di Federica Marengo venerdì 2 agosto 2024
-Nelle scorse ore, sono tornati negli USA , il giornalista Gershkovich, detenuto in Russia con l’accusa di spionaggio, e gli altri prigionieri americani rilasciati da Mosca come parte di uno storico scambio avvenuto grazie a un accordo tra la Russia, la Bielorussia, l’Ucraina, gli USA, la Germania e altri Paesi occidentali, con la mediazione della Turchia, dove nel pomeriggio di ieri, sono arrivati sette aerei con a bordo i ventisei prigionieri.
Il Presidente Biden e la Vicepresidente Harris (candidata ufficiale dei democratici per la Casa Bianca), hanno accolto alla base di Andrews i cittadini americani rilasciati, definendo lo scambio di prigionieri “un successo”, frutto di “un’impresa di diplomazia e di amicizia” e di “mesi di trattative segrete” e ,ringraziando gli alleati.
Tuttavia, l’ex Presidente e candidato repubblicano alle presidenziali del 5 novembre, Trump, in un post sui social ha definito l’accordo sul rilascio dei prigionieri un “cattivo precedente per il futuro”, insinuando l’ipotesi che la trattativa sia stata agevolata dal pagamento di una somma di denaro, circostanza seccamente smentita dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Inoltre, in un’intervista a Fox Business, Trump, pur sottolineando di non voler criticare l’accordo, valutando come “positivo che i prigionieri siano tornati”, ha dichiarato che lo scambio concordato tra Russia e Occidente è una “vittoria per Putin” .
Anche il cancelliere tedesco Scholz ha incontrato un gruppo di detenuti al loro arrivo in Germania, i quali, secondo quanto dichiarato da quest’ultimo , “non si aspettavano che ciò accadesse ora”, e che “temevano per la loro salute e persino per la loro vita”.
Ad accogliere gli otto prigionieri russi liberati all’aeroporto Vnukovo di Mosca, il Presidente Putin che ha espresso nei loro confronti parole di ringraziamento per la fedeltà al Paese.
Il portavoce del Cremlino ,Peskov ,in un’intervista alla radio Komsomolskaya Pravda, rispondendo alla proposta di Kiev di invitare un rappresentante russo a un secondo summit di pace, ha dichiarato: “Al momento non è in preparazione alcun vertice di pace con la partecipazione della Russia. La Russia ha avviato colloqui di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, ma non si fida delle autorità ucraine. D’altra parte, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha dichiarato che il suo Paese è pronto per i colloqui, ma non ritiene che la Russia sia pronta a negoziare in buona fede. Le richieste di colloqui di pace non sono supportate da dettagli concreti”.
Poi, sottolineando che Mosca continuerà a lavorare per la liberazione degli altri cittadini russi detenuti all’estero, Peskov ha escluso “qualsiasi passo avanti immediato nei negoziati sul conflitto in Ucraina dopo il massiccio scambio di prigionieri tra Mosca e l’Occidente”, sottolineando che “i due processi obbediscono a principi “completamente diversi”.
Intanto, sono proseguiti tra ieri e la notte scorsa , gli attacchi russi sull’Ucraina. Il comando dell’Aeronautica militare di Kiev, infatti, ha reso noto di aver abbattuto “11 droni russi nelle direzioni sud ed est”.
Stamane, invece, il governatore di Kharkiv ha fatto sapere che: “ Gli occupanti hanno colpito Kupiansk. Purtroppo, una civile è stata uccisa. Un’altra donna è rimasta ferita ed è ricoverata in ospedale. Il nemico ha colpito vicino a un edificio residenziale, dove si trovavano le vittime”.
Dall’Ucraina meridionale, il capo dell’amministrazione militare di Kherson ha annunciato, via Telegram, che “Una persona è morta e un’altra è rimasta ferita in seguito ad un attacco russo con un drone” e che “nell’attacco, è morto un uomo di 54 anni e una donna di 75 anni è stata ferita”.
Infine, il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) Rafael Grossi, in un aggiornamento pubblicato oggi sul sito dell’agenzia, ha espresso preoccupazione per la centrale di Zaporizhzhia, in quanto “Il livello dell’acqua nel bacino di raffreddamento della centrale nucleare continua a diminuire. Nonostante tutti i reattori rimangano in stato di arresto a freddo, la disponibilità di quest’acqua è importante per la sicurezza nucleare dell’impianto”.
Sul fronte russo, invece, le autorità russe di Sebastopoli, in Crimea, hanno reso noto che le difese aeree hanno abbattuto almeno quattro tra droni e missili lanciati dalle forze ucraine, seguite dal ministero della Difesa di Mosca, che ha fatto sapere di aver intercettato sei droni d’attacco ucraini in due regioni della Russia sudoccidentale : quattro veicoli aerei senza pilota sono stati abbattuti nella regione di Krasnodar e altri due nella regione di Kursk.
Sempre il Ministero della Difesa russo, poi, ha fatto sapere che nell’ultima settimana sono stati conquistati cinque insediamenti nella regione di Donetsk: Lozovatske, Progress, Yevgenivka, Vovchie e Leninske.
Nel frattempo, nell’ambito dell’Ue, il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjártó, tornando sullo stop alle esportazioni di petrolio dalla Russia attraverso l’Ucraina dirette in Ungheria e Slovacchia, in un post su Facebook, ha scritto: “Sembra che l’Ucraina sia autorizzata a fare qualsiasi cosa agli Stati membri dell’Ue, soprattutto se assumono una posizione favorevole alla pace. Una settimana e mezza fa, ci siamo rivolti congiuntamente alla Commissione Ue con la Slovacchia in merito all’interruzione da parte dell’Ucraina di alcune forniture di petrolio fondamentali per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dei nostri Paesi. Ieri, il Vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha inviato una lettera sostenendo che l’Ucraina non mette a rischio le forniture dell’Ungheria o della Slovacchia e ha suggerito di utilizzare un oleodotto alternativo attraverso la Croazia. È uno scandalo!. La Croazia non è un Paese di transito affidabile. Da quando è scoppiata la guerra, ha aumentato le tariffe di transito fino a cinque volte la media del mercato. Hanno reso impossibile per Mol (azienda ungherese) assicurarsi capacità di trasporto a lungo termine. Inoltre, non hanno investito nei necessari aumenti di capacità e i dati sulla capacità massima che forniscono non sono mai stati verificati”.
A proposito di Ungheria, la Commissione europea ha scritto al governo ungherese per chiedere chiarimenti sulla facilitazione dei visti per i russi e bielorussi decisa nei giorni scorsi dal Premier Orban. Su X, quindi, la Commissaria Ue agli Affari Interni, Johansson, ha dichiarato: “La Russia è una minaccia per la sicurezza. Abbiamo bisogno di più, non di meno vigilanza. Consentire a potenziali spie e sabotatori russi un facile accesso all’Ue minerebbe la sicurezza di tutti noi. In una lettera, chiedo al governo ungherese di fornire spiegazioni. Se il loro programma di accesso facilitato rappresenta un rischio, agiremo”.
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