1%. Ritorno ai livelli pre Covid nel 2022, ma dipende dall’andamento della pandemia”.
di Federica Marengo venerdì luglio 2021
Il Report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, lo ha certificato: l’indice di contagio Rt e l’incidenza dei casi per ogni 100 mila abitanti sono in aumento rispetto alla scorsa settimana. L’Rt nazionale , infatti, ha registrato lo 0,91, a fronte dello 0,66 della scorsa settimana, mentre l’incidenza ha registrato 19 casi contro gli 11 di una settimana fa.
Diciannove ,inoltre, sono le Regioni a rischio moderato e due , le Province Autonome di Trento e Valle d’Aosta, a rischio basso. Sei, invece, le Regioni e una Provincia Autonoma con Rt superiore all’1 (Abruzzo, Campania, Liguria, Provincia Autonoma di Bolzano, Sardegna e Veneto).
Nessuna Regione, poi, supera la soglia critica dei ricoveri in terapia intensiva (2%, con diminuzione dei ricoverati da 187 a 157) e in area medica (2%, con numero di persone ricoverate sceso da 1271 a 1128).
I nuovi casi riguardano per lo più i giovani (10-29 anni) , in gran parte asintomatici o paucisintomatici. In rapido aumento, così come nei Paesi UE, anche in Italia , la variante Delta, più contagiosa, per cui necessario è procedere al tracciamento e al sequenziamento dei casi e il raggiungimento della copertura vaccinale ed il completamento dei cicli vaccinali(1° e 2° dose),soprattutto per la fascia d’età degli over 60 e dei fragili.
Quindi, il bollettino settimanale è stato illustrato dai vertici del Comitato Tecnico Scientifico dopo l’elaborazione in cabina di regia, nella conferenza stampa presso il Ministero della Salute.
Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro, ha spiegato: “Ci sono due dati importanti: il numero dei comuni con almeno un caso non decresce più ma si va verso la ricrescita. Nelle settimane precedenti erano 2165 ora sono 2267 comune . In molte Regioni c’è inoltre una inversione ed una ricrescita. L’Rt è in crescita, dallo 0,67 allo 0,92%: ci sono Regioni che vanno anche sopra l’1 nell’intervallo di confidenza più alto: la proiezione sulla prossima settimana è a 1,24% e anche l’Rt ospedaliero è in crescita. L’età media dei contagiati è di 28 anni. Il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali italiani è stabile al 2%. Le proiezioni allo stato attuale mostrano, a fine agosto, una potenziale crescita delle occupazioni dei posti letto, ma inferiori allo soglie critiche, con la possibilità di superare il 5-6%, cioè comunque centinaia di persone ricoverate. Il quadro generale della trasmissione dell’infezione torna a peggiorare con molte regioni a rischio moderato. Fortunatamente in questa fase l’impatto della malattia sulla ospedalizzazione rimane minimo. La variante Delta è destinata a crescere e in altri paesi sta portando grande aumento di nuovi casi: è quindi importante tracciare i contatti e prevedere le quarantene ed è opportuno raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose. Questa è una delle priorità. Stiamo completando il ciclo vaccinale, ma abbiamo dei limiti da compensare nel più breve tempo possibile. Soltanto il 74% delle persone tra i 70 e i 79 anni sono vaccinati, parliamo di oltre 2,5 milioni di non vaccinati sopra i 60 anni: è estremamente importante che queste persone si proteggano”.
Infine, le previsioni su agosto e la valutazione su un cambiamento dei parametri ,chiesto dalle Regioni, per l’assegnazione delle zone di colore e le relative misure di contenimento: “L’aumento della trasmissibilità della variante Delta è stimata tra il +33-+110% e quindi nello scenario peggiore si ipotizza una trasmissibilità nel limite superiore pari a 1.3. L’evoluzione nel mese di agosto si prospetta con una crescita dell’occupazione in terapia intensiva e area medica ma comunque inferiore alle soglie critiche del 30%e 40%, ma è possibile che si superi il 10% di occupazione con centinaia di persone ricoverate, questo è ovviamente lo scenario peggiore. C’è tavolo tecnico sui parametri per i colori delle Regioni. Il tema dell’impatto delle varianti sulla popolazione è importante ed è un fattore che stiamo studiando e valutando, anche sulla base dell’esperienza degli altri Paesi più avanti di noi nei contagi. Il focus, la maggiore attenzione oggi va posta nel vaccinare con ciclo completo le fasce più grandi e poi i giovani. Importante che le persone più fragili siano protette” .
Poi, l’intervento del Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Rezza, che, esortando i docenti a vaccinarsi per il rientro in aula a settembre, ha evidenziato, : “E’ un dejà vu di quello che è successo la scorsa estate ma ora c’è il vaccino. La variante Delta corre molto e registra un aumento della trasmissibilità del 60% rispetto alla variante Alfa. Questo virus è più trasmissibile rispetto a quello dell’estate scorsa e in questo momento sta colpendo soprattutto persone giovani. Poiché però sono stati vaccinati prima gli anziani, questi dovrebbero essere protetti dalla malattia grave e quando si vaccineranno in modo sostanzioso i giovani comincerà a rallentare la corsa del virus”.
Proprio a proposito della rientro a scuola in presenza, il Comitato Tecnico Scientifico, in risposta ai quesiti del Ministero dell’Istruzione, ha chiarito: “Il Comitato Tecnico Scientifico ritiene assolutamente necessario dare priorità alla didattica in presenza per l’anno scolastico, che partirà a settembre, non solo per la formazione ma anche per lo sviluppo psicologico dei ragazzi; sostiene l’importanza di promuovere la vaccinazione nella scuola, tanto del personale scolastico quanto degli studenti. Il CTS ritiene , inoltre ,che tutto il personale scolastico debba essere vaccinato e fa una forte raccomandazione alla politica affinché ogni sforzo sia fatto per raggiungere un’elevata copertura vaccinale di docenti e non docenti, sia promuovendo delle campagne informative, sia individuando delle misure, anche legislative, appropriate, per garantire la più elevata soglia di persone vaccinate. La misura viene sollecitata in particolare in quelle Regioni nelle quali ci sono livelli inferiori di dosi somministrate rispetto ad altre Regioni. Il CTS, infine , raccomanda il distanziamento, ma dove questo non sia possibile, resta fondamentale mantenere le altre misure, a partire dall’uso delle mascherine di tipo chirurgico nei luoghi chiusi”.
Intanto, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme sulla possibile diffusione di varianti più pericolose e più difficili da controllare, fa discutere la Maggioranza, la proposta di rendere obbligatorio il Green Pass, il certificato verde digitale che attesti l’avvenuta vaccinazione (finora ne è stata riconosciuta la validità anche con una sola dose, ma adesso si parla di ciclo completo) la guarigione dal Covid19 o la negatività al tampone , su modello francese, per accedere ai luoghi pubblici, non solo stadi, eventi e congressi, ma anche cinema, teatri, discoteche (la cui riapertura deve essere ancora decisa) ,piscine, palestre, bar e ristoranti e ai trasporti su lunga distanza (treni e aerei).
Le forze di Governo, infatti, appaiono divise tra : favorevoli (Pd, LeU, Italia Viva, Forza Italia), favorevoli, ma non per l’accesso a bar e ristoranti (M5S, che chiede tamponi gratuiti per i giovani ), favorevoli, ma per i grandi eventi (Lega) , nettamente contraria l’Opposizione di Fratelli d’Italia, secondo cui la misura è incostituzionale e liberticida. Divisi, anche i Presidenti di Regione: a favore Toti (Lguria), De Luca (Campania), Zingaretti, (Lazio, ma per l’accesso ad eventi di massa), Bonaccini, Emilia Romagna, contrari Fontana (Lombardia) e Zaia (Veneto).
A mediare tra le posizioni in campo, il Premier Draghi, che dovrà operare una sintesi nel corso della cabina di regia con la Maggioranza , la quale dovrebbe svolgersi all’inizio della prossima settimana (con ogni probabilità, martedì). Allo studio dell’Esecutivo, l’ipotesi di un Decreto da inserire nel Dpcm che dovrebbe ratificare la proroga dello stato di emergenza in scadenza il 31 luglio, così come il cambiamento dei parametri per l’assegnazione alle Regioni delle zone di colore (non più , dunque, l’indice di contagio,ma il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri in area medica) come sollecitato dai Presidenti di Regione.
Al centro della dibattito politico, poi, in quanto il M5S partito di Maggioranza relativa, anche la pace siglata ieri a Marina di Bibbona, tra il leader in pectore,l’ex Premier Conte e il garante Grillo, sancita da una fotografia pubblicata sui Social.
Ora , riuscita l’opera di mediazione tra i due, grazie ai “sette saggi”, tra cui l’ex capo politico e ministro degli Esteri Di Maio e il Presidente della Camera Fico, si attende la pubblicazione online del nuovo Statuto e la votazione degli iscritti anche sulla leadership. Da qui, le nomine della cabina di regia e dei Vice da parte di Conte, mentre Grillo nominerà i membri del Collegio dei Probiviri e del Comitato di Garanzia, organo cruciale, poiché avrà il compito di formulare il regolamento per le future candidature.
La rifondazione del M5S ,però, non sarà priva di difficoltà per Conte, che dovrà sin da subito sciogliere il nodo della riforma della Giustizia, con la modifica operata dalla Guardasigilli, Cartabia, alla legge sulla prescrizione dell’ex ministro pentastellato, Bonafede, che divide gli esponenti del Movimento e da lui stesso definita : “un ritorno ad un’anomalia italiana”.
A tal proposito, l’ex Premier dovrebbe incontrare nella prossima settimana ,a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Draghi ,al quale ribadirà la propria perplessità sulla riforma, mentre i gruppi parlamentari si interrogano sulla linea da tenere quando la riforma approderà in Aula alla Camera il 23 luglio, dove la Maggioranza, qualora i pentastellati optassero, come vorrebbe Conte, per un rinvio a settembre, contro l’intenzione degli altri patiti di chiudere prima della pausa estiva, si spaccherebbe.
Per una formazione politica che ha ritrovato l’unità, vi è però una coalizione , quella del centrodestra, in fibrillazione interna. Per via dell’esclusione dal Cda della Rai del candidato di Fratelli d’Italia, infatti, la Presidente del partito, Meloni, che ha invocato l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella per la tutela del pluralismo, non ha presenziato stamane a Milano, insieme con il segretario della Lega, Salvini, il Coordinatore di Forza Italia, Tajani e il leader di Noi con l’Italia, Lupi, alla presentazione del candidato sindaco Bernardo , il Primario dell’Ospedale Fatebenefratelli, e della sua squadra, alla quale ha invece partecipato la Coordinatrice di Fratelli d’Italia per la Lombradia, Santanchè, la quale ha comunque rassicurato sull’unità del centrodestra.
Nel frattempo, se il Governatore di Bankitalia, Visco, prevede un Pil in ripresa al 5,1% già nel 2021, con il ritorno alle condizioni pre Covid nel 2022, incertezze legate all’evoluzione della pandemia e della diffusione della variante Delta, permettendo, sul tavolo del Governo e dei Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico , Orlando e Giorgetti, vi sono dossier industriali scottanti come i licenziamenti della multinazionale americana degli elettrodomestici Whirlpool di Napoli (i cui lavoratori sciopereranno il 22 luglio per otto ore e parteciperanno alla manifestazione nazionale a Roma, convocata dai sindacati metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm) , della multinazionale inglese della componentistica per automobili GnK di Campi Bisenzio (Firenze) e Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, in Brianza.
In merito,per tutelare le industrie con più di 1000 dipendenti, varata nel Consiglio dei Ministri di ieri, una norma che consentirà a queste ultime la proroga della cig per 13 settimane ( tra queste l’ex Ilva di Taranto e l’Embraco di Torino), il ministro del Lavoro Orlando, sottolineando l’impossibilità di tornare indietro sullo sblocco dei licenziamenti, ha ipotizzato, in un’intervista a La Stampa ,l’introduzione di sanzioni per le multinazionali che , ottenuti finanziamenti si disimpegnino da attività ancora efficienti: “Sullo sblocco dei licenziamenti è difficile tornare indietro, semmai bisognerà fare attenzione a quello che succederà a ottobre ed arrivarci pronti avendo già definito i nuovi ammortizzatori sociali anche per le piccole imprese. Le soluzioni, rispetto a soggetti che hanno una dimensione sovranazionale, vanno cercate sia a livello nazionale sia livello europeo. Non basta la dimensione nazionale. Da un lato, è importante limitare con un salario minimo europeo il dumping salariale, che alcuni paesi dell’Unione europea applicano, e dall’altro bisogna utilizzare questa ondata di finanziamenti che avremo col Recovery plan per responsabilizzare di più le imprese e legarle con più forza al paese nel quale operano e dal quale ricevono sussidi, e tutti gli strumenti che vanno in questa direzione vanno utilizzati. Per questo proporrò al ministro Giorgetti di confrontarci per rafforzare questo tipo di misure che già esistono ma che oggi, evidentemente, non sono sufficienti ed incisive.
Sia Giannetti che Gkn operano nell’automotive e non credo che sia un caso. Vanno presi come due campanelli d’allarme e per questo bisogna attivare subito un tavolo di confronto su questa filiera perchè è evidente che la transizione ecologica non lascerà tutto invariato. Produrrà una serie di effetti che vanno affrontati per tempo e non soltanto col meccanismo ex post degli ammortizzatori sociali. Abbiamo bisogno di prevedere i prossimi mesi e i prossimi anni e di costruire politiche industriali in grado di contenere i danni e accompagnare le trasformazioni. Credo che queste situazioni non possono essere affrontate con strumenti di carattere generale ma con strumenti mirati e specifici, che consentano di agevolare i processi di reindustrializzazione e di rafforzare le sanzioni per chi ha ottenuto finanziamenti e poi si disimpegna da attività magari ancora efficienti”.
Cattive notizie, in ultimo, dall’Istituto Nazionale di Statistica che, nel Report “Commercio estero e prezzi all’import”, relativo al mese di maggio, ha rilevato una flessione sia per le esportazioni (-2,0%) che per le importazioni (-0,3%).
La diminuzione su base mensile dell’export è dovuta al calo delle vendite verso i mercati extra UE (-4,0%), mentre quelle verso l’area UE risultano stazionarie.
A maggio 2021, le esportazioni sono cresciute su base annua del 41,9%, con un sostenuto aumento delle vendite sia verso i mercati extra UE (+44,0%) sia verso l’area UE (+40,0%).
Anche l’import ha segnato un forte aumento tendenziale (+51,2%) che ha coinvolto sia i mercati extra UE (+55,1%) sia l’area UE (+48,5%).
Su base annua, le esportazioni sono cresciute in misura molto sostenuta verso tutti i principali Paesi partner; i contributi maggiori hanno riguardato le vendite verso la Francia (con una crescita del 43,2%), la Germania (+30,9%), gli Stati Uniti (+43,0%), la Spagna (+56,7%) e il Regno Unito (+44,2%).
Nei primi cinque mesi del 2021, la crescita tendenziale dell’export (+23,9%) è stata determinata dall’aumento delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+28,6%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+32,8%), autoveicoli (+64,5%) e apparecchi elettrici (+33,5%).
Quindi, ha spiegato l’Istat nella sua nota di commento: “Dopo quattro mesi di crescita congiunturale, a maggio l’export ha registrato una flessione dovuta al calo delle vendite verso i mercati extra UE; questa dinamica è condizionata da operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale), al netto delle quali si stima una flessione più contenuta (-1,2%). Nel trimestre marzo-maggio 2021, la dinamica congiunturale dell’export è stata ampiamente positiva.
Su base annua, in ragione del livello molto basso di maggio 2020, l’export ha registrato ancora una crescita molto sostenuta, che ha interessato tutti i settori, eccetto la Farmaceutica. Anche per l’import, la forte crescita tendenziale è dovuta al confronto con la situazione anomala di maggio dello scorso anno. L’incremento riguarda tutti i settori, a esclusione degli acquisti di prodotti tessili, in particolare dalla Cina, unico Paese tra i principali partner per cui si è registrato un calo delle importazioni italiane.
Per i prezzi all’import, si è rilevata poi un’ulteriore accelerazione della crescita su base annua (+9,0%, da +8,2% di aprile), cui hanno contribuito i forti rialzi tendenziali dei prezzi dei prodotti energetici e dei beni intermedi”.
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