di Federica Marengo mercoledì 23 aprile 2025

-Secondo quanto riportato dal Financial Times, il Presidente russo Putin sarebbe pronto a congelare la guerra sul fronte attuale, ovvero a circoscrivere le annessioni territoriali alle quattro regioni ucraine occupate in parte, rinunciando alla rivendicazione dei territori che non occupa e ,convergendo così con le aperture degli Stati Uniti, disponibili anche a riconoscere la Crimea, annessa da Mosca nel 2014, come russa.
Il numero uno del Cremlino avrebbe avanzato tale proposta all’inviato speciale USA Witkoff, durante l’ultimo incontro, come parte dello sforzo per arrivare a un accordo di pace con il Presidente Trump.
Il media Axios, citando fonti a conoscenza diretta della proposta, ha poi confermato ciò e ha riferito che “Gli Stati Uniti si aspettano una risposta oggi a una proposta di pace che include il riconoscimento “non ufficiale” del controllo russo su quasi tutte le aree occupate dall’inizio della guerra in Ucraina nel 2022”.
Inoltre, per Axios, “gli Stati Uniti revocherebbero le sanzioni imposte alla Russia dal 2014 e l’Ucraina recupererebbe una piccola parte di Kharkiv, occupata dai russi, mentre la centrale nucleare di Zaporizhia sarebbe considerata territorio ucraino, ma gestita dagli Stati Uniti, con elettricità fornita sia all’Ucraina che alla Russia.
Tuttavia, in seguito alle dichiarazioni del Presidente ucraino Zelensky, in cui ha ribadito che “l’Ucraina non riconoscerà legalmente l’occupazione della Crimea”,una delle condizioni chiave dell’accordo di pace proposto dall’amministrazione Trump, il Segretario di Stato USA Rubio ha cancellato il suo viaggio a Londra, dove oggi si sarebbe dovuto tenere un nuovo round dei colloqui con i leader europei per la soluzione del conflitto in Ucraina.
Lo stesso segretario di Stato Usa, Rubio, ha poi scritto in un post su X: “Non vedo l’ora di dare seguito alle discussioni in corso a Londra e di riprogrammare il mio viaggio nel Regno Unito nei prossimi mesi. Il nostro team attende con ansia di tenere incontri tecnici proficui e concreti con le controparti ucraine e britanniche”.
Dal Vicepresidente USA Vance, invece, è arrivato l’invito e l’avvertimento alla Russia e all’Ucraina di accettare le cessioni territoriali oppure gli USA abbandoneranno i negoziati.
Rinviati, i colloqui per la pace in Ucraina con i ministri degli Esteri internazionali, ma non quelli con i funzionari. Quindi, la delegazione ucraina ha incontrato l’inviato speciale USA Kellogg.
A ciò, si aggiunge che l’Ucraina ha posto come pre-condizione per trattare il cessate il fuoco completo.
A tal proposito, il Telegraph ha pubblicato i sette punti del piano di pace Usa che la Casa Bianca avrebbe presentato all’Ucraina e da questa respinti e che prevede: 1) rinuncia dell’Ucraina alla Crimea: l’Ucraina dovrebbe rinunciare ufficialmente a ogni rivendicazione su Crimea, che resterebbe sotto controllo russo; 2) cessazione delle ostilità: entrambe le parti cesserebbero le azioni militari lungo la linea del fronte attuale, congelando di fatto il conflitto; 3) revoca delle sanzioni Usa alla Russia: gli Stati Uniti annullerebbero tutte le sanzioni economiche imposte a Mosca, in cambio del rispetto del piano; 4) controllo Usa sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, con una cooperazione energetica trilaterale (USA-Russia-Ucraina); 5) negoziati diretti tra Mosca e Kiev senza garanzie di sicurezza da parte di terzi o alleanze; 6) rinuncia alla Nato da parte dell’Ucraina, ma via libera al suo ingresso nell’UE; 7)Accordo tra le parti da firmare su una cooperazione sui minerali strategici, con partecipazione americana.
Dopo l’annullamento dell’incontro tra i ministri degli Esteri Ue e gli omologhi e rappresentanti dell’Ucraina e dell’USA , il Presidente ucraino Zelensky, ha spiegato in un post social: “Noi in Ucraina insistiamo per un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato. Questa è stata la proposta assolutamente corretta degli Stati Uniti l’11 marzo di quest’anno. È assolutamente possibile. Ma è possibile solo se la Russia lo fa e ferma le uccisioni. A Pasqua abbiamo ottenuto una diminuzione dell’intensità delle ostilità e nessun allarme aereo. L’Ucraina ha proposto di prolungare questa pausa per almeno 30 giorni e di rendere completo il cessate il fuoco. Siamo anche pronti a un cessate il fuoco immediato, almeno sugli obiettivi civili, e lo abbiamo già dichiarato. Questa dovrebbe essere una priorità comune a tutti i partner – salvare vite umane. Abbiamo avuto un incontro con i nostri partner a Parigi. Oggi continuiamo a Londra – la delegazione ucraina ha già iniziato gli incontri. L’Ucraina ha ripetutamente affermato di non escludere nessuna delle formule che possono portare a un cessate il fuoco e, di conseguenza, a una vera pace. Fermare le uccisioni è l’obiettivo numero uno. Sono grato a tutti coloro che si concentrano su questo aspetto e che ci aiutano a porre fine alla guerra. La pace può arrivare nel silenzio, e il primo segno del silenzio è l’assenza di terrore”.
La vicepremier e ministra dell’Economia ucraina Yulia Svyrydenko ha poi sottolineato che “Se a Kiev non verrà concessa l’adesione alla Nato, l’Ucraina richiederà garanzie di sicurezza vincolanti, sufficientemente forti da scoraggiare future aggressioni e sufficientemente chiare da garantire una pace duratura. L’Ucraina è pronta a negoziare ma non ad arrendersi. Non ci sarà alcun accordo che fornisca alla Russia le basi più solide di cui ha bisogno per riorganizzarsi e tornare con maggiore violenza. Un cessate il fuoco completo – a terra, in aria e in mare – è il primo passo necessario. Se Mosca avesse invece optato per una pausa limitata, Kiev avrebbe risposto a sua volta”.
Il presidente degli Stati Uniti Trump, in un post sulla sua piattaforma social, ha così commentato il no del Presidente Zelensky al riconoscimento dell’occupazione russa della Crimea: “Questa dichiarazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia. Sono dichiarazioni incendiarie come quelle di Zelensky che rendono così difficile risolvere questa guerra. Non ha nulla di cui vantarsi! La situazione per l’Ucraina è disastrosa: può ottenere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l’intero Paese”.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino Peskov, nel corso della consueta conferenza stampa, a chi gli chiedeva dei colloqui odierni a Londra tra rappresentanti ucraini, statunitensi ed europei, ha risposto: “Prima di tutto, non era previsto alcun vertice a Londra. Non so di cosa stiate parlando. Un vertice è un incontro ad alto livello. A Londra si è parlato di un incontro tra i rappresentanti degli Stati Uniti e dell’Ucraina, in modo che gli Stati Uniti potessero continuare i loro sforzi di mediazione. A quanto ci risulta, non è stato ancora possibile avvicinare le posizioni su alcune questioni, quindi l’incontro non ha avuto luogo. Continuiamo i nostri contatti con gli americani, non abbiamo contatti con gli europei e nemmeno con gli ucraini. Anche se il Presidente Putin rimane aperto a tali contatti nell’interesse di un accordo. Questo è lo status quo oggi”.
Poi, sul confronto tra Mosca e USA, nel cui ambito vi sarà un’altra visita venerdì 25 aprile dell’inviato speciale USA Witkoff, Peskov, ribadendo il no della Russia all’invio di forze di pace europee e Nato sul territorio ucraino, ha detto: “Gli Stati Uniti continuano i loro sforzi di mediazione. Naturalmente, accogliamo con favore questi sforzi di mediazione. Continuiamo anche i nostri contatti. Lo ripeto ancora una volta. Naturalmente, ci sono molte sfumature intorno all’accordo che devono essere discusse. Questo lavoro continua. I media riportano molte notizie diverse. Capite bene che qualsiasi abbozzo di opzione di accordo non può essere reso pubblico. Non appena diventano pubbliche, perdono la loro efficacia. Pertanto, il lavoro viene svolto in modo discreto e deve essere portato avanti in silenzio. Questo è ciò da cui procediamo e vi esortiamo a fare molta attenzione alle fughe di informazioni. La Russia continua a opporsi all’ammissione di forze di pace occidentali. Di fatto, si tratterà di forze e mezzi della Nato sul territorio dell’Ucraina. Questa è stata una delle ragioni principali dell’inizio dell’operazione militare speciale. I singoli possibili elementi dell’accordo non saranno discussi pubblicamente. Pertanto, non daremo alcun commento su singole storie”.
Sempre Peskov, intervistato dalla testata francese Le Point, ha detto : “Il presidente americano, Donald Trump, non ha fissato una data di scadenza entro la quale istituire un cessate il fuoco in Ucraina e anche la Russia non ritiene opportuno stabilire scadenze. L’incontro tra Trump e Putin dovrebbe essere produttivo, attualmente sono in corso i lavori preparatori. Se l’Ucraina ritirasse le sue truppe dalle quattro regioni sancite dalla costituzione russa come parte integrante della Russia, finirebbe subito il conflitto”.
A Bruxelles, il portavoce della Commissione europea ,Guillaume Mercier, riguardo ai piani di pace russi, che vorrebbero i confini ucraini congelati allo stato attuale del conflitto e sui negoziati in corso a Londra, ha detto: “Siamo al fianco dell’Ucraina con l’impegno a sostenerne la sovranità, indipendenza e integrità territoriale. Per quanto riguarda la Crimea, la nostra posizione è davvero chiara: la Crimea è Ucraina”.
Posizione , questa della Commissione UE, rilanciata dall’Eliseo, che, in risposta all’appello del Vicepresidente USA Vance, ha dichiarato: “Il rispetto dell”integrità territoriale e della vocazione europea dell’Ucraina sono esigenze molto forti degli europei. L’obiettivo resta quello di costruire un approccio comune che gli Stati Uniti potrebbero presentare ai russi”, seguito da un portavoce di Downing Street , che ha detto: “Sosteniamo gli sforzi guidati dagli Stati Uniti per porre fine in modo duraturo alla guerra. Penso che sia ciò che tutti noi vogliamo. Alla fine della giornata, deve essere l’Ucraina a decidere il suo futuro”.
Nel frattempo, sul fronte dei combattimenti, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nelle ultime 24 ore, infatti, le forze di Mosca hanno colpito con un drone un autobus a Dnipropetrovsk, nel sud-est del Paese, causando la morte di 9 persone e il ferimento di altre 30. Colpita anche la centrale elettrica di Kherson e le regioni di Kharkiv e di Donetsk.
L’esercito ucraino, inoltre, ha fatto sapere che “Mosca sta preparando un’offensiva per raggiungere il confine amministrativo delle regioni di Dnipropetrovsk e Donetsk, e che “gli occupanti russi stanno radunando le forze, riducendo così il numero di attacchi”.
Il ministero della Difesa russo, invece, ha reso noto di aver abbattuto 10 droni ucraini sulle regioni di Belgorod, Bryansk, Kaluga, Orel e Tula e ha rivendicato l’ulteriore avanzata nella regione di Donetsk.
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