di Federica Marengo sabato 6 agosto 2022
-Nella centosessantacinquesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno bombardato il centro e la regione meridionale del Paese. Secondo gli studiosi dell’Istituto per lo studio della guerra e per l’intelligence britannica, Mosca starebbe reclutando volontari per formare un nuovo battaglione, il “Samara”,che dovrebbe unirsi al terzo Corpo d’Armata delle forze armate russe, con sede a Mulino nella regione di Novgorod, all’interno del Distretto Militare Occidentale, per concentrarsi nel Sud dell’Ucraina, in attesa di una controffensiva di Kiev o per prepararsi ad un assalto. Altre forze russe , invece, si starebbero concentrando nel Donbass.
Infatti,la gran parte degli attacchi sferrati dalle truppe russe , negli ultimi giorni, si sono concentrati nel Sud , a Mykolaiv, dove sono state ferite gravemente due persone e sono stati distrutti alcuni quartieri ed edifici residenziali.
Colpita poi,dalle truppe di Mosca, anche un’azienda agricola a Zaporizhzhia, causando la distruzione di un complesso di silo con 3.000 tonnellate di grano, mentre nel corso di un altro bombardamento è stato distrutto un magazzino con oltre 365 tonnellate di girasoli.
Sotto assedio, proprio a Zaporizhzhia, la centrale nucleare, che, secondo Energoatom, la società ucraina per l’energia atomica, è esposta a un grave rischio, alla luce del bombardamento di ieri sul sito che ha determinato lo spegnimento di uno dei reattori.
Tuttavia, dopo lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev, l’esercito russo , ha fatto sapere di avere distrutto in quell’area un deposito di carburante dell’esercito ucraino con oltre 50.000 tonnellate di gasolio. Il portavoce del Ministero della Difesa russo , Konashenkov, ha dichiarato oggi, in conferenza stampa, che il carburante “era destinato alla task force operativa Dnepr”.
Sotto attacco russo nel Sud, anche Nikopol e, nel centro, Kryvyi, dove sono stati colpiti, con l’impiego di missili Grad e artiglieria, perlopiù edifici residenziali e sono state ferite nel totale tre persone.
Sul fronte diplomatico, il Presidente turco Erdogan, reduce dall’incontro di ieri a Sochi con il Presidente russo Putin (il secondo, dopo quello dello scorso luglio a Theran), volto a rafforzare la cooperazione economica ed energetica tra i due Paesi, ha dichiarato di aver offerto al numero uno del Cremlino di tenere un incontro con l’omologo ucraino Zelensky in Turchia.
In Vaticano, invece, incontro di Papa Francesco con l’ambasciatore a Kiev: sul tavolo, la possibile visita del Pontefice in Ucraina, nel corso del suo viaggio Apostolico in Kazakistan del prossimo settembre.
Quanto alla politica interna italiana, dopo alcuni giorni di trattative , contatti serrati e schermaglie con il leader di Azione Calenda contrario a intese con chi ha sfiduciato Draghi e , per cui il patto elettorale siglato con il Pd è “irreversibile e non negoziabile” , è stato trovato l’accordo elettorale , in vista delle elezioni Politiche del 25 settembre, tra Pd, Sinistra italiana ed Europa Verde, come comunicato dallo stesso segretario dem Letta, dal segretario di SI Fratoianni e dal co-portavoce di Europa Verde, Bonelli nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Nazareno questo pomeriggio, al termine di un incontro.
In merito all’accordo trovato con SI ed Europa Verde, Letta ha spiegato: “Oggi sigliamo questo accordo elettorale , collegato allo spirito della legge elettorale, averne significa orientare l’esito del Parlamento, la solitudine delle nostre forze politiche porterebbe a una maggioranza a trazione delle destre. Il senso di responsabilità prevalga sulle altre considerazioni nei prossimi giorni di campagna elettorale. Si tratta di accordi separati ,ma compatibili: un patto elettorale (quello con Azione di Calenda) e un accordo elettorale oggi(con Sinistra Italiana ed Europa Verdi).Questa intesa è compatibile con quanto negoziato martedì scorso. Sui seggi uninominali l’accordo raggiunto dal Pd con Verdi e Sinistra Italiana è 80% (Pd) e 20% (Verdi-SI). L’accordo di oggi si muove su un piano differente rispetto a quello con Azione, che prendeva spunto dal sostegno al Governo Draghi. Ma se fossimo divisi, la destra potrebbe avere un successo talmente ampio, del 40% o 50%, da avere tutto, per via della separazione degli altri. Nei confronti dei 5Stelle c’è stata una scelta di coerenza fatta fin dall’inizio da parte del Pd, legata al fatto che hanno fatto cadere il Governo”.
Per Bonelli (Europa Verde), “Regalare seggi a questa destra estrema non è accettabile , rispetto a ciò che sappiamo potrebbe fare .Costruire un fronte ampio, pur con le differenze che conosciamo, è dirimente”,mentre per Fratoianni (SI): “Ricordare le differenze significa rendere più forte e significativa la capacità di misurare le differenze, ma anche la necessità di una convergenza in questa campagna elettorale. Ci presenteremo agli italiani con parole chiare , ciascuno col proprio programma e la propria leadership, con le proprie idee. Insieme , ci batteremo , ognuno con le proprie forze, per evitare che la destra governi il Paese”.
A seguire, poi, l’incontro , sempre al Nazero, del segretario dem Letta con i cofondatori di Impegno civico, l’ex pentastellato Di Maio, e il centrista democratico Tabacci, con i quali si sono registrate tensioni sul diritto di tribuna (la candidabilità dei leader e degli ex M5S o fuoriusciti da Forza Italia, solo nelle liste del Pd e non nei collegi uninominali) , e l’invito da parte di Di Maio a non distinguere le alleanze tra quelle di serie A e di serie B.
Al termine della riunione, conferenza stampa dei tre leader per annunciare il raggiungimento dell’intesa: Pd e Impegno civico andranno insieme negli uninominali della legge elettorale (il Pd concederà l’8% delle candidature uninominali al partito di Di Maio e Tabacci e il diritto di Tribuna nelle liste del Pd).
Fuori dall’alleanza democratico-progressista, dunque, M5S, che ha lanciato ieri e fino alle 14:00 dell’8 agosto le Parlamentarie online tra gli iscritti per presentare le candidature , con probabile scelta finale il 16 agosto, e Italia Viva (sebbene sarebbero in corso contatti con l’ex sindaco di Parma Pizzarotti per un apparentamento con una lista di sindaci), al centro di un botta e risposta piccato con il Pd, dopo l’intervista rilasciata dal leader Renzi a Il Corriere della Sera, in cui ha attribuito a Letta “piccole vendette personali” nel veto posto a IV e ha evidenziato come il segretario dem stia “regalando Palazzo Chigi alla Meloni”.
Dichiarazioni, quelle di Renzi, che ha anche criticato l’accordo tra il Pd e SI ed Europa Verdi (siglato con chi ha votato contro Draghi e l’agenda Draghi), rilanciando il Terzo Polo , cui è seguita la controreplica del Pd: “Oggi, forse per rosicchiare qualche margine di visibilità in più, Matteo Renzi trova il tempo e l’audacia di dare lezioni al Partito democratico. Quello stesso partito che, prima di scappare sulla sua personale scialuppa, da segretario ha tentato di affondare lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinness dei primati negativi. Non stupisce che praticamente la totalità degli elettori e dei militanti del Pd abbia maturato un giudizio durissimo, senz’appello, su di lui e sulla sua parabola politica”, e una nuova replica di IV: “Oggi il Pd attacca violentemente Matteo Renzi. Noi facciamo politica e non viviamo di rancori personali: pensiamo che la strategia di Letta sia un regalo alla Meloni. Ma ne parleremo il 26 settembre. Per adesso buona campagna elettorale. Anche a chi ha gli Occhi Di Tigre”.
In casa centrodestra, invece, alle prese con la limatura del programma, la coalizione critica compatta l’intesa siglata dal Pd sia con Azione che con SI ed Europa Verde, in quanto motivata solo dalla spartizione delle poltrone, dividendosi invece sulla richiesta del segretario del Carroccio Salvini di indicare prima del voto i nomi dei ministri di dicasteri di peso come l’Interno, frenato da Fratelli d’Italia e da Forza Italia.
Quanto alle proposte dei singoli partiti, la Lega, pensa alla designazione di un commissario che controlli i flussi migratori e alla riproposizione dei decreti sicurezza, mentre in ambito economico propone la detassazione di stipendi e pensioni, oltre alla tassa piatta al 15%, rilanciata anche da Forza Italia, ma al 23%, per combattere l’evasione , ridurre le tasse e aumentare le entrate dello Stato.
Riduzione delle tasse, proposta anche da Fratelli d’Italia, che, preoccupata per il ritardo sugli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ribadisce la vocazione europeista, atlantista della coalizione di centrodestra e il sostegno all’Ucraina e sull’immigrazione e rilancia, sull’immigrazione, il blocco navale europeo in accordo con le autorità del nord Africa.
Tutto ciò, mentre, l’agenzia di rating Moody’s, ha tagliato le stime di crescita dell’Italia ,da stabili a negative, per via dei rischi legati all’esecuzione del PNRR e alle forniture energetiche, ma anche all’incertezza politica determinata dalla caduta del Governo Draghi e dalle elezioni anticipate.
Una revisione al ribasso, che ha suscitato il malumore del Ministero dell’Economia, che l’ha definita “opinabile”, in quanto i dati sono buoni ,come dimostra il Pil del secondo trimestre , il debito pubblico è sotto controllo e le elezioni anticipate “non sono un’anomalia nel contesto delle democrazie UE”. Infine, in merito al PNRR, il Governo resta fiducioso sulla sua attuazione.
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