di Federica Marengo lunedì 5 maggio 2025

Nella notte, il Gabinetto israeliano ha approvato all’unanimità il piano per espandere le operazioni militari nella Striscia di Gaza, che prevede: azioni in vaste aree della Striscia e il mantenimento dei territori, lo spostamento della popolazione verso sud e attacchi contro i miliziani palestinesi, al fine di conseguire la vittoria.
Inoltre, è stato approvato ,con il voto contrario del ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir , anche un piano per l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza e la loro distribuzione tramite aziende private od organizzazioni internazionali, che sarà controllata dall’esercito. Ciò, al fine di evitare che Hamas dirotti gli aiuti verso i suoi miliziani.
Secondo il Times of Israel, il piano sarà attuato solo dopo la visita di Donald Trump nella regione la prossima settimana e, fino ad allora, si cercherà di raggiungere un accordo con Hamas su un cessate il fuoco e gli ostaggi.
ll Premier israeliano, Netanyahu, in un videomessaggio pubblicato via social, ha dichiarato: “Il governo israeliano ha deciso di lanciare un’operazione massiccia a Gaza, su raccomandazione del capo di Stato maggiore,Eyal Zamir, per distruggere Hamas. Pensa che ci aiuterà a liberare gli ostaggi e sono d’accordo con lui. Oggi vi aggiorno senza i filtri dei media.
Quindi, nel dettaglio, il Premier Netanyahu ha spiegato che “la popolazione di Gaza sarà trasferita per proteggerla” e che “qualsiasi territorio le forze israeliane conquisteranno non verrà ceduto in seguito”, rendendo nota poi la decisione dinon istituire una commissione statale d’inchiesta sul 7 ottobre, sottolineando: “Dobbiamo farlo, ma alla fine della guerra. Siamo alla vigilia di un’invasione massiccia di Gaza, secondo le raccomandazioni dello Stato maggiore. Poi la esamineremo e sarà necessario un esame politico, a partire dal primo ministro e dallo staff. Lo esigo”.
Più tardi, centinaia di persone si sono radunate fuori dal Parlamento israeliano, la Knesset, per protestare contro il governo, chiedendo un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza.
A Bruxelles, un portavoce della Commissione Ue ,rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della consueta conferenza stampa, ha dichiarato in merito: “L’Unione europea è preoccupata per l’estensione delle operazioni delle forze israeliane a Gaza, che porterà a ulteriori vittime e nuove sofferenze per la popolazione palestinese. Esortiamo Israele ad esercitare moderazione. L’Alto rappresentante ha chiaramente indicato che i negoziati sono l’unica via. È essenziale un ritorno al cessate il fuoco, che conduca alla liberazione degli ostaggi e alla fine delle ostilità”. Inoltre, l’Unione europea ha ribadito la richiesta dello sblocco della distribuzione degli aiuti umanitari e il ripristino dei servizi essenziali a Gaza.
L’agenzia delle Nazioni Unite, responsabile del coordinamento dell’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, ha rilasciato una dichiarazione in cui respinge “il piano israeliano che intende cambiare radicalmente le modalità di ingresso e distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza”.
Al riguardo, Hamas ha dichiarato: “Rifiutiamo l’uso degli aiuti come strumento di ricatto politico e sosteniamo la posizione delle Nazioni Unite contro qualsiasi accordo che violi i principi umanitari. Il continuo ostruzionismo all’ingresso degli aiuti da parte di Israele dal 2 marzo lo ha reso pienamente responsabile della catastrofe umanitaria a Gaza”.
Accuse, quelle di Hamas, respinte da Israele e dal capo dell’Idf.
Nel tardo pomeriggio di oggi, poi, fonti israeliane hanno confermano che l’Aeronautica Militare di Tel Aviv sta effettuando attacchi nella città portuale yemenita di Hodeidah, in risposta all’ attacco missilistico balistico degli Houthi che ieri ha colpito la zona vicino all’aeroporto Ben Gurion, ferendo diverse persone.
Gli attacchi israeliani in Yemen sono stati preceduti da attacchi effettuati dagli Stati Uniti nei pressi della capitale Sana’a.
Dall’Iran, dove la tv di Stato ha annunciato la realizzazione di un nuovo missile balistico, Qassem Basiar, con una gittata di oltre 1.200 chilometri, il Ministero degli Esteri di Terhan ha respinto come “infondate” le accuse secondo cui l’Iran sarebbe dietro le azioni militari degli Houthi.
Intanto, sono proseguiti nelle ultime ore gli attacchi israeliani sulla Striscia dove , secondo l’agenzia di protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, due raid aerei di Tel Aviv hanno ucciso almeno 19 persone nel nord del territorio palestinese, nella città di Gaza e a Beit Lahiya, nel nordovest. Colpite anche Khan Yunis, nel sud, e Nuseirat , dove otto persone sono state uccise.
Le forze di difesa israeliane hanno anche annunciato di aver completato nei giorni scorsi un’operazione contro il quartier generale centrale dell’unità militare siriana responsabile della zona del Monte Hermon ai tempi del regime di Assad, nel nord-est di Israele, al confine con la Siria e il Libano e di aver localizzato nell’area e , distrutto o confiscato : infrastrutture militari, bunker e un ampio arsenale composto da cannoni, lanciatori, mortai, razzi, ordigni esplosivi e mine.
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