di Federica Marengo martedì 1°luglio 2025

-Proseguono gli attacchi israeliani sul nord di Gaza: nelle ultime 24ore, secondo l’agenzia palestinese Wafa, sono almeno 51 i morti, decine i feriti e numerosi gli edifici residenziali distrutti.
Colpito da un bombardamento anche un caffè Internet Point sul lungomare di Gaza city, nel quale sono stati uccisi 39 giornalisti, numero che va ad aggiungersi ai cronisti e alle croniste uccise finora: circa 228.
In merito, l’Idf ha fatto sapere di aver avviato un’indagine, in quanto l’attacco era finalizzato a colpire agenti di gruppi terroristici. Sempre l’Idf ha reso noto di aver colpito nelle ultime 24 ore , nella Striscia, 140 obiettivi terroristici.
Secondo il ministero della Salute palestinese in Cisgiordania, poi, dove sono in atto scontri tra l’Idf e i coloni, 2 giovani sono stati uccisi nella notte dal fuoco delle Forze di difesa israeliane a Hebron e Ramallah.
Sul fronte umanitario, la Croce rossa ha fatto sapere che almeno 66 bambini sono morti a Gaza per via della malnutrizione, mentre 160 organizzazioni hanno firmato un appello contro il GHF, il centro di distribuzione di aiuti umanitari sostenuto da Israele e USA, ritenendo pericoloso e mortale per la popolazione il metodo usato per la distribuzione.
Disordini, sono avvenuti all’udienza davanti all’Alta Corte di Giustizia israeliana per stabilire se il Premier Netanyahu possa nominare il nuovo capo dello Shin Bet.
Intanto, il Presidente USA Trump, che ha ribadito la sua difesa del Premier israeliano Netanyahu rispetto ai processi in atto in quanto “interferiscono” con i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e con l’Iran, è al lavoro sul fronte diplomatico per raggiungere a breve un accordo con Hamas sulla tregua nella Striscia e sulla liberazione degli ostaggi.
Proprio i negoziati riguardo Gaza e l’Iran, così come la Siria, cui Trump ha revocato le sanzioni, saranno al centro dell’incontro del numero uno della Casa Bianca con il Premier israeliano Netanyahu, che dovrebbe tenersi il 7 luglio, anche se l’ufficio del Primo ministro di Tel Aviv non ha ancora confermato.
Il Presidente degli Stati Uniti Trump, in queste ore, rispondendo a una domanda sulla volontà del Premier Netanyahu di porre fine alla guerra a Gaza, ha detto: “Molto ferma. Anche lui vuole finirla e penso che avremo un accordo la prossima settimana”.
Riguardo alla ripresa dei negoziati USA-Iran, invece, sebbene il Presidente Trump abbia affermato che questi ultimi potrebbero riprendere già in settimana, il ministro degli Esteri iraniano, Araghchi, in un’intervista alla CBS , ha detto : “Non credo che i colloqui riprenderanno così rapidamente. Per decidere se riprenderli dobbiamo prima assicurarci che Washington non li sfrutterà nuovamente per un’aggressione militare. Le porte della diplomazia non saranno mai chiuse”.
Poi, alla domanda se l’Iran intenda continuare ad arricchire l’uranio, Araghchi ha risposto: “Non si può cancellare la tecnologia e la scienza per l’arricchimento con i bombardamenti. Se c’è questa volontà da parte nostra, e la volontà di fare ancora progressi in questo settore esiste, saremo in grado di riparare rapidamente i danni e recuperare il tempo perduto. Il programma nucleare pacifico è diventato motivo di orgoglio nazionale. Abbiamo anche superato 12 giorni di guerra imposta, quindi la gente non si tirerà indietro facilmente dall’arricchimento” .
Restando in tema negoziati USA-Iran, per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Tajani, a margine dell’assemblea di Assarmatori a Messina, ha detto: “Stiamo lavorando perché possa riaprirsi il dialogo tra Stati Uniti e l’Iran. Abbiamo offerto anche Roma come sede di eventuali e colloqui, come lo è stata in colloqui tra Stati Uniti, Iran e Oman. Vogliamo il dialogo”.
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