-Covid19, monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: “Indice Rt nazionale in calo a 0,85 , così come l’incidenza a 160,5 per 100 mila abitanti, ma continua la pressione su terapie intensive e reparti ospedalieri con tasso di occupazione al di sopra della soglia critica in 14 Regioni. Fondamentale evitare tutte le occasioni di contatto non necessarie”. Dieci, le Regioni con valori da zona gialla, Sardegna, Valle d’Aosta e Puglia ancora in rosso, cui si aggiungerebbe la Calabria, Campania,verso la zona arancione.
-Governo, cabina di regia del Premier Draghi a Palazzo Chigi con gli scienziati,vertici del CTS, Brusaferro (ISS) e Locatelli (CSS) e i capidelegazione di Maggioranza ,per discutere delle linee-guida per le riaperture elaborate dalle Regioni. Nel pomeriggio, conferenza stampa del Premier Draghi su riaperture, Def ,scostamento di bilancio e opere in cantiere. Per le riaperture, via libera graduale dal 26 aprile sulla base dei dati su contagi e campagna vaccinale con il ripristino della zona gialla, l’apertura di ristoranti e bar a pranzo e a cena, ma solo all’aperto, di cinema e teatri all’aperto, e con regole introdotte dal protocollo CTS al chiuso, il ritorno a scuola in presenza per tutti gli studenti in zona gialla e arancione, mentre in zona rossa, una parte degli alunni proseguirà la didattica a distanza e la possibilità di spostamento tra le Regioni gialle, ma con pass tra Regioni con colori diversi. Confermati, il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 e il sistema di colori a fasce per le Regioni. Dal 15 maggio, via libera alle piscine all’aperto e agli stabilimenti balneari, dal 1 giugno, invece, riaprono le palestre e dal 1l luglio riprende l’attività fieristica. Su Def: scommessa sulla crescita e sul debito buono, riguardo al Dl Imprese, fatturato e imponibile i due criteri per le erogazioni. Infine, su Recovery Plan: “Cronoprogramma certo delle opere” Cinquantasette, le opere pubbliche sbloccate, che saranno seguite da altrettanti commissari. A seguire, incontro del Premier Draghi con Forza Italia e Pd su Recovery Plan e Dl Imprese.
-Recovery Plan, Ecofin a Bruxelles. Il Commissario UE agli Affari Economici Gentiloni: “Fiducioso, buon piano”. Aiuti di Stato: Italia, seconda beneficiaria, dopo la Germania. Fitch: dieci anni perché il debito italiano ritorni ai parametri pre-Covid.
di Federica Marengo venerdì 16 aprile 2021
La giornata del Premier Draghi è cominciata con la cabina di regia a Palazzo Chigi sulle riaperture delle attività, alla quale hanno preso parte il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro, il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Locatelli, entrambi vertici del Comitato Tecnico Scientifico, e i capidelegazione di Maggioranza.
Durante il vertice, sono stati presi in visione i dati settimanali sulla situazione epidemiologica, elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, secondo cui l’indice nazionale Rt sui contagi , questa settimana, si è attestato a 0,85, registrando un nuovo calo rispetto alla settimana scorsa quando era a 0,92, così come l’incidenza, attestatasi a 160,5 casi per ogni 100 mila abitanti rispetto ai 185 della scorsa settimana. In lenta decrescita, i dati sulla mortalità, così come la curva epidemiologica, in crescita, quelli sulle vaccinazioni, con il 75% degli over 80 che ha ricevuto la prima dose di vaccino e il 50% che ha ricevuto il richiamo.
Tuttavia, continua la pressione su terapie intensive e i reparti ospedalieri, con tasso di occupazione (39%) ancora al di sopra della soglia critica in 14 Regioni. Dieci, però, presentano dati da zona gialla, (attualmente eliminata dal Decreto Covid), ovvero: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Umbria e Veneto, mentre tre Regioni resteranno in zona rossa: Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna, cui si aggiungerà la Calabria, e una, la Campania passerà in zona arancione.
Pertanto, l’invito dell’ISS alla prudenza e ad evitare tutte le occasioni di contatto non necessarie, adottando comportamenti individuali rigorosi e rispettando le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine, ribadito poi dal Presidente Brusaferro nel corso della conferenza stampa, tenutasi nel pomeriggio presso
Quindi, sulla base del miglioramento dei dati relativi al contagio e alla campagna vaccinale e delle linee-guida elaborate dalle Regioni e messe a punto dal Comitato Tecnico Scientifico, il Governo ha deciso,operando una sintesi tra le forze di Maggioranza, di anticipare alcune riaperture al 26 aprile, con il ripristino della zona gialla rafforzata, della possibilità di spostamento tra le Regioni gialle e con pass tra quelle rosse e arancioni. Stabilito anche il ritorno in aula per tutti gli studenti nelle Regioni in zona gialla, al 50%, ancora a distanza però nelle zone rosse e arancioni. Sempre in zona gialla, via libera anche a ristoranti e bar,ma solo all’aperto, (da maggio, con ogni probabilità, l’ok varrà dato anche per quelli al chiuso), così come teatri e cinema all’aperto e al chiuso con le regole anti Covid19 introdotte dal Comitato Tecnico Scientifico mediante i protocolli di sicurezza relativamente a distanziamento e capienza.
Aperti dal 15 maggio, invece, le piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari, dal 1 giugno le palestre e dal 1 luglio le attività fieristiche. Confermati, sia il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 sia il sistema della colorazione a fasce delle Regioni, con ripristino delle misure restrittive corrispondenti in caso di peggioramento dei dati epidemiologici e di focolai.
Tali misure, sono state annunciate dallo stesso Premier Draghi e dal ministro della Salute Speranza nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi nel primo pomeriggio, nella quale sono state affrontate tre tematiche: le riaperture, il Documento di Economia e Finanza e lo scostamento di bilancio per finanziare il Dl Imprese, in arrivo a fine mese, approvati ieri dal Consiglio dei Ministri e da chiedere al Parlamento, e le opere pubbliche.
“Possiamo guardare al futuro con prudente ottimismo e con fiducia. Il nostro intervento è strutturato fondamentalmente su tre blocchi di provvedimenti: aperture, scostamento di bilancio, opere che sono state messe in cantiere. La campagna vaccinale sta andando bene, questo è un dato che ci ha fatto prendere le decisioni”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio Draghi, continuando: “C’è un cambiamento rispetto al passato. Si dà precedenza alle attività all’aperto e alle scuole, con l’anticipazione dell’allentamento delle misure dal 26 aprile. Le scuole riaprono in presenza nelle zone gialle ed arancioni, nelle zone rosse in parte in presenza e in parte a distanza. Il Governo ha preso un rischio ragionato, con i dati in miglioramento. Con la decisione di oggi il Governo ha preso un rischio ragionato fondato sui dati che sono in miglioramento, ma non in miglioramento drammatico. Questo rischio che il Governo ha preso, che certamente incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: che quei comportamenti che governano le attività aperte siano osservati scrupolosamente, mascherine e distanziamenti restano. Occorrerà una sensibilizzazione particolare delle autorità, a partire dagli Enti locali, e delle Forze del’Ordine, perché questi comportamenti vengano osservati. Le riaperture rappresentano un’opportunità straordinaria per l’economia e la nostra vita sociale. Gli spostamenti saranno permessi tra zone gialle e poi con un ‘pass’ tra zone di colore diverse. Queste aperture sono una risposta al disagio di categorie e giovani e portano maggiore serenità nel Paese, pongono le basi per la ripartenza dell’economia. Mi aspetto che avremo un rimbalzo molto forte nei prossimi mesi e poi dovremo attestarci su un sentiero di crescita. Il rimbalzo è certo, non è sicuro esattamente quanto forte sarà. Ma dobbiamo lavorare sulla sfida di assicurare che dopo la ripresa dei prossimi mesi continueremo a crescere e tenere alto il livello dell’occupazione, dopo tantissimi anni in cui purtroppo la situazione è stata diversa”.
Quindi, l’intervento del ministro della Salute, Speranza, che ha precisato: “Ci sono stati due fattori fondamentali che ci hanno consentito di vedere una piegatura la curva epidemiologica, le misure che hanno prodotto dei risultati e i vaccini. Oggi possiamo disegnare con cautela un percorso graduale che dia un segnale di ripresa al paese, già dal 26 aprile. Un messaggio di fiducia” da vivere però con la massima cautela e attenzione, è ancora più importante con le aperture ricordare le norme fondamentali di prudenza. Due sono i fattori fondamentali che nelle ultime settimane ci hanno consentito di vedere una piegatura della curva ,anzitutto le misure adottate nelle ultime settimane, con una parte significativa del Paese in area rossa e l’area gialla sospesa. Ora abbiamo un Rt a 0,85, e per la prossima settimana è previsto sotto lo 0,8, un’incidenza a 182 e una tendenza di gran parte delle Regioni a un miglioramento del quadro epidemiologico. A questo si aggiunge l’aumento significativo delle dosi di vaccino somministrato: quasi l’80% degli over 80 hanno avuto la prima dose, e già nelle prossime settimane arriveremo a un livello molto alto di richiamati. Per questa fase, la limitazione del cosiddetto coprifuoco alle 22 resta, il Governo poi valuterà settimana dopo settimana e adeguerà eventualmente, ma al momento resta vigente. Abbiamo scelto un percorso di gradualità quindi non ci sarà un momento X in cui tutto cambia, è un modello per fasce per cui se c’è un focolaio, se un’area è in difficoltà i nostri parametri faranno scattare misure più rigide, stiamo allargando alla zona gialla, a differenza di prima, ma resta il modello prudenziale capace di reggere le varie situazioni sul territorio. Il primo luogo in cui investiremo il piccolo tesoretto accumulato è la scuola. Tutto il Governo ritiene la scuola un’ architrave fondamentale della nostra società. Poi in maniera graduale ulteriori attività economiche e sociali. La prima data chiave è il 26 di aprile, quando ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Con l’introduzione dal 26 aprile della zona gialla rafforzata riaprono scuola, ristorazione, musei, teatri, cinema, spettacoli, eventi sportivi, piscine, palestre, attività sportive, fiere, congressi, stabilimenti termali, parchi tematici. Poi c’è una road map che ci accompagnerà e che monitoreremo passo dopo passo. Dal 15 di maggio le piscine all’aperto, per esempio; dal 1 giugno le attività connesse alle palestre. Dal 1 luglio le attività di natura fieristica, ci sono fiere importanti a luglio nel nostro Paese. E’ un percorso che ci consente di gestire una fase di transizione. Non sarebbe corretto indicare un giorno x in cui da un tratto scompare qualsiasi misura serve un percorso di gradualità che ci consentirà di monitorare l’andamento”.
Poi, sul vaccino Astrazeneca, il titolare del dicastero della Salute, ha chiarito: “In queste ore, il vaccino AstraZeneca è utilizzato sopra i 60 anni e intendiamo continuare ad utilizzarlo. I dati che ci arrivano dai territori sono dati incoraggianti. Chiaramente chi rifiuta questo vaccino va in coda e non ha una possibilità immediata di sostituirlo. L’invito che noi facciamo a tutti gli italiani è di vaccinarsi perché tutti i vaccini di cui disponiamo sono egualmente efficaci e sicuri”.
A seguire, le domande dei cronisti al Premier Draghi, su Documento di Economia e Finanza, a poche ore dalla pubblicazione di un report dell’agenzia di rating Fitch che ha espresso preoccupazione sulle ripercussioni dell’aumento del debito pubblico legato alla pandemia,stimando che all’Italia potrebbe servire almeno un decennio prima che il suo debito pubblico torni al livello pre-pandemia pari al 135% del Pil e, una volta raggiunto questo obiettivo, servirebbero altri dieci anni per scendere al 100%, anche in scenari ottimistici. : “Il ministro dell’Economia Franco ha enunciato il Def e l’entità dello scostamento; prima cosa è l’entità di 40 miliardi ma non è solo questo, se vedete il percorso di rientro dal deficit, poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà 3%, è una scommessa sulla crescita, se sarà quello che ci attendiamo la vinciamo, senza pensare neanche a manovre correttive negli anni futuri. Se la crescita si traduce in quel che ci aspettiamo da riforme e investimenti ci sarà un’uscita dal debito con gli investimenti, è una scommessa sul debito buono e significa che il debito deve essere investito bene, occorre che gli investimenti siano ben progettati e attuati, le norme vanno semplificate, il Pnrr è di 191,5 miliardi di cui 69 sono sussidi a fondo perduto e 122 prestiti, più ci sono 30 miliardi in un Fondo di accompagnamento dove vanno investimenti e progetti che, secondo le linee guida della Commissione, non potranno stare nel Piano ma verranno spesi con la stessa velocità, è un canale di serie A come il piano non di serie B, senza ritardi’. Mi aspetto che avremo un rimbalzo molto forte nei prossimi mesi e poi dovremo attestarci su un sentiero di crescita che chi permetta di uscire dall’alto debito, dall’alto rapporto debito/Pil. Il rimbalzo è certo, non è sicuro quanto forte sarà” e sul Dl Sostegni 1 e sul Dl Imprese in arrivo: “Sul Decreto Sostegni voglio sottolineare la rapidità dei pagamenti: dal 30 marzo ad oggi sono stati pagati 2 miliardi e nella seconda settimana 1 miliardo. Il criterio adottato nel primo decreto sostegni per quanto riguarda l’allocazione dei fondi è quello del fatturato, che ha suscitato perplessità. Il Mef sta pensando di aggiungere anche un criterio che riguarda l’utile, l’imponibile fiscale in modo da vedere i soggetti che sono stati più colpiti dalla pandemia. Oggi sostegno umanitario e aiuti alle imprese per evitare che chiudano ma poi arriveranno anche aiuti per accompagnare la transizione delle aziende che non avranno più mercato. La logica degli interventi è fondamentalmente di due tipi il sostegno umanitario alle persone, a coloro che hanno perso tutto non per colpa loro. Un altro tipo serve ad evitare che le imprese che magari poi sarebbero in grado di riprendere, per mancanza di liquidità e di sostegno chiudano o vengano acquistate da qualcuno che si presenta all’improvviso. Poi, ci saranno sicuramente dei settori che con i cambi dei comportamenti e delle tecnologia che stanno avendo luogo non avranno più mercato. In quel caso si tratta di assistere la transizione verso settori che hanno più mercato. Ma ad oggi sono le prime due considerazioni che si stanno adottando”.
In ultimo, su Recovery Plan, opere pubbliche (previste: opere ferroviarie,infrastrutture stradali, presidi di pubblica sicurezza, infrastrutture idriche, infrastrutture portuali, trasporto rapido di massa) e vertenza Alitalia, Draghi ha risposto: “Ci saranno una serie di provvedimenti di semplificazione che accompagneranno il percorso del Pnrr, altrimenti il programma imponente di investimenti diventa poco credibile”. Il ministro Giovannini ed io abbiamo nominato 57 commissari per 57 opere pubbliche, opere che erano già finanziate e aspettavano di essere attuate . La domanda che uno si fa è: ma quando le vedo queste opere? Giovannini questo pomeriggio spiegherà il cronoprogramma con la data di apertura dei cantieri. Per Alitalia, è stato fatto debito. Il debito è buono solo se viene fatta una riforma della società tale da andare con le proprie ali e non essere continuamente sussidiata come è stata negli ultimi 20 anni. Questo è debito buono, se si permette di ripartire, il debito cattivo è se si contiene a fare debito senza un piano industriale”.
Soddisfatta per l’anticipazione delle riaperture ,la Maggioranza, sebbene la Lega auspichi anche la revisione del coprifuoco, e Forza Italia, chieda si accelerino i tempi di riapertura delle palestre. Critica, invece, l’Opposizione di Fratelli d’Italia, che ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Salute Speranza “per i ritardi e le colpe nella gestione della pandemia”,evidenziando come la data del 26 aprile per le riaperture sia troppo lontana.
Nel pomeriggio, poi, dopo il confronto di ieri con M5S e Lega, il Presidente Draghi ha ripreso le consultazioni con le singole forze politiche, Forza Italia e Pd, sul Recovery Plan, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da presentare a Bruxelles entro il 30 aprile per accedere ai 191 miliardi, di cui 69 a fondo perduto e 122 in presiti a tassi agevolati , messi in campo dalla Commissione Europea, cui si aggiungono i 30 miliardi divisi in più anni del fondo per le opere escluse dal piano in quanto non in linea con i criteri indicati dalla UE o perché fuori budget, stanziato nel prossimo Dl Imprese e finanziato con lo scostamento di bilancio da 40 miliardi.
Per Forza Italia ,che ha ribadito il suo no alla patrimoniale, è necessario confermare l’impiego del 40% di risorse per il Sud e l’attuazione della costruzione del Ponte sullo Stretto, mentre il Pd ha lamentato l’insufficienza del fondo da 3 miliardi per gli asili nido e del fondo per le persone non autosufficienti.
Sempre di Recovery Plan e tempi di attuazione, si è parlato anche nell’Eurogruppo e nell’Ecofin in videoconferenza da Bruxelles, la riunione dei 27 Ministri dell’Economia e delle Finanze dei 27 Paesi dell’Unione. In tale consesso, il Commissario agli Affari Economici Gentiloni, ha dichiarato: “La Commissione UE si aspetta di ricevere la maggior parte dei piani di rilancio nelle prossime due, tre settimane, tra cui quello italiano, visto che l’Italia è tra i Paesi che lavorano duro per preparare la versione finale del piano. Sono fiducioso che sarà un buon piano. Il cambio di Governo in Italia ha rallentato per un po’ il lavoro sul Recovery plan, ma ora assicura che procede alla massima velocità con la supervisione di Draghi e il coordinamento del ministro dell’economia. Il Commissario ha anche ribadito che dopo la presentazione dei piani, la Commissione ha “in teoria” due mesi per valutarli, ma il nostro obiettivo è raggiungere l’approvazione di alcuni piani prima della pausa estiva. Un percorso “impegnativo”, perché il processo di ratifica nei diversi Stati non è ancora concluso. Il nostro obiettivo è di raggiungere l’approvazione di almeno alcuni piani di ripresa e resilienza per procedere con il prefinanziamento del 13% prima della pausa estiva. Ci sono stati confronti fra la risposta Usa ed Europea, ma ci sono stati riscontri positivi sulla risposta europea. In Europa abbiamo usato di più la garanzia pubblica per evitare la disoccupazione e la bancarotta delle banche, certo gli stimoli Usa sono grandiosi, ma non dobbiamo sottovalutare la reazione europea che è stata forte. Sta arrivando Next Generation Eu e inseriremo i piani nelle previsioni di maggio”.
Restando, poi, in ambito UE, la portavoce alla Concorrenza della Commissione Europea Arianna Podestà, riguardo alla questione aiuti di Stato per Alitalia ,in confronto al sostegno dato alla compagnia area francese Air France, ha spiegato: “Paragonare Alitalia ad Air France, che ha potuto essere ricapitalizzata dallo Stato a differenza della compagnia italiana, non ha molto senso, perché la prima genera perdite da anni, mentre la seconda era in salute prima che la pandemia di Covid-19 si abbattesse sull’industria del trasporto aereo. Siamo in contatto con le autorità italiane sulla questione di Alitalia. Lo scopo principale del quadro temporaneo sugli aiuti è fornire sostegno a società che sarebbero sostenibili se non ci fosse la pandemia, cioè compagnie che sono entrate in crisi a causa della pandemia di Covid-19. Pertanto, le compagnie che erano già in difficoltà il 31 dicembre 2019, non sono eligibili per gli aiuti, a norma del quadro temporaneo, comprese le misure di ricapitalizzazione. Alitalia ha prodotto perdite in modo persistente ed era una società in difficoltà già alla fine del 2019, quindi prima della pandemia di Covid-19. E’ pertanto esclusa dalla possibilità di ricevere aiuti in base al quadro temporaneo. Nello stesso tempo ,la Commissione ha approvato misure per compensare Alitalia per un totale di 297,15 milioni di euro, sulla base dell’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che consente di compensare danni direttamente legati alla pandemia. La Commissione ha applicato la stessa valutazione ad altre compagnie come la francese Corsair e la Tap portoghese”.
Inoltre, la portavoce Podestà ha reso noto che dall’inizio della pandemia la Commissione UE ha approvato aiuti di Stato richiesti dai Paesi membri pari a 3.030 miliardi di euro. Il 52,5% degli aiuti approvati è stato notificato dalla Germania, il 15,3% dall’Italia, il 14,4% dalla Francia,seguite poi da Spagna, con il 5,6% dell’intera cifra di aiuti approvati dall’Unione, Polonia (2,1%) e Belgio (1,9%). Quanto agli altri Stati membri, gli aiuti di Stato si aggirano tra 0,01% e 1,5% dei 3.030 miliardi stimati..
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