di Federica Marengo lunedì 22 maggio 2023
-Chiuso il G7 ad Hiroschima in Giappone, dove i leader dei sette Paesi ,potenze industriali del mondo, hanno ribadito il sostegno e la “ferma assistenza” all’Ucraina per ripristinare l’ordine internazionale, con il Presidente USA Biden che ha annunciato l’invio di nuovi aiuti economici e militari a Kiev (compresi i jet F16, su cui, invece, gli alleati europei prenderanno una decisione comune, visto che alcuni Paesi come l’Italia non ne sono produttori) e con il Presidente ucraino Zelensky, presente al summit, che ha definito tale invio “un momento storico per la sicurezza in Europa e nel mondo”, sottolineando come sia stata siglata “un’intesa con la Maggioranza del mondo su ogni punto importante per Kiev”, la reazione di Mosca, secondo cui l’uso di jet F16 e l’addestramento di piloti ucraini “è completamente inutile”, in quanto “la Russia è capace di raggiungere ogni obiettivo dell’operazione militare speciale”, non si è fatta attendere.
Bombardamenti russi con missili e droni , infatti, hanno scandito la nottata a Dnipro, nella regione nord-orientale del Paese, anche se i raid sono stati registrati in tutto il Paese, causando 3 morti e 14 feriti, mentre le forze armate russe e , in particolare il gruppo dei paramilitari filorussi guidati da Prigozhin, continuano a rivendicare la conquista di Bakhmut, sebbene le forze armate di Kiev abbiano smentito, parlando di “città distrutta, ma non conquistata” ,in cui controllano ancora un quartiere.
A preoccupare il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Grossi, che ha definito la situazione “estremamente vulnerabile”, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella regione meridionale dell’Ucraina, dove nelle scorse ore la corrente è stata disconnessa e poi ripristinata.
Sul fronte russo, invece, Mosca ha fatto sapere che le forze ucraine hanno bombardato Belgorod e il governatore della regione, Gladkov, ha affermato che le truppe di Kiev sarebbero penetrate nel territorio russo e sarebbero in corso scontri con le forze di Mosca, anche con l’utilizzo di elicotteri, che avrebbero causato il ferimento di 6 persone , tra cui 2 uomini e 2 donne e danneggiato 3 edifici residenziali privati oltre che l’edificio dell’amministrazione e un asilo nido. La notizia è poi stata confermata da Kiev, che ha precisato come l’operazione sia stata condotta soltanto da combattenti russi appartenenti a due formazioni: Libertà per la Russia e il Corpo dei volontari russi, ovvero disertori e oppositori russi , inquadrati nelle forze armate ucraine e come l’obiettivo dell’attacco fosse una fascia di sicurezza.
Sempre il governatore russo Gladkov, ha poi annunciato che nella regione di Belgorod è stato introdotto un regime speciale per operazioni anti-terrorismo dopo l’incursione delle forze nemiche dalla vicina Ucraina, avvenuta, a detta del Cremlino , per “distogliere l’attenzione da Bakhmut”.
Intanto, i partigiani russi di Freedom of Russia e il Corpo dei volontari russi, entrambe componenti delle forze armate ucraine, la prima di impronta liberaldemocratica e la seconda su posizioni di destra, hanno annunciato su Telegram, anche mediante video, di aver lanciato dei raid al confine tra Russia e Ucraina e di aver messo le loro bandiere nelle località di Bezlyudovka, Churovichi e Lyubimovka, nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk, lanciando un appello ai cittadini russi a non giustificare più le azioni dei criminali al potere e a far sì che la dittatura del Cremlino finisca e, inneggiando a una Russia libera e a città liberate.
L’assemblea parlamentare della Nato, nel frattempo, riuniti a Lussemburgo, i parlamentari di tutte le 31 nazioni alleate ,riconoscendo all’unanimità i crimini della Russia contro l’Ucraina come genocidio, si è impegnata a mantenere un sostegno “incrollabile” all’Ucraina e ha fatto appello ai leader dell’Alleanza, affinché accelerino le consegne di aerei da combattimento e di altro materiale militare di cui Kiev ha bisogno nella sua lotta contro l’aggressione russa, dichiarando che: “La Russia cerca di distruggere la democrazia dell’Ucraina e, per estensione, di minare i valori fondamentali della Nato e dell’intero mondo democratico, civile e pacifico. Al prossimo vertice di Vilnius bisognerà riconfermare che il posto giusto dell’Ucraina è nella Nato e che l’Ucraina diventerà un membro dell’Alleanza. A tal fine i governi e i parlamenti alleati dovrebbero concordare i prossimi passi significativi verso l’adesione dell’Ucraina e sottolineare la necessità di solide garanzie di sicurezza future per l’Ucraina fino all’acquisizione dell’adesione”.
Infine, fonti diplomatiche hanno fatto sapere che, causa veto dell’Ungheria, non sarebbe stato trovato un accordo al Consiglio Affari Esteri ,per approvare l’ottava tranche del rimborso degli aiuti militari a Kiev nel quadro dello European Peace Facility. Nessun disaccordo , invece, tra i 27 Stati membri sull’undicesimo pacchetto di sanzioni,” ma restano necessari ulteriori approfondimenti”. Possibile una decisione nel corso del prossimo comitato dei rappresentanti permanenti, previsto per mercoledì prossimo.
Quanto alla politica interna italiana, dopo la visita e i sopralluoghi di ieri della Presidente del Consiglio Meloni in Emilia Romagna, colpita dall’alluvione nei giorni scorsi e ancora alle prese con un’allerta rossa legata al maltempo e al pericolo di frane, il Governo ha dedicato la giornata di oggi, nella quale la Premier ha ricevuto la telefonata di vicinanza e solidarietà del Premier israeliano Netanyahu, all’ottimizzazione del Decreto ,che porterà domani in Consiglio dei Ministri , previsto per le 11:00 , a Palazzo Chigi, il quale conterrà il primo pacchetto di aiuti da 100 milioni (ma si prevede che lo stanziamento nel tempo possa arrivare fino a 5 miliardi) alla popolazione emiliano-romagnola per i danni causati dalle esondazioni.
Tra le misure previste anche norme per sospendere il pagamento dei tributi e dei mutui e consentire la rateizzazione e “l’eventuale esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici, impossibilitati, per via dell’alluvione, a recarsi a lavoro, anche facendo ricorso allo smart working, con il periodo di esenzione che costituirà servizio prestato a tutti gli effetti di legge (senza corresponsione del buono pasto) e che non rientrerà nel conteggio massimo dei 45 giorni annui per i quali sia possibile chiedere il congedo straordinario”.
A tal proposito, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida, a margine dell’Assemblea della Coalizione mondiale dei mercati degli agricoltori di Coldiretti, organizzata in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, ha dichiarato: “Per quanto riguarda il nostro ministero abbiamo ricercato tutte le diponibilità e abbiamo trovato risorse pari ad almeno 100 milioni di euro per affrontare queste situazioni. Servono però cifre ben diverse. Per questo, abbiamo fatto richiesta all’Europa e auspichiamo intervenga in modo simile a quanto fatto rispetto ad altre nazioni che in precedenza si sono trovate ad affrontare criticità simili. Domani, ci sarà il Consiglio dei ministri e, successivamente, ci sarà l’incontro con il mondo delle rappresentanze dei lavoratori che ci permetterà di avere un’idea più chiara di ciò che serve. I ministeri competenti stanno svolgendo un confronto attento con chi rappresenta i più colpiti. Questo permetterà un analisi concreta delle cifre necessarie”, riecheggiato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso,che, nell’ambito del Consiglio Competitività Ue, in merito ai piani del governo per sostenere le imprese colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna, ha detto: “Mi sono confrontato con il sistema produttivo e le istituzioni dell’Emilia-Romagna e domani presenteremo un primo pacchetto di sostegno all’interno del decreto emergenza, che prevederà mi auguro la sospensione dei mutui, la rateizzazione degli oneri fiscali e soprattutto l’attivazione del fondo di garanzia che, a nostro avviso, deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme Ue sugli aiuti di Stato”.
Per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Pichetto Fratin, intervistato nella trasmissione di Rai1 “Domani è un altro giorno”: “E’ ancora impossibile una stima dei danni dell’alluvione in Romagna: come si interverrà con forme di risarcimento, è ancora tutto da definire. Abbiamo avuto ieri sera l’elenco da parte della Regione di quali sono i Comuni da considerare alluvionati. Sono circa 100. Ci vorrà qualche giorno per avere un quadro un po’ più certo. La prima fase è quella della sospensione delle bollette. Quanto durerà, è una valutazione che verrà fatta in Consiglio dei ministri domani. Ci sarà una riunione successiva con il governatore Bonaccini e i rappresentanti dell’Emilia Romagna, per tirare le prime somme. L’ipotesi di usare i soldi del Pnrr per l’emergenza, non sta in piedi. Utilizziamo già i soldi del Pnrr per progetti in corso. Il Piano deve chiudere entro il giugno 2026. Pensare di progettare qualsiasi opera in qualsiasi parte d’Italia oggi significa, con i tempi tecnici che ci sono, non raggiungere l’obiettivo e perdere pure i soldi”.
A Bruxelles, intanto, la portavoce della Commissione europea, Veerle Nuyts,in merito alla erogazione della terza rata dei fondi legati al PNRR, legata agli obiettivi già raggiunti, ha fatto sapere che: “Il lavoro sulla nostra valutazione per il via libera alla terza rata del Pnrr italiano è ancora in corso e vi sono scambi costruttivi con le autorità italiane. Non vi sono grandi aggiornamenti; il dialogo con Roma va avanti e, ove necessario le autorità italiane forniscono a Bruxelles ulteriori informazioni. La comunicazione sull’esito finale della valutazione sarà diffuso alla conclusione del processo”.
Sul tavolo dell’Esecutivo, però, non vi è solo il dossier PNRR, ma , tra le altre questioni, anche quella della delega fiscale e della riforma delle Pensioni. A tal riguardo, Palazzo Chigi ha reso noto di aver convocato i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl , martedì 30 maggio per “impostare il lavoro su riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, pensioni, sicurezza sul lavoro e produttività. All’incontro seguiranno l’avvio o la prosecuzione di tavoli specifici con i ministeri interessati”.
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