di Federica Marengo giovedì 2 gennaio 2025
-Dopo il via libera della Camera, lo scorso 20 dicembre, con 204 voti favorevoli, 6 astenuti e 110 contrari, e l’ok definitivo del Senato, con 108 sì, 63 no e 1 astenuto, arrivato lo scorso 28 dicembre, previo, in entrambe le Aule, il voto di fiducia posto dal governo, la Manovra 2025, insieme con il Bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, è diventata legge ed è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le misure in essa contenute.
Capitolo Fisco. La legge di Bilancio 2025 conferma e rende strutturale l’accorpamento delle aliquote Irpef in 3 scaglioni: 23% fino a 28 mila euro, 35% fino a 50 mila e il 43% oltre i 50 mila euro.
Ampliata, poi, la platea di lavoratori destinatari del taglio del cuneo fiscale: innalzata, infatti, da 35 mila a 40 mila la soglia di reddito che permette di aver accesso al taglio.
Nello specifico, è prevista un’indennità esentasse per i redditi fino a 20 mila euro e un bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno: del 7,1% per i redditi fino a 8.500 euro, del 4,8% per i redditi a ridosso dei 20 mila euro, mentre per i redditi superiori è previsto un sistema di detrazioni fiscali che va gradualmente ad azzerarsi verso i 40 mila euro.
Introdotta l’Ires premiale, ovvero ridotta di 4 punti per le imprese che, con almeno l’80% di utili dell’esercizio 2024, ne rinvestono in azienda almeno il 30% e non meno del 24% in riferimento agli utili del 2023. Inoltre, gli investimenti non dovranno essere inferiori a 20.000 euro e le aziende dovranno assumere a tempo indeterminato l’1% di lavoratori/lavoratrici in più.
Quanto alle detrazioni fiscali, è stato stabilito un taglio per i redditi più alti. Previsto, quindi, un taglio degli sconti fiscali per coloro che guadagnano più di 75 mila euro lordi annui. Tuttavia , le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto reddituale.
Per i redditi tra 75.000 euro e i 100.000 euro, il tetto delle detrazioni è di 14.000 euro; senza figli a carico di 7.000 euro (coefficiente 0,50); con un figlio a carico di 9.800 euro (coefficiente 0,70); con 2 figli a carico di 11.900 euro (coefficiente 0,85); più di 2 figli a carico di 14.000 euro (coefficiente 1).
Per i redditi superiori a 100.000 euro, il tetto delle detrazioni è fissato a 8.000 euro; senza figli a carico di 4.000 euro (coefficiente 0,50); con 1 figlio a carico a 5.600 euro (coefficiente 0,70); con 2 figli a carico a 6.800 euro (coefficiente 0,85); con più di 2 figli a carico a 8.000 euro (coefficiente 1).
Capitolo Famiglie. Introdotto il bonus bebè per ogni figlio nato o adottato. Dal 1° gennaio 2025, infatti, ai nuclei familiari richiedenti ,con Isee non superiore a 40.000 euro annui, verrà riconosciuto un contributo una tantum pari a 1.000 euro erogato nel mese successivo al mese di nascita o di adozione.
Esteso da 2 a 3 mesi e dal 60 all’80% della retribuzione il congedo parentale a sostegno di maternità e paternità fino al sesto anno di vita del bambino. Nella determinazione dell’Isee non rilevano le erogazioni riferite all’assegno unico e universale.
Previsti anche bonus per le attività extrascolastiche per i figli dai 6 ai 14 anni per nuclei familiari con reddito Isee fino a 15.000 euro.
Previsto uno sgravio contributivo garantito fino a 18.000 euro di reddito per le mamme lavoratrici autonome iscritte alle gestioni commercianti e artigiani.
Riguardo al bonus asili nido, le rette per asili sia pubblici che privati saranno coperte fino a 3.600 euro e non si conteggeranno più gli importi dell’assegno unico nell’Isee.
Confermata la carta “Dedicata a te”, ovvero un buono da 500 euro per le famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro per l’acquisto di alimenti o carburante.
Introdotti contributi per la mensa scolastica destinati a famiglie in difficoltà economica.
Confermato anche il bonus psicologo per coloro che hanno un Isee inferiore a 50.000 euro con un importo massimo di 50 euro per ogni seduta.
Capitolo Lavoro. Prevista la proroga del fondo di garanzia per le Pmi e un fondo con 3 milioni di euro in 3 anni a sostegno delle imprese dell’indotto Ilva. Stanziato poi un fondo ad hoc con 70 milioni di euro per finanziare la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alla gestione e agli utili delle imprese.
Confermati anche nel triennio 2025-2027 i fringe benefit con una soglia di esenzione fiscale che resta di 1000 euro per tutti e sale a 2000 euro per i lavoratori con figli a carico. Aumentano poi per i nuovi assunti che accettano di trasferire la loro residenza oltre i 100 chilometri.
Cambia, invece, il calcolo della tassazione sulle auto aziendali, più alta per quelle con motore termico, per cui l’aliquota sala al 50%, rispetto alle ibride (aliquota al 20%) e alle elettriche (aliquote al 15%).
Incrementato il fondo per le famiglie vittime di incidenti sul lavoro.
Quanto alla flat tax, viene innalzato da 30.000 a 35.000 il tetto di reddito dei dipendenti sotto il quale per la parte di lavoro autonomo si può accedere alla tassa piatta.
Innalzato al 30% il limite per la detassazione delle mance che il personale che lavora nei bar e nei ristoranti riceve dai clienti.
Reintrodotto, ma solo per i titolari di reddito di impresa, il credito d’imposta per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi.
Prevista la crescita da 1,6 a 2,2 miliardi di euro del credito d’imposta per gli investimenti nella Zes (Zona economica speciale del Mezzogiorno) e lo sgravio del 25% sui contributi per i lavoratori.
Introdotti anche gli sgravi per il lavoro notturno e gli straordinari nel settore Turismo e prorogata la detassazione al 5% dei premi di produttività.
I costi delle trasferte e le spese di rappresentanza non potranno essere scalati se non verranno effettuate con strumenti tracciabili, bonifici o carte di pagamento.
Infine, introdotta una stretta contro l’abuso della NASPI. I lavoratori e le lavoratrici che hanno presentato le dimissioni volontarie da un impiego a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla NASPI in caso di licenziamento solo se avranno almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego.
Capitolo Pensioni. Previsto un aumento di 3 euro delle pensioni minime, da 614,77 euro a 617,9.
Coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 potranno accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni con almeno 20 anni di contributi effettivi e un assegno superiore all’importo sociale minimo. In alternativa, a 71 anni basterà aver accumulato almeno 5 anni di contributi effettivi, senza considerare i contributi figurativi.
Coloro che rientrano nel sistema contributivo potranno andare in pensione a 64 anni, con almeno 25 anni di contributi effettivi (30 dal 2030), con la possibilità di cumulare la previdenza obbligatoria con quella complementare per raggiungere l’assegno pensionistico pari a 3 volte il minimo.
Introdotti incentivi per non lasciare il lavoro: coloro che hanno i requisiti per andare in pensione con Quota 103 (62 anni d’età e 41 di contributi), potranno avere in busta paga i contributi a carico del lavoratore , ovvero il 9,19% della retribuzione.
Confermate inoltre tutte le misure di flessibilità in uscita: 1) Ape sociale, ovvero l’anticipo pensionistico ad almeno 63 anni e 5 mesi , ma solo in caso di disoccupazione, lavoratori car giver, impiegati in attività usuranti con almeno 36 anni di contributi; 2) Quota 103, che prevede l’accesso alla pensione con 62 anni d’età e 41 di contributi , imponendo però il ricalcolo contributivo; 3) Opzione donna, che prevede il pensionamento anticipato delle lavoratrici con 61 anni di età e 35 anni di contributi ridotti di un anno per ogni figlio fino a un massimo di 2 anni. Le lavoratrici con 4 figli potranno accedere alla pensione di vecchiaia con un anticipo di 16 mesi.
In ultimo, dal 2025 , i neoassunti potranno aumentare volontariamente la loro aliquota contributiva dal 9,19% fino all’11,19% con una deduzione fiscale del 50% sull’ importo aggiuntivo versato. Prevista anche una maggiore flessibilità nella scelta della modalità di contribuzione , con l’opzione di destinare parte del proprio reddito a fondi pensione integrativi, beneficiando di ulteriori agevolazioni fiscali.
Capitolo Scuola e Università. Incrementato il contributo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità.
Stanziato un fondo da mezzo milione per corsi su salute sessuale ed educazione sessuale ed affettiva.
Aumentato il fondo per gli alloggi universitari e per le borse di studio agli studenti atleti.
Capitolo Sanità. Aumentata l’indennità di medici e infermieri e il trattamento economico degli specializzandi dell’area non medica con 60 milioni in 2 anni per la retribuzione di tirocini di veterinari, psicologi, biologi , farmacisti , odontoiatri, chimici e fisici.
Stanziato un fondo per la stabilizzazione dei ricercatori del CNR.
Introdotta la flat tax al 5% per la tassazione degli straordinari degli infermieri.
Previsti premi per le Regioni che riusciranno a ridurre le liste di attesa.
Stanziato un fondo per aumento degli screening sanitari sul lavoro e un incentivo per un incremento del personale INAIL.
Infine, stanziate risorse per avviare campagne di informazione e sensibilizzazione in favore delle donne sullo svolgimento di test di riserva ovarica e per la prevenzione e il monitoraggio del tumore al polmone.
Capitolo Casa e Bonus edilizi. Per i Mutui under 36 prevista una garanzia statale che copre l’80% della prima casa, per giovani coppie , nuclei monogenitoriali con figli minori e under 36 residenti in alloggi popolari.
Dal 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per le ristrutturazioni della prima casa con un tetto massimo di 96.000 euro; del 36% per le altre abitazioni con un tetto massimo di 48.000 euro.
Dal 2026, sarà possibile detrarre il 36% per la prima casa e il 30% per le altre abitazioni.
Per il sisma bonus, dal 2025 sarà possibile detrarre il 50% per la prima casa e il 36% per le altre abitazioni.
Per l’ecobonus, dal 2025 sarà possibile detrarre il 50% per la prima casa, il 36% per le altre abitazioni,mentre dal 2026, il 36% per la prima casa e il 30% per le altre abitazioni.
Sempre per il 2025, stanziati 10 milioni di euro e ,20 per gli anni successivi, per la morosità incolpevole, ovvero per chi non riesce a pagare l’affitto per via di cause sopraggiunte come la perdita del lavoro.
Stop invece alle agevolazioni per le caldaie alimentate a gas e agli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili.
Per il Superbonus, (previsto solo per condomini), la detrazione nel 2025 scenderà al 65% e rimarrà al 110% solo per immobili in zone colpite da catastrofi.
Confermata la detrazione del 50%, in caso di ristrutturazione di un immobile per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di una classe energetica specifica, con tetto massimo da 5.000 euro.
Introdotto poi un contributo del 30% del costo dell’elettrodomestico e , fino a un massimo di 100 euro ad acquisto, per acquistare elettrodomestici ad alta efficienza energetica, classe B o superiore, prodotti in Europa. Il bonus arriva a 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro. L’incentivo vale per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.
Capitolo Trasporti. Stanziati per il settore dell’automotive 400 milioni di euro in due anni.
Stanziati 120 milioni di euro per il fondo per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del Trasporto pubblico locale.
Erogato un miliardo per la Tav Torino-Lione e un miliardo per le Ferrovie e le relative opere del PNRR.
Stanziati 200 milioni per la Sibari-Catanzaro; 708 milioni per il settore idrico e 36 milioni per la diga di Campolattaro.
Stanziati anche 1,4 miliardi per il Ponte sullo Stretto.
Previsto dal 1° aprile l’aumento di 0,5 euro per passeggero dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco sui voli con destinazione extra-Ue.
Infine, ripristinati i fondi per la prosecuzione della Metro C di Roma oltre piazza Venezia e fino alla Farnesina.
Capitolo Criptovalute. Nel 2025, i profitti saranno tassati del 26%, mentre nel 2026 del 33%.
Capitolo Web Tax. La tassa verrà applicata solo alle grandi aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro.
Capitolo estrazione aggiuntiva di Lotto e Superenalotto. I ricavi dell’estrazione settimanale aggiuntiva del venerdì andranno al Fondo emergenze nazionali, che, per il 2025, sarà aumentato di 50 milioni di euro.
Se nel giorno dell’estrazione cade una festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio, l’estrazione sarà posticipata al primo giorno feriale successivo o, in casi eccezionali, anticipata al primo giorno feriale antecedente.
Capitolo Quote lattee. Prevista l’istituzione di un organismo collegiale che , su richiesta della parte interessata, proponga un accordo per chiudere le posizioni debitorie pendenti.
Capitolo Giochi Paralimpici invernali Milano-Cortina 2026. Stanziato un fondo di 500.000 euro per il 2025 e di 50 milioni per il 2026.
Capitolo Editoria. Incrementato il fondo da 20 a 50 milioni di euro.
Capitolo celebrazioni. Stanziati fondi per le celebrazioni della Resistenza e per la casa museo di Matteotti.
Infine, istituito un Comitato ad hoc per promuovere la ricerca scientifica attraverso la celebrazione di Alessandro Volta con dotazione di 6 milioni di euro in tre anni.
Capitolo Cinema. Fissato un tetto del 40% al tax credit.
Capitolo Rai. Non confermato nel 2025 lo sconto di 20 euro sul Canone che sarà di nuovo di 90 euro.
Le suddette misure sono finanziate con i tagli alla spesa dei ministeri. Previsto per il 2025 un risparmio di 300 milioni di euro. Le dotazioni di competenza e di cassa relativa alle missioni e ai programmi di spesa dei ministeri, infatti, sono ridotte per gli anni 2025-2026 e a decorrere dal 2027 a 2,6 miliardi ( un taglio di 3 miliardi di euro all’anno).
Altro contributo verrà dalle banche e dalle assicurazioni, con il posticipo di deduzioni fiscali per il 2025 e il 2026 che saranno recuperate scaglionate fino al 2030 e con l’anticipo dell’imposta di bollo da parte delle assicurazioni per un importo totale di circa 3,5 miliardi.
Introdotto poi un tetto allo stipendio dei vertici di enti che ricevono fondi pubblici pari a 120 mila euro lordi.
Nel 2025, previsto il blocco parziale del turnover per la pubblica amministrazione, esclusi enti locali, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e ricercatori universitari.
Previsto l’aumento dei controlli sui bilanci delle aziende ed enti che percepiscono contributi pubblici oltre i 100 mila euro con modalità da definire tramite Dpcm da approvare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Per i ministri non eletti, previsto un rimborso trasferte per il tragitto da e per il domicilio o la residenza.
Infine, membri del governo, governatori e parlamentari, ad eccezione degli eletti all’estero, non potranno ottenere durante il mandato compensi erogati fuori dalla Ue. Ad esclusione dei membri del governo, il divieto salta con la preventiva autorizzazione degli organi di appartenenza, se il compenso non supera i 100.000 euro l’anno.
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