di Federica Marengo martedì 7 maggio 2024
-Nella giornata di ieri, il Consiglio dei ministri, svoltosi a Palazzo Chigi e, presieduto dalla Premier Meloni e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, ha approvato, su proposta della stessa Presidente Meloni, del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Urso, un decreto-legge contenente disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale.
Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi: “Il provvedimento prevede interventi volti a sostenere il lavoro in agricoltura, contrastare le pratiche sleali, arrestare la diffusione della peste suina africana e la brucellosi, contenere la diffusione e la proliferazione delle specie alloctone come il granchio blu, razionalizzare la spesa, migliorare l’efficienza del Sistema informatico agricolo nazionale (SIAN) e rafforzare i controlli nei settori agroalimentare e faunistico-venatorio. Inoltre, contiene misure per contrastare la scarsità d’acqua e potenziare le infrastrutture idriche e per assicurare la continuità produttiva del complesso aziendale dell’ex ILVA”.
Vediamo , dunque, le misure del Decreto, a cominciare da quelle di carattere fiscale, illustrate in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri dal titolare dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste,Lollobrigida e dal titolare dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin : prevista, “la sospensione della parte capitale della rata dei mutui o dei finanziamenti a favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, che abbiano subito una riduzione di fatturato; la rimodulazione della disciplina del credito d’imposta, riconosciuto per il 2024, a favore delle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli o in quello della pesca e dell’acquacoltura, che effettuano l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nella zona economica speciale (ZES) unica; l’ampliamento dei soggetti destinatari di alcune agevolazioni contributive a favore dei datori di lavoro agricoli che operano nelle zone colpite dalle alluvioni del 2023; la definizione delle voci del trattamento economico spettante agli addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni del cavallo da sella; la facoltà, per le imprese agricole colpite dalla “moria del kiwi”, di accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale e modifiche alle norme sul contrasto alle pratiche commerciali sleali e l’autorizzazione alla spesa di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, al fine di potenziare i sistemi informatici dell’ISMEA”.
Introdotte, poi, “nuove regole per il fotovoltaico nei campi coltivati: il divieto di installazione di nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra e di aumento della estensione di quelli già esistenti, nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici, fatti salvi gli impianti finanziati nel quadro dell’attuazione del PNRR, quelli relativi a progetti di agrovoltaico e quelli da realizzare in cave, miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari aeroportuali, aree di rispetto della fascia autostradale, aree interne ad impianti industriali”.
Gli agricoltori , quindi, potranno continuare a produrre energia nei loro terreni. Ad essere vietati, infatti, saranno solo gli impianti collocati a terra, che impediscono la coltivazione. Dunque, i pannelli solari sui campi dovranno essere sollevati ad un’altezza tale da consentire le attività.
Trovata, dunque, l’intesa tra il ministro Lollobrigida e il ministro Pichetto Fratin.
Via libera anche all’agrisolare , con impianti installati sui tetti di stalle e capannoni.
Ancora, ok del Consiglio dei Ministri “a misure di contrasto alla peste suina africana, come il potenziamento dell’utilizzo delle Forze armate e l’attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte nei rispettivi elenchi territoriali e disponibili nell’attività di contrasto al fenomeno; a misure di contrasto alla diffusione della brucellosi; alla nomina di un Commissario straordinario per il contrasto del fenomeno della diffusione e prolificazione della specie granchio blu; alla maggiore continuità nell’esercizio delle funzioni di comando, alta direzione, coordinamento e controllo e nello svolgimento di compiti particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela agroalimentare demandati all’Arma dei carabinieri; alle modifiche ai criteri per l’individuazione delle guardie venatorie volontarie; l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dipartimento per le politiche del mare, con funzioni di coordinamento e in sostituzione dell’attuale Struttura di missione; uno speciale procedimento di definizione degli interventi urgenti per far fronte alla crisi idrica; la proroga al 31 dicembre 2050 delle concessioni d’uso relative alle opere e alle infrastrutture trasferite a Acque del Sud S.p.a., la quale può subentrare nei provvedimenti concessori di derivazione a uso potabile e irriguo delle opere e delle infrastrutture del demanio statale o regionale, in concessione agli enti che insistono nel territorio in cui opera la società e una disciplina più favorevole per gli impianti di interesse strategico nazionale nell’ambito della normativa relativa al procedimento per la valutazione del “rapporto di sicurezza” .
Quanto alle imprese di interesse strategico nazionale, come l’ex Ilva di Taranto, stanziato per quest’ultima “un finanziamento pari a 150 milioni di euro, aggiuntivi rispetto alle somme già autorizzate ai sensi del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, per assicurare la tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei lavoratori e la continuità operativa degli stabilimenti industriali d’interesse strategico nazionale già trasferiti all’amministrazione straordinaria della società Acciaierie d’Italia e, introdotta la possibilità di prorogare il termine ultimo di durata del programma delle amministrazioni straordinarie affittuarie di compendi aziendali fino al termine ultimo di attuazione del Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria e, comunque, sino alla cessione a terzi del compendio aziendale”.
Disposta, infine, “una disciplina specifica per il caso in cui sia necessario individuare l’affittuario delle imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali o che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale e alle imprese del gruppo e ricorra una situazione di somma urgenza. La nuova disposizione consente di derogare alle disposizioni ordinarie, stabilendo che il contratto di affitto è risolutivamente condizionato alla vendita”.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Musumeci, ha deliberato: “la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Siciliana. Per far fronte alle esigenze più immediate, insieme con le risorse regionali, sono stati stanziati 20 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. Ha partecipato all’esame della questione il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, invitato ai sensi dell’articolo 21 dello Statuto della Regione. Deliberata anche : la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nella striscia di Gaza, ai sensi dell’articolo 29, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018. Per l’intervento sono stati stanziati 5 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali; la proroga, di ulteriori 12 mesi, dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 15 al 17 maggio 2023, nel territorio dei comuni di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio e di Londa della città Metropolitana di Firenze e la proroga, di ulteriori 12 mesi, dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 16 maggio 2023, nel territorio dei comuni di Fano, di Gabicce Mare, di Monte Grimano Terme, di Montelabbate, di Pesaro, di Sassocorvaro Auditore e di Urbino della provincia di Pesaro e Urbino”.
Soddisfatto, il ministro Lollobrigida, che ha dichiarato: “Poniamo fine a quella che è un’istallazione selvaggia di fotovoltaico a terra. Abbiamo scelto, però, di limitare ai terreni produttivi questo divieto”, così come soddisfatto si è detto il ministro Pichetto Fratin, che ha sottolineato: “Si è ritenuto di salvaguardare tutto ciò che è inerente al PNRR e, in particolare, le comunità energetiche”.
La Premier Meloni , poi, ha così annunciato e commentato il varo del Dl nel Consiglio dei Ministri sui suoi profili social: “Importanti iniziative in Consiglio dei Ministri con l’approvazione del decreto Agricoltura. Stop al fotovoltaico senza regole e più energia pulita senza consumare suolo agricolo, più aiuti alle imprese in difficoltà con la moratoria sui mutui e il sostegno alle filiere, 130 milioni di euro di credito d’imposta per chi investe nel Mezzogiorno e sgravi contributivi e fiscali per i lavoratori agricoli nelle zone alluvionate, controlli più rigidi e norme più efficaci contro la concorrenza sleale, misure per contrastare la siccità e le emergenze sanitarie e climatiche. Continueremo a lavorare per difendere settori strategici per la nostra Nazione come l’agricoltura, la pesca, l’acquacoltura, l’allevamento e tutto il mondo della produzione italiana. Avanti così”.
Nella giornata di oggi, invece, la Presidente del Consiglio , è intervenuta, tramite videomessaggio , agli Stati generali dei Commercialisti.
Nel suo intervento, la Premier Meloni , che ha espresso il proprio rammarico per non aver potuto partecipare in presenza all’evento, ha evidenziato: “Per diverse edizioni non sono mancata all’Assemblea generale dei commercialisti. Lo dico perché voi siete un valore aggiunto per il nostro tessuto economico e sociale, rappresentate un punto di connessione insostituibile tra lo Stato e i cittadini, tra l’amministrazione finanziaria e le famiglie e le imprese. Negli anni abbiamo avuto modo di confrontarci più volte, e non credo di sbagliare se dico che il comune denominatore del nostro dialogo è sempre stato lo stesso, ovvero la necessità di riformare il sistema fiscale italiano per renderlo più giusto, più semplice, più organico e più razionale.
Eravamo, cioè, della stessa idea: l’Italia non poteva più rimandare una riforma che aspettava da quasi cinquant’anni, che era proprio la riforma fiscale. Era necessaria una riforma che costruisse un nuovo rapporto tra fisco e contribuente, che abbassasse la pressione fiscale, che ponesse le condizioni per un’Italia più attrattiva per le imprese e per gli investimenti. Allora, appena ci siamo insediati, noi ci siamo messi subito al lavoro e abbiamo rapidamente approvato la legge delega e, come sapete, ne stiamo dando rapidamente attuazione. Appena pochi giorni fa, in Consiglio dei Ministri, abbiamo approvato il tredicesimo decreto attuativo della riforma. Molto si è detto, ovviamente, e si è scritto su questo provvedimento, come sempre accade per ogni scelta che questo Governo fa, però la verità è che questo decreto ci consente – oltre a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti più esposti – di fare un passo avanti molto importante nel cammino per un sistema tributario più semplice e più equo. Perché questo è un decreto che tocca tutte le tipologie delle imposte sui redditi, dai redditi agrari ai redditi diversi, e contiene norme che semplificheranno notevolmente la vita di molti professionisti. Il nostro obiettivo è stato quello di avvicinare il reddito da lavoro autonomo a quello dell’impresa, creando una base normativa che fosse più semplice e più omogenea. È un passaggio estremamente rilevante, che permette di cancellare le disparità che esistevano tra le due categorie di reddito. Altro punto qualificante del decreto tocca il sostegno delle aggregazioni degli studi professionali, seguendo il principio della neutralità fiscale, proprio come avviene nel mondo delle imprese. Si tratta anche qui di un traguardo importante, direi storico, verso una maggiore equità fiscale e una migliore organizzazione di molti settori professionali. Però sono diversi i provvedimenti che questo Governo ha approvato in un anno e mezzo che puntano a valorizzare la figura del commercialista. Penso, ad esempio, al concordato preventivo biennale o al nuovo regime sull’adempimento collaborativo. Due strumenti nei quali i commercialisti hanno un ruolo cruciale e che ci consentiranno, se lavoreremo tutti insieme e lavoreremo bene, di raggiungere due obiettivi: cambiare l’approccio dell’amministrazione finanziaria nei confronti del contribuente e semplificare il quadro normativo. Quando questa riforma fiscale sarà completa, innovando quelle di Visentini e Vanoni e dando agli italiani un sistema più equo e efficiente, sarà anche per merito vostro, sarà anche per merito del vostro contributo. Ma la collaborazione tra Governo, Parlamento e commercialisti sta dando frutti importanti, anche su altri fronti. Come sapete, siamo a un passo dalla riforma della disciplina del regime di responsabilità dei componenti del collegio sindacale. È anche qui un’innovazione attesa da tempo, contenuta in una proposta di legge all’esame del Parlamento, e ringrazio davvero chi ci ha lavorato e chi ci sta lavorando. Proseguiamo su questa direzione per dimostrare che se la politica, le Istituzioni, le organizzazioni di categoria, il mondo delle professioni lavorano insieme possono ottenere grandi cose per il bene comune. E quindi davvero grazie per il lavoro che abbiamo fatto insieme fin qui ma soprattutto grazie per il lavoro che sono certa continueremo a fare insieme”.
La Premier è poi volata, insieme con la ministra dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, con i ministri della Salute, Schillaci, e per lo Sport e i Giovani, Abodi, a Tripoli , in Libia, dove, in tarda mattinata, ha incontrato il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba e il Presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi.
Dell’esito di tali incontri, si legge in una nota di Palazzo Chigi: “Al termine dell’incontro sono state firmate delle dichiarazioni di intenti in materia di cooperazione universitaria e ricerca, salute, sport e giovani nella cornice del Piano Mattei per l’Africa. Il Presidente Meloni ha ribadito l’impegno a lavorare con la Libia in tutti gli ambiti di interesse comune attraverso un partenariato su base paritaria fondato su progetti concreti, in particolare nel settore energetico e infrastrutturale. Al fine di approfondire ulteriormente le opportunità di investimenti, nel corso del colloquio, il Presidente Meloni e il Primo Ministro Dabaiba hanno deciso di organizzare un business forum italo-libico entro la fine dell’anno. Con i suoi interlocutori, il Presidente del Consiglio ha discusso anche dell’importanza di indire le elezioni libiche presidenziali e parlamentari, nel quadro della mediazione delle Nazioni Unite che va rilanciata. L’Italia, in tal senso, continuerà a lavorare per assicurare una maggiore unità di intenti della Comunità internazionale e per promuovere la cooperazione tra Libia e Unione Europea. Il Presidente Meloni si è quindi recata a Bengasi dove ha incontrato il Maresciallo Khalifa Haftar con cui ha discusso, tra l’altro, delle iniziative italiane nel settore dell’agricoltura e della salute che interessano anche l’area della Cirenaica, oltre a ribadire la disponibilità dell’Italia a contribuire, anche attraverso le competenze specifiche del nostro settore privato, alla ricostruzione di Derna, colpita lo scorso anno da una drammatica alluvione, in linea con l’impegno a tutto campo che l’Italia aveva messo in campo subito dopo la tragedia. Aspetto, quello della ricostruzione, condiviso anche
con il Presidente Al-Menfi che ha voluto ricordare il generoso impegno dell’Italia. Nel corso della missione, il Presidente del Consiglio ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti dalla cooperazione tra le due Nazioni in ambito migratorio. In questa prospettiva, per il Presidente Meloni permane fondamentale intensificare gli sforzi in materia di contrasto al traffico di esseri umani, anche in un’ottica regionale, e in linea con l’attenzione specifica che l’Italia sta dedicando a questa sfida globale nell’ambito della sua Presidenza G7”.
A seguire, la Presidente del Consiglio, Meloni si è recata a Bengasi, dove ha incontrato il Maresciallo Khalifa Haftar, con cui ha discusso delle iniziative italiane nel settore agricolo e sanitario nell’area della Cirenaica, confermando la disponibilità dell’Italia a contribuire, anche attraverso le competenze specifiche del nostro settore privato, alla ricostruzione di Derna, colpita nel 2023 da un’ alluvione.
Al centro della visita della Premier anche il tema dell’immigrazione, in merito al quale ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti dalla cooperazione Italia-Libia e ha ribadito la necessità di “intensificare gli sforzi in materia di contrasto al traffico di esseri umani, anche in un’ottica regionale e in linea con l’attenzione specifica che l’Italia sta dedicando a questa sfida globale nell’ambito della sua Presidenza G7”.
Sul versante della Opposizioni, invece, continua il dibattito all’interno del Pd, diviso sulla decisione della segretaria del Pd, Schlein di sottoscrivere il referendum della Cgil , già firmato dal Presidente del M5S, Conte e dai leader di Verdi-Sinistra Italiana , Fratoianni e Bonelli, sull’abolizione del Jobs Act, in merito a cui, quest’ultima ha dichiarato: “E’ un punto della mozione su cui ho vinto le Primarie”, sottolineando, però, che la priorità per i dem è raccogliere le firme per una legge d’iniziativa popolare sul salario minimo, mentre da Italia Viva e dal suo leader , Renzi, fautore di quella legge durante il suo Governo, è arrivato l’appello ai riformisti del Pd, che hanno sostenuto e difeso le misure renziane sul Lavoro, a “opporsi alla deriva grillina” del partito, riecheggiato dal leader di Azione , Calenda , che ha parlato di “ appiattimento sulle battaglie ideologiche e politiche di Landini e della Cgil”.
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