di Federica Marengo mercoledì 1° maggio 2024
-Le celebrazioni per la festa del 1° maggio, dedicata ai lavoratori e alle lavoratrici, sono state aperte nella giornata di ieri dal Presidente della Repubblica Mattarella , recatosi in Calabria, insieme con la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Calderone. Qui, il Capo dello Stato, che ha anche diffuso un messaggio in occasione del 42° anniversario dell’uccisione per mano mafiosa di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, accolto dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dalla Presidente della provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, e dal sindaco, Ferruccio Mariani, ha visitato due aziende del comparto agroalimentare del cosentino.
Nell’intervento tenuto presso il primo stabilimento industriale visitato, a Mongrassano, il Presidente Mattarella ha detto: “E’ davvero un piacere festeggiare con voi il primo maggio. Domani è Primo maggio. Festa del Lavoro. Dunque Festa della Repubblica, che i costituenti hanno voluto fondare proprio sul lavoro. Come disse all’Assemblea Costituente il primo tra i proponenti di questa formula, Fanfani, ‘fondata non sul privilegio, non sulla fatica altrui’: è fondata sul lavoro di tutti. È un elemento base della nostra identità democratica. Non si tratta soltanto di un richiamo ai valori di libertà e di eguaglianza, ma dell’indicazione di un modello sociale vivo, proiettato verso la coesione e la solidarietà. Capace, quindi, di rimuovere continuamente, nel corso del tempo, gli ostacoli che sottraggono opportunità alle persone e impediscono il pieno esercizio dei diritti. Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno; e strumento per esprimere sé stessi, per realizzarsi nella vita. Gli straordinari progressi della scienza e della tecnica per migliorare la qualità e la sostenibilità dei prodotti e dei servizi, devono essere sempre indirizzati alla tutela dell’integrità delle persone, dei loro diritti. A partire dal diritto al lavoro. Il lavoro deve essere libero da condizionamenti, squilibri, abusi che creano emarginazione e dunque rappresentano il contrario del suo ruolo e del suo significato. Fattori che rappresentano pesanti impedimenti al cammino dell’intera società”.
Poi, il Capo dello Stato, ha posto in evidenza i dati positivi sull’occupazione registrati in Italia, senza però dimenticare disparità sociali e territoriali e difficoltà che perdurano: “I dati sull’occupazione registrano nel loro insieme una crescita significativa. Il trend positivo riguarda larga parte d’Europa, Italia in testa, e questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi e, particolarmente, per il mondo del lavoro. È una buona notizia che siano aumentati i posti di lavoro, e anche i contratti a tempo indeterminato. Lo è anche la crescita del lavoro femminile. Naturalmente non dobbiamo dimenticare le disparità sociali e territoriali che perdurano; gli esclusi; il fenomeno dei lavori precari e sottopagati. Il basso livello retributivo di primo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, che induce tanti di loro a recarsi all’estero a condizioni migliori. Non vanno dimenticate le difficoltà di chi sopporta una disabilità, il peso degli oneri di assistenza che non di rado spingono nel bisogno anche famiglie di chi un lavoro ce l’ha .Gli indicatori positivi della congiuntura ,devono incoraggiarci a proseguire con intelligenza nel senso di una crescita economica fondata su equità e coesione”.
Quindi, il Presidente della Repubblica, evidenziando l’importanza “insopprimibile” dei sindacati, “portatori di valori democratici”, in merito al tema del lavoro nella filiera agricola ,all’immigrazione e al caporalato, ha sottolineato: “I lavoratori migranti sono parte essenziale della produzione agricola e delle successive trasformazioni dei suoi prodotti. Ma, in alcuni casi, aree grigie di lavoro, che confinano con l’illegalità, con lo sfruttamento o addirittura se ne avvalgono, generano ingiustizia e, inoltre, insicurezza, tensioni, conflitti. E offrono spazi alle organizzazioni criminali. Vigilare è, quindi, un preciso dovere. Sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità”. Siamo una Nazione che ha conosciuto i drammi e le sofferenze degli emigranti e avvertiamo il dovere di rifiutare di riviverli al contrario. La gestione legale dell’immigrazione rappresenta una priorità. L’Italia e l’Europa hanno la forza per affrontarla compiutamente. Purtroppo, fin qui è mancata, tra i Paesi dell’Unione, la lungimiranza e la necessaria solidarietà. L’auspicio – e, in parte significativa, anche la constatazione – è che stia maturando una maggiore consapevolezza. Le recenti decisioni assunte in sede di Unione Europea, ancorché incomplete, hanno segnato l’avvio di un nuovo percorso, con il risultato di grande rilievo di aver finalmente superato l’insostenibile accordo di Dublino”.
Ancora, il Capo dello Stato, si è soffermato sul tema degli infortuni e delle morti sul Lavoro, dicendo: “Non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti, provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse – anche una sola – è inaccettabile. Viviamo un tempo segnato da gravi preoccupazioni, che richiedono, per più aspetti, frequenti assunzioni di responsabilità”.
Parlando del Mezzogiorno d’Italia, il Presidente Mattarella ha affermato: “Il Mezzogiorno d’Italia è parte dell’Europa. Ed è decisivo per il suo futuro, insieme ai vari Sud del Continente. Il nostro Mezzogiorno è una realtà complessa, non certo uniforme. Le sue potenzialità, le sue vocazioni, i suoi problemi non sono riassumibili in un’analisi semplificata. Vi sono eccellenze, che questa mattina abbiamo posto in rilievo, e vi sono grandi divari. Le Regioni meridionali dispongono oggi di un reddito che non raggiunge quello di altre aree nazionali. Per alcuni aspetti i loro cittadini fruiscono di servizi meno efficienti. Nel Meridione il tasso di occupazione è più basso rispetto al Centro e al Nord. Donne e giovani pagano un costo elevato e sono tanti coloro che, a malincuore, lasciano la terra d’origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe frenato. Per rispetto del valore, della storia e del futuro di quei territori. Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d’Italia assicuri grande beneficio all’intero territorio nazionale. Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri”.
Infine, ricordando “la drammatica stagione di guerra” che l’Europa sta vivendo, ha sottolineato: “Pensavamo che la guerra non avrebbe più sfiorato l’Europa dopo la capacità del continente di risorgere nella pace dall’abisso dei due conflitti mondiali. Dobbiamo invece vivere una nuova drammatica stagione. Nella quale vogliamo restare noi stessi, difendendo e rafforzando i nostri valori di libertà, di democrazia, di solidarietà, di giustizia interna e internazionale, di pace e di cooperazione tra i popoli, nel rispetto di tutti grandi e piccoli e nel rifiuto della prepotenza dei più forti. È questo il futuro, per il quale, nei decenni trascorsi, gli italiani vollero la Repubblica e, con essa, la pace e l’unione dell’Europa. Rivolgo un saluto ai sindacati che domani dedicheranno il Primo maggio a “un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale. Un augurio ai giovani che si riuniranno a Roma per il tradizionale Concertone. Abbiamo tanta strada da fare e disponiamo delle risorse morali e materiali per preparare il futuro senza cedere né alla paura, né alla sfiducia. Auguri a chi promuove lavoro, a chi lo difende, a chi lo cerca, a chi desidera migliorarlo, a chi ha concluso la sua esperienza lavorativa. Ai Cavalieri e ai Maestri del lavoro. Buon Primo maggio!. Buona festa del lavoro!”.
Stamane, invece, la Presidente del Consiglio, Meloni ha pubblicato sui suoi profili social un videomessaggio nel quale ha rivolto gli auguri per la festa dei lavoratori e delle lavoratrici e ha rivendicato le politiche per il Lavoro attuate in un anno e mezzo dal Governo.
“Celebreremo questo primo maggio con risposte concrete , che hanno l’obiettivo di redistribuire la ricchezza. ”, ha sottolineato la Premier, parlando dalla sala del Consiglio dei Ministri di Palazzo Chigi e continuando: “Abbiamo toccato il record di occupazione e il record dell’occupazione femminile. Sono dati dei quali andiamo estremamente fieri. Sono stati salutati con soddisfazione anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che voglio ringraziare per le sue parole molto importanti”.
Inoltre, la Presidente Meloni, tornando sul Dl Coesione , approvato ieri in Consiglio dei Ministri, insieme con il Decreto legislativo per la revisione del regime Irpef e Ires, misura che consentirà di erogare a gennaio 2025, un’indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro, con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico, ha evidenziato: la “grande attenzione al Sud. Vogliamo che viva di lavoro e non di sussidi”.
Infatti, come spiegato ieri, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Fitto e dal Viceministro dell’Economia , Leo, il Dl Coesione contiene un pacchetto di misure da 5 miliardi di euro per sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno , incluso l’esonero del pagamento dei contributi previdenziali , se si assumono giovani sotto i 35 anni che non abbiano mai avuto contratti a tempo indeterminato o al Sud, anche sopra i 35 anni e disoccupati da più di due anni. La decontribuzione poi vale per le donne a prescindere dall’età.
Il Dl Coesione, inoltre, riscrive le regole per gli oltre 40 miliardi di fondi europei che vengono assegnati all’Italia ogni sette anni e che l’Italia spende a fatica per via di ostacoli burocratici e dello scarso coordinamento tra le amministrazioni. Da qui, la decisione dell’Esecutivo di applicare anche ai fondi strutturali le strette regole di gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: dalle sanzioni agli enti che non rispettano i tempi di attuazione dei progetti, al coordinamento centralizzato a Palazzo Chigi, alla razionalizzazione della destinazione delle risorse, al fine di intervenire strutturalmente su alcuni limiti e deficit delle politiche di Coesione dell’Italia.
Al riguardo, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Fitto ha dichiarato: “Il Decreto legge Coesione ha un impatto molto importante, riguarda in modo specifico il Sud Italia per la quasi totalità delle misure, perché questi programmi, queste risorse, giungono all’Italia esclusivamente per le condizioni di diseguaglianza, disagio e differenza territoriale. L’obiettivo non è solo spendere, ma di finalizzare la qualità della spesa, cioè di spendere finalmente bene queste risorse con interventi che non siano una tantum di carattere generico, ma che inizino a rappresentare in modo serio e concreto investimenti strutturali”.
Sul bonus da 100 euro ,che verrà erogato nel 2025, il Viceministro dell’Economia Leo ha spiegato: “Il governo ha voluto andare incontro alle fasce medio-basse e ha aggiunto ulteriori benefici per dare, tra fine anno e l’inizio dell’anno nuovo un ulteriore sostegno di 100 euro che vanno a vantaggio delle famiglie monoreddito o monogenitoriali. In questo modo si mette in condizione, in quel periodo, di comprare un regalo al figlio, e si fa in modo di destinare queste risorse ai consumi. Questa misura l’abbiamo realizzata per venire incontro ai dipendenti che hanno redditi non elevati non oltre i 28mila euro complessivi. In quel caso si dà il beneficio di 100 euro erogato attraverso i sostituti d’imposta nel mese di gennaio. Avevamo necessità assoluta di trovare delle coperture che non avevamo per il 2024, perché per il 2024 abbiamo utilizzato tutte le risorse disponibili per attivare questi primi dodici decreti, 13 compreso quelli di oggi. Perché tutte le risorse utilizzabili relative ai due fondi, quello per la riduzione della pressione fiscale e quello della delega, sono stati usati per mettere a terra tutti i decreti legislativi. Avevamo un differenziale per il quale non potevano trovare risorse negli ammontari stanziati nel 2024″. Il bonus, va messo in relazione a tutto quello che il governo ha fatto in questo campo, come il cuneo fiscale, la riduzione aliquote da 4 a 3, premi di produttività e i fringe benefits”. Quindi “è il primo tassello di quello che vogliamo fare, trovando le relative risorse, per le tredicesime. Non abbiamo una visione strabica, prestiamo attenzione al mondo autonomo e anche al mondo del lavoro dipendente, ma dobbiamo trovare l’equilibrio con le coperture perché ci sono numeri più importanti”.
Soddisfazione per il provvedimento, dunque, è stata espressa dalla Maggioranza di centrodestra, che, nel giorno della Festa dei lavoratori e delle lavoratrici, ha posto l’accento sui temi della sicurezza e della prevenzione.
Il capogruppo di FdI alla Camera, Foti, ha evidenziato l’aumento dell’occupazione e l’andamento dell’economia italiana migliore di quello di Francia e Germania, mentre il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri, nonché segretario di FI, Tajani si è soffermato, appunto, sulle politiche per la sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro messe in campo dal Governo, riecheggiato dal Presidente della Regione Veneto , in quota lega, Zaia, per cui è necessario : “Fermare gli incidenti”.
Critiche nei confronti delle politiche del lavoro adottate dall’Esecutivo, le Opposizioni.
Da Portella delle Ginestre, dove il 1° maggio del 1947 11 persone, tra lavoratori e lavoratrici e anche bambini, furono uccise e altre ventisette ferite nella strage compiuta dalla banda di Salvatore Giuliano, il Presidente del M5S, Conte, ha annunciato che firmerà il referendum della Cgil contro il Jobs Act, evidenziando: “Dignità del lavoro, significa avere un lavoro che dia soddisfazione , un lavoro che consenta anche di poter curare gli interessi personali, di vita familiare , affettivi”, seguito dalla segretaria del Pd, Schlein, recatasi anch’ella nella località montana nella provincia di Palermo, in occasione del 1°maggio, la quale ha rilanciato in queste ore la battaglia per l’approvazione di una legge di iniziativa popolare sul salario minimo e per la sicurezza, sottolineando: “Non si può continuare a morire di lavoro”.
Bonelli (Verdi e Sinistra italiana),ha evidenziato, invece, “Le condizioni di troppi giovani che subiscono lo sfruttamento”, mentre Magi (Stati Uniti d’Europa), ha definito il bonus da 100 euro varato dal Governo come “ennesima trovata elettorale”.
Critici verso i provvedimenti del Governo, anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil , che hanno celebrato la Festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici con una manifestazione a Monfalcone, cittadina industriale del comparto navale, con lo slogan: “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”.
Proprio l’Europa, i diritti, i salari e la sicurezza sono stati i temi al centro degli interventi dei segretari generali Landini, Bombardieri e Sbarra.
Dal palco della manifestazione, il segretario della Cgil, Landini ha anche criticato il Dl varato dal Governo con la norma sulla detassazione del 100% per chi assumerà donne, giovani o al Sud , definito una misura “spot elettorale” e ha posto l’accento sulla questione dei salari e dell’inflazione, che li ha decurtati, cui corrisponde invece un aumento dei profitti per pochi.
Dal segretario della UIL,poi un’altra stoccata all’Esecutivo. Bombardieri , infatti, ha sottolineato che “E’ necessario parlare di lavoro tutto l’anno e non solo qualche ora prima del 1° maggio” , bocciando il bonus 100 euro ed esortando il Governo a mettere in campo “serie politiche industriali”.
Per il segretario della Cisl , Sbarra, che , invece, ha considerato in maniera positiva alcuni dei provvedimenti varati ieri dall’Esecutivo in Consiglio dei Ministri, “La sicurezza sul lavoro è un tema da cui non si può prescindere nel confronto con il Governo. Vogliamo un Governo che affronti il primo comandamento: la sicurezza. E’ una vergogna che ogni anno ci siano più di 1000 morti”.
Cortei e manifestazioni , in occasione della Festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici, poi, si sono svolti in tutta Italia , da Milano a Palermo, con i due eventi musicali più rilevanti , i Concertoni in piazza, svoltisi a Roma, quest’anno per la prima volta al Circo Massimo e non in Piazza San Giovanni in Laterano, e a Taranto.
Restando in tema di Lavoro, per Assobalneari rischiano di perdere il proprio posto almeno 300 mila impiegati nel settore balneare, a seguito dello stop alle proroghe e alle deroghe per le concessioni. Il Consiglio di Stato infatti, ha ribadito in queste ore, l’obbligo per le amministrazioni di bandire gare per assegnarle in un contesto di leale concorrenza.
Nel 2021, il Consiglio di Stato aveva emanato la prima sentenza , stabilendo lo stop alla proroga delle concessioni e sancendo il principio della messa a gara in breve tempo.
Successivamente, il Governo Draghi aveva fissato il termine massimo per la messa a gara a dicembre 2023, ma il Governo Meloni ha aperto un’interlocuzione al riguardo con la UE, sostenendo che la risorsa spiaggia non fosse scarsa e che per questo si dovesse realizzare una mappatura degli stabilimenti per poi decidere quali mettere a gara.
Tuttavia, con l’intervento di ieri, il Consiglio di Stato, evidenziando nuovamente che la spiaggia è una risorsa scarsa, ha ribadito lo stop alle proroghe e alle deroghe previste per il 2024, che vanno, quindi, disapplicate. Tutto, ciò, mentre la stagione balneare sta per iniziare.
In merito, fonti di FdI hanno fatto sapere che “E’ in corso un confronto con la UE”.
Quanto al G7, svoltosi presso la Reggia di Venaria, alle porte di Torino, dedicato al Clima, all’Energia e all’Ambiente, conclusosi ieri: prevista l’uscita dal carbone entro il 2035 o comunque con tempi coerenti rispetto all’aumento medio di temperatura di un grado e mezzo.
Impegno comune di tutti i leader e dei ministri dell’Ambiente dei Sette grandi a promuovere lo stop all’approvazione di nuove centrali elettriche a carbone a livello globale e a un’apertura a quei Paesi che scelgono di utilizzare l’energia nucleare , compresi reattori avanzati e reattori di piccole dimensioni , per ridurre del 75% le emissioni globali di metano. Varata, in ultimo, una coalizione per l’acqua , al fine di affrontare la crisi idrica globale.
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, Pichetto Fratin, in un punto stampa, ha dichiarato: “C’è stato un importante dibattito sul nucleare , con un accordo che prevede un lavoro comune sulla ricerca e la produzione di energia considerata pulita, in perfetta linea con le richieste dell’Italia. La crescita della popolazione fa sì che le prossime guerre rischino di essere guerre per l’acqua. Per la prima volta, si è sollevata la questione per la quale è sorta un’alleanza e un impegno per un focus specifico”.
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