-Governo, approvato il Dpcm con le nuove misure anti Covid19, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, l’Esecutivo è al lavoro sul Dl Sostegno con le risorse per famiglie, imprese e sanità. In mattinata, vertice al Ministero dello Sviluppo Economico per discutere con i rappresentanti di Farmindustria e dell’Aifa della produzione italiana di vaccini, per imprimere alla campagna vaccinale un’accelerazione. A tal riguardo, fissata per venerdì una riunione tra il Capo della Protezione Civile Curcio, il Commissario Straordinario all’Emergenza Gen.Figliuolo e le Regioni. Sulla Scuola, le rassicurazioni del Ministro Bianchi: “La scuola non chiude. Dad solo in situzioni estreme”. Intanto, sul fronte dei partiti, non sembrano cessare le fibrillazioni interne al Pd e al M5S. Cambio della guardia alla Cisl: nuovo segretario,
-UE, il Commissario Dombrovskis ha annunciato la proroga dello stop al Patto di Stabilità fino al 2023, raccomandando ai Paesi membri di continuare a sostenere l’economia sia per il 2021 che per il 2022.
di Federica Marengo mercoledì 3 marzo 2021
Firmato dal Premier Draghi, illustrato nella serata di ieri in conferenza stampa dai Ministri Speranza(Salute) e Gelmini (Affari Regionali) e dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro, e dal Presidente del Consiglio di Sanità, Locatelli, il nuovo Dpcm con le misure anti Covid19 entrerà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile, includendo quindi anche la domenica e il lunedì di Pasqua e di Pasquetta, causa l’aumento nelle ultime settimane dei contagi, anche tra i giovanissimi, dovuto alla diffusione sul territorio nazionale delle varianti del virus.
Confermato nel provvediemento, il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 del mattino, l’impiego del sistema di suddivisione delle Regioni in fasce colorate (Bianca, Gialla, Rossa, Arancione e Arancione scuro), così come il divieto di spostamento tra regioni e province, salvo motivi di comprovata necessità o di rientro nella residenza, domicilio, abitazione (tranne nel coprifuoco). Possibile spostarsi verso le seconde case anche fuori dalla propria regione, ma solo con la famiglia e non in zona rossa o arancione scuro. Tra le novità, invece, l’entrata in vigore delle norme non più dalla domenica, ma dal lunedì per consentire a cittadini e attività di organizzarsi e l’istituzione di un tavolo permanente presso il Ministero della Salute con i rappresentanti delle Rregioni, del Comitato Tecnico Scientifico, dell’Istituto Superiore di Sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare di volta in volta l’attuazione di ulteriori.
Nelle zone bianche, poi è prevista la cessazione delle misure restrittive in vigore nella zona gialla, ma restano le misure anticontagio di carattere generale: l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento. Sospesi anche gli eventi che comportano assembramenti, come fiere, congressi, discoteche e stadi).
Per quel che riguarda la Scuola, stop alle lezioni in presenza negli istituti di ogni ordine e grado nelle zone rosse, ad eccezione che per gli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. Nelle zone gialle e arancioni, laddove si registri nell’arco di sette giorni un’incidenza pari o superiore ai 250 casi ogni 100 mila abitanti, i Presidenti di Regione avranno la facoltà di disporre la sospensione dell’attività scolastica. Nelle altre zone, didattica in presenza per scuole dell’infanzia, elementari, medie e per superiori almeno al 50%,fino a un massimo del 75%.
Nelle zone rosse,poi, chiusi i negozi (salvo alimentari, farmaceutica e ferramenta) e servizi alla persona come barbieri, parrucchieri e centri estetici, mentre in tutte le zone è stato eliminato io divieto di asporto dopo le 18:00 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da consumarsi sul posto (enoteche e supermercati). Aperti , ma solo fino alle 18:00 in zona gialla, ristoranti e bar con asporto fino alle 22:00 e servizio a domicilio consentiti ovunque. Possibile cenare dopo le 18:00 solo in zona bianca e in tutte le mense e gli alberghi e anche negli autogrill in zona gialla. Chiusi nel fine settimana,i centri commerciali.
Vietate le feste al chiuso o all’aperto anche dopo cerimonie religiose o civili e via libera alle visite a parenti o amici, ma solo nelle regioni gialle e una sola volta al giorno in numero di 2 persone più figli under 14. Vietati gli sport di squadra e di contatto, salvo campionati riconosciuti, consentita, inevce, l’attività motoria all’aperto( corsa, camminata, bici).
Infine, dal 27 marzo, aperti, ma solo in area gialla, i musei sia dal lunedì al venerdì, sia nei fine settimana (su prenotazione online), i cinema e i teatri, con protocolli sanitari del CTS e con capienza limitata.
Polemiche, poi, sono seguite alle nuove misure introdotte riguardo la facoltà conferita ai Presidenti di Regione di sospendere le attività scolastiche in presenza con un’incidenza di 250 casi ogni 100 mila abitanti, alle quali ha replicato il ministro dell’Istruzione Bianchi,che, ai microfoni Rai, ha dichiarato: “La sindrome inglese è più subdola delle altre perché infetta anche i bambini e non possiamo permetterlo. Stiamo agendo sui singoli territori. Il Governo c’è e siamo consapevoli del problema. Noi chiediamo di poter operare su singoli territori in maniera molto calibrata. La scuola sarà l’ultima a porre il tema della didattica in presenza e sarà la prima a riprenderla, però mettendo davanti il tema più importante che è la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi”. Tuttavia, secondo un’indagine di Tuttoscuola, a partire dal 6 marzo, sarebbero almeno 6 i milioni di studenti in Didattica a distanza.
In contemporanea, l’Esecutivo lavora all’accelerazione della campagna vaccinale e all’erogazione di ristori per famiglie, attività, imprese, professionisti più colpiti dalle misure restrittive, e allo stanziamento di risorse per la Sanità. Quanto alle vaccinazioni, si lavora alla produzione delle dosi in Italia in autonomia per evitare la dipendenza dalla distribuzione( ultimamente soggetta a tagli) delle aziende farmaceutiche con cui la UE ha stretto accordi. A tal proposito, si è svolto in mattinata al Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra il titolare del dicastero Giorgetti , il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio con deleghe alla Sicurezza, Gabrielli, con i rappresentanti di Farmindustria, Scaccabarozzi e il dierettore generale Giorgetti, dell’Aifa, Palù e il commissario all’emergenza Figliuolo. Una riunione, il cui esito è stato reso noto dal MISE con una nota nella quale si legge che il ministro Giorgetti ha confermato la volontà del Governo di realizzare in Italia un polo per la ricerca di farmaci e vaccini con investimenti pubblici e privati. Inoltre, è stata verificata da parte di alcune aziende la disponibilità a produrre il principio attivo e gli altri componenti del vaccino anri Covi19, perché già dotate o in grado di farlo a breve, dei bioreattori e dei fermentatori. La produzione però potrà avvenire, solo fra 4-6 mesi, a conclusione dell’iter autorizzativo. Sull’incontro, il ministro Giorgetti ha poi riferito alla Camera, nell’ambito del Question Time settimanale, anche in vista del vertice di domani con il Commissario UE Breton, responsabile della task force europea sui vaccini per discucutere del piano per il rafforzamento della produzione di vaccini, mentre già nella mattinata, la ministra degli Affari Regionali Gelmini, in Audizione presso la Commissione Questioni regionali ha annunciato che nella giornata di venerdì si terrà un vertice tra il capo della Protezione Civile Curcio, il Commissario all’emergenza Figliuolo e i rappresentanti delle Regioni, per fare il punto sulla campagna vaccinale.
Sul fronte economico,poi, Governo a lavoro sul Dl sostegno(ex Dl Risotori5),in arrivo fra sette-dieci giorni, che può contare su fondi per 32 miliardi,frutto dello scostamento di Bilancio chiesto dal Governo Conte bis e autorizzato dal Parlamento. Stando alla bozza del provvedimento, oggetto di confronto tra il Premier Draghi, il Ministro dell’Economia Franco e il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini, vi sarebbero non solo ristori per gli imprenditori della montagna (un fondo ulteriore di 600 milioni di euro) e per le categorie e le attività più colpite dalle restrizioni anti Covid19 (verrebbero eliminati i codici Ateco e si dovrebbe intervenire su 2.700.000 tra imprese e professionisti con fatturato fino a 5 milioni e con una perdita mensile dimostrata del 33% rispetto alla media mensile del 2019),ma anche misure come lo stralcio delle cartelle entro i 5000 euro,sanzione e interessi inclusi relativi agli anni 2000-2015, e la proroga al 30 aprile sia per l’invio di nuove cartelle esattioriali che per i pagamenti della rottamazione ter e del saldo e stralcio previsti dai decreti fiscali dei Governi precedenti, per un totale di 2 miliardi tra il 2021 e il 2022. Ancora, tra le misure, la proroga dello stop ai licenziamenti al 30 giugno e il rifinanziamento della Cig Covid non più a settimane , ma per tutto l’anno , il finanziamento di 2 miliardi del piano vaccini, inclusi antivirale, trasporto e somministrazione (previste due fasi, in cui sarnno coinvolti prima i medici di famiglia e poi i farmacisti) e i congedi parentali per oltre 200 milioni di euro, per famiglie con figli minori di 14 anni in Dad e per rafforzare le connessioni web.
Intanto, mentre da Maggioranza e Opposizione arrivano esortazioni ad accelerare sia su campagna vaccinale, agendo anche in autonomia dalla UE per il reperimento di dosi, sia sull’erogazione di indennizzi e ristori alle imprese e ai lavoratori, e non si smorzano le tensioni interne al Pd, con la corrente base riformista contraria alle indicazioni del segretario Zingaretti di un’ alleanza strutturale con i pentastellati ( già siglata con l’entrata in Giunta della Regione Lazio, di cui è Presidente, di due grillini) e all’indizione del Congresso nel 2023 e al M5S, alle prese con la rifondazione ad opera dell’ex Premier Conte ,da una parte , e con il ricorso degli espulsi, il nuovo sottogruppo parlamentare fondato da una parte di questi ultimi, e con la definizione del rapporto con l’Associazione e la piattaforma Rousseau di Davide Casaleggio, che ha richiesto ai parlamentari di pagare le quote arretrate per 400 mila euro, in ambito UE, il Vicepresidente della Commissione Europea, Dombrovskis, ha annunciato stamane che l’orientamento sarebbe quello di mantenere la Clausola di salvaguardia anche nel 2022 per poi disattivarla nel 2023.
Il Patto di Stabilità e Crescita, quindi, resterà sospeso anche nel 2022 per consentire maggiore spesa pubblica agli Stati membri. Ma, raccomada Dombrovskis, gli Stati con alto debito, come l’Italia devono fare attenzione sul medio termine ed essere prudenti e non è escluso che vengano adottate regole diverse in base alla situazione debitoria ( non più quindi la regola rigida del 3% nel rapporto Deficit/Pil).
Alla luce di ciò, il Vicepresidente della Commissione UE, invita i Paesi membri a proseguire il sostegno di bilancio, a promuovere una ripresa resiliente e sostenibile e a puntare al massimo sui fondi del Next Generation EU.
Infine, Dombrovskis, riguardo il dibattito sulla modifica del Patto di Stabilità, auspicando un ampio consenso sulle modifiche, ha assicurato che , lanciato prima della pandemia, riprenderà una volta che la crisi sarà superata, anche se il problema resta quello di bilanciare la crescita con la stabilità fiscale.
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