di Federica Marengo lunedì 5 maggio 2025

-Nelle scorse ore, il Presidente USA Trump, in un’intervista al programma “Meet the Press”, in onda su Nbc, parlando della guerra in Ucraina e della possibilità di arrivare a un accordo di pace, ha dichiarato: “Spero che siamo vicini a un accordo per la pace in Ucraina. Siamo più vicini con una delle due parti, non così vicini con l’altra parte. Ci potrà forse essere un momento in cui dirò che è qualcosa che non posso fare, che forse non è possibile raggiungere la pace, c’è un odio tremendo tra i due leader, i generali, alcuni soldati. Questa è una guerra che non sarebbe mai dovuta scoppiare, è una guerra orribile. Ogni giorno in media muoiono 5.000 soldati, non sono soldati americani, sono russi e ucraini, ma voglio risolvere il problema, perché se riuscirò a salvare migliaia di vite sono felice di poterlo fare”.
Inoltre, secondo quanto scritto dal New York Times: “L’Ucraina sta ricevendo un ulteriore aiuto nella sua guerra contro la Russia. Un sistema di difesa aerea Patriot basato in Israele sarà inviato all’Ucraina dopo essere stato rimesso a nuovo, hanno detto nei giorni scorsi quattro attuali ed ex funzionari statunitensi, e gli alleati occidentali stanno discutendo la logistica della Germania o della Grecia che potrebbero fornirne un altro”.
Notizia , quest’ultima, riportata anche dall’agenzia britannica Reuters, secondo cui: “Gli alleati occidentali dell’Ucraina stanno discutendo sulla fornitura di ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot Kiev, con l’obiettivo di raggiungere un accordo prima del vertice Nato di giugno. Gli Stati Uniti e la Grecia sono tra i potenziali fornitori di questi sistemi”.
A Mosca, invece, il Presidente russo Putin, in un’intervista rilasciata per un documentario realizzato in occasione dei suoi venticinque anni di insediamento al Cremlino, riguardo al conflitto in Ucraina, dopo il rifiuto da parte di Kiev di una tregua di tre giorni per la Festa della Vittoria sul nazifascismo nella Seconda guerra mondiale, cui è seguito un inasprimento delle tensioni tra Kiev e Mosca, si è detto convinto che “ci sarà una riconciliazione” e che “è solo questione di tempo”.
Poi, smentendo la minaccia nucleare da parte di Mosca, ha detto che “La Russia è in grado di portare a termine il conflitto con i risultati sperati senza ricorrere all’atomica” e che Mosca non voleva la guerra e puntava a una soluzione pacifica per il Donbass, ma che poi si “è scoperto che Kiev agiva in direzione diversa”, facendo riferimento agli accordi di Minsk.
Infine, Putin, sottolineando che spetterà ai russi decidere il suo successore, sulle relazioni Mosca-Pechino, ha affermato che costituiscono “un fattore di stabilità mondiale”.
Quest’oggi, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, nel consueto punto stampa, ha fatto sapere che il Presidente russo Putin “si sta preparando a un fitto programma di colloqui per celebrare l’80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica”, aggiungendo che non vi sono ancora novità su un possibile incontro tra il Presidente Putin e il Presidente USA Trump, evidenziando però che l’incontro è “necessario”, ma che va “adeguatamente preparato”.
Infine, a una domanda sull’accordo tra USA e Ucraina sulle terre rare, Peskov ha detto che “ è impossibile commentare questo accordo, perché non è del tutto chiaro di cosa si stia parlando”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, in visita da ieri in Repubblica Ceca, dove ha incontrato il Presidente Pavel e il Premier Fiala, ha dichiarato che “L’Ucraina è pronta ad avviare i primi negoziati per l’adesione all’Ue quest’anno”, ma che “alcuni leader Ue bloccano tale adesione”.
Al termine di tali incontri , la Repubblica Ceca ha annunciato l’ampliamento dell’addestramento dei piloti ucraini e l’ulteriore rafforzamento del programma di fornitura di munizioni di artiglieria all’Ucraina.
Quanto agli alleati occidentali di Kiev, secondo l’Ansa, che cita proprie fonti, la Commissione Europea presenterà domani a Strasburgo la proposta per il 17° pacchetto di sanzioni, in concomitanza con la data del 9 maggio, festa dell’Europa (nell’Ue) e festa della vittoria in Russia , che dovrebbe includere “nuovi nominativi nella lista nera, misure aggiuntive contro la flotta ombra e limitazioni ulteriori ai prodotti occidentali che trovano la via per la Russia e vengono usati poi nel campo di battaglia”.
Proprio a proposito della festa della Vittoria a Mosca, cui parteciperà anche il Presidente cinese Xi Jinping, oltre al Presidente brasiliano Lula , al Premier slovacco Fico e al Premier serbo Vucic, la portavoce della Commissione Ue per la politica estera Anitta Hipper ha dichiarato: “Riguardo alla visita del presidente cinese, Xi Jinping, a Mosca per la parata del 9 maggio abbiamo una posizione ferma: la Cina è membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha quindi anche la responsabilità di far rispettare la Carta delle Nazioni Unite e l’ordine basato sulle regole delle Nazioni Unite e internazionali. La Cina continua inoltre a svolgere un ruolo chiave nel favorire la continua guerra di aggressione della Russia. Senza il sostegno della Cina e della Russia, la Russia non sarebbe in grado di continuare la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina con la stessa forza”.
Ciò, mentre, da Mosca, il Servizio di intelligence estero russo (Svr) ,in una nota, ha accusato l’Ue e Kiev di “cercare di oscurare il Giorno della Vittoria”, con “i piani dei governanti di alcuni Paesi dell’Ue di accettare l’invito di Zelensky a recarsi a Kiev per partecipare a eventi alternativi alle celebrazioni del 9 maggio a Mosca, nonché dagli avvertimenti del capo della diplomazia europea Kaja Kallas agli Stati membri e ai candidati all’adesione all’Ue nel caso in cui i loro rappresentanti si presentino alle celebrazioni in Russia, già annunciate dai leader di Slovacchia e Serbia” e con “ la decisione delle autorità tedesche di non permettere agli ambasciatori di Russia e Bielorussia di partecipare agli eventi commemorativi in tutto il Paese”.
Sempre restando in area Ue, la guerra in Ucraina e il rafforzamento della difesa europea sono stati tra i temi affrontati nell’incontro tra la Presidente della Commissione Ue von der Leyen e il Presidente francese Macron a margine della conferenza Choose Europe for Science.
Al riguardo, la Presidente von der Leyen , in un post social, ha scritto: “Ottimo incontro con il Emmanuel Macron dopo la conferenza Choose Europe for Science. Abbiamo discusso le principali questioni geopolitiche. In un mondo in subbuglio, soprattutto nel commercio, la nostra prosperità dipenderà dalla nostra unità, dalla nostra capacità di costruire solide partnership e dalla forza del nostro mercato interno. Abbiamo anche discusso dei nostri sforzi per rafforzare la sicurezza del nostro continente con il piano di potenziamento dell’industria europea della difesa entro il 2030. Infine, più che mai, siamo pienamente al fianco dell’Ucraina, con le parole ma soprattutto con i fatti: rafforzamento del sostegno militare, accresciuta cooperazione tra le nostre industrie della difesa, intensificazione della pressione sulla Russia e fermo sostegno all’Unione Europea”.
In ultimo, il portavoce della Commissione Europea Stefan de Keersmaecker ha reso noto che domani sarà presentata da Dan Jorgensen, dal Commissario europeo per l’Energia e gli alloggi ,una tabella di marcia per porre fine alle importazioni di energia russa.
Nel frattempo, sul fronte dei combattimenti, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, le forze di Mosca hanno compiuto raid su diverse regioni del Paese, tra cui Mykolaiv, Odessa, Kharkiv, Sumy e Chernihiv.
La Difesa russa, invece, ha reso noto di aver respinto un attacco di droni ucraini sulle regioni di Bryansk, Kaluga, Belgorod e Mosca, dove hanno causato “danni minori” nella cittadina di Podolsk.
Inoltre, le forze di Kiev hanno effettuato una nuova offensiva nella regione di Kursk, conquistando la città di Tyotkino e uccidendo 3 persone. In merito, il Comandante in capo delle Forze Armate dell’Ucraina , il generale Oleksandr Syrskyi, ha dichiarato: “Durante una visita di lavoro, ho premiato i nostri militari che si sono distinti durante l’operazione Kursk. Questa operazione, che dura da nove mesi, ha raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi. Grazie alle nostre azioni attive nella regione di Kursk, siamo riusciti a prevenire la campagna offensiva del nemico nelle regioni di Sumy e Kharkiv. La zona cuscinetto creata dalle Forze di Difesa ucraine nelle aree di confine rimane tuttora rilevante. L’operazione Kursk è stata esattamente questo. È stata una sorpresa per il nemico. L’Ucraina ha dimostrato di essere in grado di contrattaccare, combattere e respingere il nemico, anche sul suo territorio”.