-Mentre è in corso il piano di vaccinazioni per sanitari, medici, operatori socio-sanitari e RSA,partito ieri negli Stati UE, la Camera ha dato il via libera alla Manovra da 40 miliardi tra bonus e investimenti, con 298 voti a favore, 125 contrari e 8 astenuti. Il testo, approdato in Senato, dovrà essere approvato entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio. La soddisfazione della Maggioranza e le critiche delle Opposizioni di Centrodestra per i modi e i tempi serrati che impediranno un esame approfondito del testo a Palazzo Madama.
-Recovery Plan, riprende il confronto del Premier Conte con i partiti di Maggioranza sul piano di riforme per ottenere dalla UE i fondi necessari al rilancio del Paese. Presentati da ciascuna delle forze di Governo i documenti con le proposte, sullo sfondo però resta il rischio di una crisi, paventato da Italia Viva, che mercoledì discuterà con il Ministro dell’Economia Gualtieri di 61 punti del Recovery Plan su cui il partito è in disaccordo. Tra nodi da sciogliere, anche l’utilizzo del Mes sanitario e la cessione delle deleghe ai Servizi Segreti, ora avocate a sé dal Premier.
-Il Report Confcommercio e Unioncamere: nel 2020, chiuse 300 mila imprese a causa del Covid19.
di Federica Marengo lunedì 28 dicembre 2020
L’avvio nella giornata di ieri, in tutti i Paesi della UE, (se non con qualche eccezione) del piano di vaccinazioni, il cosiddetto “Vaccine day”, non è stato esente da polemiche, a cominciare dal numero di dosi acquistate e distribuite dall’Unione ai singoli Stati, che , secondo le Opposizioni di Centrodestra sarebbero di un numero inferiore (9.750) rispetto a quelle inviate in Germania (150 mila) e Francia .
Interpellato in merito, in un’intervista a La Stampa, il ministro della Salute, Speranza ha replicato: “Questa è una stupidaggine. Chiariamo subito un punto cruciale. Esiste un solo contratto di acquisto dei vaccini, firmato dalla Commissione Europea per conto dell’intera Unione. E la distribuzione delle dosi tra i vari Stati membri, sempre da contratto, è gestita dalla stessa Commissione in base al numero di abitanti. La nostra quota è del 13,45% del totale di tutti i vaccini che l’UE ha acquistato dalle sei aziende produttrici. Alla fine della campagna vaccinale, nel 2022, il nostro Paese avrà ricevuto 202 milioni di dosi. Nell’immediato, la distribuzione tra i singoli Stati può variare in base a fattori del tutto casuali: il giorno in cui viene fatta la comunicazione, la distanza dagli stabilimenti. Quelli Pfizer sono a Bruxelles, quindi in Germania arrivano prima che da noi. Ma la quota di dosi che spetta a ciascun Paese è fissa, per contratto. Dunque, non c’è chi è più bravo e ne compra di più e chi è più scarso e ne compra di meno. A regime, a noi spettano 420 mila dosi a settimana, e quelle saranno”.
Poi, sull’importanza dell’avvio della campagna vaccinale, ha sottolineato: “Noi già dal primo aprile potremmo avere 13 milioni di vaccinati. L’avvio della campagna vaccinale contro l’epidemia da Covid19 apre una stagione nuova, finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel, ma restiamo con i piedi per terra ed evitiamo i trionfalismi, perché dobbiamo evitare che un pezzo di Paese profondo possa illudersi che abbiamo già vinto, e che da domani possiamo riprendere la vita normale, ricominciare ad abbracciarci, toglierci le mascherine, riaprire tutto. Se questo accadesse sarebbe devastante. L’avvio della campagna vaccinale contro l’epidemia di Covid apre una stagione nuova, finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel, ma restiamo con i piedi per terra ed evitiamo i trionfalismi, perché dobbiamo evitare che un pezzo di Paese profondo possa illudersi che abbiamo già vinto, e che da domani possiamo riprendere la vita normale, ricominciare ad abbracciarci, toglierci le mascherine, riaprire tutto. Se questo accadesse sarebbe devastante”.
Infine, l’annuncio riguardante il vaccino AstraZeneca: “Pascal Soriot, Ceo di AstraZeneca: al Sunday Times ha annunciato che il loro vaccino ha raggiunto il 95% di efficacia e che già entro questa settimana l’Agenzia del Farmaco della Gran Bretagna potrebbe dare via libera alla commercializzazione. Se questo accade, siamo a un ‘Game Change’ ancora più significativo. Secondo il piano contrattuale, nel primo trimestre noi dovremmo ricevere 8,7 milioni di dosi prodotte da Pfizer e 1,3 milioni prodotte da Moderna. Totale, 10 milioni di dosi, corrispondenti a 5 milioni di persone vaccinate, visto che con un richiamo servono due dosi a persona. Se arriva subito al traguardo anche AstraZeneca, entro il primo trimestre si aggiungeranno altri 16 milioni di dosi, che corrispondono ad altre 8 milioni di persone vaccinate. Risultato finale: noi già dal primo aprile potremmo avere 13 milioni di vaccinati, e così avremmo già raggiunto la Fase Uno, cioè quella che ci consente di avere il primo impatto epidemiologico. Il vettore virale è prodotto a Pomezia, nell’impianto Irbm, l’infialamento avviene ad Anagni, e la conservazione delle dosi non ha bisogno di temperature a 75 sotto zero. Vuol dire che per noi, sfruttando Pratica di Mare come hub, sarà tutto più semplice: produzione, distribuzione, conservazione. Le Regioni, stavolta non hanno alibi, la gestione è centralizzata sul piano delle forniture, e per il resto gli abbiamo dato 15 mila assunzioni in più tra il personale medico. Quanto alla obbligatorietà o meno del vaccino, abbiamo ritenuto che la volontarietà e la persuasione rappresentino la strategia migliore. Noi dobbiamo convincere, non costringere. Non dobbiamo trattare le persone che hanno dubbi come trogloditi fermi all’età della pietra. Dobbiamo rispettarli, ma al tempo stesso dobbiamo fargli capire l’importanza della scienza, dobbiamo dimostrargli che i vaccini sono tra le scoperte più straordinarie della storia dell’umanità”.
Intanto, dopo l’approvazione di ieri alla Camera, con 298 voti a favore, 125 contrari e 8 astenuti, la Manovra da 40 miliardi è passata al Senato, dove, come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, il testo sarà esaminato domani in discussione generale, per poi approdare , al voto definitivo sulla questione di fiducia nella mattinata del 30 dicembre. L’obiettivo è dunque quello di evitare modifiche con la presentazione di emendamenti da parte di Maggioranza e Opposizioni, visti i tempi serrati di approvazione (la legge di Bilancio va convertita entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio) che non consentono l’esame approfondito di Palazzo Madama.
Tra le misure principali, troviamo:
1)un pacchetto destinato alle Famiglie, con l’assegno unico per i figli, introdotto a partire dal 1°luglio 2021, l’estensione del congedo di paternità a 10 giorni, il bonus bebè e il bonus di 500 euro al mese per le mamme single e con figli disabili, lo stanziamento di un fondo di 50 mila euro per il rientro al lavoro delle neo-mamme e la dotazione di tablet o cellulare con 20 mila euro.
2) Misure per Fisco e Lavoro, quali: il taglio del cuneo fiscale al 30% al Sud, la proroga della Cassa integrazione a tre mesi, lo stop ai licenziamenti fino al 31 marzo, la Cassa integrazione per gli Autonomi o ISCRO, gli sgravi sui contributi per gli under 35 e per le donne, il rinnovo dell’Ape sociale e di opzione donna, il rinvio di un anno di plastic e sugar tax e l’aumento delle accise sul fumo elettronico.
3) Un pacchetto per Sanità e Scuola. Per la Scuola, stanziati: un fondo di 3,7 miliardi , di 30 milioni di euro per gli Esami di Stato in sicurezza, di 20 milioni per gli Istituti Tecnici, di 15 milioni per gli affitti degli studenti fuori sede . Quanto alla Sanità, previsti : un fondo da 1 miliardo, l’assunzione di 3mila medici e 12 mila infermieri, un fondo di 400 milioni per i vaccini Covid e di 70 milioni per i tamponi da effettuare presso gli studi dei medici di base e lo stop all’Iva sui vaccini, i tamponi e i test anti-Covid con diritto alla detrazione d’imposta.
4)Introdotti anche bonus e incentivi, quali: l’Ecobonus al 110% per l’efficientamento energetico e la sicurezza antisismica prorogato fino al 2022, il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali da parte delle imprese, il bonus auto elettriche ed ibride esteso alle Euro 6, il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus idrico per sostituire rubinetti e filtri con apparecchiature atte al risparmio di acqua, bonus per gli chef (si tratta di un credito d’imposta fino al 40% delle spese sostenute dai cuochi professionisti di alberghi e ristoranti, da gennaio al 30 giugno 2021, per l’acquisto di macchinari e attrezzature professionali e per i corsi di aggiornamento. Il bonus spetta fino a un massimo di 6 mila euro, con un tetto di spesa complessivo di 1 milione per il 2021, ed è utilizzabile solo in compensazione) e il voucher per gli occhiali.
5)Previsti anche aiuti per il settore del Turismo, come: la proroga del credito di imposta al 60% del canone di locazione degli immobili destinati alle imprese turistico ricettive fino al 30 aprile 2021,esteso poi anche alle agenzie di viaggio e ai tour operator. Ok anche a 100 milioni per il 2021 per il rifinanziamento del fondo per il settore turistico previsto dal decreto Rilancio, 20 milioni per il rifinanziamento delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico alberghiere con credito d’imposta al 65%. Viene istituito poi un fondo sperimentale per la formazione turistica esperienziale, presso la Presidenza del Consiglio, con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 per migliorare le capacità professionali degli operatori del settore e aumentare l’attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale e stop alla prima rata dell’Imu 2021 per alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi; allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni; discoteche, sale da ballo, night-club e simili.
6)Infine, introdotti: un fondo di 5 milioni di euro per il rimborso delle spese legali agli imputati assolti. Lo Stato dovrà riconoscere all’imputato definitivamente assolto nel processo penale il rimborso delle spese legali fino a un massimo di 10.500 euro, corrisposto in tre quote annuali di pari importo dall’anno successivo alla definitiva assoluzione, il rifinanziamento del fondo per le morosità incolpevoli con la destinazione di 50 milioni di euro per l’anno 2021, fondi per i Cargiver familiari ovvero per la figura dedita all’assistenza di anziani e disabili, il contributo a proprietari per lo sconto sull’affitto della prima casa, le tutele per i lavoratori fragili, ,ovvero immunodepressi, malati oncologici, disabili, fino alla fine di febbraio: l’assenza dal servizio è equiparata al ricovero ospedaliero, i fondi per la cannabis terapeutica, un fondo speciale per le zone sismiche e le aree svantaggiate (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dal terremoto nel 2016), lo stop alle cartelle esattoriali per Comuni colpiti dal sisma del 2017 , un fondo per gli interventi in zone colpite dagli alluvioni del 2019 e 2020, lo stop alle tasse e ai contributi fino a febbraio per lo Sport, un fondo per la parità salariale di genere con una dotazione di 2 milioni di euro annui dal 2022 destinato a interventi finalizzati al sostegno e al riconoscimento del valore sociale ed economico della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro,il fondo per l’accoglienza di mamme detenute con bambini dieci milioni per lo stoccaggio di vini, un fondo per i festival, le bande e la musica Jazz, l’incremento del fondo anti-usura,, un fondo per i Campionati di Nuoto di Roma( 4 milioni di euro per il 2021 per la Federazione italiana nuoto che potrà avvalersi di un comitato organizzatore per le attività organizzative relative ai campionati europei di nuoto che si svolgeranno a Roma nel 2022. Destinati anche 1,5 milioni annui nel 2021-2023 al Comitato organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo 2026),e più risorse e poteri per Roma Capitale.
Soddisfatta, la Maggioranza, che ha rivendicato misure come: l’assegno unico per i figli , la proroga del Superbonus 110% , la decontribuzione per le assunzioni al Sud di donne e giovani under 35 e il rinvio di tasse come la sugar e la plastic tax, mentre dalle Opposizioni di Centrodestra sono giunte le critiche sulla compressione dei tempi di discussione del testo in Senato, causato dai ritardi nella stesura della Manovra da parte del Governo e sull’assenza di una “visione”nei provvedimenti (“Solo mance e bonus, distanti dai bisogni reali dell’Italia”), con un rilievo particolare della Lega, sull’abolizione nel 2021 di Quota 100 (suo cavallo di battaglia nell’Esecutivo giallo-verde). Tuttavia, dalla Viceministra all’Economia Castelli, intervistata da Il Fatto Quotidiano è arrivata la conferma di un ulteriore scostamento di Bilancio nel 2021, per sostenere le attività più colpite dalle misure restrittive anti-Covid19: “È indispensabile continuare ad attuare i piani a cui stiamo lavorando, dal Salva-imprese alla partita del Fisco. Per questo serve un’ulteriore richiesta di extra-deficit. Sui numeri si sta ragionando: i decreti, la manovra e il Recovery vanno visti come parte di uno stesso piano industriale”. Quanto ad adempimenti fiscali e cartelle esattoriali, la viceministro ha dichiarato che “serve una rottamazione ‘quater’ per gli anni dal 2016 al 2019 per dare respiro a quei contribuenti con morosità incolpevoli. Un nuovo saldo e stralcio potrebbe evitare la notifica di milioni di cartell.
Stiamo lavorando per ristorare le aziende che per DPCM non hanno mai chiuso, ma che hanno comunque avuto forti cali di fatturato. In cima alla lista ci sono pure i proprietari degli impianti di sci. In Francia gli hanno dato il 50% di quello che hanno perso. Nella legge di Bilancio sono state gestite le risorse per aiutare settori specifici, come aeroporti, automotive o autonomi. Abbiamo fatto una manovra di 40 miliardi con misure importanti, come quella sul rientro di cervelli, innovative e rivoluzionarie.. Di mancette non ne ho viste, non c’e’ stato nessun finanziamento alle associazioni dei parenti dei deputati”, ha puntualizzato. Particolare attenzione è stata dedicata al lavoratori autonomi. Per loro è stato introdotto l’Iscro, un nuovo ammortizzatore sociale. Mai prima in Italia alle 4 milioni di partite Iva è stato garantito un supporto in caso di calo del reddito, come per i dipendenti. Abbiamo stanziato anche un miliardo per esonerare dal pagamento dei contributi previdenziali le partite Iva, sarà un anno in bianco. E a gennaio stanzieremo un ulteriore miliardo e mezzo”.
Nella mattinata di oggi, poi, ripreso, nell’ambito della verifica di Governo, il confronto del Premier Conte con i partiti di Maggioranza sul Recovery Plan , con la presentazione da parte delle forze di coalizione di documenti con proprie proposte in merito.
Se per il segretario del Pd, Zingaretti, a dispetto di quanto sostenuto da Renzi e da Italia Viva, il progetto originario del Presidente del Consiglio per accedere ai 209 miliardi tra contributi a fondo perduto e prestiti, è da rivedere, ma non da riscrivere completamente, come riportato da indiscrezioni di stampa, LeU, ha proposto di rivedere le cifre stanziate per gli interventi in ambito sanitario (“Pochi 9 miliardi”) e i piani per l’Ambiente e la transizione energetica, le infrastrutture e il Welfare per il Sud.
Quanto a Italia Viva, invece, forza che ha sollevato la questione della verifica di Governo innescata dalle divergenze di quest’ultima sulla task force di manager e tecnici , coadiuvata da una cabina di regia politica a guida Conte-Gualtieri-Patuanelli, progettata da Conte per gestire e realizzare il Recovery Plan, il leader e fondatore Matteo Renzi, inviato il documento a Palazzo Chigi, ha tenuto questo pomeriggio una conferenza stampa, presso l’Aula Nassirya del Senato, nella quale ha dichiarato: “Il Next Generation Italia è il progetto più importante per il nostro Paese in termini di investimento. Dobbiamo dire grazie all’Europa di questo. NGEU, Mes, Banca centrale: nessuno ha mai messo tanti soldi nel nostro Paese. Il punto fondamentale è ora o mai più, questa possibilità di spesa non l’avremo per i prossimi trent’anni. Siamo a un bivio e c’è solo una cosa peggiore di non avere questi soldi. Ed è spenderli male. Questo è il punto chiave perché fa capire l’insistenza con cui noi chiediamo di parlare di contenuti. Non è una questione di parte tra Italia Viva e Conte. Ci giochiamo l’osso del collo, lo volete capire o no? O questi soldi li spendiamo bene o ci strangoliamo con il debito pubblico. Non è uno scherzo: è il futuro dei nostri figli. Non facciamo polemiche per il gusto di farle, ci stiamo giocando tutto”, per poi annunciare che mercoledì la delegazione di Italia Viva si recherà dal ministro dell’Economia Gualtieri per discutere di circa 61 punti del piano Conte su cui il partito renziano è in disaccordo: “Mercoledì mattina la nostra delegazione andrà da Gualtieri per dire quali sono i punti su cui non siamo d’accordo. Per farla breve, noi pensiamo che il piano del presidente del Consiglio manchi d’ambizione. Noi comunque da un lato critichiamo, dall’altro vogliamo stare sui contenuti. Le colonne portanti delle proposte di Italia Viva sono: cultura, infrastrutture, ambiente e opportunità. Lo chiamiamo il progetto “CIAO””.
Poi, tornando sull’attivazione della linea di credito UE del Mes sanitario, che consentirebbe di impiegare i 9 miliardi destinati alla sanità nel Recovery Plan, per Turismo e Cultura, ha spiegato: “Nei denari del Recovery, circa 127 miliardi sono prestiti. Di questi 127 miliardi, il Governo immagina di spenderne 88 per progetti vecchi, perché i tassi di interessi sono migliori. Penso che sia un errore, la riduzione del debito la fai con la crescita. Dobbiamo spenderli tutti questi soldi del Mes. Se accettano di prendere 88 miliardi con condizionalità del Recovery, mi spiegate perché non prendere i 36 miliardi del Mes che hanno condizionalità ancora migliori? Trovo vergognoso che ne stiamo ancora parlando. Perché è un tema ideologico fatto sulla pelle delle persone. Non siamo noi che complottiamo contro il Governo. Sono quelli che dicono No (Il M5S) all’Alta Velocità che sono contro l’Italia”.
Infine, rispondendo a una domanda sul rischio di una crisi di Governo e sul futuro dell’Esecutivo, ha affermato: “Su alcune cose non torniamo indietro, sulle nostre grandi battaglie non torniamo indietro. Non siamo disponibili a buttare via questa occasione. Abbiamo perso quasi 10 punti di Pil, come facciamo a recuperarne solo 2 o 3 nei prossimi anni?.Chiediamo al Governo di fare un salto di qualità, perché questo piano fatto dal Governo è deludente. Il nostro è un contributo positivo e io spero che se ne possa discutere. Se io dico che voglio prendere i soldi del Mes, perché mi devono dire di no? Chi è irresponsabile, chi vuole investire per la sanità o chi si rifiuta? Io non ho paura di niente, io faccio politica. Questa discussione non può essere tirata avanti ancora a lungo. Se Conte è disponibile, noi siamo pronti a sederci al tavolo. Se c’è l’accordo bene, si va avanti. Se non c’è l’accordo è evidente che faranno senza di noi e che le Ministre si dimetteranno. Se le nostre idee non saranno prese in considerazione, allora è chiaro che ci sarà una Maggioranza che farà senza di noi e in qual caso auguri a tutti. Noi siamo molto seri, è irresponsabile chi prende centinaia di miliardi e li butta in debito pubblico. Se Conte riterrà superfluo l’aiuto di Italia Viva, ne terremo conto”.
Sullo sfondo delle tensioni politiche, poi, la crisi economica, con il Report di Confcommercio realizzato in collaborazione con Unioncamere, che ha rilevato come nel 2020 , per via del crollo dei consumi determinato dal Covid19 (-10,8%, pari a 120 miliardi di euro sul 2019) più di 390mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi abbiano chiuso i battenti , a fronte di 85mila nuove aperture. Pertanto, la riduzione delle aziende in questi settori sarebbe di quasi 305 mila imprese (-11,3%).
Secondo gli studi dell’associazione del Commercio e delle Imprese, delle 240mila imprese sparite dal mercato causa pandemia ,225mila sono state chiuse per un eccesso di mortalità e 15mila per un deficit di natalità. Una riduzione particolarmente accentuata, si è poi registrata tra i servizi di mercato, ridottisi del 13,8%rispetto al 2019, mentre nel commercio è rimasta più contenuta, ma comunque elevata, e pari all’8,3%.
Tra i settori più colpiti, nel settore del commercio: abbigliamento e calzature (-17,1%), ambulanti (-11,8%) e distributori di carburante (-10,1%). Nei servizi di mercato , le maggiori perdite di imprese si sono registrate , invece, per agenzie di viaggio (-21,7%), bar e ristoranti (-14,4%) e trasporti(-14,2%).
Vero e proprio crollo, per il comparto del tempo libero( attività artistiche, sportive e di intrattenimento) con la chiusura di un’impresa su tre.
Perdite hanno riguardato anche i lavoratori autonomi, con la chiusura di 200 mila partita Iva, di professionisti tra ordinistici e non ordinistici,operanti nelle attività scientifiche e tecniche,amministrazione e servizi, attività artistiche, di intrattenimento e divertimento e altro.
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