-Governo, cabina di regia a Palazzo Chigi su Dl Semplificazioni. Durante il vertice di Maggioranza, presieduto dal Premier Draghi, trovato l’accordo sulla revisione del Codice degli Appalti: stralciato il criterio del massimo ribasso, ovvero dell’offerta più vantaggiosa nei bandi di gara degli appalti, ma i Ministri Orlando (Lavoro) e Speranza (LeU), hanno chiesto un confronto con i sindacati, convocati per le 16:00 dal Presidente del Consiglio per discutere dei subappalti, su cui si sarebbe deciso per la proroga dell’attuale soglia del 40% in scadenza il 30 giugno, prima del Consiglio dei Ministri di domani nel quale il testo sarà varato. Nel corso del vertice, stabiliti anche i tre pilastri per l’attuazione del Recovery Plan. In mattinata, incontro tra il Presidente Draghi e il segretario del Pd, Letta sull’agenda di Governo e sulle riforme. Intanto, siglato l’accordo a Bruxelles, con la Commissione UE sulla nuova Alitalia: Ita, operativa da agosto, avrà flotta e rotte ridotte e minor numero di dipendenti: il no dei sindacati, pronti a scendere in piazza il 18 giugno,mentre i Commissari straordinari hanno fatto sapere che domani sarà pagato il 50% degli stipendi, in attesa dei 100 milioni di euro previsti dal Dl Sostegni bis. Segnali positivi però arrivano dai dati Istat sulla fiducia delle imprese e dei consumatori ,in ulteriore aumento a maggio, con record per le imprese da febbraio 2018.
-Covid19, monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe: in calo numero di contagi, incidenza e numero di ricoveri in terapia intensiva e in area medica, per effetto delle vaccinazioni agli over 70,ma a 5 settimane dalla fine del 2° trimestre mancano 42,6 milioni di dosi. Via libera, da parte del ministero della Salute e del CTS alla richiesta dei Presidenti di Regione di abolire il coprifuoco e procedere alle riaperture anticipate in zona bianca, mentre il ministro dell’Istruzione Bianchi spera nel via libera dell’EMA, domani, alle vaccinazioni alla fascia 12-17 anni per la ripresa della scuola a settembre in presenza.
di Federica Marengo giovedì 27 maggio 2021
Si è svolta stamane, a Palazzo Chigi, la cabina di regia, presieduta dal Premier Draghi e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Garofoli, con i ministri Franco (Economia), Colao(Transizione Digitale), Cingolani (Transizione Ecologica), Giovannini (Infrastrutture e Trasporti), Orlando(Lavoro), Franceschini (Cultura), Garavaglia (Turismo), Brunetta (Pubblica Amministrazione), Bonetti (Famiglia e Pari Opportunità), Speranza (Salute), Dadone (Politiche giovanili) e, in video-collegamento da Bruxelles, il responsabile dello Sviluppo economico Giorgetti, per trovare un accordo sulla revisione delle norme relative al Codice degli Appalti, contenute, insieme a misure per snellire e sburocratizzare la Pubblica Amministrazione, in vista dell’attuazione delle riforme previste dal Recovery Plan, nel Dl Semplificazione, atteso domani in Consiglio dei Ministri per il varo.
Nei giorni scorsi, infatti, si era accesa un’intensa polemica tra le forze di Maggioranza su due norme vagliate in una prima bozza del provvedimento: la liberalizzazione delle soglie di subappalto e la reintroduzione del criterio del massimo ribasso, ovvero dell’offerta più vantaggiosa nei bandi di gara per gli appalti, entrambe contestate dai partiti di centrosinistra e dal M5S, preoccupati per le possibili infiltrazioni delle mafie, in contrapposizione con le forze di centrodestra, in pressing per semplificare, sburocratizzare e velocizzare le procedure, applicando le direttive UE.
Quindi, in mattinata, trovata la quadra con lo stralcio del criterio del massimo ribasso e la proroga dell’attuale soglia del subappalto al 40%, in scadenza il 30 giugno. Tuttavia, i Ministri Orlando (Lavoro) e Speranza (Salute),rispettivamente in quota Pd e LeU, hanno chiesto al Premier di convocare i sindacati a Palazzo Chigi per un confronto proprio sui subappalti, avendo questi ultimi espresso rimostranze sulla modifica delle norme, che potrebbe non solo favorire le mafie,ma anche compromettere la sicurezza sul lavoro.
Così, nel pomeriggio, sindacati a colloquio con Draghi e con il ministro Orlando, prima dell’approvazione definitiva del provvedimento, insieme a cui saranno varati anche il Decreto sulla Governance del Recovery Plan e il finanziamento del Certificato Verde sanitario nazionale per spostarsi tra Regioni di diverso colore e partecipare ad eventi.
Nel corso del vertice di Maggioranza, poi, definiti anche i pilastri per l’attuazione del Recovery Plan : la progettazione della governance, le semplificazioni normative e un piano di reclutamento nella Pubblica Amministrazione. Questi tre elementi costituiscono il presupposto necessario per poter associare alla complessità del Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa un quadro normativo appropriato, un modello di gestione efficace e un’adeguata disponibilità di competenze.
Istituita, inoltre, presso la Presidenza del Consiglio, la cabina di regia per il Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa ,presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, alla quale parteciperanno i Ministri e i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio ,competenti in ragione delle tematiche affrontate in ciascuna seduta, con poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli interventi del Recovery nazionale. Il Presidente del Consiglio dei Ministri potrà delegare a un Ministro o a un Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo svolgimento di specifiche attività.
Infine, istituito un tavolo permanente con enti locali e parti sociali. Parti sociali che , al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Premier Draghi e il ministro del Lavoro Orlando, intercettati dai cronisti, hanno rilasciato alcune dichiarazioni, confermando la manifestazione prevista per domani per chiedere che il blocco dei licenziamenti venga prorogato per tutte le imprese al 31 ottobre.
Per il segretario della Uil, Bombardieri: “Nel Decreto è stato tolto riferimento a massimo ribasso e c’è una apertura a discutere sulla soglia del 40%. Tra un’ora parte riunione tecnica che proseguirà anche nei prossimi giorni”, riecheggiato dal segretario della Cgil, Landini, che ha evidenziato: “E’ quello che chiedevamo perché è sotto gli occhi di tutti cosa abbia determinato la logica del massimo ribasso: danni ai lavoratori e alle opere, favorendo l’ingresso della criminalità organizzata. Abbiamo anche ragionato sulla governance del Recovery Plan: le organizzazioni sindacali sono coinvolte nella cabina di regia istituita a Palazzo Chigi. Noi abbiamo riconfermato la nostra proposta per cui cabina di regia è un punto importante ma non sufficiente: chiediamo un confronto di dettaglio con i Ministri e sul territorio. Abbiamo ribadito che per noi c’è bisogno che non solo come avvenuto oggi con ritardo, ma su tutte le riforme il confronto diventi una regola e un vincolo esterno, ci sia confronto e negoziazione senza diritti di veto”.
Sindacati, peraltro sul piede di guerra anche per il dossier Alitalia, dopo l’accordo raggiunto a Bruxelles tra il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, il ministro dell’Economia ,Franco, e la Vicepresidente esecutiva della Commissione UE ,con delega alla Concorrenza, Vestager, sulla nascita della nuova compagnia Ita.
La Commissione UE, infatti, che sta ultimando l’indagine sui prestiti ponte da 400 e 900 milioni di euro erogati ad Alitalia fra il 2017 e il 2019, ha dato il via libera al piano per la Newco che dovrebbe diventare operativa da agosto con una riduzione delle flotte (circa 60 aerei) delle rotte e dei dipendenti (previsti 5 mila esuberi). Quanto alla manutenzione e all’assistenza tecnica, resteranno fuori perimetro e dovranno essere gestite da un’azienda non legata alla nuova compagnia, sebbene l’azienda potrà partecipare alla gara per aggiudicarsi il bando, così come alla gara per il marchio. In gestione ad Ita, dunque, solo la parte aviazione.
Reso noto poi dai commissari straordinari, che il pagamento degli stipendi ai dipendenti ,previsto per domani ,sarà garantito solo per il 50% , il restante 50% sarà pagato nel prossimo mese, quando saranno erogati i 100 milioni di euro stanziati dal Dl Sostegni bis.
Scettici, i sindacati Filt-Cgil ,Fit-Cisl e Uiltrasporti, che ,proclamando lo sciopero per il 18 giugno, in una dichiarazione congiunta, hanno sottolineato: “Siamo alle solite: un balletto di cifre che preoccupa i lavoratori e intanto la vicenda Alitalia non vede ancora una conclusione positiva. Non è possibile che Alitalia resti commissariata dal 2017, con versioni altalenanti sul numero degli aerei e quindi degli esuberi. E in tutto questo il tempo passa; la stagione estiva, la più redditizia, è già cominciata; la cassa viene bruciata; gli stipendi non arrivano regolarmente; la concorrenza si mangia gli spazi della compagnia di bandiera. La situazione insomma continua a peggiorare e noi continuiamo ad apprendere le notizie dai media nonostante abbiamo sollecitato già da febbraio l’attivazione di una cabina di regia coi quattro Ministeri competenti per trovare le soluzioni necessarie al rilancio del vettore. Deve essere chiaro una volta per tutte se vogliamo o no una compagnia di bandiera all’altezza delle concorrenti degli altri paesi europei e che faccia gli interessi economici italiani senza fare macelleria sociale lasciando senza lavoro migliaia di lavoratrici e lavoratori. Ciò tenuto conto anche degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che mira al rilancio dell’economia italiana: un progetto di difficile attuazione qualora la NewCo partisse con le ali tarpate. Tutte queste ragioni stanno alla base dello sciopero previsto per il 18 giugno, unitamente alle ulteriori problematiche che affliggono i lavoratori dell’intero settore del trasporto aereo”.
Sul fronte interno alla Maggioranza, agitata in queste settimane dalle divergenze sul tema del blocco dei licenziamenti, sugli appalti e sulla riforma del Fisco, il Premier Draghi ha ricevuto questa mattina a Palazzo Chigi il segretario del Pd Letta, per discutere dei temi al centro dell’agenda di Governo e delle riforme, incontro poi commentato via Twitter dal numero uno dem, che ha evidenziato come quest’ultimo sia stato caratterizzato da una “sintonia piena”.
Sintonia piena, non espressa , ovviamente dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, che, critico sulle politiche attuate fin qui dall’Esecutivo, è tornato a chiedere che le elezioni anticipate.
Quanto ai singoli partiti, forze politiche alle prese con l’individuazione dei candidati alle Amministrative di ottobre. Se infatti il centrosinistra ha siglato con il M5S l’accordo per il candidato al Comune di Napoli , l’ex ministro dell’Università e della Ricerca, Manfredi, che ha così sciolto la riserva, il centrodestra ha rinviato il vertice fissato per questo pomeriggio per motivi organizzativi e per approfondire i profili dei possibili candidati, ma su cui pesa la costituzione del nuovo gruppo parlamentare “Coraggio Italia” fondato dai fuoriusciti da Forza Italia, Toti, Presidente della Regione Liguria e leader di “Cambiamo!” e Brugnaro, attuale sindaco di Venezia, poco gradita dai vertici azzurri.
In tutto ciò, buone notizie sono arrivate dall’Istituto Nazionale di Statistica, in merito alla fiducia di consumatori e imprese aumentata nel mese di maggio da 102,3 a 110,6, nel primo caso, e da 97,9 a 106,7 nel secondo, con una ripresa costante per le imprese da dicembre 2020 e che ha raggiunto livelli record non registrati dal febbraio 2018. Secondo Confcommercio , per il Turismo, si sarebbe registrato addirittura un balzo di 30 punti.
In merito al Covid19, invece, pubblicati dalla Fondazione indipendente Gimbe i dati relativi al monitoraggio settimanale della pandemia, che fra il 19 e il 25 maggio ha rilevato un calo di tutti gli indicatori, con il numero di casi scesi a -29,5%, quello dei decessi a -17,4%, quello dei ricoveri in area medica a -71% e in terapia intensiva a -65%, grazie alle vaccinazioni agli over 70.
Scesa dunque l’incidenza in tutte le Regioni, sia per la ridotta circolazione del virus sia per il calo delle persone testate (-25%) in 2 settimane.
Otto, quindi, le Regioni che nelle prossime settimane si apprestano a passare in fascia bianca, a cominciare dal 1° giugno, (se i dati verranno confermati dalla cabina di regia settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute), con Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, per poi procedere, dal 7 giugno, con Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto.
Tuttavia, la Fondazione Gimbe ha anche evidenziato che a 5 settimane dalla fine del secondo trimestre mancherebbero all’appello 42,6 milioni di dosi e che difficilmente saranno recuperate entro fine giugno.
Restando in tema di passaggio delle Regioni in zona bianca, siglato ieri, in un vertice Governo-Ministero della Salute, Comitato Tecnico Scientifico e Regioni, l’accordo che consentirà ai Presidenti di Regione, proprio nei territori che registreranno per tre settimane consecutive un’incidenza di casi inferiore ai 50 per ogni 100 mila abitanti, pur conservando misure di sicurezza come l’uso delle mascherine, il distanziamento e l’areazione di locali al chiuso, di abolire il coprifuoco e di anticipare le riaperture delle attività rispetto al calendario, come: congressi, piscine al chiuso, parchi tematici e discoteche (senza possibilità però di ballare in pista,ma solo di fruire di servizio bar e ristorante) ,che il Commissario all’Emergenza Figliuolo vorrebbe usare come hub per le somministrazioni ai più giovani.
Atteso, infine, il parere dell’EMA, l’Agenzia Europea per il Farmaco, sui vaccini Moderna alle fasce di età 12-17 anni, in quanto ciò potrebbe favorire il ritorno in presenza a scuola, a settembre, della gran parte di studenti, come sottolineato dal ministro dell’Istruzione Bianchi, che, in un intervento nella trasmissione di Rai Tre, Agorà, riguardo al Piano Estate e all’esame di Maturità ha spiegato: “Hanno detto che il Piano Estate sarà un flop ma non è vero: quasi 6 mila scuole organizzano recuperi, innanzitutto di competenze, poi anche di vita sociale e ancora ci saranno musica e sport. Abbiamo predisposto tutto per un esame di maturità che sia tale: quest’anno abbiamo introdotto il fatto che da marzo i Consigli di istituto hanno predisposto un elaborato. Non è un esame a caso ma un esame che parte da uno scritto pensato, ragionato, discusso. E’ importante sapere scrivere, altrimenti non si sa parlare”, ha detto Bianchi ad Agorà. Alla domanda se questo modello di maturità verrà replicata, ha risposto “Guardiamo, vediamo come va, sto avendo riscontri positivi, è giusto avere tempo per articolare un pensiero complesso, ci ragioniamo. Questa è la maturità che prepara al futuro”.
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