di Federica Marengo sabato 16 marzo 2024
-Sabato 23 e domenica 24 marzo ,tornano le Giornata FAI di Primavera: l’evento, giunto alla 32esima edizione, volto a valorizzare e a tutelare il patrimonio culturale, storico e paesaggistico dell’Italia, attraverso visite a contributo libero in 750 luoghi speciali in 400 città, che vedranno cimentarsi nelle vesti di Ciceroni, non solo volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le Regioni, ma anche giovani studenti e studentesse formati per raccontare storie e aneddoti delle bellezze artistiche , le quali si fondono con la Natura e con il paesaggio del nostro territorio.
Ad essere coinvolti, dunque, non solo i capoluoghi e le metropoli, ma anche i piccoli comuni dell’intera Penisola, di cui si potranno scoprire monumenti poco conosciuti, luoghi inaccessibili, così come luoghi curiosi e inediti che rappresentano la cultura, la storia e le tradizioni del nostro Paese, anche grazie alla partecipazione e al contributo di molteplici istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati.
Tra le novità di questa edizione, però, l’introduzione nel novero dei beni artistici visitabili di elementi immateriali del patrimonio culturale ,quali, ad esempio il canto liturgico cattolico, tipico dei centri ecclesiastici del beneventano, distinto dal canto gregoriano, che, in epoca Altomedievale, fu imposto, con il suo repertorio , dai Carolingi per uniformare la liturgia e la politica del regno, cancellando così le diverse varietà musicali locali.
Tutto ciò, in linea con la missione del FAI, che come sottolineato dalla stessa fondazione, è quella di “curare e salvaguardare il patrimonio raccontandolo”.
Moltissimi, dunque , da Nord a Sud, i siti che , eccezionalmente, apriranno i battenti a visitatori e visitatrici.
Nello specifico, a Napoli, sarà possibile accedere alla fortezza di Castel Capuano, alle residenze reali Villa Rosebery e Palazzina Borbonica, al Rettorato e all’Aula Magna Storica dell’Università Federico II e al Quartier Generale Marina e alla Base Navale , mentre in località Lago Patria, saranno accessibili il Parco Archeologico di Liternum; a Bacoli, la Villa Ferretti; a Massa Lubrense, la Baia di Ieranto; a Portici, l’Orto Botanico; a Pozzuoli, la chiesa di San Raffaele Arcangelo, Cuma e la Necropoli romana della Porta Mediana, Villa Avellino De Gimmis e Rione Terra; a Nola, la Torre degli Infiniti Mondi e a Vico Equense, la chiesa della Santissima Annunziata.
Tuttavia, le aperture straordinarie coinvolgeranno anche altre città e province della Campania.
A Caserta , sarà possibile visitare la Real Vaccheria , il Tempietto del SS. Sacramento e la chiesa di Sant’Elena.
Ad Aversa, il complesso La Maddalena, l’ex manicomio civile, la chiesa di San Rocco, la chiesa dell’Immacolata e la chiesa di Sant’Antonio.
A Carinola, invece, saranno visitabili la Cattedrale, la chiesa di Maria Santissima Annunziata, il Palazzo Marzano e il Palazzo Petrucci Novelli.
A Ventaroli, la Basilica di S.Maria in Foro Claudio.
A Riardo, il Parco Sorgenti Ferrarelle.
Ad Avellino, saranno visitabili: la Cappella, il Cenotafio Capone, Montella, il Complesso del Monte, la chiesa e il convento di Santa Maria della Neve.
A Benevento, oltre la Casa Cocchiarella e la chiesa delle Orsoline, sarà possibile fruire di un bene immateriale: l’Ecce Quam Bonum,il canto beneventano, un canto liturgico della Chiesa cattolica praticato nei centri ecclesiastici beneventani e di Montecassino.
Infine, a Salerno, apriranno i battenti: la Cattedrale di San Matteo, il Museo della Medicina Roberto Papi, il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, il Museo Diocesano San Matteo, la Scuola Media Giovanni Lanzalone, il Palazzo Pedace, il Tempio di Pomona e il Piccolo Teatro Porta Catena.
A Camerota, il Palazzo Santa Maria.
A Vallo della Lucania, la Badia di Santa Maria di Pattano.
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