di Federica Marengo martedì 18 luglio 2023
-Nella 503° giornata di guerra in Ucraina, il Comando militare meridionale delle forze armate di Kiev ha reso noto che nella notte la difesa ucraina ha abbattuto 6 missili Kalibr e 21 droni iraniani lanciati verso la regione di Odessa e, che i detriti dei missili hanno danneggiato le infrastrutture portuali in cui vengono caricate le navi per l’esportazione di grano. Colpita poi dalle forze di Mosca, anche Mykolaiv.
Secondo il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Yermak, “L’attacco notturno della Russia a Odessa e Mykolaiv prova che lo Stato terrorista russo vuole mettere in pericolo la vita di 400 milioni di persone in vari Paesi che dipendono dalle esportazioni alimentari ucraine. Il mondo deve capire che l’obiettivo della Russia è quello di affamare e uccidere le persone. Hanno bisogno di ondate di rifugiati . E’ così che vogliono indebolire l’Occidente”.
Da Mosca, poi,il ministero della Difesa russo ha replicato alle dichiarazioni delle forze armate ucraine, sostenendo che: “Le truppe russe hanno lanciato un attacco di rappresaglia contro le strutture ucraine , dove si stavano preparando attacchi terroristici contro la Russia , usando droni marini, dopo che è stato colpito il ponte di Crimea e utilizzando imbarcazioni senza equipaggio, nonché nel luogo della loro fabbricazione a un cantiere navale vicino alla città di Odessa”.
Inoltre, sempre il ministero della Difesa russo, ha fatto sapere che le forze russe hanno respinto ieri un massiccio attacco ucraino contro la Crimea annessa, che ha coinvolto 28 droni.
Mosca, poi,ha informato la Turchia dello scioglimento del centro di coordinamento del grano di Istanbul istituito in seguito all’accordo sull’esportazione dei cereali ucraini. La scadenza dell’accordo sui cereali, infatti, ha determinato il ritiro delle garanzie di sicurezza nel Mar Nero.
A tal proposito, il portavoce del Cremlino Peskov, che ha accusato l’Ucraina di utilizzare il corridoio del grano del Mar Nero per “scopi di combattimento”, ha dichiarato che: “La posizione dei Paesi europei sull’accordo del grano dovrebbe essere definita senza vergogna. Le forniture di grano dalla Russia all’Africa saranno discussi al vertice di San Pietroburgo e Mosca è pronta a sostituire la fornitura di grano ucraino ai Paesi che ne hanno bisogno gratuitamente dopo il ritiro russo dall’intesa”.
Il Presidente ucraino Zelensky, intanto, ha commentato lo stop da parte di Mosca all’accordo sul grano, affermando: “Ho parlato con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. L’argomento è ovvio: questo è un altro tentativo russo di usare la fame e la destabilizzazione del mercato alimentare globale come arma. Lo Stato terrorista ha messo in pericolo la vita di 400 milioni di persone in vari paesi che dipendono dalle esportazioni alimentari ucraine. La situazione più critica è in paesi africani e asiatici come Somalia, Etiopia, Sud Sudan e Yemen. L’iniziativa per i cereali del Mar Nero deve essere salvaguardata. Ho concordato con Guterres di lavorare insieme e con gli stati responsabili per ripristinare la sicurezza alimentare e l’approvvigionamento alimentare attraverso le rotte del Mar Nero”.
Successivamente, lo stesso Presidente Zelensky ha lanciato, con lettere ufficiali al Presidente della Turchia Erdoğan e al segretario generale delle Nazioni UniteGuterres, la proposta di proseguire con l’accordo anche senza la Russia, in quanto, ha spiegato: ““Ucraina, Nazioni Unite e Turchia possono garantire congiuntamente il funzionamento del corridoio alimentare e l’ispezione delle navi, Africa, Asia ed Europa hanno tutto il diritto alla stabilità. E quindi, dobbiamo tutti preoccuparci della sicurezza, della protezione dalla follia russa e ilIl cibo ucraino è la sicurezza di base per quattrocento milioni di persone. I risultati della nostra Black Sea Grain Initiative sono eloquenti: quasi 33 milioni di tonnellate di prodotti agricoli sono stati esportati in 45 paesi. Il 60% dei volumi è andato ai paesi dell’Africa e dell’Asia, in particolare Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Kenya, Etiopia, Somalia, Sudan. Sono stati inviati anche in Cina, India, Bangladesh, Indonesia, Pakistan, Iraq, Libano, Yemen. Ed è molto importante: la nostra esportazione alimentare permette di salvare vite in paesi, come ho detto, come lo Yemen e la Somalia…persone diverse… di religioni diverse, origini etniche diverse… Ma hanno tutti lo stesso diritto alla vita! E il mondo deve proteggere questo diritto”.
A tale proposta, avanzata da Zelensky , il portavoce del Cremlino, Peskov, ha replicato, evidenziando: “Esportare i cereali ucraini sul Mar Nero senza le adeguate garanzie di sicurezza della partecipazione della Russia all’accordo sul grano può far sorgere dei rischi, perché si tratta di una zona che è direttamente vicina all’area di combattimento. Se qualcosa viene formalizzato senza la Russia, allora questi rischi dovrebbero essere presi in considerazione”.
Per l’Alto rappresentante UE per gli Affari esteri, Borrell: “Lo stop all’accordo sul grano da parte della Russia è una notizia molto brutta, una delle peggiori per il mondo, centinaia di migliaia di persone nel mondo saranno private del cibo di base. Mosca usa la fame come un’arma. Serve una risposta forte della comunità internazionale”.
Il segretario di Stato USA, Blinken , invece, ha esortato Mosca a “invertire la rotta”, perché: “”Il rifiuto della Russia di estendere la Black Sea Grain Initiative danneggia milioni di persone affamate in tutto il mondo. Usare il cibo come arma è irragionevole”.
La Presidente del Consiglio Meloni, dal summit UE con la Comunità dei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi in corso a Bruxelles , tramite una nota di Palazzo Chigi, ha definito la decisione della Russia “un’altra offesa contro l’umanità”, sottolineando che “La decisione della Russia di interrompere l’accordo è l’ulteriore prova su chi è amico e chi è nemico dei paesi più poveri. Riflettano i leader di quelle nazioni che non vogliono distinguere tra aggredito e aggressore. Usare la materia prima che sfama il mondo come un’arma è un’altra offesa contro l’umanità”, mentre il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, in un’intervista a Il Foglio, ha detto: “Il caos sul grano è l’ennesima dimostrazione del fatto che Vladimir Putin si è infilato in una strada da cui non riesce a uscire e continuo a pensare che l’unica potenza che oggi può avere la forza di spingere Putin verso una traiettoria diversa rispetto a quella presente sia la Cina. Su questo fronte qualcosa è lecito aspettarsi”.
Nella serata di ieri, a margine del summit UE-Celac, la Premier Meloni ha incontrato il segretario generale della Nato, Stoltenberg, per discutere dei principali temi in agenda dell’Alleanza Atlantica e , al termine del confronto, quest’ultimo ha scritto su Twitter: “Un grande piacere incontrare la premier Giorgia Meloni di nuovo dopo il vertice Nato della scorsa settimana. Ho ringraziato l’Italia per il suo contributo chiave alla Nato e l’incrollabile supporto all’Ucraina. Abbiamo discusso della risposta della Nato alle sfide in ogni direzione, incluso il terrorismo e l’instabilità sul fronte Sud”.
A margine dello stesso vertice UE-Celac, il Presidente francese Macron, ha dichiarato in merito: “Penso che la Russia abbia deciso di prendersi un’enorme responsabilità di fronte a molti Paesi. Penso a Paesi mediorientali, africani, asiatici che dipendono molto da questo accordo e riceveranno un impatto da questa azione unilaterale della Russia. E seconda cosa penso che per coloro che stavano ancora dubitando della sincerità del presidente Putin e del suo impegno per il bene comune la risposta è molto chiara: ha deciso di usare il cibo come un’arma e penso che questo sia un enorme errore. La nostra responsabilità è quella di lavorare da vicino per agevolare l’uscita di grano, cereali, fertilizzanti”.
La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, invece, ha fatto sapere che: “La Cina auspica il dialogo per risolvere adeguatamente la questione della sicurezza alimentare internazionale dopo la sospensione dell’accordo sul grano, scaduto ieri, tra Russia e Ucraina, e non rinnovato per l’opposizione di Mosca, che lamentava la mancata attuazione della parte riguardante la Russia. La Cina è disposta a rafforzare la comunicazione e la cooperazione con tutte le parti per promuovere la formazione di un maggiore consenso internazionale e dare contributi positivi per garantire la sicurezza alimentare mondiale”.
Infine, secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass, i ministri degli Esteri di Russia e Turchia, Lavrov e Fidan, avrebbero avuto una conversazione telefonica e avrebbero discusso “degli ultimi sviluppi nell’ambito dell’accordo sul grano esportato dai porti ucraini”.
Sul fronte diplomatico, è stallo sia al G20 in India, dove non si è stilato un commento finale per le divisioni dei Paesi partecipanti sulla guerra in Ucraina, che al vertice UE-Celac, dove alcuni Paesi dell’America Latina si sono astenuti sulle dichiarazioni Onu che condannano Mosca per l’invasione dell’Ucraina e altri si oppongono alle sanzioni UE alla Russia.
In USA, prosegue la missione di pace del Vaticano, guidata dall’inviato speciale di Papa Francesco, il cardinale, Presidente della CEI, Zuppi , che incontrerà alle 23:00 (ora italiana), il Presidente Biden. Il cardinale Zuppi, arrivato a Washington nel pomeriggio di ieri, secondo un comunicato della Casa Bianca , discuterà con il Presidente Biden della “vasta sofferenza in Ucraina, causata dalla brutale guerra della Russia,, ma anche degli aiuti umanitari che sia la Santa Sede che gli Stati Uniti stanno fornendo agli ucraini, con particolare attenzione al rimpatrio dei bambini ucraini deportati con la forza dai funzionari russi”.
Nel frattempo sul campo, secondo quanto riportato dall’intelligence ucraina, l’esercito russo starebbe concentrando un contingente di circa 100mila soldati e 900 carri armati nella zona di Kupyansk, della regione di Kharkiv.
Per la BBC, che ha intervistato il comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrskyi , il quale ne ha dato conferma, “le munizioni a grappolo statunitensi sono ora arrivate in Ucraina e saranno pronte per l’uso in pochi giorni”. I giornalisti dell’emittente britannica affermano inoltre di “aver visto gli obici M777 forniti dagli Stati Uniti, che spareranno questo tipo di munizioni, già in posizione intorno a Bakhmut”.
Il ministero della Difesa russo, invece, nel suo Rapporto, ha scritto che : “Le truppe russe sono avanzate di circa un chilometro e mezzo in direzione di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, dove le unità continuano con successo le operazioni offensive nella loro area di responsabilità”.
In ultimo, la vicesegretaria generale Onu per gli Affari politici, Rosemary Di Carlo ,alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha dichiarato: “Sono circa 9.300 i civili morti dall’inizio della guerra in Ucraina”.
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