di Federica Marengo mercoledì 1° novembre 2023
-Mentre l’esercito israeliano ha fatto sapere di trovarsi alle porte di Gaza city, circondata sui tre lati, in mattinata ,i primi ostaggi, 90 palestinesi feriti e 450 persone con doppio passaporto, sono stati liberati e sono arrivati in Egitto tramite il valico di Rafah, grazie all’accordo trovato tra autorità israeliane ed egiziane. Tra questi , quattro italiani. In merito, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, tramite nota della Farnesina, ha fatto sapere: “Quattro italiani, volontari di Ong internazionali, uno dei quali con moglie palestinese, che nelle scorse settimane erano già localizzati presso la base Unrwa a Rafah, hanno attraversato il valico di Gaza e sono ora in Egitto, assistiti da personale dell’Ambasciata d’Italia al Cairo. Sono felice di confermare che un primo gruppo di italiani che avevano intenzione di lasciare Gaza è uscito dalla Striscia. Ho appena parlato con i connazionali e con il funzionario dell’ambasciata al Cairo che li sta assistendo. Stanno tutti bene. Continuiamo a lavorare adesso per gli altri italiani e congiunti che sono ancora nella Striscia. Contiamo di farli uscire con le prossime aperture, programmate da domani e per i prossimi giorni”.
L’Onu , poi , ha riferito di un nuovo attacco a Jabalya, dove ieri in un primo raid israeliano sarebbe stato ucciso un altro dei capi di Hamas (che, in queste ore ha minacciato altri attacchi come quello del 7 ottobre) e il segretario generale Guterres è tornato a chiedere lo stop alle violenze.
Tuttavia, il conflitto sembra allargarsi alla Siria dove una milizia filo-iraniana ha attaccato una base USA nel sud del Paese e si teme l’apertura di un nuovo fronte dal Libano con Hezbollah. Proprio in Libano, si è quindi recato il Generale Figliuolo per visitare le truppe Unifil.
Intanto, dopo Parigi e Roma (dove nella giornata di oggi altre due pietre d’inciampo, che ricordano la deportazione degli ebrei , dopo quelle di ieri, sono state vandalizzate) , altri raid vandalici di carattere antisemita sono stati registrati a Vienna e condannati dalla comunità politica internazionale.
La Presidente del Consiglio Meloni, invece, nella serata di ieri, sempre nell’ambito dei suoi contatti con i leader e i capi di Stato e di Governo sulla situazione in Medio Oriente, ha avuto una conversazione con il Primo ministro canadese, Trudeau, come riportato da una nota di Palazzo Chigi, in cui si legge: “Nel corso del colloquio, i due Primi Ministri hanno avuto un approfondito scambio di vedute sugli ultimi sviluppi a Gaza, confermando il comune impegno per evitare un’estensione del conflitto. Essi hanno ribadito la determinazione per arrivare ad un immediato rilascio degli ostaggi e la creazione di pause umanitarie a sostegno della popolazione civile a Gaza. I due Leader hanno sottolineato l’importanza di mantenere un coordinamento sull’evolversi della crisi nelle prossime settimane. La conversazione è stata anche un’occasione per sottolineare l’importanza di uno stretto raccordo tra l’entrante Presidenza italiana del G7 e quella successiva canadese”.
Restando nell’ambito della politica estera, la Premier Meloni è stata vittima di uno scherzo telefonico da parte di un duo comico russo, Vovan & Lexus, formato da Vladimir Kuznetsov e Alexey Stolyarov, ritenuti vicini all’intelligence del Cremlino. Uno tra i due, in una finta telefonata ,avvenuta il 18 settembre scorso, nella quale si è spacciato per leader dell’Unione africana, ha conversato, facendole domande, con la Presidente del Consiglio della guerra in Ucraina e di immigrazione.
A pubblicare la registrazione della conversazione è stata la piattaforma online canadese Rumble, seguita poi dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, rilanciate dai media italiani.
In merito alla guerra in Ucraina, la Presidente Meloni, ribadendo il sostegno a Kiev, ha detto: “C’è molta stanchezza da tutte le parti sul conflitto in Ucraina e si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita. Il problema è trovare una via d’uscita accettabile per entrambe le parti senza distruggere la legge internazionale. Ho alcune idee su come gestire questa situazione, ma aspetto il momento giusto per metterle sul tavolo. La controffensiva dell’Ucraina non sta andando come ci si aspettava e non ha cambiato il destino del conflitto. Quindi, tutti capiscono che potrebbe durare molti anni se non cerchiamo di trovare una soluzione. Gli ucraini, comunque, stanno facendo quello che devono fare, quello che è giusto fare, e noi cerchiamo di aiutarli”.
Poi, sull’immigrazione, al finto presidente della Commissione dell’Unione africana, ha spiegato: “L’Europa ha pensato per un sacco di tempo che poteva risolvere il problema limitandolo all’Italia. Quello che non capiscono è che è impossibile. La dimensione di questo fenomeno è tale che coinvolge non solo la Ue, ma a mio parere anche l’Onu. Il problema è che gli altri non se ne curano e tutti concordano che l’Italia deve risolvere questo problema da sola, è un modo di pensare stupido. Ma la situazione è un po’ complicata, è molto difficile per noi da gestire. Dall’inizio dell’anno, abbiamo avuto più di 120mila persone arrivate soprattutto dalla Tunisia. La situazione è molto difficile da ogni punto di vista: il lato umanitario, il lato logistico e il lato della sicurezza. Quello che vedo è che questo flusso rischia di crescere per la situazione in Africa, soprattutto nel Sahel ma anche il problema del grano. Noi stiamo lavorando con l’Unione europea per un memorandum con la Tunisia”.
Infine, sulla situazione in Libia, la Premier , ha detto: “Potremmo discutere per ore su cosa è successo in Libia. Forse oggi qualcuno capisce che la situazione del dopo non è stata così buona, non è stata migliore, dobbiamo far funzionare il nostro cervello”.
Immediato ,l’intervento di Palazzo Chigi, che , in una nota, ha chiarito: “L’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore, che si è spacciato per il presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il presidente Meloni. L’episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore dal presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu tra il 19 e il 21 settembre. Nonostante il tentativo di farle dire frasi ‘scomode’ Meloni ha invece ribadito nella sostanza le posizioni assunte dal Governo, pur nei toni consueti di estrema cortesia formale che si tengono in interlocuzioni con rappresentanti istituzionali stranieri. Il presidente del Consiglio, nonostante le provocazioni, ha confermato il pieno sostegno all’Ucraina e le politiche italiane di contrasto all’immigrazione illegale”.
Per il sottosegretario Fazzolari, intervistato sulla vicenda dall’agenzia AdnKronos: “La propaganda russa è disperata per il catastrofico andamento della loro cosiddetta ‘operazione speciale’ che si è tramutata in una continua sconfitta dell’esercito russo in terra Ucraina. Giorgia Meloni non cade nella trappola dei propagandisti russi e conferma la linea italiana di sostegno all’Ucraina e di rispetto del diritto internazionale”, riecheggiato dal capogruppo alla Camera di FdI, Foti, che ha evidenziato: “Il Presidente Meloni non è caduto nella trappola di un impostore russo che ha finto di essere un leader africano per ottenere dichiarazioni che possano creare al governo imbarazzo. Pur tratta in inganno, infatti, il presidente del Consiglio ha ribadito con coerenza e trasparenza la linea dell’esecutivo e del Paese in merito all’aggressione russa all’Ucraina e alla collocazione dell’Italia, dalla parte dell’Occidente, di Kiev e del pieno rispetto del diritto internazionale. Chi voleva creare un caso diplomatico e incrinare il blocco di forze alleate a Kiev ha sbagliato bersaglio: Giorgia Meloni si conferma, ancora una volta, un vero leader capace che, con linearità, saggezza e serietà, sta portando avanti una politica estera come da troppi anni non si vedeva in Italia”.
Critiche, invece, le Opposizioni, con la segretaria del Pd, Schlein, che ha dichiarato: “Ciò che è successo è piuttosto sconcertante, per il governo e per l’Italia. Non ha funzionato l’attività di filtro e verifica preliminare alla telefonata ponendo in serio imbarazzo il nostro Paese. Non basta la nota di spiegazione di Palazzo Chigi, è necessario che il governo rassicuri Parlamento e Paese, affinché situazioni di questo tipo, che rischiano di mettere a pregiudizio la nostra immagine e il nostro profilo politico sul piano internazionale, non si verifichino più”, seguita dal Presidente del M5S Conte, che, in un post social, ha scritto: “Avete visto cosa è successo? Giorgia Meloni, credendo di avere un colloquio telefonico con un alto diplomatico africano, in realtà ha parlato della nostra politica estera e di altri dossier delicati con due comici russi. Sono emersi fatti molto gravi”.
Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Bonelli, invece, ha evidenziato via social: “Sembra l’inizio di una barzelletta ‘c’erano un russo, un africano e un italiano…’ ma purtroppo è la triste realtà e l’italiana era proprio il premier Meloni. Mi chiedo come sia possibile che uno sconosciuto chiami il centralino di Palazzo Chigi spacciandosi per un politico africano, si faccia passare il premier Meloni e conversi amabilmente con lei di politica estera e altro. Che vergogna! Quanto accaduto è lo specchio di come l’Italia è gestita, ovvero in modo approssimativo e imbarazzante, alla stessa maniera di come viene gestita l’organizzazione di Palazzo Chigi. Meloni ingannata da due comici russi allo stesso modo di come lei inganna gli italiani da un anno al governo. Come può stare tranquillo il Paese se abbiamo una premier che risponde a sconosciuti e si fa prendere in giro da tutto il mondo, trasformando il governo e lei stessa in una barzelletta?”.
Per il leader di Italia Viva Renzi si è trattato di “Una figuraccia per l’Italia e per Giorgia Meloni. Due comici russi hanno beffato Palazzo Chigi e hanno parlato con il premier spacciandosi per leader africani. Avendo lavorato qualche anno a Chigi mi chiedo come sia possibile raggiungere un livello di superficialità così devastante che fa fare una figuraccia non solo alla Meloni ma alla Repubblica Italiana. Due considerazioni: 1. Nel metodo. Meloni deve farsi aiutare. Se questo è il livello della sua squadra, proprio non ci siamo. E basta di dar sempre la colpa a qualcun altro. E’ in gioco la credibilità del Paese, possiamo smetterla con queste planetarie figure barbine? 2. Nel merito. Giorgia Meloni dice che nessuno ascolta le sue proposte e che altri leader neanche le rispondono. Se è vero, è segno di debolezza. Se non è vero, peggio mi sento. Premier deve finirla con questo vittimismo cosmico per cui lei è sempre oggetto di cattiverie e complotti. Porti le sue idee e smetta di dire che tutti ce l’hanno con lei. Se gli altri non le rispondono, faccia uno sforzo di serietà. Qui è in gioco la credibilità dell’Italia, basta coi dilettanti“.
Il Capogruppo Az – Iv in Commissione Esteri e Segretario del Copasir, Rosato, ha sottolineato:“E’ chiaro che ci sono stati grossolani errori nello staff a Palazzo Chigi ma evitiamo strumentalizzazioni e polemiche, almeno sulla politica estera. Voglio difendere l’Italia, non Giorgia Meloni, che anche in quel contesto non arretra sul sostegno all’Ucraina e sulla piena responsabilità della Russia. Rimane grave che si sia potuto esporre il presidente in questo modo e chiederemo che a tutela dell’interesse di tutti, non della maggioranza, si faccia chiarezza e si individuino le responsabilità”.
Proprio il Presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica italiana), Guerini, ha poi dichiarato in merito: “Ho avuto, appena uscita la notizia, una conversazione telefonica con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata, Alfredo Mantovano, che mi ha utilmente e adeguatamente ragguagliato su quanto avvenuto. Al netto delle legittime considerazioni che ciascuno può formulare sull’episodio, è prioritario agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro, consapevoli che possono essere considerate, tra le diverse ipotesi, anche come attività con fini malevoli e che quindi necessitano della massima attenzione”.
In passato , a cadere nal tranello dei comici russi erano stati anche altri leader internazionali, come il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen, e l’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, l’allora Cancelliera tedesca Merkel e il Presidente turco Erdogan.
Nel frattempo, in attesa del Consiglio dei ministri di venerdì , che dovrebbe approvare la riforma istituzionale del Premierato e il decreto sul Piano Mattei per l’Africa, la Premier Meloni, con una nota, ha porto gli auguri di buon lavoro al nuovo governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta e a Piero Cipollone, nuovo membro del Comitato Esecutivo della BCE, ringraziando “Ignazio Visco per il lavoro svolto in questi dodici anni al servizio di un’istituzione centrale per il sistema economico, bancario e finanziario italiano ed europeo”.
Domani , poi, la Presidente del Consiglio interverrà al primo vertice globale sull’intelligenza artificiale, che si è aperto oggi a Londra, presso il Bletchley Park,centro di decrittazione al nord della City, cui ha partecipato per l’Italia il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso.
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