di Federica Marengo 20 maggio 2025

-Nella mattinata di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni ha presieduto con il Sottosegretario Mantovano il Consiglio dei Ministri, che ha approvato alcuni provvedimenti in materia di Infrastrutture e Trasporti, Autonomia e Livelli essenziali delle prestazioni(LEP), Università e Ricerca.
In ambito Infrastrutture e Trasporti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge contenente “Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione dei contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l‘ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti”.
Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, il provvedimento prevede in merito a infrastrutture e i lavori pubblici : “misure urgenti per garantire la tempestiva operatività della società Stretto di Messina S.p.A. e assicurare il rispetto del cronoprogramma relativo alla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria; superare le criticità applicative riguardanti il Codice dei contratti pubblici; chiarire la distinzione tra le “procedure di somma urgenza” e le “procedure di protezione civile”; disciplinare lo svolgimento delle verifiche sismiche degli uffici pubblici”.
Prevista poi, in materia di autotrasporto, motorizzazione civile e circolazione dei veicoli, la riduzione dei tempi di franchigia ai fini del carico e scarico delle merci nel settore e il potenziamento della sicurezza delle infrastrutture digitali degli uffici della motorizzazione civile.
Quanto all’ordinamento portuale e al demanio marittimo, “le nuove disposizioni puntano a chiarire le modalità di aggiornamento dei canoni demaniali marittimi, garantire la sicurezza nell’utilizzo delle spiagge mediante l’individuazione del periodo di obbligatorietà del servizio di assistenza e salvataggio in mare, migliorare la funzionalità dell’Autorità per la laguna di Venezia – Nuovo Magistrato alle acque; sostenere e rafforzare le politiche in materia di economia del mare, logistica, trasporto marittimo e fluviomarittimo, mediante il consolidamento dei rapporti fra la società RAM – Logistica Infrastrutture e trasporti S.p.A. e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.
Nel suddetto decreto, inoltre, sono contenute disposizioni urgenti connesse a procedure di infrazione e vincoli del PNRR in materia di infrastrutture e trasporti, volte a “compensare gli eventuali disagi e disservizi alla mobilità derivanti dalla realizzazione degli interventi di manutenzione ed ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria; norme in materia di oneri di servizio pubblico per il trasporto aereo; norme volte a garantire la revisione dei prezzi di contratti affidati sulla base del decreto “Sostegni-ter”; garantire lo svolgimento delle attività propedeutiche all’affidamento del contratto intercity (contratto di media e lunga percorrenza per il servizio di trasporto passeggeri su ferrovia); conseguire il pieno raggiungimento degli obiettivi della riforma 2 della Missione l, Componente 2 del PNRR in materia di disciplina delle concessioni autostradali dettata dalla legge annuale per la concorrenza 2023”.
Infine, introdotte dal medesimo provvedimento, anche disposizioni urgenti per “la realizzazione delle opere funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 e per lo svolgimento di altri eventi sportivi e per garantire la continuità e la regolarità dei servizi svolti dalla Gestione governativa Ferrovia Circumetnea”.
Sempre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge ,recante delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, che intende apportare i correttivi resi necessari dalla sentenza della Corte costituzionale n. 192 del 2024 al percorso di determinazione dei LEP già avviato nel 2022 e proseguito nel 2024.
Il disegno di legge consta di 33 articoli, suddivisi in tre Titoli. L’articolo 1 delinea l’ambito della delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e ne descrive il procedimento di esercizio. Il comma 1, “conferisce al Governo una delega a emanare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni per le specifiche funzioni disciplinate dalla normativa vigente nelle materie indicate dall’articolo 3, comma 3, della legge 26 giugno 2024, n. 86, ad eccezione della materia “tutela della salute”.
Il Titolo II del disegno di legge “contiene i principi e i criteri direttivi specifici per la determinazione dei LEP concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti in relazione alle funzioni attinenti ciascuna materia, ambito di materia o settore organico di materie”, mentre il Titolo III prevede, tra l’altro, “che dall’attuazione della delega non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato un disegno di legge che ratifica il Protocollo di modifica dell’Accordo tra Italia e Svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri del 23 dicembre 2020 (concernente l’eliminazione delle doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni ricevute dai lavoratori frontalieri), che “consente ai lavoratori frontalieri di svolgere una parte dell’attività di lavoro dipendente in modalità di telelavoro presso il proprio domicilio nello Stato di residenza (fino al 25%), senza che ciò comporti alcuna modifica dello status di lavoratore frontaliere”.
In materia di Università e Ricerca, invece , approvato dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge per la revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario, volto al superamento dell’attuale sistema di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per l’accesso ai ruoli del personale docente universitario e che prevede l’istituzione di una piattaforma informatica, gestita dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), attraverso la quale i candidati potranno autodichiarare il possesso dei requisiti minimi richiesti in termini di produttività e qualificazione scientifica per partecipare ai concorsi.
Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, “La selezione dei docenti non avverrà più a livello centrale, bensì sarà demandata alle singole università. Le commissioni giudicatrici per il reclutamento dei professori ordinari, associati e dei ricercatori saranno composte da almeno quattro membri esterni all’ateneo che bandisce la procedura, selezionati tramite sorteggio tra i docenti disponibili a livello nazionale appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando e almeno un membro interno all’università che ha indetto la procedura”.
Il nuovo impianto normativo, quindi, mira: 1) a “superare alcune criticità del sistema vigente, prima fra tutte la generazione di aspettative nei candidati circa l’automatico accesso ai ruoli universitari, nonostante la norma vigente precisi che l’ASN non conferisca tale diritto”; 2) ad “evitare la duplicazione delle procedure valutative: l’attuale sistema prevede infatti una prima valutazione centralizzata, nell’ambito dell’ASN, seguita da una seconda valutazione nell’ambito del concorso per la chiamata nei ruoli di professore di prima o seconda fascia”.
Il Consiglio dei Ministri ha poi deliberato, con voto contrario della Lega, di impugnare , “ per le parti in contrasto con la normativa nazionale , le Modificazioni di leggi regionali in materia di enti locali” e la legge della Provincia autonoma di Trento del 18/04/2025 “Testo di legge della Provincia di Trento approvata a norma dell’articolo 47 dello Statuto speciale di autonomia del Trentino- Alto Adige/Südtirol – Modificazioni dell’articolo 14 della legge elettorale provinciale 2003”.
A tal proposito, la maggioranza ha precisato che non vi sono problemi politici al suo interno e che l’impugnazione è stato un “fatto tecnico”, considerando che sul terzo mandato esiste una sentenza della Corte Costituzionale che ha già bocciato la legge della Campania e che si è aperti al confronto sul tema del terzo mandato tanto all’ interno delle forze di Governo quanto con le opposizioni , “per definire delle regole per la partecipazione alle elezioni che siano uguali per tutti, su tutto il territorio nazionale”. Un confronto da svolgere in parallelo alla pronuncia della Corte Costituzionale che arriverà anche sulle Regioni autonome.
Infine, il Consiglio dei Ministri ha prorogato di ulteriori dodici mesi “lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 30 ottobre al 5 novembre 2023 nel territorio delle province di Belluno”.
Nel pomeriggio di ieri, invece, sempre a Palazzo Chigi, si è tenuta la Cabina di regia PNRR, convocata e presieduta dal Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Foti, alla presenza dei Ministri e dei Sottosegretari competenti, dei rappresentanti dell’Anci, dell’Upi e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella quale è stata approvata la proposta di revisione tecnica del PNRR, al fine di renderne più efficace l’attuazione, che sarà sottoposta a breve all’esame del Parlamento e della Commissione Ue.
Come riportato da Palazzo Chigi in una nota, “Il Ministro Foti ha condiviso le proposte di modifica che sono pervenute dalle Amministrazioni titolari e le informazioni connesse alle costruttive interlocuzioni in corso con la Commissione europea per l’aggiornamento del Piano e ha precisato che : “l’aggiornamento del Piano, in ogni caso, non andrà a incidere sull’ambizione e sulla dotazione finanziaria complessiva del medesimo” e che “ Nell’ambito della proposta, oltre alla rimodulazione degli investimenti ferroviari per il potenziamento di tratte strategiche, è previsto anche l’incremento degli investimenti per l’implementazione degli impianti di biometano per lo sviluppo dell’economia circolare dei rifiuti e per incentivare il futuro della mobilità attraverso le automobili a basso impatto ambientale”.
Quanto all’avanzamento finanziario del Piano, il ministro Foti ha spiegato che: “ad oggi sono state rendicontate sette richieste di pagamento e sono stati emessi i corrispondenti finanziamenti per le prime sei rate, che hanno consentito all’Italia di essere lo Stato Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR” e che, “Con il prossimo pagamento della settima rata, attualmente in fase di verifica finale da parte della Commissione europea, sarà confermato il primato europeo dell’Italia nell’avanzamento del Piano, con 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione complessiva e, in termini di performance, si raggiungerà circa il 55% degli obiettivi programmati”.
In ultimo, il ministro Foti ha sottolineato che: “Sono tuttora in corso interlocuzioni con le Amministrazioni titolari e con la Commissione europea, ai fini della piena attuazione del Piano, anche attraverso un suo aggiustamento complessivo, che seguirà la proposta di revisione tecnica all’ordine del giorno della Cabina di regia di oggi e del Parlamento nei prossimi giorni”.
A Palazzo Chigi, si è poi tenuta un’altra Cabina di regia, la quarta ,sul Piano Mattei ,presieduta dalla Presidente del Consiglio Meloni, cui hanno partecipato i membri di Governo parte della stessa Cabina di Regia, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Anci e un’ampia rappresentanza del Sistema Italia, degli Enti e delle società dello Stato e delle imprese a partecipazione pubblica, del mondo dell’Università e della Ricerca, del Terzo settore e della Cooperazione e delle associazioni di categoria.
Come riportato da Palazzo Chigi in una nota, “Nel corso della riunione e in vista della successiva trasmissione al Parlamento, è stata illustrata la bozza della seconda Relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano Mattei per l’Africa, documento che descrive le principali iniziative in corso. È stato inoltre ricordato l’ampliamento del Piano Mattei a cinque nuove Nazioni : Angola, Ghana, Senegal, Mauritania e Tanzania e l’avvio della piena operatività dei nuovi strumenti finanziari istituiti a sostegno del Piano”.
Infine, nel corso della Cabina di regia, in merito all’internazionalizzazione del Piano, è stato approfondito il rafforzamento della collaborazione con il Global Gateway dell’Unione Europea ed è stato annunciato dalla Premier che il 20 giugno si terrà a Roma un vertice, co-presieduto con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che vedrà la partecipazione delle Nazioni africane coinvolte nel progetto infrastrutturale di Lobito e delle principali Istituzioni finanziarie internazionali.
In serata , la Presidente del Consiglio Meloni ha avuto un altro colloquio telefonico, dopo quello di domenica scorsa, insieme al Presidente francese Macron, al Cancelliere tedesco Merz, al Presidente finlandese Stubb, alla Presidente della Commissione Europea von der Leyen e al Presidente Zelensky , con il Presidente USA Trump, a seguito della telefonata di quest’ultimo con il Presidente russo Putin.
Come riportato da Palazzo Chigi in una nota e ,dalla stessa Premier via social: “Si lavora per un immediato avvio dei negoziati tra le parti che possano condurre il prima possibile ad un cessate il fuoco e costruire le condizioni per una pace giusta e duratura in Ucraina.
Al riguardo, è stata considerata positivamente la disponibilità del Santo Padre ad ospitare i colloqui presso il Vaticano. L’Italia è pronta a fare la sua parte per facilitare i contatti e lavorare per la pace”.
Quest’oggi, invece, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, presenti il Sottosegretario Mantovano, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Calderone, il ministro delle Imprese e del Made in Italy , Urso, il ministro degli Affari Europei , il PNRR e le politiche di coesione, Foti, i sottosegretari all’Economia e alle Infrastrutture, il consigliere per i Rapporti con le parti sociali e il Presidente Inail, si è tenuto un incontro tra il Governo e le associazioni datoriali e di categoria ,per illustrare proposte e iniziative per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
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