-Covid19, i dati della cabina di regia settimanale: incidenza raddoppiata in una settimana, in crescita anche l’indice Rt e i ricoveri. Altre 4 Regioni in zona gialla: Emilia Romagna, Toscana, Valle d’Aosta e Abruzzo. Intanto, mentre da Napoli e Palermo arriva l’allarme degli ospedali per la saturazione dei posti letto, centinaia di Presidi, tramite appello sottoscritto, e con la sponda del Presidente dell’Ordine dei Medici e del Presidente della Campania De Luca, che ha annunciato di voler sospendere le lezioni in presenza per Elementari e Medie fino a fine mese, chiedono al Governo il rinvio del ritorno in aula di due o tre settimane e la conseguente Dad per far “raffreddare i contagi” e vaccinare altri studenti, ma il ministro dell’Istruzione, respingendo la richiesta, conferma la ripresa in presenza.
-Mentre il Presidente della Repubblica Mattarella ha celebrato il 225° anniversario del Tricolore, la Maggioranza continua a discutere della corsa al Colle, in attesa dei confronti interni ai partiti delle prossime settimane. A dividere le forze di Governo, però, la questione sollevata dalla Commissione UE, del nucleare come fonte di energia sostenibile, supportata dalla Lega e respinta dal Pd e dal M5S. Sul fronte economico.
di Federico Marengo venerdì 7 gennaio 2022
Salgono ancora, nell’ultima settimana, l’incidenza dei casi , raddoppiata a 1669 per ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 783 di sette giorni fa e l’indice Rt a 1,43, a fronte dell’1,18 della settimana scorsa. In crescita, anche il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva al 15,4%, rispetto al 12,9% del 30 dicembre, e delle aree mediche al 21,6%, a fronte del 17,1%. Questi, i dati elaborati dalla cabina di regia settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute.
A rischio alto, 10 Regioni , di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione, mentre 12 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, 6 Regioni/Province Autonome sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Inoltre, quasi tutte le Regioni/Province Autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza ,mentre 10 riportano molteplici allerte di resilienza.
Nel dettaglio, l’incidenza più alta è stata registrata in Toscana (2680 casi per ogni 100 mila abitanti), Lombardia (2578,1 casi per ogni 100 mila abitanti) e Valle d’Aosta (2255,9 casi per ogni100 mila abitanti), mentre il tasso di occupazione più alto delle terapie intensive è stato rilevato nella Provincia Autonoma di Trento (27,8%, rispetto alla soglia critica fissata al 10%), nelle Marche (23,9%)e in Piemonte (21,7%) e il tasso di occupazione più alto delle aree mediche è stato registrato in Valle d’Aosta (42,4%, rispetto alla soglia fissata al 15%), in Liguria (34,2%) e in Calabria (33,7%).
Altre 4 Regioni, dunque, da lunedì 10 gennaio, su ordinanza del ministro della Salute Speranza, già firmata, passeranno dalla zona bianca alla gialla: Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta, per un totale di quindici.
Dati, questi ultimi, così commentati dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro, che ha dichiarato: “C’è un drastico peggioramento dell’epidemia di Covid, con l’incidenza settimanale che ha raggiunto i 1700 casi per 100mila abitanti, un Rt che indica una crescita significativa nel numero di nuovi casi e ospedalizzazioni, e con molteplici segnali di allerta anche nella capacità delle Regioni di far fronte al numero di nuovi casi e al loro monitoraggio.Per questo ci sono molte regioni a rischio alto. Una più elevata copertura vaccinale in tutte le fasce è necessaria, come rallentare e invertire il trend con uso delle mascherine e riduzione di assembramenti. C’è una crescita dei casi Covid soprattutto nella fascia d’età 20-29 anni, seguita da quella 10-19 e 30-39, ma cominciano ad essere coinvolte anche le fasce d’età più avanzate e questo è un elemento su cui occorre particolare precauzione. C’è stato invece un rallentamento della crescita della curva tra i 5 e 11 anni ,ma c’è comunque la necessità di ricoveri ospedalieri anche per la fascia sotto i 19 anni.. La probabilità superiore al 50% che in 4 settimane si raggiunga una saturazione pari al 30-40% delle aree mediche, se il trend si mantiene come quello attuale, è presenta in molte regioni. I nuovi casi sono superiori rispetto alla stessa stagione dell’anno scorso, mentre i ricoveri pur crescendo sono inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il trend delle reinfezioni è in aumento e ciò conferma il dato che c’è un rischio di infezione elevato nelle persone che non effettuano il booster aggiornando la propria situazione immunitaria”.
Sul fronte vaccini, invece, secondo il Report della struttura commissariale, pubblicato sul sito del Governo,sono 21.831.407 , pari al 70,4% della popolazione over 12, le dosi booster inoculate a chi ha ultimato il ciclo primario dei vaccini da almeno 5 mesi; 46.533.713, pari all’86,16% della popolazione over 12, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale e 48.186.359 , pari all’89,22% della popolazione over 12 ha ricevuto almeno la 1° dose.
Quanto ai guariti da al massimo sei mesi,sono in totale 431.707, lo 0,80% della popolazione over 12.
Il totale tra chi ha ricevuto almeno una dose e chi è guarito dal massimo sei mesi è pari a48.618.066 persone, il 90,02% della popolazione over 12. Nella fascia 5-11 anni, invece, hanno avuto almeno una dose in 459.251, pari al 12,56% della popolazione pediatrica, mentre 587 hanno completato il ciclo vaccinale; i guariti da al massimo sei mesi sono 141.199.
Intanto, si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e , dunque l’entrata in vigore, del decreto varato dal Consiglio dei Ministri il 5 gennaio scorso, che introduce l’obbligo vaccinale per gli over 50 lavoratori e non, l’obbligo di Super Green Pass per tutti i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti dai 50 anni in su e di Green Pass per accedere ai servizi per la persona e a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione.
Ma vediamo il calendario delle nuove misure, rese operative dai decreti approvati dall’Esecutivo fra dicembre e gli inizi di gennaio: dal 6 gennaio è scattato l’obbligo vaccinale per chi ha compiuto50 anni e per il personale universitario (equiparato a quello scolastico per cui era già in vigore) e lo sblocco automatico del Green Pass per i guariti.
Dal 10 gennaio e , fino al 31 marzo, entrerà in vigore l’obbligatorietà del Super Green Pass (documento rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti) per accedere a una serie di attività: alberghi e strutture ricettive, feste e cerimonie religiose o civili annesse, sagre, fiere , centri congressi, servizi ristorazione all’aperto, impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici, palestre, piscine, centri natatori, sport di squadra, centri benessere anche all’aperto, centri culturali, centri sociali e ricreativi, attività all’aperto, aerei, treni, navi, trasporto, trasporto pubblico locale.
Dal 20 gennaio e fino al 31 marzo (scadenza dello stato di emergenza), scatterà l’obbligatorietà del Green Pass base (rilasciato con tampone antigenico o molecolare negativo) per accedere ai servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, centri estestici).
Dal 1°febbraio , invece, entrerà in vigore l’obbligatorietà del Super Green Pass per i lavoratori dai 50 anni in su che abbiano effettuato la prima dose in tempo per lavorare (ovvero entro il 31 gennaio), l’obbligatorietà del Green Pass (fino al 31 marzo) per gli utenti dei pubblici uffici, Poste, Banche, attività commerciali ad eccezione di Alimentari e Farmacie e l’obbligatorietà del vaccino per i cinquantenni senza occupazione.
Dal 15 febbraio scatterà, fino al 15 giugno, l’obbligatorietà del Super Green Pass per i lavoratori pubblici e privati e per i liberi professionisti over 50, per i quali è prevista una sanzione da 600 euro a 1500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo. Anche i lavoratori over 50, che dal 15 febbraio non avranno il Super Green Pass saranno considerati assenti ingiustificati e saranno sospesi, così come lo stipendio.
Prevista anche una sanzione da 100 euro una tantum, per gli over 50 senza occupazione che non si vaccineranno entro il 1° febbraio.
Una raddoppio dei contagi nel giro di poche settimane che non ha messo in difficoltà solo le strutture sanitarie, ma anche le scuole, che, prossime alla riapertura dopo le festività natalizie, tramite appello sottoscritto da duemila Presidi (i non aderenti invece,pur pronti ad aprire, ravvisano problematiche e criticità come la mancata dotazione di mascherine FFP2), chiedono un rinvio della ripresa delle lezioni in presenza per due, tre settimane per far “raffreddare” il picco dei contagi e vaccinare un numero massiccio di studenti.
Nel documento, si legge infatti: ”Si tratta di una situazione epocale, mai sperimentata prima, rischiosa e ad oggi già prevedibile. Non è possibile non tenerne conto. Una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l’attivazione di lezioni a distanza) per due settimane è sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provocherà con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa. A pochi giorni dall’inizio delle lezioni dopo la pausa natalizia, durante la quale non ci siamo mai fermati, stiamo assistendo con preoccupazione crescente all’escalation di assenze. Abbiamo personale sospeso perché non in regola con la vaccinazione obbligatoria e, ogni giorno di più, personale positivo al Covid, che non potrà prestare servizio e nemmeno potrà avere, nell’immediato, un sostituto. Si parla di numeri altissimi, mai visti prima. Ci rendiamo conto che sottovalutare la prevedibile ed enorme mancanza di personale determinerà insolubili problemi. In un momento nel quale è necessaria almeno la minima sorveglianza delle classi (per non parlare della didattica, che risulterà in molti casi interrotta), non sapremo, privi di personale, come accogliere e vigilare su bambini e ragazzi. Altrettanta preoccupazione grava sulle probabili assenze del personale Ata. Ci troveremo nell’impossibilità di aprire i piccoli plessi e garantire la sicurezza e la vigilanza. Aggiungiamo, ma è cosa nota, che l’andamento del contagio con la nuova variante del virus colpisce come mai prima le fasce più giovani della popolazione, anche con conseguenze gravi, e che il distanziamento è una misura sulla carta, stanti le reali condizioni delle aule e la concentrazione degli studenti nelle sedi”.
Una richiesta, quella dei dirigenti scolastici, respinta dal ministro dell’Istruzione Bianchi e dal Ministro della Salute , Speranza, che hanno confermato il ritorno in presenza in sicurezza.
Tuttavia, il Presidente della Regione Campania, De Luca, che per primo aveva chiesto la dilazione, seguito dal Presidente della Regione Sicilia, Musumeci, ha annunciato di voler rinviare la riapertura di scuole Elementari e Medie fino alla fine di gennaio, decisione che verrà impugnata dal Governo, previa discussione nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Si ricorda poi, che l’ultimo decreto varato dall’Esecutivo prima dell’Epifania, prevede nuove regole per gli istituti , relativamente alla quarantena: nella scuola dell’Infanzia con 1 positivo si fermeranno le attività per 10 giorni per tutta la classe.
Nella scuola Primaria, con 1 positivo si attiverà la sorveglianza con il testing e l’attività in classe proseguirà effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5)
In presenza di due o più positivi andrà in Dad tutta la classe per dieci giorni.
Nella scuola Secondaria di primo e secondo grado si distinguerà tra chi ha fatto o meno il vaccino:
con 1 positivo si attiverà l’autosorveglianza e l’utilizzo delle mascherine Ffp2. Con 2 positivi andrà in Dad chi non è vaccinato o chi non ha ricevuto la dose booster dopo 4 mesi dalla scadenza del primo ciclo vaccinale. Gli altri “in regola” con i vaccini rimaranno in presenza, utilizzando le mascherine Ffp2 e attiveranno l’autosorveglianza. Con 3 positivi ,tutta la classe andrà in Dad per 10 giorni. Una distinzione tra studenti vaccinati e non che non è piaciuta ai sindacati, con la UIL che ha parlato di misura “discriminatoria”.
Tali norme, introdotte, non senza una spaccatura interna alla Maggioranza, con Lega e una parte del M5S fortemente contrarie all’obbligo vaccinale, sono al centro del dibattito delle forze politiche, con il garante dei penta stellati, Grillo, che in un post sul suo Blog, ha criticato proprio la decisione di rendere il vaccino obbligatorio per gli over 50, definita “scelta orwelliana”, suscitando la reazione del leader di Italia Viva, Renzi, che lo ha definito un “pericolo pubblico quando parla di Scienza”, accusando il M5S di “strizzare l’occhio ai No vax”.
Critica, anche l’Opposizione di Fratelli d’Italia, con la Presidente Meloni che ha definito la sanzione da 100 euro per gli over 50 senza occupazione ,che non si vaccineranno, una “estorsione di Stato”, rintuzzata da Italia Viva e dal segretario del Pd, Letta, secondo cui la leader avrebbe pronunciato “parole irresponsabili”.
Una spaccatura, registratasi anche sul tema dell’energia, con il segretario della Lega Salvini ,espressosi a favore della decisione della Commissione UE di catalogare gas e nucleare tra le fonti energetiche sostenibili, invitando il Governo a schierarsi in tal senso; dichiarazioni che però hanno incontrato l’opposizione del M5S e del Pd, per i quali tali affermazioni non sarebbero altro che “propaganda”, specie se accostate al tema del caro bollette energetiche.
Divisioni , insomma, che non potranno non avere riflessi sulla corsa al Colle e sulla elezione del nuovo Capo dello Stato, mentre l’uscente, Mattarella, ha celebrato oggi,con una cerimonia al Quirinale, il 225° anniversario del Tricolore.
Una partita , al momento ferma, in attesa delle riunioni interne dei partiti previste a partire dalla prossima settimana con la segreteria del Pd , fissata per l’11 gennaio, cui seguirà la Direzione il 13 gennaio, e i vertici del centrodestra e del M5S. Se nel Pd si registra la spaccatura tra la linea del segretario Letta, sposata anche dal Presidente del M5S Conte, ovvero : Draghi al Colle e un altro Premier tra i Ministri da individuare, (si fa il nome del ministro della Cultura Franceschini o del ministro dell’Economia Franco) e la linea Orfini-Giovani Turchi , a favore di un Mattarella bis, con Draghi stabile fino al 2023, termine della legislatura a Palazzo Chigi, posizione che incontrerebbe il favore di una parte dei pentastellati ribelli al capo politico, nel centrodestra il candidato in campo, che scioglierà a breve la riserva, resta il Presidente di Forza Italia, Berlusconi.
Una questione, quella della elezione del nuovo Capo dello Stato su cui non si è pronunciato il Presidente francese Macron ,che pure ha rinnovato la sua stima nei confronti del Presidente Mattarella e del Premier Draghi , stamane, nella conferenza stampa congiunta con la Presidente della Commissione Von der Leyen, che ha dato il via alla due giorni di confronto con i Commissari Europei, alla luce dell’insediamento della Francia alla Presidenza del Semestre Europeo (gennaio-giugno), nel corso del quale si è parlato dei temi in agenda nell’Unione, quali: il pacchetto clima, con le decisioni sul meccanismo di prelievo alle frontiere (tassa carbonio) e la decarbonizzazione dei trasporti, il digitaleper regolare il mercato e i contenuti, la convergenza sociale e la parità uomo-donna sul lavoro, la sicurezza delle frontiere e la difesa comune, la gestione della pandemia e della campagna vaccinale ,le sfide geopolitiche, a cominciare dalle relazioni con la Russia per la crisi ucraina e la governance economica e la riforma delle regole di bilancio.
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