di Federica Marengo mercoledì 1° ottobre 2025

-In queste ore, la Presidente del Consiglio, Meloni, si è recata a Copenaghen per partecipare al Consiglio Ue informale, a guida danese, e alla Conferenza della Comunità Politica Europea, che si terranno oggi e domani, in vista del Consiglio Ue del 23 e del 24 ottobre.
Al centro della riunione dei 27 Capi di Stato e di Governo Ue, la guerra in Ucraina, il rafforzamento della difesa europea, la roadmap Readiness 2030, il muro di droni in difesa del fianco orientale dell’Ue e della Nato e dei Paesi Baltici, alla luce dei ripetuti episodi di sconfinamento di droni e jet russi nel loro spazio aereo, il piano “prestito di riparazione a Kiev” e l’uso dei beni russi congelati, l’adesione dell’Ucraina all’Ue e la guerra in Medio Oriente, con il Piano USA di pace per Gaza.
Al termine della riunione dei leader e delle leader Ue, cui il Presidente ucraino Zelensky ha partecipato in videocollegamento, mentre domani sarà in presenza al vertice della Comunità Politica Europea, si terrà una cena di gala di benvenuto, organizzata dai sovrani danesi. Tuttavia, dato il protrarsi del vertice Ue, esso potrebbe riprendere dopo cena.
Alla Conferenza della Comunità Politica Europea di domani, invece, parteciperanno 50 Capi di Stato e di Governo e la Plenaria di apertura sarà dedicata alle sfide di sicurezza che l’Ue deve affrontare e al rafforzamento dell’Ucraina e sarà seguita da quattro tavole rotonde su tematiche parallele: due, dedicate ai temi della sicurezza e alla resilienza, una dedicata alla sicurezza economica e una alla migrazione.
Al suo arrivo al Consiglio Ue informale, al termine del quale, vista l’informalità della riunione, non vi sarà alcuna dichiarazione finale dei leader e delle leader, la Premier Meloni ha tenuto un punto stampa, nel quale ha risposto ad alcune domande riguardanti i temi in agenda del Vertice informale.
In merito alla guerra in Ucraina e agli episodi reiterati di sconfinamento di droni e jet russi nello spazio aereo di Polonia, Danimarca e Norvegia , la Presidente Meloni ha evidenziato: “La Russia credo abbia la necessità di non far notare il fatto che c’era un’offensiva estiva e quella offensiva è fallita. Ciò nonostante credo che noi dobbiamo avere sangue freddo, che non dobbiamo rispondere alle provocazioni ma dobbiamo attrezzarci, questo sì. Credo che da una parte ci sia un tentativo dalla parte della Russia di impedire che i Paesi europei inviino altri sistemi di difesa antiaerea in Ucraina e dall’altra parte penso che la Russia abbia anche una necessità, diciamo così, di non far notare il fatto che era annunciata un’offensiva estiva e che quella offensiva è fallita, nonostante penso che noi dobbiamo ragionare a sangue freddo, penso che non bisogna rispondere alle provocazioni ma bisogna attrezzarsi, questo certamente sì. Una cosa che va detta sui droni ,dobbiamo ricordarci i confini dell’Alleanza sono molto estesi, per cui se facciamo l’errore di guarda solo al fianco Est dimenticandoci del fianco Sud rischiamo di non essere risolutivi. In ogni caso la discussione sarà molto ampia. Non sono previste conclusioni e questo permette una discussione molto franca e nel merito”.
Poi, sulla vicenda della Flotilla e sul Piano di Pace USA per Gaza, la Premier ha affermato: “Penso che dopo gli appelli che sono stati fatti dal Presidente Mattarella in poi, dagli altri, ho visto anche quello che stanno dicendo altri leader europei, ho visto quello che sta facendo la Spagna, che è esattamente quello che sta facendo anche l’Italia, penso che il rischio di una iniziativa che diceva di nascere per una questione umanitaria, poi si è scoperto che non era per una questione umanitaria, era per forzare un blocco navale e già diventa un’altra cosa. Del resto se fosse stato per una ragione umanitaria si sarebbero accolte le numerose proposte che sono state fatte per poter consegnare quegli aiuti in sicurezza. Quindi, mi pare che il tema sia, diciamo, tutt’altro, ma assume dei contorni che sono incredibili nella fase di queste ore, perché è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare la responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze del popolo palestinese. Ma forse le sofferenze del popolo palestinese, diciamo così, non erano la priorità. La cosa più importante secondo me è il sostegno europeo a un piano di pace che è stato proposto, sul quale, come tutti sanno, c’è stata una adesione amplissima dai Paesi arabi ai Paesi europei, passando per nazioni come l’India. Aspettiamo la risposta di Hamas”.
Sempre riguardo alla vicenda Flotilla, ieri, invece, la Presidente del Consiglio Meloni ha rivolto un appello alla flotta di attivisti e attiviste a fermarsi, sottolineando: “Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione. Questa speranza poggia su un equilibrio fragile, che in molti sarebbero felici di poter far saltare. Temo che un pretesto possa essere dato proprio dal tentativo della Flotilla di forzare il blocco navale israeliano. Anche per questo ritengo che la Flotilla dovrebbe fermarsi ora e accettare una delle diverse proposte avanzate per la consegna, in sicurezza, degli aiuti. Ogni altra scelta rischia di trasformarsi in un pretesto per impedire la pace, alimentare il conflitto e colpire così soprattutto quella popolazione di Gaza alla quale si dice di voler portare sollievo. È il tempo della serietà e della responsabilità”.
Appello, che la Premier ha rivolto poi anche alle opposizioni a votare a favore di una mozione della maggioranza sulla Palestina che sarà presentata domani in Parlamento, nell’ambito delle Comunicazioni alle Camere del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e Vicepremier Tajani.
Sul fronte umanitario, invece, Palazzo Chigi , tramite nota , ha fatto sapere che: “Il Governo italiano, attraverso una complessa e articolata missione di evacuazione coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Difesa, ha completato con successo due distinte operazioni per portare in Italia rifugiati palestinesi da Gaza. Le missioni, realizzate anche con il supporto dell’Intelligence, si sono svolte in coordinamento con partner internazionali e locali. Con la prima missione, in stretto coordinamento con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Italia ha provveduto all’evacuazione di altri 80 cittadini palestinesi, tra bambini malati e loro accompagnatori. L’operazione, di carattere prettamente medico-sanitario, è stata resa possibile grazie all’impiego di mezzi dell’Aeronautica Militare. L’evacuazione è avvenuta dalla Striscia di Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom. Giunto all’aeroporto israeliano di Ramon, il gruppo è stato imbarcato su tre aerei da trasporto C-130 dell’Aeronautica Militare. I velivoli sono decollati alla volta di Roma, Verona, Pisa e Lecce, dove il personale sanitario e le autorità competenti stanno già fornendo l’assistenza necessaria. Inoltre nella notte tra il 28 e il 29 settembre 2025, è stata avviata una operazione di evacuazione per un gruppo di 72 palestinesi, tra cui casi umanitari, studenti e persone in situazione di ricongiungimento familiare. L’operazione ha preso il via in prossimità dell’ospedale Shuhada al-Aqsa di Deir al-Balah, nel cuore della Striscia di Gaza. Nonostante i violenti scontri a fuoco nell’area, il personale italiano ha assistito il gruppo una volta uscito dal valico di Kerem Shalom. Successivamente, è avvenuto il trasferimento in Giordania, dove il gruppo è stato preso in consegna dal personale della locale Ambasciata d’Italia. I 72 evacuati giungeranno in Italia il 1° ottobre a bordo di due aerei messi a disposizione dalla Guardia di Finanza e dalla Protezione Civile. Queste operazioni confermano l’impegno costante del Governo italiano a fornire assistenza umanitaria e a proteggere le vite umane in contesti di drammatica crisi, come a Gaza. L’Italia rimane in prima linea per la stabilità e la pace, e continuerà a lavorare con determinazione per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dai conflitti e garantendo il pieno rispetto dei diritti umani e la liberazione degli ostaggi a Gaza”.
Tra gli altri temi, di guerra in Medio Oriente, la Presidente del Consiglio Meloni ha parlato anche con il Principe Ereditario e Primo Ministro del Regno del Bahrein, Salman bin Hamad Al Khalifa e con il Presidente della Repubblica della Guinea Bissau, Umaro Sissoco Embaló, nei rispettivi bilaterali tenutisi lunedì a Palazzo Chigi.
Tornando al Consiglio informale Ue e al vertice della Comunità Politica Ue, a Copenaghen, secondo quanto si apprende dalla stampa, la Premier Meloni , a margine dei lavori, presenterà con il Presidente francese Macron la Coalizione Europea contro le droghe (Ecaed), che si propone di rafforzare concretamente la cooperazione in ambito Cpe nel contrasto al traffico di droga, incluso quello di droga sintetica, e nella prevenzione, e sottoscriverà insieme con l’omologo francese un documento di priorità, inclusa la piena applicazione del principio “follow the money”.
Inoltre, la Presidente del Consiglio parteciperà al “Contact Group Moldova”, con i vertici Ue e con i leader di Francia, Germania, Regno Unito, Polonia e Romania.
Quanto alla politica interna, il cui principale dossier allo studio del Governo è quello della Legge di Bilancio, preceduta dal Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), che arriverà in Aula per la discussione il 9 ottobre, dopo la vittoria alle Regionali nelle Marche, con la riconferma del Presidente uscente Acquaroli, attestatosi al 52,50% dei voti, contro il 44,39% del candidato del centrosinistra, Ricci, la Premier Meloni ha partecipato ieri, insieme con gli altri leader di coalizione, alla manifestazione svoltasi a Lamezia Terme, nell’ambito della campagna elettorale per le Regionali in Calabria, al voto il 5 e 6 ottobre, a sostegno del Presidente uscente, Occhiuto, sfidato dal candidato di dei partiti di sinistra, Tridico, rivendicando nel suo intervento il lavoro svolto e i risultati ottenuti sia a livello regionale che nazionale e, annunciando l’avvio dell’iter per l’uscita della Calabria dalla gestione commissariale della Sanità.
Quest’oggi, invece, la Presidente del Consiglio ha salutato con “gioia e soddisfazione”, l’approvazione in via definitiva in Senato della proposta di legge che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco Patrono d’Italia, sottolineando in una nota: “Il Governo ha appoggiato convintamente l’iter della proposta, che ha raccolto e fatto suo l’appello lanciato un anno fa da Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni per l’ottavo centenario della morte del Poverello d’Assisi. Il sostegno bipartisan e pressoché unanime alla proposta è un segnale importante dell’unità che si ritrova in politica attorno ad una delle figure più rappresentative e distintive dell’identità nazionale. Un Santo amato da tutto il popolo italiano e in cui tutto il popolo italiano si riconosce. La Festa nazionale sarà l’occasione per celebrare un uomo straordinario e ricordaci, ogni anno, chi siamo e cosa ci unisce nel profondo”.
Proprio sabato 4 ottobre , la Premier Meloni sarà ad Assisi per la festa di San Francesco.
Sempre l’Aula del Senato, poi, ha approvato in via definitiva il ddl sull’ istituzione della Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone (body shaming) ; il ddl sulla prevenzione e la cura dell’obesità, che prevede un programma nazionale , un piano di formazione per i medici e i pediatri e l’istituzione dell’Osservatorio per lo studio dell’obesità al ministero della Salute, su cui la maggioranza ha votato a favore e le opposizioni si sono astenute e il ddl, recante misure urgenti in materia di giustizia (ovvero il ddl costituzionale sulla separazione delle carriere) e la risoluzione di maggioranza alle Comunicazioni del Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Foti, riguardo alla revisione degli investimenti e delle riforme inclusi nel PNRR, tenute dal ministro anche alla Camera , dove pure è stata approvata la risoluzione delle forze di Governo.
Ancora, l’Aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva il ddl recante disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata “Terra dei Fuochi”.
Un via libera, quest’ultimo, così commentato via social, dalla Presidente del Consiglio Meloni: “Oggi la lotta alla Camorra e ai trafficanti di rifiuti compie un nuovo passo fondamentale: l’approvazione definitiva da parte del Parlamento del decreto-legge “Terra dei Fuochi”. Non si tratta di un semplice traguardo legislativo, è una promessa mantenuta con i cittadini di Napoli, di Caserta e di tutta la Campania, per restituire loro un ambiente pulito e sano in cui vivere. In questi primi due mesi di applicazione del decreto sono già arrivati risultati importanti, riconosciuti anche dai magistrati e dalle Forze dell’Ordine che ogni giorno sono in prima linea sul territorio. Continuiamo a lavorare, sia sul fronte della repressione che su quello delle bonifiche, per sconfiggere la criminalità organizzata e per costruire un’Italia più sicura e pulita”.
Infine, la Premier ha espresso “profondo cordoglio” per l’incidente occorso a un velivolo dell’Aeronautica Militare nei pressi del Parco Nazionale del Circeo e la sua “vicinanza e quella del Governo alle famiglie delle vittime, all’Aeronautica Militare e a tutta la Difesa”.
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