di Federica Marengo venerdì 8 agosto 2025

-“Come ogni anno, si rinnovano ricordo e commozione per la tragedia di Marcinelle, in cui persero la vita duecentosessantadue minatori, centotrentasei italiani, vittime di un fatale incidente sul lavoro. Un tributo che si estende a tutti i lavoratori italiani deceduti in luoghi lontani dall’Italia, prevalentemente per stato di necessità, lavoratori che seppero contribuire con impegno, onestà e dedizione alla prosperità dei Paesi che li accolsero. Dal 2001, la data dell’8 agosto è riconosciuta come la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.
Così, il Presidente della Repubblica Mattarella, nel suo messaggio in occasione del 69° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 24° giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
Quindi, il Capo dello Stato ha proseguito, toccando i temi contemporanei della migrazione, della tutela e dello sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, sottolineando: “I gravi fenomeni in atto in diverse aree del mondo, da quelli climatici, ai conflitti in atto, spingono all’incremento di flussi migratori non volontari, fattori che, spesso, innescano conseguenze con significative ricadute demografiche e sociali, sulle stesse condizioni di lavoro. La tutela dei lavoratori, la lotta contro ogni forma di sfruttamento restano un’urgente necessità, che risponde a princìpi di civiltà, a un dovere universale”.
Proprio a partire dalla tragedia di Marcinelle, ha puntualizzato il Presidente Mattarella, vi è “il dovere di promuovere la dignità del lavoro in tutte le sue manifestazioni, affinché quanto accaduto non debba ripetersi in futuro”.
Infine, il Capo dello Stato ha espresso gratitudine “a tutti i connazionali che hanno recato i valori del lavoro italiano fuori dai confini nazionali, aiutando anche lo sviluppo del proprio Paese” e, rinnovato “sentimenti di vicinanza e partecipazione ai familiari e ai cari di quanti perirono al Bois du Cazier – e in ogni altro luogo in terra straniera”.
La Presidente del Consiglio Meloni , invece, nella sua dichiarazione ha sottolineato: “L’Italia non dimenticherà mai la catastrofe del crollo della miniera di carbone del Bois du Cazier di Marcinelle. L’8 agosto di 69 anni fa, 262 minatori hanno perso la vita nel buio di una miniera, lontani dalle loro case e dai loro affetti, nell’adempimento del loro dovere. L’Italia ha pagato il prezzo più alto di questa tragedia europea e noi oggi rendiamo omaggio ai nostri 136 connazionali che – come tanti altri – sono stati costretti ad abbandonare la terra dove erano nati e cresciuti per trovare altrove maggiori opportunità di lavoro. Dal ricordo di quel disastro è nata la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”. Ricorrenza fortemente voluta dall’indimenticato Ministro Tremaglia per omaggiare tutti i lavoratori italiani caduti in ogni continente e il contributo che hanno assicurato, con dedizione e umiltà, allo sviluppo delle Nazioni che li hanno accolti. Oggi, in questa Giornata, voglio fare mie le parole pronunciate proprio da Mirko Tremaglia l’8 agosto 2001 in occasione della sua prima visita ufficiale alla miniera come Ministro per gli Italiani nel mondo: “Marcinelle rappresenta il simbolo della sofferenza, della fatica, del sangue versato sul lavoro dagli italiani nel mondo e dai loro fratelli europei e la superiorità di quell’umanesimo del lavoro allora ignorato che riconosce, a chi lavora, dignità e parità di diritti e di doveri”. Parole che risuonano in tutta la loro attualità e che rinnovano il profondo debito di riconoscenza nei confronti dei nostri connazionali e della grande storia dell’emigrazione italiana”.
Quanto ai principali dossier economici sul tavolo del Governo, oltre ai dazi, la Premier ha così commentato, in un post social, l’erogazione da parte della Commissione Ue della settima rata del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza , pari a 18,3 miliardi di euro, per un totale di 140 miliardi di euro finora incassati dall’Italia: “Si tratta di un risultato importante, che conferma il primato dell’Italia nell’attuazione del Piano e l’efficacia del lavoro svolto in questi mesi con determinazione, serietà e spirito costruttivo. Avanti così. Per un’Italia sempre più forte e protagonista”.
Come evidenziato da Palazzo Chigi nella nota pubblicata in merito, il pagamento della settima rata dalla parte di Bruxelles, “segue la valutazione positiva della Commissione, adottata lo scorso 1° luglio, conseguente al raggiungimento di 64 obiettivi, distinti in 31 milestone e 33 target, tra i quali figurano importanti riforme come la legge sulla concorrenza, le misure per velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione e la revisione del servizio civile universale. L’incasso della settima rata fa seguito alla presentazione della richiesta di pagamento dell’ottava rata che, nei prossimi mesi, consentirà all’Italia di superare quota 153 miliardi di euro, circa il 79% della dotazione finanziaria complessiva del Piano, a riprova del conseguimento di tutti gli obiettivi programmati. Tra gli obiettivi conseguiti con la settima rata figurano numerosi investimenti strategici tra cui l’implementazione delle infrastrutture di trasmissione dell’energia elettrica (SA CO I.3 e Tyrrhenian link), il potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, oltre a misure significative per la cybersicurezza e per una migliore gestione delle risorse idriche. Di particolare rilievo in campo Salute l’attivazione delle Centrali Operative Territoriali (COT), che hanno superato il target europeo delle 480 previste, il conferimento di 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti per l’accesso all’Università, di 7.200 borse di dottorato nei settori della ricerca, della PA e della cultura e di 6.000 borse di dottorato innovative dedicate alle imprese”.
Quindi, conclude Palazzo Chigi: “Nelle prossime settimane, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, con le Amministrazioni titolari degli interventi e con gli Enti territoriali, proseguirà l’impegno del Governo per conseguire gli obiettivi delle ultime due rate, anche attraverso l’adeguamento del PNRR al nuovo contesto geopolitico e alle attuali sfide economiche”.
Al riguardo, il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Foti, parlando di “risultato storico”, ha dichiarato via social: “L’Italia incassa la 7ª rata PNRR da €18,3 mld. 64 obiettivi centrati: riforme su concorrenza, PA più veloce, servizio civile universale potenziato. Investimenti in energia e digitale, sanità territoriale, borse di studio e dottorati. Avanti senza sosta”.
Il Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea con deleghe alla Coesione e alle Riforme, Fitto, ha sottolineato: “L’Italia ha compiuto passi significativi per potenziare concorrenza e trasparenza, migliorare l’accessibilità ferroviaria per passeggeri con disabilità e aumentare la capacità di distribuzione di energie rinnovabili. “La Commissione Europea ha erogato oggi complessivamente 42,8 miliardi di euro a cinque Stati membri — Italia, Portogallo, Cipro, Malta e Spagna — nell’ambito di NextGenerationEU. Questi finanziamenti rappresentano un sostegno concreto alla crescita economica e alla resilienza dei paesi europei, riconoscendo i progressi significativi fatti nell’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nei rispettivi piani nazionali di ripresa e resilienza”.
Fitto, in un’intervista all’evento Forum in Masseria, del giornalista e conduttore Rai Bruno Vespa, svoltosi nel luglio scorso, riguardo alla possibilità di revisione del PNRR, aveva detto: “Dazi, crisi energetica, geopolitica comportano flessibilità nell’uso delle risorse, il mondo cambia. Questo significa poter spostare risorse su interventi necessari e avere un dialogo con altri strumenti finanziari europei”, chiudendo a una deroga rispetto al termine dell’agosto 2026 fissato per l’attuazione dei progetti, sottolineando però che agli Stati membri sono date molte opzioni per poter risolvere il problema, come la possibilità di collocare fuori dal Pnrr e dentro la politica di coesione, con diverse scadenze, i progetti che dovessero avere dei problemi alla scadenza dell’agosto 2026.
Nell’ambito delle infrastrutture e dei trasporti, lo scorso 6 agosto, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), alla presenza della Presidente del CIPESS, la Presidente del Consiglio, Meloni e del Segretario del CIPESS, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio ,Morelli, ha dato il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, che collegherà la Sicilia alla Calabria .
Secondo quanto riportato dal Palazzo Chigi in una nota e, confermato nel corso di una conferenza stampa tenuta dal ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Salvini e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio ,Morelli, il costo dell’opera è di 13,532 miliardi di euro, interamente coperto con finanziamenti pubblici già disponibili a seguito delle leggi di bilancio 2024 e 2025.
Inoltre, “l’opera, già prevista da una norma del 1971 e, riavviata dal Governo nel 2022, darà vita al ponte a campata unica più lungo del mondo, di 3.300 metri, sostenuta da due torri di 399 metri di altezza. Ospiterà 3 corsie stradali per senso di marcia, di cui una di emergenza, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari con marciapiedi laterali pedonabili. I collegamenti saranno assicurati da circa 40 km di raccordi viari e ferroviari (l’80% dei quali sviluppati in galleria) che collegheranno il ponte, dal lato Calabria, all’autostrada del Mediterraneo e alle stazioni ferroviarie di Villa S. Giovanni e Reggio Calabria e, dal lato Sicilia, alle autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo nonché alla nuova stazione di Messina”.
Infine, sottolinea Palazzo Chigi, “Si tratta di una infrastruttura strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intera Nazione, e di preminente interesse nazionale per il completamento delle reti transeuropee di trasporto. Ha una valenza trasportistica che si può apprezzare in connessione con il parallelo sviluppo delle nuove reti di trasporto nel Mezzogiorno, quali la alta velocità e alta capacità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria, e la velocizzazione e adeguamento tecnologico per le tratte ferroviarie in corso di costruzione o di progettazione, in particolare in Sicilia con la Palermo-Catania, Palermo-Messina, Catania-Siracusa”.
Soddisfatto il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, che, subito dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS, ha commentato: “Quello di oggi non è un punto di arrivo, ma di partenza, dopo due anni e mezzo di lavoro costante. È un’emozione: l’Italia non aveva mai assistito all’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto con l’intera copertura economica garantita e la condivisione di territori e regioni. L’impegno prosegue: avanti con il Ponte degli Italiani!”.
Critiche , invece, le opposizioni di centrosinistra, per cui il Ponte sullo Stretto è “un’opera inutile” e “uno spreco di risorse”.
In merito alla politica estera, nelle scorse ore, alla luce degli ultimi risvolti nella guerra in Ucraina e in Medio Oriente, la Presidente del Consiglio Meloni ha avuto dei colloqui telefonici con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
Come si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi, la Presidente Meloni “si è in particolare confrontata con gli interlocutori sugli sforzi in corso per il raggiungimento di un cessate il fuoco e per un percorso negoziale che possa garantire una pace giusta e duratura in Ucraina, anche alla luce delle più recenti iniziative diplomatiche promosse dagli Stati Uniti”.
Inoltre, la Premier ha condiviso con il Presidente emiratino “l’eccellente cooperazione nella consegna degli aiuti umanitari a Gaza”, ribadendo “la necessità di una cessazione immediata delle ostilità, del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e di un accesso degli aiuti pieno e senza ostacoli per porre fine all’ingiustificabile crisi umanitaria in corso nella Striscia”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, nei giorni scorsi, via libera definitivo della Camera, con 160 voti a favore, 99 contrari e 3 astenuti al decreto Economia. Il provvedimento contiene una serie di misure per le piccole e medie imprese , come lo stop all’entrata in vigore della tassa sullo zucchero fino al gennaio 2026, l’Iva agevolata per le opere d’arte e norme a favore delle madri lavoratrici con 2 o più figli a carico e risorse per l’edilizia carceraria.
Via libera dell’Aula di Montecitorio, con 153 voti a favore, 85 contrari e 6 astenuti, anche al Decreto Sport. Il testo, tornato alla Camera in terza lettura dopo l’eliminazione di alcune norme al Senato, prevede alcune norme per l’organizzazione di una serie di grandi eventi sportivi: dalle Olimpiadi Milano-Cortina all’America’s cup e ai Giochi del Mediterraneo.
Infine, ok definitivo della Camera sia alla proposta di legge sulle disposizioni in materia di composizione di Giunte e Consigli regionali e di incompatibilità , sia al ddl con la proroga del termine per l’esercizio delle deleghe previste dall’art.2 della legge 15 luglio 2022, n°106, in materia di Spettacolo.
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