di Federica Marengo martedì 15 aprile 2025

-In queste ore, la Presidente del Consiglio Meloni lavora agli ultimi dettagli della visita alla Casa Bianca prevista per il 17 aprile per parlare con il Presidente USA Trump principalmente dei dazi introdotti per l’Ue, ma anche del rafforzamento della sicurezza europea e dell’aumento delle spese militari, alla luce della richiesta di Washington di aumentare le spese per la Nato del 5% in rapporto al Pil, e , con ogni probabilità, anche della guerra in Ucraina, delle forniture di gas liquido all’Italia e della Cina.
La missione della Premier, in costante contatto con la Presidente della Commissione Ue von der Leyen, come reso noto da Bruxelles, “è molto gradita e ben coordinata” con l’Esecutivo europeo, che, però, ha sottolineato, come la competenza a negoziare sui dazi spetti all’Unione. Proprio alla luce di ciò, potrebbe consolidarsi il ruolo della Presidente Meloni come ponte tra l’Ue e gli USA, come auspicato dalla maggioranza, con la Lega che invita la Premier a non seguire la politica dello scontro dazi e contro-dazi proposta da Bruxelles.
Forze di governo compatte, poi, anche sull’aumento delle spese per la difesa al 2% del Pil, mentre le opposizioni, Pd, M5S, AVS e Italia Viva parlano di una linea dell’esecutivo poco chiara sia sui dazi che sull’aumento della spesa per la difesa e invitano la Premier a fare chiarezza, mentre nel dibattito politico irrompe anche il tema dei referendum dell’8 e 9 giugno sui temi della cittadinanza e del lavoro, con M5S, AVS e parte del Pd pronti a cancellare il Jobs Act.
Il rafforzamento della sicurezza europea , la guerra in Ucraina e i dazi, sono stati anche tra i temi al centro dell’incontro avuto ieri dalla Presidente Meloni a Palazzo Chigi con il Primo ministro del Regno della Norvegia , Jonas Gahr Støre.
Infatti, come riportato da Palazzo Chigi in una nota: “I due leader hanno discusso dell’impegno comune a rafforzare la già eccellente relazione bilaterale dando pieno seguito alla dichiarazione d’intenti sulla collaborazione commerciale tra Italia e Norvegia. Hanno concordato di lavorare, in particolare, sulla promozione di partenariati industriali in settori strategici come l’energia, lo spazio e i minerali critici, sulla cooperazione nel settore marittimo e in ambito difesa. L’incontro ha, inoltre, permesso uno scambio approfondito sui principali temi dell’agenda internazionale: il commercio, la sicurezza europea, il sostegno all’Ucraina e la cooperazione transatlantica, nonché gli sviluppi nell’area mediterranea e le possibili sinergie nell’ambito del Piano Mattei”.
Stamane, invece, la Premier ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro del Montenegro, Milojko Spajić ed entrambi hanno confermato “l’intenzione di rafforzare ulteriormente gli storici legami tra l’Italia e il Montenegro, soprattutto per quel che concerne i settori dell’energia, delle interconnessioni e delle infrastrutture, ma anche la difesa, la sicurezza e il contrasto alla criminalità transnazionale”.
La Presidente Meloni, inoltre, sottolinea Palazzo Chigi nella nota diffusa dopo l’incontro, “ ha riaffermato il convinto sostegno dell’Italia al percorso di adesione all’Unione Europea del Montenegro, di cui ha lodato il cammino di riforme intrapreso, nonché l’importanza del processo “riunificazione” della regione dei Balcani occidentali all’Europa”
Infine, sono state approfondite le principali questioni internazionali ed è stato ribadito “ l’impegno condiviso alla stabilità e alla sicurezza della regione, che rappresenta una priorità strategica per l’Italia”.
Nel pomeriggio, invece, nell’ambito della giornata Qualità Italia e della Giornata Nazionale del Made in Italy, dedicata alla promozione della creatività e dell’eccellenza italiana, la Presidente Meloni ha partecipato ,insieme con il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Tajani e del ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, alla Cerimonia di Conferimento dei Premi Leonardo 2025 che si è svolta a Villa Madama, in chiusura del quale ha tenuto un intervento.
Nel suo discorso, la Premier ha sottolineato: “I prodotti italiani non vincono perché sono competitivi sul prezzo, ma perché sono imbattibili sulla qualità. Ricordiamoci che abbiamo la forza, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo. “Verba movent exempla trahunt”, le parole muovono ma gli esempi trascinano. Le storie che abbiamo premiato oggi fanno parte della storia dell’Italia. Serve costanza, capacità di mettersi in discussione e non cercare alibi. Gran parte di quello che riusciamo a fare nella nostra vita dipende soprattutto da noi”.
Infine, la Presidente del Consiglio ha evidenziato: “In questi ultimi due anni e mezzo, girando il mondo, ho fatto del mio meglio per rafforzare la competitività del sistema delle imprese. Non è politica estera, è politica interna. Noi stiamo cercando di fare il nostro meglio per rafforzare la competitività del sistema, ma se poi gli imprenditori non ci credessero sarebbe inutile. Come sarebbe più difficile per gli imprenditori fare il loro lavoro se la politica non fosse al loro fianco”.
Poi, un riferimento alla sua missione alla Casa Bianca negli USA di giovedì: “Faremo del nostro meglio, sono consapevole di quello che rappresento e quello che sto difendendo. Vedremo come andrà a finire nelle prossime ore. Dobbiamo ricordarci che abbiamo superato ostacoli ben peggiori”.
A seguire, la Premier ha tenuto un vertice a Palazzo Chigi sulla missione a Washington, cui hanno partecipato i Vicepremier e ministri Salvini e Tajani, i ministri Crosetto, Foti e Giorgetti.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera, con 182 voti a favore e 113 contrari, alla fiducia posta dal Governo sul decreto bollette, approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 febbraio e che dovrà approdare per una seconda lettura al Senato prima della conversione definitiva in legge entro il 29 aprile.
Il provvedimento, recante misure urgenti in favore di famiglie e imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, prevede uno stanziamento di 3 miliardi per un pacchetto di aiuti volti a contrastare il caro energia, come: il contributo straordinario di 200 euro per chi abbia un Isee fino a 25 mila euro, che sale a 500 euro , per chi, con Isee fino a 9.530 euro, già riceve il bonus sociale.
Il decreto inoltre concede due anni in più a cittadini e a microimprese vulnerabili per il passaggio al mercato libero. Le piccole e medie imprese riceveranno 600 milioni di euro per agevolazioni sulla fornitura di gas e luce, mentre alle imprese energivore saranno anticipati i 600 milioni di euro derivanti dalle aste Ets.
Introdotte, poi, delle novità in sede di esame parlamentare: per quanto riguarda il bonus elettrodomestici, introdotto dalla legge di Bilancio , il contributo fino al 30% della spesa , con tetto di 100 euro per ogni elettrodomestico, che aumenta a 200 euro per le famiglie con Isee sotto i 25 mila euro, non sarà erogato attraverso la modalità del click day, ma direttamente con lo sconto in fattura.
Non vi sarà il pignoramento degli immobili per i soggetti vulnerabili e non potrà essere attuata l’esecuzione immobiliare sulla prima casa per debiti condominiali inferiori a 5.000 euro.
Tra le novità del decreto, la possibilità per i clienti vulnerabili del sistema a tutele graduali di essere inseriti nel mercato tutelato anche alla cessazione del servizio il 31 marzo 2027.
Riguardo alle auto aziendali, i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025 saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla legge di Bilancio.
Stanziati poi 10 milioni di euro in più nel 2025 per l’erogazione di contributo a fondo perduto per ridurre il costo dell’energia delle piscine energivore, gestite da associazioni e società sportive iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
Sciolto il nodo riguardante l’uso del maggior gettito dell’Iva, derivante dall’aumento del gas, per gli eventuali nuovi interventi sulle bollette energetiche di famiglie e imprese: in attesa della riforma della legge di contabilità, l’utilizzo delle risorse sarà condizionato al parere delle commissioni parlamentari competenti sui profili finanziari.
Previste poi misure per la transizione energetica delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza e delle strutture sanitarie e socio sanitarie no-profit.
Introdotte alcune misure per aumentare la trasparenzae la possibilità di mettere a confronto le offerte di energia elettrica e gas ai clienti domestici sul mercato libero, affidando dei poteri sanzionatori all’Arera.
In ultimo, riconosciuta ufficialmente la figura del consulente per la gestione delle utenze, una sorta di “utility manager”.
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