di Federica Marengo martedì 26 novembre 2024
-Ieri, 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Presidente del Consiglio Meloni, ha scritto in un post sui suoi profili social: “Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una giornata che ci porta a ricordare la cronaca dei nostri giorni con ancora tanti, troppi casi di violenza e femminicidi. Una piaga sociale e culturale che non ci consente di voltare lo sguardo dall’altra parte, ma che ci spinge a riflettere e ad agire con ogni azione possibile volta a tutelare le vittime dall’abominio della violenza. Come Governo, dall’inizio del nostro mandato, abbiamo messo in campo strumenti di contrasto, prevenzione e sicurezza. Un lavoro che deve proseguire nella consapevolezza che il contributo di ciascuno di noi può fare la differenza. Lo dobbiamo fare nel nome di tutte coloro che oggi non sono più con noi: mamme, sorelle, figlie, amiche. 1522 è il numero a cui rivolgersi per parlare, denunciare e ricevere aiuto immediato, in qualsiasi momento. Ogni voce che si alza contro la violenza è un passo verso una società più sicura e libera dalla paura. Ricordate: non siete sole”.
Più tardi, la Premier ha presieduto a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri, in apertura del quale è tornata sul tema, ribadendo che la lotta alla violenza contro le donne è una priorità del governo e ricordando gli strumenti, le misure e i provvedimenti portati avanti dall’esecutivo, tra cui: il congedo parentale esteso, il reddito di libertà strutturale, il raddoppiamento dei fondi per i centri e le case rifugio, l’istituzione del numero 1522 e la nuova legge contro la violenza sulle donne, votata all’unanimità da tutte le forze politiche, cui si è aggiunta, nel corso della riunione di governo, un’informativa della ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Roccella, riguardo alle iniziative adottate in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e l’istituzione, su mandato del Consiglio dei Ministri agli uffici del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità e del Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio, al fine di elaborare un testo unico contro la violenza sulle donne, con la partecipazione di tutte le amministrazioni coinvolte, compresa la Commissione bicamerale contro il femminicidio.
Quanto ai provvedimenti approvati dall’esecutivo, via libera, su proposta del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, a un disegno di legge per la valorizzazione della risorsa mare, che introduce “princìpi di coordinamento nella definizione delle politiche per la promozione dell’economia del mare, nel quadro delle linee strategiche definite dal Piano del mare 2023-2025, approvato dal Comitato interministeriale (CIPOM)”.
Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi in merito,il testo prevede: il coordinamento delle politiche del mare, ovvero “un ampliamento delle competenze del CIPOM, organismo che definisce gli indirizzi strategici in materia, estendendole alla navigazione commerciale e al diporto nautico e disciplinando le procedure di coordinamento per la concreta attuazione normativa del Piano del Mare”; l’istituzione della zona contigua, ossia la zona di mare che si estende oltre il limite esterno del mare territoriale (12 miglia marine dalla costa) in cui lo Stato può esercitare il controllo necessario al fine di prevenire o punire le violazioni delle proprie leggi e regolamenti (doganali, fiscali, sanitari e di immigrazione, tutela del patrimonio culturale subacqueo); l’introduzione di criteri specifici per individuare le zone di interesse turistico subacqueo, che includono: sicurezza, in termini di valutazione delle condizioni ambientali favorevoli per l’immersione, come correnti, visibilità e disponibilità di infrastrutture di soccorso; rilevanza paesaggistica e faunistica, ossia aree con habitat suggestivi e una ricca varietà di fauna marina; rilevanza archeologica, come siti sommersi di particolare interesse storico e culturale; rilevanza culturale, ovvero zone legate a tradizioni locali o percorsi tematici che valorizzano il patrimonio sommerso.
Pertanto, il governo dispone che: “Le attività di immersione subacquea siano svolte nel rispetto delle normative vigenti in materia di protezione ambientale e tutela del patrimonio culturale e che quelle che si svolgono con apparecchi di respirazione ausiliaria siano soggette alle disposizioni di settore. I soggetti coinvolti devono garantire la sicurezza dei turisti durante le attività subacquee, fornendo adeguata assistenza e supervisione, e sensibilizzando gli stessi in merito alla fragilità degli ecosistemi marini e all’importanza della loro conservazione. Le unità da diporto, da traffico o da pesca in transito devono mantenersi ad una distanza di almeno cento metri dal segnale di posizionamento del subacqueo. Inoltre, si disciplina l’esercizio dell’attività di istruttore subacqueo e di guida subacquea con riferimento al luogo in cui essa può svolgersi e ai requisiti da possedere e agli obblighi da osservare. Si individuano le modalità e i requisiti per l’esercizio dell’attività da parte dei centri di immersione e addestramento subacqueo. Si definiscono i requisiti che devono possedere le organizzazioni senza scopo di lucro per l’esercizio dell’attività di centro di immersione e di addestramento subacqueo, disponendo che le stesse organizzazioni soggiacciono agli obblighi previsti per l’esercizio dell’attività da parte dei centri di immersione e addestramento subacqueo. Si disciplinano le zone di interesse turistico subacqueo. Si prevede una specifica disciplina in tema di sanzioni amministrative”.
Per la navigazione da diporto, poi, sono state introdotte modifiche al Codice in materia , “per sviluppare la cantieristica, implementare i processi di digitalizzazione, semplificare le procedure amministrative, garantire la sicurezza e tutelare la concorrenza nel settore del diporto”.
Modifiche, sono state introdotte anche “al Codice della navigazione e al Codice delle comunicazioni elettroniche, con particolare riferimento al consulente chimico di porto, al modello di dichiarazione contenente informazioni riguardanti il richiedente l’autorizzazione generale allo svolgimento delle attività di installazione di una o più stazioni radioelettriche o del relativo esercizio di collegamenti di terra e via satellite richiedenti una assegnazione di frequenza e alle ispezioni e ai collaudi sugli apparati radioelettrici di bordo”.
Approvate dal Consiglio dei Ministri: “disposizioni a favore dei docenti che abbiano effettivamente prestato servizio nei plessi scolastici di ogni grado situati nelle piccole isole per almeno centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico. Si valorizza inoltre l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie e dagli operatori sociosanitari presso strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche o private accreditate, ubicate nei comuni delle isole minori”.
Il governo, inoltre, prevede che “il servizio di rifornimento idrico delle Isole minori della Sicilia sia svolto mediante affidamento a idonei operatori economici con fondi del bilancio del Ministero della difesa; che il Ministero dell’Università e della Ricerca promuova iniziative di ricerca a livello nazionale e internazionale per garantire una gestione sostenibile delle risorse marine e delle aree costiere e agevolazioni per le imprese che imbarcano soggetti che hanno lavorato a bordo di imbarcazioni demolite e l’applicazione al settore della pesca della integrazione salariale prevista per lavoratori agricoli sospesi temporaneamente dal lavoro (CISOA)”.
Approvati dall’esecutivo anche una serie di provvedimenti in esame definitivo, quali: “il trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello mondiale con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo e metodi di sottoscrizione indiretta degli strumenti ammissibili per il soddisfacimento del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (decreto legislativo); la Disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, e il Regolamento recante la tabella unica del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità tra dieci e cento punti, comprensivo dei coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso”.
Il Consiglio dei Ministri, poi, esaminato alcuni procedimenti di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione di impianti eolici, agrovoltaici e fotovoltaici, ha espresso su questi ultimi un giudizio positivo.
Restando in tema ambientale, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato : la dichiarazione dello stato di emergenza, per la durata di 12 mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 17 e 18 ottobre 2024 nel territorio dei comuni di Castelfiorentino e Certaldo della città metropolitana di Firenze, dei comuni di Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Cecina, Sassetta e Suvereto in provincia di Livorno, dei comuni di Pomarance e Volterra in provincia di Pisa e dei comuni di Chiusdino, Monteriggioni, Siena e Sovicille in provincia di Siena e lo stanziamento di 9.700.000 dal Fondo per le emergenze nazionali.
Dichiarato anche lo stato di emergenza, per la durata di 12 mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, nei giorni 4 e 5 settembre 2024 nel territorio dei comuni piemontesi di: Ala di Stura, Balme, Balangero, Bussoleno, Cantoira, Cavour, Chialamberto, Chivasso, Cintano, Ciriè, Coazze, Cuorgnè, Feletto, Fenestrelle, Front, Giaglione, Gravere, Grosso, Groscavallo, Inverso Pinasca, Lanzo Torinese, Lemie, Mathi, Mattie, Mompantero, Noasca, Nole, Novalesa, Oulx, Pancalieri, Perosa Argentina, Pinasca, Pinerolo, Pomaretto, Pont Canavese, Porte, Roure, Rubiana, San Carlo Canavese, San Francesco al Campo, San Germano Chisone, San Maurizio Canavese, San Pietro Val Lemina, Usseglio, Vauda Canavese, Venaus, Villanova Canavese e Villar Perosa della Città metropolitana di Torino e di Alagna Valsesia, Campertogno, Mollia e Scopa della provincia di Vercelli e lo stanziamento di 4.800.00 euro dal Fondo per le emergenze nazionali.
Infine, la Ministra per le Disabilità, Locatelli, ha tenuto in Consiglio dei Ministri un’informativa in merito “alla predisposizione di un programma di azione triennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, che individua le aree prioritarie verso cui indirizzare azioni ed interventi in una prospettiva coerente ed unitaria. Per questo, dunque, il Consiglio dei Ministri ha stabilito di avviare l’acquisizione delle informazioni sullo stato delle risorse disponibili nelle amministrazioni centrali”.
Sempre ieri, sul fronte della politica estera, la Presidente Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi,il Presidente della Repubblica del Congo, Sassou N’Guesso. Del bilaterale, si legge in una nota di Palazzo Chigi: “Nel confermare l’importanza del partenariato tra le due Nazioni, il colloquio ha permesso di approfondire il comune impegno nell’attuazione concreta delle iniziative concordate nell’ambito del Piano Mattei nei settori dell’acqua, dell’agricoltura sostenibile e del sostegno alle infrastrutture elettriche. Il Presidente del Consiglio ha inoltre espresso apprezzamento per il ruolo di primo piano svolto dal Presidente Sassou N’Guesso nei temi della lotta al cambiamento climatico, della salvaguardia della biodiversità e della tutela delle foreste, come testimoniato dalle diverse conferenze internazionali ospitate a Brazzaville dedicate al tema. In conclusione d’incontro i due Leader hanno concordato di aggiornarsi reciprocamente sullo stato di avanzamento dei progetti previsti per la Repubblica del Congo dal Piano Mattei per l’Africa anche in vista del sessantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche bilaterali che sarà celebrato nel 2025”.
Nella giornata di oggi, invece, la Commissione Ue ha dato il via libera alla legge di Bilancio, certificando che , assieme altri 7 Paesi (Grecia, Cipro, Lettonia, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Francia) è “in linea” con le raccomandazioni , “dato che la proiezioni di spesa netta risulta nell’ambito dei limiti”. Via libera di Bruxelles, anche ai Piani Strutturali di Bilancio in base alle nuove regole del Patto di Stabilità e di Crescita.
A tal proposito, secondo quanto si legge nel Comunicato della Commissione, sul suo “Pacchetto semestrale di autunno” , l’Italia è ritenuta adempiente sui requisiti dei piani di bilancio pluriennali assieme a 20 altri Stati, su un totale di 22 programmi finora presentati, in particolare riguardo alle prospettive di un percorso sui conti pubblici che sia “credibile” ed è tra i 5 Paesi su cui la Commissione europea offre una “valutazione positiva in merito al periodo di aggiustamento prolungato a 7 anni, sulla base di impegni supplementari su investimenti e riforme”.
Il Pacchetto d’autunno della Commissione europea, è stato presentato dal Commissario agli Affari economici della Ue, uscente, Gentiloni, che ha dichiarato: “I progetti di bilancio per il 2025 mostrano che, in base alle nuove regole,il consolidamento non avviene a scapito degli investimenti. Allo stesso tempo, dobbiamo rimanere agili e pronti a rispondere a shock inaspettati. Nel quadro delle nuove regole di governance economica, l’economia europea deve rafforzare la propria competitività e sicurezza per affrontare l’incertezza geopolitica. Il pacchetto autunnale di quest’anno segna un passo importante nell’attuazione del nuovo quadro di governance economica. I piani a medio termine degli Stati membri forniscono roadmap credibili per la sostenibilità fiscale e la crescita. Per gli Stati membri sottoposti a una procedura per disavanzo eccessivo, i percorsi di aggiustamento fiscale costituiscono anche la base delle raccomandazioni delle procedure per deficit eccessivo, rafforzando la coerenza e la titolarità delle nostre regole fiscali. Sulla base delle nuove regole del Patto di stabilità e di crescita, 5 Paesi dell’Unione europea, tra cui l’Italia (assieme a Finlandia, Francia, Spagna e Romania) che presentano sfide sui conti pubblici relativamente elevate, e 3 dei quali sono in procedura per deficit eccessivo, hanno deciso di optare per un aggiustamento dei conti pubblici su un periodo (prolungato) di sette anni. Questo ha ridotto in maniera rilevante lo sforzo di correzione annuale, in media a circa mezzo punto percentuale di Pil”.
Il Vicepresidente della Commissione Ue, uscente, Dombrovskis, invece, ha detto: “La nostra nuova governance economica funziona. La Commissione ha valutato la prima serie di piani a medio termine di 22 Stati membri. Questi contribuiranno alla sostenibilità fiscale e promuoveranno una crescita sostenibile e inclusiva. Mentre l’economia dell’Ue si riprende, dobbiamo garantire che rimanga competitiva per il futuro e in grado di resistere alle sfide globali. Con i piani a medio termine, ogni Stato membro si assume la responsabilità di un insieme coerente di politiche basate su un graduale aggiustamento fiscale, investimenti pubblici prioritarie riforme che stimolino la crescita per gli anni a venire. I piani rispondono, quindi ,alle comuni priorità dell’Ue di rafforzare la resilienza economica e sociale, avanzare con le transizioni verdi e digitali e rafforzare la capacità di sicurezza dell’Europa. Con questi piani ora in atto, sosterremo gli Stati membri nella loro attuazione e continueremo a monitorare i progressi nel contesto del semestre europeo”.
In merito, al via libera di Bruxelles al Documento Programmatico di Bilancio e al Piano strutturale di Bilancio, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, ha affermato: “Un giudizio atteso, frutto di una politica economica e di scelte improntate sulla serietà. Procederemo, come fatto finora, silenziosamente e sobriamente”.
Infine, sempre da Bruxelles, via libera al pagamento della sesta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Commissione europea, infatti, ha formalmente adottato la valutazione positiva sul conseguimento dei 39 obiettivi connessi al pagamento della rata, per un valore di 8,7 miliardi di euro. In merito, la Presidente del Consiglio Meloni, in una nota di Palazzo Chigi, ha espresso: “Grande soddisfazione per il lavoro svolto”, sottolineando: “ l’Italia si conferma al primo posto in Europa”.
Nella medesima nota di Palazzo Chigi, quindi, si legge: “La Commissione europea, nella giornata di oggi, ha formalmente adottato la valutazione positiva sul conseguimento dei trentanove obiettivi connessi al pagamento della sesta rata del PNRR italiano, pari a 8,7 miliardi di euro. Con il pagamento della rata, previsto entro la fine del 2024 al termine del consueto iter procedurale, l’Italia – il primo Stato membro dell’Unione europea a ricevere la valutazione positiva sulla sesta rata – si conferma anche la Nazione che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, che raggiungerà 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR, pari a 194,4 miliardi di euro. “L’approvazione del pagamento della sesta rata del PNRR – dichiara il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – certifica il primato europeo dell’Italia, a conferma del positivo lavoro del Governo, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, le amministrazioni titolari degli interventi e gli enti territoriali. Questo risultato, unitamente alla presentazione della richiesta di pagamento della settima rata, prevista nelle prossime settimane, dimostra che l’attuazione del Piano procede nei tempi previsti e nel rispetto di tutti gli obiettivi concordati a livello europeo, unici parametri di valutazione oggettivi dello stato di avanzamento del PNRR”. Tra i trentanove obiettivi connessi all’approvazione del pagamento della sesta rata, distinti in ventitré milestone e sedici target, figurano investimenti strategici e importanti riforme, fra cui le misure volte alla riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione, l’entrata in vigore della legge quadro dedicata alle persone con disabilità, i provvedimenti normativi in favore degli anziani non autosufficienti, le azioni per prevenire e contrastare lavoro sommerso, sfruttamento dei lavoratori e altre forme di lavoro irregolare, nonché la definizione di uno standard nazionale per la professione di guida turistica. Rispetto alle misure attuate con la sesta rata, assume una particolare rilevanza il target relativo alla giustizia amministrativa, dove sono stati conseguiti livelli di smaltimento degli arretrati notevolmente superiori agli obiettivi fissati dal Piano, sia per quanto riguarda il Consiglio di Stato che per i Tribunali Amministrativi Regionali. Nello specifico, per il Consiglio di Stato è stato pressoché azzerato il totale dell’arretrato, pari al 99% dei 24.010 ricorsi pendenti al 31 dicembre 2019, a fronte di un target fissato al 35%. Per i TAR di Milano, Venezia, Roma, Napoli, Salerno, Palermo e Catania, invece, la riduzione dell’arretrato è stata superiore al 95% delle 109.029 cause pendenti al 31 dicembre 2019, rispetto al 25% previsto dal Piano. Allo stesso tempo, unitamente alle misure adottate per il potenziamento dell’Ufficio per il Processo e per l’efficientamento della giustizia amministrativa, sono stati conseguiti importanti obiettivi connessi al rafforzamento della dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi, obiettivi strategici per il proseguimento dell’azione di modernizzazione e di efficientamento delle istituzioni. Tra gli obiettivi raggiunti con la sesta rata figurano investimenti volti alla realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica), al potenziamento dei collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, ai crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e all’attivazione della misura per la transizione ecologica 5.0, al rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, alla digitalizzazione dei parchi nazionali, alla cantierizzazione delle opere per nuovi impianti sportivi nelle scuole, alla tutela e alla valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, alla transizione ecologica con l’implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo e agroindustriale (agrisolare), alla bonifica delle discariche abusive con l’annullamento delle procedure di infrazione, all’istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub) e alla formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale. Di particolare importanza, nell’ambito dell’azione del Governo finalizzata al presidio di legalità e trasparenza sull’attuazione del Piano, il conseguimento del target collegato alla digitalizzazione della Guardia di Finanza, finalizzato alla riorganizzazione e all’ammodernamento delle banche dati. “Si tratta – prosegue il Presidente del Consiglio dei Ministri – di importanti riforme e investimenti, prioritari per la riduzione dei divari territoriali, per la transizione ecologica e digitale, per l’autonomia energetica e per la crescita economica e sociale dell’Italia, obiettivi strategici per la cui realizzazione il Governo sta lavorando alacremente sin dal giorno del suo insediamento e continuerà a farlo, con lo stesso spirito e la stessa determinazione, nell’interesse dei cittadini, del tessuto produttivo, della Nazione tutta.
Ringrazio il Ministro, Raffaele Fitto – conclude il Presidente Meloni – per il grande lavoro svolto in questi anni nell’attuazione del PNRR, che ha consentito all’Italia di essere la prima Nazione in Europa per numero di obiettivi raggiunti, per risorse complessive ricevute e per richieste di pagamento formalizzate”.
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