di Federica Marengo giovedì 24 aprile 2025

-Dopo il post del Presidente USA Trump sulla propria piattaforma social in cui, replicando al no del Presidente ucraino Zelensky al riconoscimento di Kiev dell’annessione della Crimea da parte della Russia come una delle condizioni dell’accordo di pace, ha accusato il leader ucraino di prolungare così la guerra e ha minacciato di sfilarsi dai negoziati se a breve non vi sarà un’intesa, il Presidente Zelensky, che auspica un incontro con Trump in occasione dei funerali di Papa Francesco, che si terranno sabato a Roma, ha controreplicato via social al numero uno della Casa Bianca, ricordando le parole del Segretario di Stato Usa della prima amministrazione Trump(2018), Pompeo, in merito al non riconoscimento dell’annessione russa e l’incontro avuto ieri a Londra tra i rappresentanti di Ucraina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania definito “costruttivo” dal capo dell’ufficio presidenziale, Yermak e dal ministro degli Esteri, Sybiha, riguardo cui ha evidenziato: “Oggi c’erano in gioco molte emozioni. Siamo grati ai nostri partner. L’Ucraina agirà sempre nel rispetto della sua Costituzione e siamo assolutamente certi che i nostri partner, in particolare gli Stati Uniti, agiranno in conformità con le loro ferme decisioni”.
Inoltre, il Presidente USA Trump, ai giornalisti presenti nello Studio Ovale, ha ribadito di ritenere persa la Crimea per Kiev e ha detto di aver raggiunto un accordo con la Russia per porre fine alla guerra e che ora deve ottenere l’ok di Zelensky.
Tuttavia, nelle ultime ore, in un post pubblicato sempre sulla sua piattaforma social, il Presidente Trump, dopo un altro attacco russo su Kiev lanciato nella notte, che ha causato 12 morti e 70 feriti, ha scritto: “Non sono contento degli attacchi russi a Kiev. Non necessari, e in un pessimo momento. Vladimir, stop! muoiono 5000 soldati a settimana. Facciamo in modo che l’accordo di pace si concluda!”.
Nello stesso tempo, anche il Presidente Zelensky, rientrato in Ucraina dopo una breve visita ufficiale in Sudafrica per rafforzare le relazioni bilaterali e la cooperazione, proprio a causa dell’attacco a Kiev, ha rimarcato che: “L’Ucraina fa tutto quello che vogliono gli alleati, ma non può cambiare idea sulla Crimea”.
A Mosca, che ha precisato di aver colpito nel raid su Kiev industrie del settore militare e non edifici civili, il portavoce del Cremlino Peskov ha dichiarato di pensarla come il Presidente USA Trump sulla Crimea e la portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova, in un punto stampa, ha detto: “Per dire le cose come stanno, Zelensky ha interrotto il ciclo di consultazioni di Londra, confermando in modo convincente l’intenzione di Kiev di affossare a qualsiasi costo il nascente processo di pace. Kiev ha analogamente deriso gli accordi di Minsk e la tregua di Pasqua e ha interrotto la moratoria sugli attacchi alle strutture energetiche e i negoziati di Istanbul”.
Sui negoziati con gli USA, invece, in attesa del nuovo incontro al Cremlino tra il Presidente Putin e l’inviato speciale USA Witkoff che si terrà domani, il segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, Shoigu ha evidenziato: “La Russia è pronta a riprendere il dialogo con gli Usa sulla stabilità strategica, rispondendo a segnali in questo senso dell’amministrazione di Donald Trump, ma solo se saranno tenuti in considerazione tutti i fattori che hanno un impatto sulla sicurezza, compresa l’espansione della Nato, la costruzione di un sistema di difesa missilistico globale e lo schieramento di missili a corto e medio raggio. L’attuale crisi nel campo del controllo delle armi strategiche e nel campo del disarmo è una diretta conseguenza della politica spericolata della precedente amministrazione Usa”.
Lo stesso Shoigu, in un post social, ha scritto: “Nel novembre 2024 sono state apportate modifiche ai Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare, in base alle quali la Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione. La Russia sta monitorando attentamente i preparativi militari dei Paesi europei. In conformità con la Strategia di sicurezza nazionale della Federazione Russa, nel caso in cui Stati stranieri commettano azioni ostili che rappresentino una minaccia alla sovranità e all’integrità territoriale della Federazione Russa, il nostro Paese ritiene legittimo adottare misure simmetriche e asimmetriche necessarie per reprimere tali azioni e impedirne la ripetizione. La deterrenza nucleare viene attuata nei confronti di Stati e coalizioni militari che considerano la Russia un potenziale nemico e possiedono armi di distruzione di massa o un significativo potenziale di combattimento di forze multiuso”.
Per Bruxelles, la Vicepresidente della Commissione UE e Alta rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri, Kallas, in occasione della Giornata mondiale per il multilateralismo , ha dichiarato: “La guerra di aggressione immotivata e illegale della Russia contro l’Ucraina è un attacco diretto alla pace, alla sicurezza e ai principi stessi su cui si fondano le Nazioni Unite. Questa guerra sottolinea che lo stato di diritto non deve mai essere sostituito dallo stato di forza. L’Unione europea ha sempre rispettato e continuerà a rispettare la Carta delle Nazioni Unite e i suoi principi fondamentali: sovranità, uguaglianza degli Stati membri, integrità territoriale, indipendenza politica e autodeterminazione. Questi non sono ideali astratti; sono il fondamento della pace e della sicurezza internazionale”, mentre in un post social, in merito alla situazione in Ucraina, ha scritto: “Mentre afferma di cercare la pace, la Russia ha lanciato un attacco aereo mortale su Kiev. Questa non è una ricerca della pace, ma una sua presa in giro. Il vero ostacolo non è l’ Ucraina, ma la Russia, i cui obiettivi bellici non sono cambiati”.
Da Londra, dove è in corso il Summit sulla sicurezza energetica, alla quale ha preso parte anche la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, il Premier britannico, Starmer, ha detto: “L’Europa non deve mai più trovarsi in una posizione in cui la Russia pensi di poterci ricattare sull’energia e, finché la Russia non si siederà al tavolo delle trattative e non accetterà un cessate il fuoco completo e incondizionato, dobbiamo continuare a reprimere le sue entrate energetiche, che continuano ad alimentare le casse di Putin. È il momento di agire, ed è il momento di costruire un partenariato con l’Ue che risponda alle esigenze del nostro tempo, affrontando gli shock globali degli ultimi anni e lavorando insieme per minimizzare l’impatto sui lavoratori”.
Il Presidente francese Macron,invece, parlando con la stampa nel corso della sua visita in Madagascar, nel ribadire il sostegno a Kiev, ha detto che non ci si può aspettare che il Presidente Zelensky accetti i termini del cessate il fuoco mentre Kiev, la capitale, è sotto bombardamento e che “Sull’ Ucraina, gli americani devono prendersela soltanto con una persona, il Presidente Putin”.
Intanto, sul fronte dei combattimenti, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, oltre alla capitale Kiev, sono state colpite da 70 missili e 5 droni altre regioni: Kharkiv, Zhytomyr, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Khmeknytskyi.
La Difesa di Mosca, invece, ha fatto sapere di aver abbattuto 87 droni ucraini in territorio russo e che un raid su Belgorod ha causato la morte di 2 persone e il ferimento di 6. Inoltre, Mosca ha anche rivendicato la conquista di un altro villaggio a sud-est della regione di Donetsk.
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