di Federica Marengo sabato 17 maggio 2025

-Nella giornata di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni ha partecipato al sesto Vertice della Comunità Politica Europea, che si è tenuto a Tirana, in Albania e che ha coinvolto i leader e le leader dei 27 Paesi dell’Unione e di altri Paesi extra Ue, insieme ai vertici di Bruxelles , per discutere in tavole rotonde tematiche di questioni come: la sicurezza, la competitività, l’economia e le migrazioni.
Nel suo intervento nella Sessione Plenaria, dedicata al tema di come costruire “una nuova Europa in un nuovo mondo”, la Premier, ringraziando il Primo ministro dell’Albania per l’ospitalità e, congratulandosi con lui per la riconferma alla guida del Governo albanese, decretata dalle recenti elezioni, ha sottolineato come per la prima volta l’Albania abbia ospitato la Comunità Politica Europea, e come l’Albania sia da considerare Europa come l’Italia e gli altri Stati membri dell’Unione, a prescindere dall’appartenenza o meno a tale organizzazione.
Anche per questo, ha proseguito la Presidente del Consiglio, aver organizzato il Vertice della Comunità Politica Europea in Albania ha rappresentato un “passo avanti nel processo storico di riunificazione dell’Europa”, in quanto, se si vuole costruire davvero “una nuova Europa, in un nuovo mondo”, non si può immaginare di farlo “senza i Balcani Occidentali , senza i loro popoli, le loro identità e senza il loro portato storico”.
La Premier Meloni ha quindi evidenziato, citando Papa San Giovanni Paolo II°, come i Balcani siano i “due polmoni” d’Europa, “regione cerniera tra l’Est e l’Ovest”, cuore dell’Europa e che, per questo, “l’Italia è impegnata, a Bruxelles, a far valere un approccio strategico ai Balcani Occidentali, che tenga conto, pur nella complessità delle sfide che l’area presenta, della necessità di fornire a questi Paesi una chiara prospettiva di integrazione nell’Unione europea”, perché ciò rappresenta un investimento strategico nella sicurezza della stessa Europa, alla luce di ciò che accade ai suoi confini.
Da qui, la Presidente del Consiglio Meloni, riferendosi alla guerra in Ucraina, ha evidenziato: “Viviamo in un mondo estremamente interconnesso, e dove l’interdipendenza dei nostri destini è un fatto. Ciò che accade ai confini orientali dell’Europa si lega a ciò che accade ai suoi confini mediterranei, e viceversa. La ferita che la guerra d’aggressione russa all’Ucraina ha inferto al sistema internazionale fondato sulle regole continua a produrre effetti destabilizzanti molto oltre i confini nella quale si consuma, e come un domino sta contribuendo a riaccendere, o far detonare, altri focolai di crisi. Lo abbiamo visto in Medio Oriente, ma non solo. Continueremo per questo ad essere al fianco dell’Ucraina, e a lavorare affinché questa guerra possa finire subito, perché è dal ripristino della forza del diritto sul diritto del più forte che dipendono la nostra sicurezza e la nostra libertà. E a proposito di Europa e libertà, reputo che non ci sia nulla di più europeo di un popolo disposto a rischiare ogni cosa pur di difendere la propria libertà e la propria indipendenza. L’eroismo e la tenacia del popolo ucraino ci ricordano ogni giorno che cosa è l’Europa e quale sia l’aspetto più profondo della nostra identità comune: la libertà. Difendiamo la nostra libertà. E vogliamo la pace. Volodymyr e il popolo ucraino vogliono la pace, e lo abbiamo visto ancora una volta ieri. Il mondo ha visto chi era davvero disponibile a sedere a un tavolo di trattative, e chi invece no. E ciò chiarisce, anche rispetto ad una certa propaganda, chi cerca la pace e chi no”.
Poi, la Presidente Meloni ha esortato a “non gettare la spugna” e a “insistere, con determinazione, per arrivare finalmente ad un cessate il fuoco incondizionato e un vero accordo di pace con serie garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.
Infine, la Presidente del Consiglio ha sottolineato che, per costruire una nuova Europa in un nuovo mondo , bisogna “ripartire dalle nostre fondamenta e riflettere principalmente su chi siamo”, perché “se l’Europa si dimostra a volte incapace di affrontare le grandi sfide, non è per colpa di altri”. Pertanto, tocca all’Europa “scegliere se assecondare un declino, o invece , combatterlo” e per combatterlo, “il primo passo da fare è recuperare consapevolezza di che cosa sia la civiltà europea, ovvero: “una sintesi di valori nata dall’incontro tra la filosofia greca, il diritto romano e l’umanesimo cristiano. Sintesi di valori che ha permesso alla civiltà europea di concepire un mondo nel quale la persona è centrale, la vita è sacra, e gli uomini sono liberi e uguali. Civiltà che rispetta le identità altrui senza però rinnegare la propria, e che costruisce pace laddove altri seminano distruzione”.
E’ sulla base di tali radici, dunque, che ,per la Presidente del Consiglio, va costruita la nuova Europa, “un’Europa che sia all’altezza del ruolo che gli attribuisce la storia”.
A seguire, in conclusione del Vertice, la Premier ha rilasciato una dichiarazione alla stampa per fare alcune precisazioni, riguardo la sua assenza alla riunione tra il Premier ucraino Zelensky, il Premier francese Macron, il Premier del Regno Unito Starmer, il Premier polacco Tusk e il Cancelliere tedesco Merz, svoltasi a margine del summit, che ha suscitato le critiche da parte delle Opposizioni, secondo cui, la Presidente Meloni, con la sua mancata partecipazione, avrebbe “isolato l’Italia in Ue”, nella quale ha replicato: “Ci tengo a dire una cosa rispetto a questo dibattito sulla mancata presenza dell’Italia nelle riunioni tra Gran Bretagna, Francia, Polonia, Germania e Ucraina; io devo ribadire una cosa che ho già spiegato diverse volte e cioè che l’Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina. Non avrebbe senso per noi partecipare a dei formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità . Credo che sia un fatto di chiarezza e di coerenza. E a chi si lamenta , l’opposizione, per esempio, chiedo la stessa chiarezza e la stessa coerenza . Cioè , ci si chiede di partecipare a questi formati perché dovremmo mandare le truppe in Ucraina o ci si chiede di partecipare a questi formati per fare una foto e poi dire di no?. Perché in queste cose bisogna essere seri e io sono una persona seria. Dopodiché , ovviamente, l’Italia , che ha sempre sostenuto l’Ucraina e continua a sostenere l’Ucraina nell’ambito di quelle che è stato deciso in ambito Ue continua a partecipare a tutti gli altri tavoli, a tutti gli altri livelli, a tutti gli altri format, a tutte le altre iniziative. Su questa iniziativa specifica noi non abbiamo dato la nostra disponibilità”.
Alla dichiarazione della Premier Meloni è poi seguita quella del Presidente francese Macron, secondo cui la riunione con i Premier di Ucraina, Gran Bretagna, Germania e Polonia, non aveva come oggetto l’invio di truppe di sicurezza in Ucraina a garanzia della pace, ma il cessate il fuoco duraturo chiesto dal Presidente ucraino Zelensky.
A margine del Vertice della Comunità Politica Europea, la Presidente del Consiglio ha anche firmato con il Premier albanese Rama una dichiarazione congiunta ,in vista del primo Vertice bilaterale Italia-Albania, che si svolgerà entro l’anno, nella quale è stato ribadito “il reciproco forte interesse a rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali e nella prospettiva dell’adesione dell’Albania all’Unione Europea”.
Come si legge nella dichiarazione congiunta: “Il Vertice costituirà l’occasione per fare il punto sulla cooperazione bilaterale e per concordare ulteriori iniziative volte a rafforzare il partenariato strategico tra Roma e Tirana, individuando alcuni settori chiave, fra i quali: difesa e sicurezza , energia, migrazioni, protezione civile, salute ,ambiente ,sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei citati settori di cooperazione”.
A ciò, si aggiunge la cooperazione dell’Italia al processo di adesione dell’Albania all’Unione Europea e , in tale ambito, la Premier Meloni e il Premier Rama hanno ricordato con soddisfazione l’avvio in Albania della 108° edizione del Giro d’Italia ,avvenuta il 9 maggio scorso da Durazzo, a testimonianza della solidità del legame fra i due Paesi.
Inoltre, come si legge sempre nella dichiarazione congiunta, a margine dell’incontro si è proceduto allo scambio di strumenti di ratifica dell’Accordo tra Italia e Albania in materia di sicurezza sociale, firmato il 6 febbraio 2024, a Roma.
Quest’oggi, invece, la Presidente del Consiglio Meloni ha inviato un videomessaggio in occasione dell’Assemblea annuale di Federalberghi , in corso a Merano dal 16 al 17 maggio, nel quale ha sottolineato come il Turismo sia “uno dei motori trainanti dell’economia italiana”, rivendicando , all’atto della formazione del Governo, il ripristino di un ministero ad hoc per il settore dotato di portafoglio e risorse “importanti” e le riforme e i provvedimenti varati dall’Esecutivo in questi due anni e mezzo per il comparto.
Quindi, la Premier , ringraziando gli imprenditori/ imprenditrici e i lavoratori/lavoratrici del Turismo, ha passato in rassegna le varie misure messe in campo dall’Esecutivo: “Abbiamo lavorato molto per incentivare i flussi turistici, su tutto il territorio nazionale e per tutto l‘anno, destagionalizzando e delocalizzando, come mai era stato fatto prima. Ci siamo occupati di valorizzare le potenzialità dei nostri borghi, con un fondo da 34 milioni di euro destinato ai piccoli Comuni a vocazione turistica. Abbiamo dedicato un’attenzione particolare alla montagna, mettendo finora a disposizione quasi 470 milioni di euro, tra impianti di risalita e di innevamento artificiale, sostegno alle imprese sugli Appennini colpiti dall’emergenza neve, adeguamenti infrastrutturali e promozione turistica. Abbiamo sfruttato i fondi del PNRR per aiutare, soprattutto le piccole e medie imprese, a migliorare le loro strutture e ad offrire maggiore qualità. Abbiamo rimesso al centro i lavoratori del settore, tagliando le tasse sulle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari e ampliando la detassazione delle mance. Così come abbiamo investito sulla formazione, con un fondo da 21 milioni di euro destinato ad accrescere il livello e l’offerta professionale, per favorire l’inserimento dei nostri ragazzi nel mondo del lavoro. Abbiamo iniziato a mettere ordine nel grande caos delle locazioni turistiche e degli affitti brevi, per offrire maggiori garanzie ai turisti, combattere l’abusivismo e tutelare gli imprenditori onesti. Con la mappatura delle strutture attraverso il codice CIN, che ci permette di verificare la presenza o meno delle necessarie autorizzazioni, abbiamo avviato un percorso che sta iniziando a dare i suoi primi frutti. Tanti tasselli di una strategia che ci ha permesso di toccare nel 2024 un nuovo record, raggiungendo 458 milioni di presenze turistiche. Per la prima volta l’Italia ha superato la Francia e siamo secondi solo alla Spagna. Aumentano i turisti stranieri, cresce il tempo di permanenza nelle strutture, sale la spesa complessiva, siamo sempre più attrattivi per alcuni mercati come gli Stati Uniti e attraiamo nuovi flussi europei, Polonia e Repubblica Ceca su tutti”.
Più tardi, la Presidente Meloni, nell’ambito di una serie di visite al Quirinale e a Palazzo Chigi da parte di alcuni leader e capi di Stato, che domani saranno in piazza San Pietro per la Messa di inizio Ministero di Papa Leone XIV°, ha incontrato il Presidente della Repubblica libanese, Joseph Aoun, al quale, come si legge nella nota della Presidenza del Consiglio, “ha ribadito il forte impegno italiano a fianco del popolo libanese, particolarmente in questo momento decisivo in cui il Libano, impegnato in un ambizioso programma di riforme, può voltare pagina dopo le numerose crisi che lo hanno attraversato”.
Al centro del confronto tra la Premier Meloni e il Presidente Aoun, “la situazione nel sud del Libano, dove l’Italia è presente con oltre mille soldati all’interno di UNIFIL”, riguardo cui è stato sottolineato “ il ruolo insostituibile svolto dall’Italia all’interno della Missione ONU e nel coordinamento internazionale del sostegno alle Forze Armate Libanese attraverso il Comitato Tecnico Militare per il Libano, al fine di preservare la stabilità lungo il confine tra Libano e Israele”.
Oggetto della conversazione, anche la situazione in Siria “e in particolare sull’importanza di una transizione inclusiva e sulla necessità di sostenere l’economia siriana e la ripresa dei servizi essenziali, anche nell’ottica di consentire il ritorno volontario, sicuro, dignitoso e sostenibile dei rifugiati siriani”.
In seguito, la Presidente Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo ministro del Canada, neo-eletto, Mark Carney, ribadendo nel corso del colloquio con quest’ultimo, la sinergia e la collaborazione tra i due Paesi: “Sono molto contenta di conoscere e dare il benvenuto al Premier Carney. Italia e Canada storicamente condividono un partenariato molto importante, che negli ultimi anni è cresciuto. Voglio fare i complimenti al Canada per il lavoro che sta portando avanti per la presidenza del G7. Sono certa che con il Primo ministro Carney faremo anche meglio. Lo ringrazio perché la presidenza canadese sta costruendo molto del suo lavoro su quanto fatto dalla presidenza italiana e questo significa che c’è continuità. Il Primo ministro sa che può contare sul contributo italiano”.
Una sinergia, quella tra Italia e Canada, che riguarda anche i dossier di politica estera come la guerra in Ucraina, su cui la Premier ha detto: “Con il Canada siamo sulla stessa lunghezza d’onda su vari temi di politica internazionale, a cominciare dall’Ucraina: condividiamo gli sforzi per una pace giusta e duratura”, così come sul Medio Oriente: “Italia e Canada condividono il tentativo di costruire per dare alla Regione una prospettiva di stabilità e quindi di crescita”.
Il Premier canadese Carney ha quindi sottolineato: “Costruiamo sulla leadership dell’Italia al G7 in Puglia. Tutte le questioni che la Premier Meloni aveva messo in campo lo scorso anno si sono dimostrate le questioni centrali che il mondo affronta. Con la partnership con l’Italia e la sua leadership, possiamo portare il G7 a un nuovo livello e ha ringraziato la Presidente Meloni “per l’accoglienza e per la leadership”.
Infine, la Presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Cancelliere tedesco Merz, con cui ha tenuto delle dichiarazioni congiunte alla stampa e ha risposto alle domande della stampa sui principali dossier in agenda Ue, come la guerra in Ucraina e le politiche migratorie.
In ultimo, quest’oggi, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, il Presidente della Repubblica Mattarella ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sottolineato: “Trentacinque anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità decise di rimuovere l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, ponendo così fine a una classificazione insensata e segnando l’inizio di un cambiamento culturale e sociale sulla strada della pari dignità dei cittadini. I dati più recenti dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali ci ricordano tuttavia che il cammino da percorrere contro le discriminazioni è ancora lungo. Troppe persone sono ancora vittime di episodi di bullismo a causa del proprio orientamento sessuale, di violenze, spesso consumate nel silenzio degli ambienti familiari, vivono nel timore di poter essere se stessi.
Contrastare ogni forma di emarginazione è un dovere sancito dalla Costituzione, rafforzato dagli impegni assunti dall’Italia a livello internazionale. Un principio che deve vivere nella realtà quotidiana, patrimonio comune che deve vedere il coinvolgimento attivo, consapevole e responsabile di ciascuno. Il tema della Giornata odierna – il potere delle comunità – richiama al valore del vivere insieme, con rispetto. Una comunità inclusiva sa di dover proteggere le differenze per costruire una società più giusta e più coesa, ampliando così la libertà di tutti”.
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