-L’omaggio delle istituzioni e della politica alla camera ardente in Campidoglio per il Presidente del Parlamento UE Sassoli, scomparso martedì scorso all’età di 65 anni. Domani, le esequie di Stato nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Prevista la presenza della Presidente della Commissione UE Von der Leyen e del Presidente del Consiglio UE Michel. Lunedì, il Presidente della Repubblica Mattarella a Strasburgo per la commemorazione in ambito UE.
-Covid19, il bollettino settimanale della Fondazione indipendente Gimbe: “1,2 milioni di casi,in sette giorni +49%. Intanto , mentre l’ECDC colora di rosso scuro l’Italia nella sua mappa sull’andamento epidemiologico dell’Europa e, gli esperti e le Regioni discutono di una possibile modifica nella comunicazione del bollettino dei contagi, il Governo è al lavoro su un nuovo Dpcm collegato all’ultimo Decreto, per definire lo stretto numero di attività cui si potrà accedere con il Green Pass base (ovvero anche solo con il tampone negativo).
-Quirinale, mentre i partiti discutono al loro interno sul possibile candidato al Colle, fissate in Conferenza dei capigruppo alla Camera le regole anti Covid per il primo voto in Aula del 24 gennaio.
-Istat, a novembre la produzione industriale ha superato i livelli pre-pandemia,ma preoccupano il caro bollette e l’inflazione, anche alla luce della nuova ondata della pandemia.
di Federica Marengo giovedì 13 gennaio 2022
La corsa della variante Omicron non si arresta : ad attestarlo, anche questa settimana, il bollettino della Fondazione indipendente Gimbe, che nella settimana dal 5 all’11 gennaio ha rilevato l’aumento di nuovi casi per 1,2 milioni, pari al 49%. Quanto ai ricoveri, in sette giorni, si è registrato un aumento del 31% , con il 20% in più di ingressi in terapia intensiva.
Quanto ai tamponi, nello stesso arco temporale, si rilevato un lieve aumento del numero dei tamponi totali (+6,8%) (6.487.127 vs 6.926.539 della settimana scorsa). L’incremento riguarda sia i tamponi rapidi (+299.066; 6,6%) che molecolari (+140.346; +7,1%).
L’aumentata attività di tracciamento, però, influenza solo marginalmente la crescita dei nuovi casi, considerato l’aumento dei tassi di positività dei tamponi: la media mobile a 7 giorni è passata dall’8,2% al 14,3% per i tamponi antigenici rapidi e dal 24% al 25,5% per i molecolari.
In merito alle vaccinazioni, si sono registrati 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%) rispetto ai 298.253 della settimana precedente. L’aumento ha riguardato in particolare la fascia 5-11 anni (267.412; +53,3%) e quella 12-19(61.778; +65,5%), mentre la recente introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 ,al momento, non ha sortito grandi effetti, visto che in questa fascia anagrafica i nuovi vaccinati sono solo 73.690.
All’11 gennaio, dunque, rimangono 8,61 milioni di persone senza nemmeno una dose, di cui 2,21 milioni sono over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.
Per il Presidente di Gimbe, Cartabellotta, quindi: “Ci troviamo in una fase estremamente critica della pandemia in cui distorte narrative ottimistiche appannano l’insufficienza delle misure per rallentare la curva dei contagi e sottovalutano i rischi per la salute e per l’economia. L’ingente numero di nuovi casi, in continua crescita, dopo aver mandato in tilt i servizi territoriali sta determinando la saturazione degli ospedali, con limitazione degli interventi chirurgici programmati e la riduzione delle capacità assistenziali, anche perché il personale sanitario è allo stremo. In secondo luogo, l’enorme numero di positivi sta paralizzando numerosi servizi essenziali: dai trasporti alla scuola, dalla sanità ,gli uffici pubblici. Infine, a meno di “iniezioni” di posti letto o di modifica dei criteri per classificare i pazienti Covid ospedalizzati, entro fine mese numerose Regioni andranno in zona arancione e qualcuna rischia la zona rossa. Un colore che certificherebbe il fallimento nella gestione della quarta ondata, nonostante la disponibilità di vaccini molto efficaci nel prevenire la malattia grave”.
Intanto, mentre per l’Agenas, l’Agenzia Nazionale per il Servizio Sanitario regionale, al 12 gennaio, la percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid è stabile (Calabria,20%, Emilia Romagna,17%, Lazio, 21%, Lombardia ,17%, Bolzano,17%, Molise ,5%, Puglia,10%, Umbria, 16%, Veneto,20%, ma cala in otto regioni: Basilicata (1%), Campania (11%), Liguria (18%), Trento (30%), Piemonte (23%), Sardegna (13%), Sicilia (20%), Valle d’Aosta (13%), aumenta in 6,che superano il 20% (Friuli, Marche, Toscana, Trento, Piemonte, Lazio) e, in 4 a livello giornaliero: Abruzzo (al 19%), Friuli (23%), Marche (23%), Toscana (22%), l’Ecdc, il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha aggiornato la sua mappa sull’andamento della pandemia colorando di rosso scuro, ovvero area a massimo rischio epidemiologico, tutta l’Italia , compresa la Sardegna, in rosso la settimana scorsa.
Riguardo alla gestione sanitaria della pandemia, poi, esperti e politici discutono della proposta del Sottosegretario alla Salute Costa e delle Regioni di modificare i criteri di comunicazione del bollettino dei contagi. Per il Sottosegretario, bisognerebbe ridurre i bollettini a due a settimana, fornendo al posto dei dati sui contagi, quelli relativi ai positivi vaccinati, non vaccinati e il numero di dosi ricevute.
Per i Presidenti di Regione, invece, bisognerebbe rendere più facile l’iter per chi vaccinato, entrato in contatto con un positivo, è asintomatico, esentandolo dal computo dei contagiati, dall’obbligo del tampone e riducendone l’isolamento. Tamponi, che andrebbero , dunque, riservati ai soli sintomatici.
Tali proposte però dividono gli esperti, con il virologo Pregliasco e l’infettivologo Crisanti, contrari, in quanto su posizioni caute, e il Direttore dell’Istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma, Vaia, favorevole. Prevista per domani, una riunione del Comitato Tecnico Scientifico per discuterne.
Sulla questione, però, è intervenuto l’Istituto Superiore di Sanità che ha raccomandato di includere nella sorveglianza tutti i positivi, asintomatici compresi, per monitorare la circolazione delle varianti.
Dal punto di vista politico, invece, Governo a lavoro su un Dpcm collegato all’ultimo decreto varato il 5 gennaio dal Consiglio dei Ministri che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50, per imprimere una nuova stretta all’accesso a vari servizi e attività.
Così, gli unici luoghi ai quali si potrà accedere con il solo Green Pass base, ovvero quello rilasciato con l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico ,saranno: i negozi alimentari , i supermercati (esclusi, invece, i centri commerciali), i tabacchi, le edicole, gli studi medici ,ma anche quelli dei veterinari, le caserme dove poter sporgere denuncia, se si è vittime di un reato. Ma all’interno della Maggioranza, secondo indiscrezioni di stampa, vi sarebbe una divisione tra chi vorrebbe allargare le maglie delle attività e dei servizi a cui accedere sottoponendosi al solo test anti Covid19 negativo e chi , al contrario, vorrebbe estendere il Super Green Pass, rilasciato ai soli vaccinati o guariti, ad altri ambiti finora esclusi.
Non solo pandemia però. I partiti, infatti, i cui leader ed esponenti sia della Maggioranza che delle Opposizioni, si sono ritrovati questa mattina ,insieme con il Presidente della Repubblica Mattarella, il Premier Draghi e i Presidenti del Senato e della Camera, Casellati e Fico , alla camera ardente in Campidoglio allestita per il Presidente del Parlamento UE Sassoli scomparso martedì all’età di sessantacinque anni, per una grave malattia e, le cui esequie di Stato si terranno domani presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli e una commemorazione a Strasburgo lunedì prossimo, sono alle prese sia con il dibattito sulla elezione del nuovo capo dello Stato , che sulla stesura di un nuovo Decreto sostegni da 2 miliardi da destinare ai settori più colpiti dalla crisi (Turismo, Ristorazione e Spettacolo) e su un decreto per contrastare il caro bollette, che dovrebbe arrivare entro fine gennaio, mentre dal Ministero della Transizione Ecologica è già stato presentato al Premier Draghi, nel dicembre scorso, un pacchetto di dieci misure (anche strutturali) per contenere gli aumenti, che dovrebbe servire da base per la realizzazione del provvedimento.
Al vaglio dell’Esecutivo, su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, l’introduzione di una tassa sugli extra profitti delle grandi imprese energivore. Al riguardo, il Pd che il M5S si sono detti a favore della richiesta di uno scostamento di bilancio, al momento però escluso dal Governo .
Tutto ciò, mentre l’Istituto Nazionale di Statistica, ha rilevato a novembre 2021 l’aumento dell’1,9% ,rispetto a ottobre, dell’indice destagionalizzato della produzione industriale. Nella media del trimestre settembre-novembre, infatti, il livello della produzione è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, a novembre 2021, l’indice complessivo è aumentato in termini tendenziali del 6,3% . Gli incrementi più alti hanno riguardato l’energia, +4,6% rispetto a ottobre e +12,4% sull’anno, ma , nonostante ciò preoccupano il caro bollette e l’inflazione, anche alla luce dell’incertezza determinata dalla nuova ondata della pandemia.
Sul fronte Quirinale, mentre uno dei padri fondatori di Forza Italia, Gianni Letta, ha invocato lo spirito di unità e pacificazione tra i partiti per la scelta del nuovo Presidente della Repubblica, su modello della Presidenza Sassoli, le formazioni politiche hanno proseguito il confronto interno sui possibili candidati.
A tal proposito, nella serata di oggi, si è tenuta un”Assemblea dei gruppi parlamentari del M5S a Montecitorio, per trovare una sintesi tra le diverse posizione, sulla scorta delle indicazioni del Presidente Conte, che ha invocato unità tra le forze politiche per individuare un nome istituzionale, super partes rispetto ai partiti (ovvero non un leader) e di alto profilo condiviso.
Sulla stella linea, anche il segretario del Pd, Letta, che, sabato mattina riunirà la Direzione del partito, e che ha respinto nuovamente la candidatura espressa dal centrodestra del Presidente di Forza Italia Berlusconi, sostenuta da tutta la coalizione, compresi i centristi di Coraggio Italia! e Noi con l’Italia, che si riunirà domani.
Nel frattempo, rese note dopo la conferenza dei capigruppo alla Camera, le regole per la prima votazione del 24 gennaio: in Aula, entreranno al massimo 200 parlamentari dotati di Green Pass. Ciascun gruppo parlamentare deciderà chi resterà in proporzione alla sua consistenza.
Nelle tribune invece potranno accedere 106 grandi elettori senza contingentamento per gruppo.
Per la votazione del presidente della Repubblica nell’Aula di Montecitorio saranno allestiti non i tradizionali “catafalchi”, ma cabine senza tendine con accorgimenti anti Covid.
Alla cerimonia del giuramento del nuovo Capo dello Stato saranno ammessi tutti i grandi elettori utilizzando tutti i posti disponibili nell’Aula si Montecitorio, purché abbiano fatto un tampone la mattina stessa del giuramento.
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