di Federica Marengo giovedì 20 novembre 2025

-Secondo il canale Tv USA, NBC, il Presidente Trump avrebbe approvato il piano di pace tra Ucraina e Russia in 28 punti, elaborato in segreto nelle ultime settimane da alti funzionari dell’amministrazione, funzionari ucraini e dall’inviato russo Dmitriev, cui avrebbero collaborato anche l’inviato speciale Steve Witkoff, il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e il genero del Presidente USA, Kushner e, secondo due fonti con conoscenza diretta, il Qatar e la Turchia.
A riportare alcuni particolari del Piano, Axios, secondo cui , quest’ultimo, sarebbe stato elaborato dall’inviato USA Witkoff e dal capo del Fondo russo per gli investimenti diretti ,Dmitriev e, assegnerebbe alla Russia il pieno controllo delle regioni di Luhansk e Donetsk (che costituiscono la regione del Donbass), malgrado l’Ucraina controlli ancora il 12% di quelle territorio e la Crimea, che gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscerebbero come territori legalmente russi
Inoltre, le aree dalle quali Kiev dovrebbe ritirarsi sarebbero considerate una zona smilitarizzata, nella quale Mosca non potrebbe dispiegare proprie truppe, mentre nelle regioni di Kherson and Zaporizhzhia, le attuali linee di controllo rimarrebbero congelate e la Russia, previa negoziati, dovrebbe restituire alcuni territori.
Il piano includerebbe anche limitazioni alle dimensioni dell’esercito di Kiev e alle sue armi a lungo raggio, in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti e il riconoscimento del russo come lingua di Stato.
Sempre secondo Axios, il Presidente ucraino, Zelensky, avrebbe respinto il piano Usa sull’Ucraina, contrapponendovi un piano elaborato con l’Ue e per questo motivo avrebbe preferito non incontrare oggi, ad Ankara, l’inviato del Presidente degli Stati Uniti, Witkoff e il ministro degli Esteri turco, Fidan.
In queste stesse ore, però, senza accennare al Piano USA, Zelensky, che, secondo altri media, invece, starebbe vagliando il Piano USA, di cui parlerà con il Presidente Trump e, che ha incontrato il segretario dell’esercito statunitense Dan Driscoll e i generali nella delegazione Usa e ha avuto una riunione con i suoi, tra cui il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, Umerov, ha dichiarato che l’Ucraina è pronta a collaborare con gli Stati Uniti per raggiungere la pace, che dall’inizio dell’anno l’Ucraina ha sostenuto “tutti i passi decisivi e la leadership del presidente Trump, ogni proposta forte e giusta per porre fine a questa guerra”, in quanto “solo il presidente Trump e gli Stati Uniti d’America hanno abbastanza potere per porre fine una volta per tutte alla guerra”, sottolineando : “Il Presidente turco Erdogan, durante un incontro ad Ankara, ha proposto formati per i negoziati che ho sostenuto, ed è importante per noi che la Turchia sia pronta a fornire il sostegno necessario. Siamo pronti a lavorare in qualsiasi altro formato significativo che possa produrre risultati. Ma la cosa principale per fermare lo spargimento di sangue e raggiungere una pace duratura è lavorare in coordinamento con tutti i partner e che la leadership americana rimanga efficace, forte e avvicini una pace che duri a lungo e garantisca sicurezza alla popolazione”.
Secondo il Guardian , anche la Premier ucraina, Svyrydenko, che ha ribadito la necessità di rafforzare ulteriormente le sanzioni energetiche e finanziarie contro Mosca, lo Stato aggressore”, ha incontrato il segretario dell’esercito statunitense Daniel P. Driscoll, con cui ha valutato la situazione sul campo ed ha assistito in prima persona “alle conseguenze dell’aggressione russa”.
Ancora in merito al Piano USA, Il Telegraph, citando funzionari anonimi a conoscenza dell’accordo, ha riportato che “in base all’accordo dell’amministrazione Trump, Kiev cederebbe il controllo del Donbass orientale, ma ne manterrebbe la proprietà legale. La Russia pagherebbe una rendita non rivelata per il controllo di fatto della regione” e che il piano di “affitto di terreni” di Trump rientra nel modello di accordi commerciali utilizzati per sostenere gli accordi di pace”, in quanto, “Il Donbass è ricco di minerali e Mosca pagherebbe così una tassa fondiaria per compensare le perdite finanziarie subite dall’Ucraina a causa della perdita di accesso alle sue terre”.
Il segretario di Stato USA, Rubio, che parlerà domani con alti funzionari della sicurezza nazionale Ue, riguardo al Piano di pace americano per l’Ucraina, in un post social, ha scritto: “Porre fine a una guerra complessa e mortale come quella in Ucraina richiede un ampio scambio di idee serie e realistiche. E il raggiungimento di una pace duratura richiederà che entrambe le parti accettino concessioni difficili ma necessarie. Ecco perché stiamo sviluppando e continueremo a sviluppare un elenco di potenziali idee per porre fine a questa guerra, basate sul contributo di entrambe le parti coinvolte nel conflitto”.
La portavoce dell’Amministrazione Trump, Karoline Leavitt, in una dichiarazione alla Bbc, ha detto: “Il Presidente è stato chiaro fin dal primo giorno sul fatto di voler porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, ed è frustrato da entrambe le parti per il loro rifiuto di impegnarsi in un accordo di pace. Ciononostante, il Presidente e la sua squadra non si arrendono e gli Usa stanno lavorando a un piano dettagliato e accettabile per entrambe le parti per fermare le uccisioni e creare una pace duratura”.
Tuttavia, da Mosca, la portavoce del ministero degli Esteri, Zakharova, ha detto a Rbc che Mosca non ha ricevuto alcuna informazione dagli Usa attraverso i canali ufficiali sul piano di pace in Ucraina di cui hanno scritto diversi media internazionali e che, “se la parte americana avesse una qualsiasi proposta, l’avrebbero comunicata attraverso i canali in uso tra i ministeri degli Esteri dei due Paesi, ma il ministero degli Esteri di Mosca non ha ricevuto niente di simile dal Dipartimento di Stato”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, nella consueta conferenza stampa, ha dichiarato che “Mosca è aperta ai negoziati” ,che “la pausa nel processo negoziale è stata causata da Kiev” e che, “se necessario, è possibile organizzare immediatamente una conversazione telefonica tra il Presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Donald Trump”.
In merito al Piano di Pace USA per l’ Ucraina, Peskov ha evidenziato che non vi è alcuna consultazione in corso con gli Stati Uniti, ma vi sono “contatti in corso”.
Per Bruxelles, l’Alta rappresentante per la Politica estera, Kallas, nell’ambito degli Consiglio Affari Esteri dell’Ue, ha detto: “Noi sosteniamo una pace che sia giusta e duratura ma a ogni piano, per funzionare, serve che l’Europa e l’Ucraina siano a bordo. Non siamo a conoscenza di un coinvolgimento degli europei alla costruzione del piano di pace Usa. C’è un aggressore e una vittima: non sentiamo concessioni da parte della Russia, come ad esempio una tregua incondizionata, dato che lo bombe cadono ancora sui civili. L’Ue è tranquilla in merito alle consultazioni tra Russia e Stati Uniti sulla soluzione del conflitto in Ucraina. I ministri presenti in sala sono stati piuttosto compatti e, direi, tranquilli su questo, perché lo abbiamo già visto in passato e perché diversi piani di pace non possono funzionare se europei e ucraini non danno il loro consenso. È per questo che abbiamo concentrato le discussioni di oggi su ciò che stiamo facendo e sulla nostra linea d’azione”.
Poi, al termine della riunione, riguardo all’uso dei beni russi congelati per prestiti a Kiev , ha affermato: “Nel corso del Consiglio Affari Esteri non abbiamo discusso in profondità la questione del finanziamento dell’Ucraina, anche se il tema è stato sollevato. I Paesi che hanno preso la parola hanno espresso sostegno per il prestito di riparazione, basato sui beni congelati alla Banca centrale russa. Occorrerebbe chiedersi perché la Russia ora sta di nuovo mostrando un volto positivo. Penso che abbiano paura del prestito di riparazione”, basato sui beni congelati alla Banca centrale russa. Penso che stiano arrivando al punto che stanno finendo i soldi vogliono dimostrare all’esterno che sono super forti e tutto il resto, ma in realtà non è così. Questo ci dà ancora una volta una ragione per essere forti, per continuare sulla strada giusta, per sostenere l’Ucraina, ma anche per fare pressione sulla Russia”.
In ultimo, sulle nuove sanzioni a Mosca, Kallas, ha affermato: “I ministri degli Esteri dell’Ue nel Consiglio di oggi hanno sottolineato l’urgenza di procedere per fare pressione sulla Russia. E’ il messaggio che abbiamo ricevuto dai Paesi membri sul ventesimo pacchetto di sanzioni, al quale stiamo lavorando. Abbiamo anche discusso – continua – se potremmo essere più efficaci nel fare passi avanti, non concentrandoci sempre sui grandi pacchetti, ma ad esempio sulla flotta ombra. La Russia è molto creativa e anche noi dobbiamo esserlo. Occorre essere più agili. In realtà, sarebbe utile non concentrarsi sul “grande pacchetto ogni volta, ma ogni volta” sanzionare “alcune navi , cosa che ha “un effetto sulle esportazioni di greggio russo”.
Il ministro degli Esteri francese, Barrot , riguardo al Piano USA di pace per l’Ucraina, ha dichiarato: “Gli ucraini, che lottano eroicamente da tre anni, rifiuteranno ogni tipo di capitolazione. Serve partire da una tregua sulla linea di contatto, per poi arrivare ai negoziati, anche sui territori, l’unico che rifiuta è Putin. Tra i lavori in agenda oggi c’è il lavoro sul ventesimo pacchetto di sanzioni, che speriamo venga completato entro la fine dell’anno”.
Per la Germania, il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha detto: “Il governo federale tedesco è al fianco dell’Ucraina, tutto quello che abbiamo detto in passato resta giusto e necessario. Gli ucraini combattono la loro battaglia per la libertà, ma combattono anche per la libertà dell’Europa e per questo continueremo a sostenerli. La Germania continuerà a sostenere l’Ucraina e ha deciso di aumentare l'”assistenza militare di 3 miliardi di euro, portando il sostegno totale a 12 miliardi di euro per il prossimo anno e questo dice politicamente in modo chiaro da che parte stiamo”.
Per l’Italia, il ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione internazionale e Vicepremier, Tajani, sul Piano di pace USA per Kiev, ha affermato: “Sono solo indiscrezioni giornalistiche, è difficile commentare indiscrezioni giornalistiche. Quando sarà presentato faremo un’analisi approfondita. Come è sempre stato detto, l’Europa dovrà svolgere anch’essa un suo ruolo. Ma l’Ucraina rappresenta anche una barriera di sicurezza per l’Europa: se cade l’Ucraina aumentano i rischi per l’Europa e questo non possiamo assolutamente accettarlo né permetterlo”.
Riguardo all’uso dei beni congelati russi per finanziare prestiti a Kiev ha detto: “L’importante ora è trovare una soluzione sull’utilizzo dei beni russi congelati. Noi siamo favorevoli all’utilizzo di questi beni per sostenere l’Ucraina, però bisogna individuare la base giuridica che permetta di fare questa scelta. Quindi c’è soltanto una questione giuridica, non è una questione politica. Bisogna vedere come si può fare e come garantire anche la stabilità dell’eurozona. I giureconsulti ora devono fare un’analisi approfondita insieme alla Banca Centrale Europea”.
Restando in Ue, in un non paper , visionato dall’’AGI, sei Paesi membri ( Germania, Svezia, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania) hanno chiesto, in vista del Consiglio Commercio di lunedì, di discutere possibili nuovi dazi nei confronti di Russia e Bielorussia su acciaio e ferro, sostanze chimiche inorganiche e fertilizzanti a base di potassio.
Nell’ambito della diplomazia vaticana, il Segretario di Stato della Santa Sede ,cardinale Pietro Parolin, alla Messa per la commemorazione delle vittime dell’Holodomor, nella chiesa di Sant’Andrea della Valle, a Roma, ha sottolineato: “Non c’è nessuna giustificazione nel far vivere migliaia di civili al buio e al freddo. Ci colpiscono profondamente le notizie degli attacchi agli impianti elettrici e le strutture civili che hanno reso ancora più grave la vita di moltissime persone. Non possiamo restare indifferenti dinanzi a chi soffre la fame e l’incertezza, la guerra, il freddo invernale la prigionia e l’esilio. Ogni gesto che priva la popolazione civile della possibilità di vivere nella dignità è un’offesa all’umanità. Imploriamo che presto per l’Ucraina possa giungere l’alba di una pace giusta e duratura. Oggi insieme al popolo ucraino segnato dalla guerra ancora in corso siamo chiamati a perseverare nella preghiera. Solleviamo la speranza per un popolo che anela alla pace. Mentre ricordiamo l’Holodomor non possiamo dimenticare la tragedia che colpisce l’Ucraina. Tale orrore fu generato dall’odio, dall’ingiustizia e dall’abuso di potere”.
Sul Piano di pace USA per l’Ucraina, il segretario di Stato della Santa Sede ,cardinale Parolin, ha auspicato che “si aprano veramente vie di dialogo che permettano la fine di questa tragedia”, evidenziando: “Adesso discuteranno, e lì si vedrà di trovare un compromesso. Il cammino del negoziato è tutto in salita ma discuteranno e l’Europa dovrebbe partecipare e far sentire la sua voce e non rimanere esclusa”.
Domani, Papa Leone XIV riceverà in una speciale Udienza anche quattro bambini che sono stati deportati in Russia nell’ambito della guerra contro l’Ucraina.
Intanto, sul fronte dei combattimenti, il Presidente ucraino Zelensky ha reso noto che le persone uccise nell’attacco russo di ieri su Ternopil, nell’Ucraina occidentale, sono 26 , di cui 3 bambini e che altre 22 persone sono disperse e le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso.
La notte scorsa, invece, secondo quanto riportato dalle Forze Armate ucraine, Mosca ha attaccato l’Ucraina con 136 droni (di cui 106 sono stati abbattuti), colpendo 16 località, tra cui Velykomykhailivka (nella regione di Dnipropetrovsk), Huliaipole, Orikhiv, Novodanylivka e Plavni (nella regione di Zapo), mentre a Pokrovsk , sotto assedio russo, le forze ucraine hanno respinto 55 assalti nemici.
Il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere che, stanotte, le difese aeree hanno abbattuto 65 droni ucraini su diverse regioni russe e che, nell’oblast di Ryazan sarebbe stata colpita una raffineria di petrolio.
Nel frattempo, il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, ha rivendicato la conquista da parte delle truppe russe della città di Kupyansk ,nella regione ucraina di Kharkiv.
Da Londra , poi, nelle scorse ore, il ministro della Difesa britannico, Healey, nel corso di una conferenza stampa a Downing Street, ha annunciato che : “Una nave spia russa, Yantar, si trova al confine delle acque britanniche a nord della Scozia” e che si tratta di una nave “progettata per raccogliere informazioni e mappare i nostri cavi sottomarini”, evidenziando: “Abbiamo schierato una fregata della Royal Navy e aerei della RAF per monitorare e tracciare ogni mossa di questa nave, e la Yantar ha puntato i laser contro i nostri piloti. E’ la seconda volta quest’anno che questa nave, la Yantar, si schiera nelle acque britanniche. Il mio messaggio alla Russia e a Putin è questo: vi vediamo, sappiamo cosa state facendo e se la Yantar si dirige verso sud questa settimana, siamo pronti”.
Infine, la Polonia, che ha accusato Mosca del sabotaggio di una linea ferroviaria verso l’Ucraina accaduto nei giorni scorsi, ha fatto sapere, tramite il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski, che chiuderà il suo ultimo consolato russo rimasto aperto, a Danzica, nel nord del Paese.
Immediata, la replica del portavoce del Cremlino , Peskov: “Questa decisione significa che l’unica missione diplomatica russa che rimarrà aperta in Polonia sarà l’ambasciata a Varsavia. I legami con la Polonia si sono completamente deteriorati. Questa (decisione) è, probabilmente, un sintomo di questo deterioramento. Non possiamo che esprimere rammarico”.
La Polonia inoltre, durante i raid russi su Ternopil, ha temporaneamente chiuso gli aeroporti di Rzeszow e Lublino nel sud-est e, per salvaguardare il proprio spazio aereo, ha fatto anche decollare aerei polacchi e alleati.
©Riproduzione riservata