– Istat, Rapporto sugli indicatori demografici del 2020: causa pandemia, nel 2020 rilevati 99mila decessi in più, concentrati nella fascia dopo i 50 anni. Nascite in riduzione costante: dal 2008 oltre il 30% in meno. Popolazione in calo da Nord a Sud, -384 mila residenti. In calo, anche gli stranieri residenti: circa 5 milioni. Intanto,il Commissario Straordinario all’Emergenza, Figliuolo, in vista al nuovo hub presso il centro Federnuoto di Ostia, ha annunciato la disponibilità di 4 milioni di dosi fino al 6 maggio, cui si aggiungeranno i nuovi arrivi, la possibilità di vaccinare con Astrazeneca anche soggetti di età inferiore ai 60 anni, nonostante le raccomandazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco, e l’avvio somministrazioni agli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi. La Presidente della Commissione UE Von der Leyen: “Allentare le restrizioni di viaggi per turismo nell’Unione e introdurre un nuovo meccanismo di freno per il rischio delle varianti”.
-Recovery Plan, il Commissario agli Affari Economici, Gentiloni: “L’Europa torna a crescere, ripresa forte anche in Italia. Senza riforme, stop a erogazione delle risorse”. Oggi, incontro al Nazareno, sede del Pd, con Pse e gruppo Socialisti e Democratici del Parlamento Europeo per l’evento: “La nostra Europa, il nostro futuro”, in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa del 9 maggio. Tra gli interventi, oltre quello dello stesso Gentiloni, quello del segretario dem Letta, del ministro degli Esteri pentastellato Di Maio e del Presidente del Parlamento UE, Sassoli: “Riformare i Trattati UE e l’unanimità”. Nel frattempo, mentre il report del Centro Studi di Confcommercio rileva il crollo , causa pandemia, dei consumi e dei posti di lavoro nel Terziario e quello di Markit , una ripresa del settore manifatturiero, il Governo è a lavoro su Dl Sostegni bis, che potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri già in settimana. Tra le misure a sostegno di imprese e famiglie: rinviata al 2022 la plastic tax, stanziati nuovi contributi a fondo perduto per 14 miliardi, lo sgravo sugli affitti per le imprese per altri 5 mesi, il reddito di emergenza per altri due mesi e la proroga dello smart working nel privato fino al 30 settembre.
di Federica Marengo lunedì 3 maggio 2021
Nel 2020 sono state quasi 99 mila, di cui 53 mila uomini e 46 mila donne, le persone decedute , direttamente o indirettamente, per via del Covid19: ad attestarlo, il Rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica sugli indicatori demografici del 2020.
La quasi totalità dei decessi è stata rilevata dopo i cinquant’anni (nelle fasce d’età 80-84 anni e 85-89 per gli uomini,ovvero +22 mila rispetto al 2019 e nella fascia d’età 90-94 anni per le donne, ovvero +15 mila rispetto al 2019) e concentrata per lo più in Lombardia.
A causa della pandemia da Covid19, quindi, la speranza di vita è scesa a 82 anni: 1,2 rispetto al 2019, con ripercussioni anche sulle nascite con 1,24 figli per donna (nel 2019, il dato era di 1,27 figli per donna), un calo ,quest’ultimo, però costante dal 2008, quando i figli per donna erano 1,40 .
Un calo, quello della natalità che si registra più al Centro-Sud che al Nord, dove la media resta sempre alta,a anche se comunque in calo rispetto agli anni precedenti.
Tale dato si traduce in una diminuzione della popolazione in Italia: al 1°gennaio 2021 quest’ultima ammontava a 59 milioni 259 mila, ovvero -384 mila su base annua.
Quanto agli stranieri residenti nel Belpaese, ammontano a 5 milioni 36 mila , in calo di 4 mila unità (-0,8 per mille) rispetto al 2019.
In diminuzione ,dunque, (128 mila unità in più) anche il numero di stranieri residenti per effetto delle migrazioni con l’estero (di cui, 174 mila iscrizioni e 46mila cancellazioni), 51 mila unità in più per effetto della dinamica naturale (60 mila nati stranieri contro 9mila decessi), 84 mila unità in meno ,per effetto delle revisioni anagrafiche e circa 100 mila unità in meno per acquisizione della cittadinanza italiana.
Intanto, restando in tema pandemia, mentre l’azienda farmaceutica Pfizer attende l’autorizzazione dell’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco per la somministrazione del vaccino alla fascia d’età 12-15 anni, il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo , e il capo della Protezione Civile ,Curcio, hanno inaugurato in mattinata un nuovo hub presso il Centro Federnuoto di Ostia, presso il quale verranno vaccinati anche gli atleti che parteciperanno alle prossime Olimpiadi.
A margine della visita, il numero uno della Protezione Civile, Curcio ha dichiarato: “Un quarto dei cittadini italiani ha avuto almeno la prima dose. E’ un valore ancora più importante rispetto a quella che è la platea perché non sono 60 milioni gli italiani che si devono vaccinare ma di meno. Senza che il Paese avesse fatto sistema questo non sarebbe stato possibile. La parte sportiva è un pezzo importante del nostro Paese, il fatto che una struttura dedicata al nuoto si metta a disposizione è un segnale importante. L’apertura di questo nuovo hub vaccinale rispecchia quello che oggi è il sistema e fa comprendere lo sforzo straordinario del Paese nelle sue varie componenti. Tutti i vaccini che abbiamo vanno somministrati, solo proseguendo con la campagna potremo andare verso la normalità”.
Poi, l’intervento del Commissario all’Emergenza ,Generale Figliuolo, che ha annunciato: “Abbiamo oggi 20 milioni e 700 mila somministrazioni a fronte di circa 24 milioni e 700 mila vaccini, quindi abbiamo 4 milioni di vaccini da impiegare in questi giorni fino a che il 6 maggio non arriveranno nuovi afflussi, quindi la campagna sta procedendo secondo quel che avevo prefigurato all’inizio. Speriamo di poter aprire il prima possibile gli impianti sportivi. Lo decideremo insieme al Cts, ma chiaramente più andiamo avanti con la campagna vaccinale, più otteniamo risultati. Adesso bisogna pensare a impiegare tutto quel che abbiamo, i vaccini vanno impiegati tutti. Astrazeneca è un vaccino che, diciamo, è consigliato per determinate classi ma l’Ema dice che va bene per tutti. Fare il vaccino vuol dire salvarsi. E’ chiaro che ci sono effetti collaterali ma sono infinitesimi. Dobbiamo impiegare tutto, se non lo facciamo il ritmo della campagna vaccinale non raggiunge i risultati e gli effetti voluti nei tempi che mi sono prefigurato insieme alla mia struttura e alle regioni. E’ probabile che nell’ambito di quella che si chiama rolling review, cioè la revisione dovuta all’esperienza di ciò che succede durante le vaccinazioni di massa si possa fare la raccomandazione di auspicio su una classe inferiore ai 60. Questo si sta pensando con le interlocuzioni che ho avuto col Comitato tecnico scientifico, con Istituto superiore di sanità, il Consiglio Superiore di Sanità e con l’Aifa, chiaramente è un discorso che gli scienziati stanno vedendo anche sulla base degli studi più avanzati che si stanno facendo in Gran Bretagna dove hanno finora utilizzato 21 milioni di Astrazeneca. Dobbiamo credere nella scienza, è l’unico modo per uscire dalla pandemia. Dobbiamo premere sulle classi over 60, per le quali la media di somministrazioni è ancora bassa. Ma, appena messi in sicurezza gli over 65, la campagna vaccinale si aprirà a tutte le classi di età anche per classi produttive come il settore alberghiero”.
Campagna vaccinale, che prosegue anche negli altri Stati membri, determinando i primi allentamenti delle misure restrittive anti Covid19, a cominciare dallo stop ai viaggi non essenziali tra i Paesi dell’Unione con una buona situazione epidemiologica e per chi abbia ricevuto l’ultima dose di un vaccino autorizzato dalla UE , proposto dalla Commissione Europea, insieme con l’introduzione di un nuovo freno d’emergenza per bloccare chi provenga dai paesi extra Unione nei quali si rilevino varianti.
A darne notizia, la stessa Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che via Twitter, ha scritto: “E’ tempo di rilanciare l’industria del turismo e di riavviare le amicizie frontaliere in sicurezza. Proponiamo di accogliere nuovamente i visitatori vaccinati e quelli provenienti da Paesi con una buona situazione sanitaria. Ma se emergono varianti dobbiamo agire in fretta: proponiamo un meccanismo di freno d’emergenza UE” .
Il provvedimento della Commissione UE sarà presentato mercoledì agli ambasciatori dei 27 Paesi UE e il via libera del Consiglio potrebbe arrivare per fine mese.
Sul fronte politico, a pochi giorni dall’invio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Bruxelles, il Commissario agli Affari Economici, Gentiloni, è tornato sulla presentazione del Rocovery Plan a Bruxelles, in un’intervista a Il Messaggero-Il Mattino, nella quale ha dichiarato: “L’Unione Europea torna a crescere dopo la crisi dovuta al Covid-19 e la ripresa economica sarà “forte” anche in Italia. La ripresa è in atto e sarà particolarmente forte nella seconda metà dell’anno e questo grazie alla reazione molto veloce delle istituzioni UE e di conseguenza dei singoli Paesi che ha attutito le conseguenze di un 2020 drammatico per l’economia reale. Il vento di ripresa potrebbe anche esser più forte del previsto, ma la sfida sarà la qualità di questa crescita: se sarà sostenibile e se sarà duratura, non sarà solo un rimbalzo post crisi. Per quanto riguarda l’Italia, potrebbe avere un buon livello e godere in particolare di una ripresa forte. A fare la differenza, non sarà tanto la velocità quanto il rispetto degli obiettivi e dei tempi previsti nel piano. E’ importante essere consapevoli del fatto che l’Italia ha messo sul tavolo tutte le carte disponibili. Si gioca, potremmo dire, l’intera posta, come cercando una spinta storica per uscire da oltre vent’anni di bassa crescita e alto debito , se una delle riforme previste dal piano non trovasse realizzazione nelle modalità e nei tempi previsti c’è il rischio che si blocchi il flusso di risorse. Una volta approvato il piano, tra due-tre mesi in media, ci sarà un primo finanziamento del 13% e poi via via ulteriori finanziamenti che arriveranno un paio di volte l’anno: per un Paese come l’Italia parliamo di tranche di una ventina di miliardi circa. Ebbene, sono legate al raggiungimento di obiettivi previsti nei tempi previsti”.
Lo stesso Gentiloni, poi, è intervenuto all’evento “La nostra Europa, il nostro futuro”, incontro presso la sede dem del Nazareno tra esponenti del Pd del Pse e del partito Socialdemocratico europeo, in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa prevista per il 9 maggio.
Nel suo intervento, il Commissario UE all’Economia ha evidenziato: “Con la crisi precedente l’UE è arrivata tardi e ha fatto troppo poco. Con questa è arrivata subito e tutti i Paesi membri hanno messo una montagna di risorse sul piatto. Il Fmi ha calcolato che la crisi sarebbe stata tre volte in termini di crescita negativa in Europa senza il sostegno ricevuto. Tuttavia, i fondi hanno attutito la crisi ma non l’hanno cancellata. Sappiamo che aver attutito la crisi non l’ha cancellata. E’ vero che la disoccupazione è aumentata di poco, ma questo ha colpito giovani, donne, le ore lavorate. Abbiamo avuto il minor numero di grandi imprese, ma molte piccole imprese invece sono in difficoltà. Credo l’Europa abbia dato una buona risposta, il problema è guardare al futuro. La risposta dipende dal fatto che l’enorme massa di risorse che l’Europa mette a disposizione, fatto rivoluzionario, venga usata per il futuro e non come una mega legge finanziaria. Per ricostruire meglio, con meno disuguaglianza, più sostenibilità e più competitività digitale. E’ una responsabilità enorme per chi deve prendere decisioni”.
All’evento, presenti anche il segretario del Pd, Letta, il Presidente del Parlamento UE, Sassoli, l’ex Premier Prodi e il ministro degli Esteri,pentastellato, Di Maio, tutti concordi nel chiedere la riforma dei Trattati UE e il superamento del diritto di veto o del voto all’unanimità che rallentano e bloccano le decisioni, mentre il Vicepresidente della Commissione Europea, Timmermans, guardando all’attuazione del Next Generation Eu, ha sottolineato: “La questione sociale è la più importante del mondo e sarà con noi per i prossimi venti trent’anni. L’anno scorso abbiamo visto a quale punto i giovani sono stati solidali con noi, perché hanno fatto tante cose che non erano per loro stesso, le hanno fatte per noi. Ora tocca a noi dimostrare la stessa solidarietà nei loro confronti per il futuro da costruire insieme. La grande questione è questa transizione che accadrà la facciamo noi o lasciamo stare. Se la facciamo noi, la possiamo fare solidale e sociale. Se non la facciamo noi, la faranno gli altri e non sarà sociale né solidale. Ma dobbiamo perdere il pensiero che non facendo niente tutto resta come oggi, questo è impossibile. Tutto cambia e tocca noi organizzare questo cambiamento in maniera sociale e solidale. Questo è il compito dei socialisti democratici in questo secolo, il più grande compito dopo quello del secondo Dopoguerra”.
Il Governo, invece, archiviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (sebbene sia ancora da attuare il Dl Semplificazione per rendere fattibili nei tempi calendarizzati nel documento gli investimenti e sia ancora da definire la governance), è già al lavoro sul Dl Sostegni bis, che dovrebbe approdare in settimana in Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento, finanziato con lo scostamento di Bilancio da 40 miliardi,di cui 35 per le imprese e 5 per il Fondo complementare per le opere escluse dal Recovery Plan, autorizzato dal Parlamento, secondo la bozza circolante in queste ore prevederebbe: il rinvio della plastic tax a gennaio 2022, un fondo da 600 milioni per consentire ai Comuni di ridurre la Tari alle attività economiche interessate dalle chiusure anti-Covid, la proroga per altri due mesi del reddito di emergenza (fino a luglio), la proroga dello smart working nel privato fino al 30 settembre , il taglio delle tasse per chi investe in start up, l’erogazione di nuovi contributi (circa 14 miliardi) secondo un sistema a doppio binario, ovvero, il calcolo delle perdite sarà sempre in base al fatturato (o ai corrispettivi), ma si potrà scegliere il periodo di riferimento: o il confronto tra 2019 e 2020 e, in tal caso il contributo sarà uguale a quello in via di erogazione in queste settimane e arriverà in automatico a chi già ha fatto domanda e ha ricevuto il bonifico dall’Agenzia delle entrate, o il calcolo basato sul periodo 1 aprile 2020-31 marzo 2021 in confronto allo stesso periodo 2019-2020.
Previsti anche: con una dote di 2,3 miliardi, lo sgravio per altri 5 mesi sugli affitti per le imprese con il riconoscimento del credito d’imposta al 60% , 50% in caso di affitto d’azienda per i canoni relativi ai mesi da gennaio a maggio, scadenza cui viene allineato il credito d’imposta previsto per le strutture turistico-alberghiere e l’accesso per tutti coloro che hanno meno di 36 anni e comprano una prima casa al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa, ampliando la platea dei beneficiari (oggi under 35 con un lavoro atipico). Gli under 36, inoltre, non dovranno pagare l’imposta di registro e l’imposta ipotecaria e catastale e vedranno dimezzati anche gli onorari notarili. Le agevolazioni non riguardano l’acquisto di case di prestigio e valgono per gli atti stipulati fino al il 31 dicembre 2022. Nel testo poi, anche l’esenzione dell’imposta sui finanziamenti per l’acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni.
Infine, stanziati sedici milioni e mezzo per la realizzazione di un reparto destinato all’infialamento e al confezionamento di anticorpi monoclonali e vaccini specifici presso “lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, quale unità produttiva dipendente dall’Agenzia Industrie Difesa (AID) e unica officina farmaceutica dello Stato che già provvede, su richiesta del Ministero della salute, alla produzione di medicinali specifici per esigenze di salute pubblica”.
Tuttavia, continuano nella Maggioranza le tensioni sull’abolizione del coprifuoco e la riapertura anticipata di bar e ristoranti al chiuso prevista per il 1°giugno, con la Lega in pressing, riecheggiata dall’Opposizione dall’alleato di coalizione, Fratelli d’Italia, la cui Presidente Meloni, ha lamentato l’esiguità (500 milioni di euro) del fondo stanziato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la Capitale e i suoi beni culturali.
Tutto ciò mentre il Centro Studi di Confcommercio ha rilevato nel Report “La prima grande crisi del terziario di mercato” il crollo causa Covid19 del settore Terziario (riduzione della quota di valore del -10% nel 2020, sul -9,6% del 2019) sia in termini di consumi, persi 30 miliardi di spesa , di cui l’83%, pari a circa 107 miliardi, in soli quattro settori: abbigliamento e calzature, trasporti, ricreazione, spettacoli e cultura e alberghi e pubblici esercizi, che in termini di occupazione, persi 1,5 milioni di posti di lavoro.
In merito , il Presidente Sangalli ha dichiarato: “Per la prima volta nella storia economica del nostro Paese, il terziario di mercato subisce una flessione drammaticamente pesante. Occorre, quindi, che il Piano nazionale di ripresa e resilienza dedichi maggiore attenzione e maggiori risorse a sostegno del terziario perché senza queste imprese non c’è ricostruzione, non c’è rilancio”.
Buone notizie invece riguardo all’indice Pmi calcolato da Ihs Markit ,secondo cui nella zona Euro quest’ultimo è balzato a 62,9 punti dai 62,5 di marzo, raggiungendo il livello maggiore mai registrato sinora (la serie storica è partita da giugno del 1997).
In l’Italia, l’indice Pmi manifatturiero ad aprile ha registrato 60,7, da 59,8 di marzo con il maggiore miglioramento delle condizioni operative dall’inizio delle serie storiche nel 1997.
Il tasso di aumento della produzione , quindi, è stato il terzo più elevato in quasi 23 anni di storia dell’indagine, mentre la crescita dei nuovi ordini, grazie al rafforzamento della domanda da parte dei clienti e alla migliore fiducia del mercato, è risultata la più alta da aprile 2000.
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