di Federica Marengo venerdì 21 luglio 2023
-Nella 505° giornata di guerra in Ucraina, il governatore di Odessa ha fornito continui aggiornamenti sull’attacco russo, il quarto in una settimana, sulla città, nel quale i missili Kalibr, sparati da una portaerei nel Mar Nero, hanno colpito i terminal di grano di un’azienda agricola della regione e distrutto almeno 120 tonnellate di cereali, causando anche il ferimento di 2 persone.
Le Forze di difesa aerea ucraine , poi, hanno riferito del lancio di missili supersonici Onix da parte di Mosca in direzione sempre di Odessa , ma anche verso la regione di Kiev e verso la capitale ucraina stessa. Inoltre, secondo quanto riferito da Emmanuel Bonne, consigliere del Presidente francese, Macron, la Cina starebbe consegnando equipaggiamenti militari per sostenere la Russia, che ha confermato l’obbligo del servizio militare per i diciottenni, dopo la proposta da parte di Kartapolov, ex generale che presiede la commissione per la Difesa della Camera bassa del Parlamento russo, di posticipare il periodo di leva per gradi fino a 21-30 anni.
Restando in tema di armi, confermato dal portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, Kirby, quanto riportato dal Washington Post circa l’uso di munizioni a grappolo da parte di Kiev fornite dagli USA nella regione di sud-est, che starebbero avendo un impatto “positivo ed efficace” sulla controffensiva ucraina.
Quanto alla questione dello stop della Russia all’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini del Mar Nero, il Presidente turco Erdogan ha dichiarato che la Turchia discuterà dell’accordo sul grano con il Presidente russo Putin e userà tutti gli strumenti della diplomazia per far ripartire l’intesa sui cereali del Mar Nero, per evitare gli effetti negativi della sua interruzione.
Tuttavia, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha fatto sapere che nessun incontro con il Presidente turco Erdogan è attualmente elencato nel programma del Presidente Putin.
Per il Financial Times, Mosca starebbe elaborando un piano per fornire l’Africa di grano e tagliare fuori l’Ucraina dai mercati globali, dopo essersi ritirata dall’accordo mediato dall’Onu. Il Presidente russo Putin avrebbe proposto l’iniziativa in base alla quale il Qatar pagherebbe Mosca per spedire il suo grano in Turchia, che lo distribuirebbe ai Paesi bisognosi. Né il Qatar né la Turchia, però, avrebbero accettato l’idea, che la Russia non avrebbe ancora portato a livelli formali.
Una conferma di tale notizia è arrivata dal Viceministro degli Esteri russo Vershinin,che ha affermato: “La Russia sta lavorando a nuove rotte per le forniture di grano ai Paesi africani “saranno date garanzie” sulla loro richiesta di prodotti agricoli al vertice Russia-Africa che si terrà a San Pietroburgo alla fine di luglio. Le promesse russe di sostituire il grano ucraino con consegne gratuite di cereali ai Paesi africani saranno mantenute”.
In merito, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex Presidente, Medvedev ha pubblicato su Telegram un post dai toni accesi e insultanti indirizzato all’Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Borrell, che, ieri, nelle sue dichiarazioni, aveva sottolineato come “La Russia non solo si sia ritirata dall’accordo sull’export di grano, ma lo stia bruciando, visti gli attacchi reiterati su Odessa”.
Intanto, il Presidente russo Putin, nel corso di una riunione con i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza russo ha dichiarato che : “Gli sponsor occidentali di Kiev sono chiaramente insoddisfatti della cosiddetta controffensiva ucraina. Durante la controffensiva le formazioni dell’esercito ucraino hanno subito enormi perdite. Si tratta precisamente di decine di migliaia di soldati, ma la verità è che all’Occidente manca chiaramente carne da cannone ucraina”.
Poi, riguardo all’ipotesi di un’aggressione alla Bielorussia, ha evidenziato che: “Scatenare un’aggressione contro la Bielorussia significherà aggredire la Russia. Se dovesse avvenire un’aggressione contro Minsk, Mosca risponderà con tutti i mezzi disponibili. La Bielorussia è minacciata anche dalla Polonia, che vorrebbe ottenere parte del territorio di Minsk”.
Secondo il direttore della Cia, Burns, il presidente russo Putin starebbe cercando di guadagnare tempo per capire come comportarsi con il capo e fondatore del gruppo di mercenari Wagner, Prighozin, insorto il mese scorso in Russia. In merito a ciò, Burns, intervenuto all’Aspen Security Forum, come riportato dalla Bbc, avrebbe affermato che : “Putin è una persona che generalmente pensa che la vendetta sia un piatto da servire freddo. Nella mia esperienza, Putin è l’apostolo per eccellenza della vendetta, quindi sarei sorpreso se Prigozhin sfuggisse a un’ulteriore punizione. Quello a cui stiamo assistendo è un balletto molto complicato. Prigozhin si è spostato, di recente è stato nella capitale bielorussa Minsk e in Russia, e la Cia aveva effettivamente una conoscenza avanzata dell’ammutinamento”.
Infine, sempre in Russia e sempre a proposito del gruppo paramilitare Wagner, è stato arrestato per ‘estremismo’ ,Igor Girkin ‘Strelkov’, il nazionalista russo che ha avuto un ruolo chiave nell’annessione della Crimea nel 2014 e nel novembre scorso è stato condannato all’ergastolo per l’abbattimento del Boeing MH17 nell’Ucraina orientale. Per i media russi, nel suo arresto sarebbe coinvolto un ex dipendente del gruppo Wagner. Strelkov, ex ufficiale dell’Fsb, è accusato dalla procura di Kiev di torture e omicidi.
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