di Federica Marengo lunedì 5 agosto 2024
-L’Iran ha ribadito che intraprenderà un’azione per “punire” Israele a causa dell’uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta con un raid a Teheran, ma che non vuole un’escalation nella regione. Un funzionario israeliano ha riferito all’emittente statunitense NBC News che “Israele si sta preparando al lancio di un attacco con razzi e droni della durata di più giorni da parte dell’Iran e di Hezbollah. Tuttavia, secondo gli Stati Uniti , l’attacco iraniano è imminente. In Medio Oriente, infatti, è arrivato il capo del comando centrale USA ,Kurilla, per coordinare la risposta degli alleati in difesa di Israele.
Intanto, il Segretario di Stato americano, Blinken, secondo cui l’Iran potrebbe attaccare nelle prossime 24 ore, ha parlato con i ministri degli Esteri del G7 degli sforzi diplomatici per evitare una escalation, con il Premier iracheno, cui ha ribadito l’importanza che tutte le parti prendano provvedimenti per abbassare la tensione e con le controparti egiziane e del Qatar, chiedendo di “evitare l’escalation”, che “non giova a nessuno e soprattutto danneggia quei milioni di civili che vogliono vivere in modo pacifico”.
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale USA, Kirby, poi, ha assicurato che gli Stati Uniti difenderanno Israele, aggiungendo che la Vicepresidente Kamala Harris, ha partecipato alla decisione del Pentagono di inviare altri mezzi navali ed aerei nella regione.
Il Presidente USA Biden, invece, come riportato da una nota della Casa Bianca, ha parlato con re Abdullah di Giordania “dei loro sforzi per una de-escalation nella regione, anche attraverso un cessate il fuoco immediato e un accordo di rilascio degli ostaggi”. Biden ha ringraziato Abdullah “per la sua amicizia e ha affermato il sostegno incrollabile degli Stati Uniti alla Giordania come partner e alleato nella promozione della pace e della sicurezza regionale”.
Proprio il re di Giordania Abdullah , nelle scorse ore, ha inviato il capo della sua diplomazia a Teheran, (circostanza mai accaduta negli ultimi venti anni) per scongiurare l’attacco, ma , secondo quanto riferito da diverse fonti, tale sforzo diplomatico, insieme con altri, non è servito. Dal Wall Street Journal, l’Iran ha respinto tutte le richieste di moderazione arrivate dai Paesi arabi, dichiarando che non gli importa se si scatenerà una guerra nazionale, in quanto è necessario vendicare l’uccisione di Haniyeh.
Il regime degli ayatollah, infatti, ha fatto sapere che la risposta dell’Iran per la morte del capo politico di Hamas sarà “schiacciante” e “sorprendente” e “coinvolgerà tutti i soci dell’asse della resistenza contro Israele”. Una risposta, che, secondo indiscrezioni riportare dai media israeliani , farà affidamento anche sulle armi fornite dalla Russia, tra cui i missili Iskander usati contro l’Ucraina.
A proposito di Mosca, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, il Segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo Serghei Shoigu, ex ministro della Difesa, è arrivato oggi a Teheran per dei colloqui con autorità iraniane, tra le quali il Presidente Masud Pezeshkian e il Capo di Stato maggiore delle forze armate, Mohammad Bagheri, in merito a “vari aspetti della sicurezza globale e regionale”.
Inoltre, il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass, ha riferito che “l ‘inviato speciale russo per il Medioriente, Mikhail Bogdanov, e l’ambasciatore dell’Arabia Saudita a Mosca, Abdel Rahman Bin Suleiman Al-Ahmad, hanno lanciato il loro appello a un cessate il fuoco immediato nel conflitto israelo-palestinese, al fine di “favorire una de-escalation della situazione militare e politica estremamente tesa in Medioriente”.
Il Presidente francese Macron, invece, ha scritto un post su X nel quale ha fatto sapere di aver parlato con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed Bin Zayed ,e con il principe ereditario ,Mohammed Bin Salman, sulla situazione in Medioriente, chiedendo a tutte le parti interessate di “mostrare responsabilità e moderazione per evitare una conflagrazione regionale del conflitto”, in quanto “nessuno ha interesse a un’escalation”.
Per l’Italia, dopo la riunione dei ministri degli Esteri del G7 coordinata dal Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani , per evitare l’escalation, il ministro della Difesa Crosetto, come da lui stesso comunicato su X, ha reso noto di aver avuto un “Importante e lungo colloquio telefonico con il collega di Israele, Gallant in cui i due ministri “si sono scambiati informazioni e impressioni sulla situazione e sulla sua possibile evoluzione” e che ” L’Italia continua a lavorare per favorire il dialogo, stemperare la tensione ed evitare una gravissima e pericolosa escalation”.
In serata , il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani e il Vice Primo ministro e ministro degli Esteri iracheno Fouad Hussein hanno espresso, in una dichiarazione congiunta, “profonda preoccupazione per la crescente tensione in Medioriente, che minaccia l’intera regione” e hanno fatto sapere che “Italia e Iraq rinnovano l’impegno a compiere gli sforzi necessari per evitare un’escalation regionale e invitano le parti coinvolte al dialogo e alla diplomazia per favorire la riduzione della tensione e permettere un cessate il fuoco permanente a Gaza”. I due ministri hanno concordato di “rimanere in stretto contatto, anche in vista dei Dialoghi Mediterranei che si terranno a Roma a novembre”.
Ma il ministro della Difesa israeliano Gallant ha dichiarato che “Israele deve prepararsi a tutte le possibilità, inclusa una rapida transizione all’offensiva”. Il ministro ha quindi “preso visione dei preparativi dell’Aeronautica , alla luce degli sviluppi in materia di sicurezza e delle possibilità di azioni offensive in tutti i settori di combattimento”.
Secondo il Times of Israel, però, “dopo che il Premier Netanyahu ha convocato ieri sera i capi della sicurezza israeliana per una riunione, non si esclude che Israele possa prendere in considerazione la possibilità di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l’Iran, se venisse a conoscenza di prove inconfutabili che Teheran si sta preparando a sferrare un’offensiva”.
Nel frattempo, mentre tutti i Paesi europei , gli USA e la Turchia, hanno invitato i propri cittadini e cittadine a non recarsi in Libano e quelli e quelle che già si trovano nel Paese ad andarsene, nel contesto delle tensioni tra Israele e l’Iran, l’Esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso in un raid ,Abdel-Zarii, il ministro dell’Economia di Hamas e l’agenzia di stampa palestinese Wafa, ha fatto sapere che , ieri notte , a Deir al-Balah, nella striscia di Gaza, in un bombardamento israeliano che aveva come bersaglio un’abitazione, sono rimaste uccise due persone e ferite delle altre.
Infine, le Nazioni Unite hanno reso noto che : “Nove dipendenti dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa potrebbero essere stati coinvolti negli attacchi del 7 ottobre contro Israele sferrati da Hamas” e il portavoce Onu ,Farhan Haq , ha dichiarato: “Abbiamo informazioni sufficienti per le misure che stiamo prendendo, ovvero il licenziamento di queste nove persone”.
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