di Federica Marengo mercoledì 23 ottobre 2024
-In un’intervista all’Economist, il capo dell’intelligence militare ucraina, Budanov ha detto che “La Russia sta aiutando la Corea del Nord ad aggirare le sanzioni e a rafforzare il suo potenziale nucleare” e che , “in cambio, sta trasferendo al Paese alcune tecnologie per armi nucleari tattiche a bassa potenza e sistemi di lancio di missili sottomarini”.
A sostegno di quanto affermato dall’intelligence militare di Kiev, anche l’intelligence di Seul (National Intelligence Service) secondo cui sarebbero circa 3.000 i militari della Corea del Nord già in Russia, con la previsione di 10.000 entro dicembre, e il segretario alla Difesa USA, Austin , il quale ha affermato che “ci sono prove della presenza di soldati nordcoreani in Russia”.
Al riguardo, la portavoce della Nato ,Farah Dakhlallah, ha dichiarato: “Gli alleati hanno confermato le prove di uno schieramento di truppe della Repubblica Popolare Democratica di Corea in Russia. Se queste truppe fossero destinate a combattere in Ucraina, ciò segnerebbe una significativa escalation nel sostegno della Corea del Nord alla guerra illegale della Russia e un ulteriore segno delle significative perdite della Russia in prima linea. Ci stiamo consultando attivamente all’interno dell’Alleanza su questo tema e il Consiglio Nord Atlantico riceverà un briefing dalla Repubblica di Corea e discuterà ulteriormente la questione presto”.
Quindi, mentre l’Ucraina ha fatto appello a tutti i soldati nordcoreani inviati sul suo territorio da Mosca ad arrendersi, il ministero degli Esteri tedesco ha convocato l’incaricato d’affari nordcoreano per chiedere chiarimenti in merito al possibile sostegno militare di Pyongyang alla Russia, in quanto “se ciò fosse confermato, costituirebbe una violazione del diritto internazionale e una minaccia diretta alla sicurezza della Germania e all’ordine di pace europeo”.
La portavoce del ministero degli Esteri tedesco, poi, ha fatto sapere nel corso di una conferenza stampa, che Berlino ha convocato l’ambasciatore nordcoreano per “chiedere conto delle notizie sul supporto alla Russia nella guerra in Ucraina”.
Tuttavia, la Corea del Nord ha smentito l’invio di soldati e la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, ha respinto come “fake news generate da Kiev” le affermazioni sull’invio di truppe nordcoreane in Russia da impiegare in Ucraina.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, in un post su Telegram ha sottolineato: “Il nostro compito è quello di rafforzare il più possibile le nostre posizioni e di esercitare la massima pressione sulla Russia. Questa guerra può essere conclusa in modo equo solo con una posizione di forza. Ringraziamo tutti coloro che difendono il nostro Paese sul campo di battaglia, che lavorano, aiutano e quindi aggiungono forza e stabilità all’Ucraina”.
Proprio in merito agli aiuti da parte degli alleati, il Parlamento Ue, con 518 voti a favore, 56 contrari e 61 astenuti, ha dato il via libera a un prestito all’Ucraina fino a 35 miliardi di euro, da rimborsare con le future entrate derivate da beni russi congelati. Il prestito fa parte di un pacchetto concordato nel G7 dello scorso giugno per fornire fino a 50 miliardi di dollari di sostegno finanziario a Kiev.
La presidenza ungherese di turno dell’Ue, ha poi fatto sapere che : “A seguito della conclusione positiva della procedura scritta, il Consiglio dell’Ue ha adottato il pacchetto di assistenza finanziaria all’Ucraina, comprendente un prestito eccezionale di assistenza macrofinanziaria fino a 35 miliardi di euro e un meccanismo di cooperazione in materia di prestiti che sosterrà l’Ucraina nel rimborso di prestiti fino a 45 miliardi forniti dall’Ue e dai partner del G7. Non fa parte del pacchetto approvato la modifica sulla durata dell’immobilizzazione degli asset sovrani russi che deve essere approvata all’unanimità”.
Inoltre, un alto dirigente della Casa Bianca, nel corso di una call con un ristretto gruppo di corrispondenti in Usa, tra cui l’ANSA, ha annunciato che a breve il G7 comunicherà che: “Gli Usa metteranno a disposizione 20 miliardi nel prestito da 50 miliardi di dollari all’Ucraina, che sarà ripagato con gli interessi degli asset russi congelati. Gli altri 30, saranno a carico di diversi altri partner, come Ue, Regno Unito, Canada e Giappone”.
Pertanto, secondo quanto si apprende a Bruxelles, l’Ue e gli Usa parteciperanno al prestito a Kiev con 20 miliardi di dollari ciascuno ,mentre Regno Unito, Canada e Giappone dovrebbero erogare una quota da 3,3 miliardi di dollari ciascuno. Ogni Paese o entità effettuerà il proprio prestito e il rimborso del prestito e degli interessi deriverà poi dagli utili inattesi generati dagli asset russi immobilizzati.
La cifra di 1,1 miliardi di dollari del Fondo Monetario Internazionale,invece, è già arrivata all’Ucraina, come reso noto dal Premier ucraino, Shmyhal.
La segretaria al Tesoro degli USA, Yellen, poi, ha fatto sapere che “Gli Stati Uniti presenteranno nuove sanzioni, volte a frenare gli sforzi bellici della Russia in Ucraina, compresi “gli intermediari in Paesi terzi che forniscono alla Russia input critici per le sue forze armate” e che “il Tesoro sta lavorando instancabilmente per sbloccare il valore economico dei beni sovrani russi congelati per aiutare l’Ucraina”.
Quanto agli aiuti militari, il quotidiano francese La Tribune, ha reso noto che, secondo fonti confermate, la Francia consegnerà all’Ucraina un primo lotto di tre aerei Mirage 2000-5 nel primo trimestre del 2025.
Infine, firmato tra Regno Unito e Germania un accordo di difesa per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi, “in particolare sul fianco orientale della Nato, in un contesto di crescenti tensioni con la Russia”. Tale intesa, che rappresenta il primo passo verso un trattato bilaterale più ampio che sarà firmato da Berlino e Londra nel 2025, prevede che gli alleati della Nato lavorino insieme per sviluppare armi d’attacco a lungo raggio che possano spingersi più lontano degli attuali missili Storm Shadow del Regno Unito e l’apertura di una nuova fabbrica nel Regno Unito da parte della tedesca Rheinmetall, per la produzione di cannoni d’artiglieria in acciaio britannico, con la promessa di creare più di 400 posti di lavoro.
A Roma, invece, presso il Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Mattarella ha presieduto il Consiglio supremo di Difesa incentrato sulla guerra in Ucraina e in Medio Oriente , al quale hanno partecipato: la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni; il Ministro della Difesa, Crosetto; il Ministro delle imprese e del made in Italy, Urso; il Capo di Stato maggiore della difesa, Generale Luciano Portolano e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio supremo di difesa e Segretario del Consiglio, Francesco Saverio Garofani.
Come si legge nella nota del Quirinale: “Con riferimento alla guerra in Ucraina, il Consiglio ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia al Paese aggredito nella sua difesa contro l’invasore e la necessità di ricercare prospettive che aprano la via a una pace giusta e duratura in conformità al diritto internazionale. Il Consiglio ha esaminato i principi e punti salienti del piano presentato dal Presidente Zelensky al Governo italiano nel corso della sua recente visita istituzionale. La ricostruzione del Paese alla fine del conflitto sarà di fondamentale importanza e l’Italia può contribuire con gli strumenti di cui il nostro Paese dispone”.
A Kazan, nella Repubblica russa del Tatarstan, invece, il Presidente Putin ha aperto ieri il vertice dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, cui si sono aggiunti Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi, mentre Turchia, Azerbaigian e Malesia hanno fatto richiesta per aderirvi), alla presenza dei rappresentanti di altri 24 Stati. Al centro del summit, le guerre in Medio Oriente e in Ucraina e l’economia, con , tra le altre questioni , la proposta di creare un mercato alternativo a quello occidentale e un nuovo sistema di pagamento in alternativa alla rete di interscambio bancario globale SWIFT e di consentire a Mosca di aggirare le sanzioni.
In apertura, il leader del Cremlino, ha dichiarato: “La formazione di un mondo multipolare è in corso. E’ in corso il processo di formazione di un mondo multipolare, un processo dinamico e irreversibile”.
A margine della prima giornata del vertice, il cui obiettivo è dunque quello di promuovere la cooperazione economica tra i Brics in opposizione ai Paesi del G7, guidati dagli USA e, dimostrare che Mosca non è isolata a livello internazionale, Putin ha avuto un incontro con il Presidente cinese Xi Jinping, nel quale è stato ribadito che: “Le relazioni tra Russia e Cina sono diventate un modello di come dovrebbero essere costruite le relazioni tra gli Stati nel mondo moderno”, e che Mosca ha intenzione di “rafforzare la cooperazione su tutte le piattaforme internazionali al fine di garantire la sicurezza globale e un ordine mondiale giusto”.
Tra gli altri incontri bilaterali, avuti dal Presidente russo Putin, quello con il Premier indiano Modi, che ha nuovamente proposto la mediazione dell’India nel conflitto con l’Ucraina, per porre fine alla guerra.
Tra gli incontri tenuti dal Presidente Putin quest’oggi, quello con il Presidente iraniano Massoud Pezeshkian e con il Presidente turco Erdogan. Nelle prossime ore , incontrerà anche il Segretario generale delle Nazioni Unite , Guterres.
A tal proposito, il ministero degli Esteri di Kiev ha così commentato la notizia dell’incontro di Guterres con Putin : “Guterres ha declinato l’invito dell’Ucraina al primo Vertice globale di pace in Svizzera. Ha invece accettato l’invito a Kazan. È una scelta sbagliata che non fa avanzare la causa della pace”.
Nel frattempo, sul fronte dei combattimenti, secondo quanto reso noto dall’esercito ucraino, nella scorsa notte, l’esercito russo ha attaccato l’Ucraina con 81 droni, 57 dei quali abbattuti, nelle regioni di Odessa, Mykolaiv, Vinnytsia, Sumy, Cherkasy, Khmelnytsky, Ternopil, Kirovohrad, Kiev, Poltava, Chernihiv e Kharkiv”,mentre altri 15 “sono andati perduti e 9 sono stati osservati nello spazio aereo ucraino”.
Per via degli attacchi russi, poi, evacuate famiglie e bambini dal villaggio di Borova, nella regione di Kharkiv, mentre la Croce Rossa ucraina ha annunciato che uno dei suoi uffici nell’est del Paese è stato distrutto. Bombe russe, infine, su Kherson dove una persona è rimasta uccisa.
Il Ministero della Difesa russo, invece, ha fatto sapere che le forze russe avrebbero conquistato i villaggi di Serebrianka e Mykolaivka, nella regione di Donetsk, sebbene non vi sia ancora una conferma da parte di Kiev. Smentito, dall’esercito ucraino, che le truppe russe siano riuscite a penetrare nelle linee di difesa ucraine nella città di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk.
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