-Covid19, salgono i contagi, i ricoveri e i decessi , anche a causa della diffusione della nuova variante Omicron, e il Governo corre ai ripari con alcune misure restrittive per contenere la quarta ondata. Il provvedimento, che prevederebbe l’estensione dell’obbligatorietà del vaccino ad altre categorie a contatto con il pubblico, la reintroduzione delle mascherine all’aperto e l’uso dei tamponi per vaccinati e non per accedere ai grandi eventi, sarà reso noto dopo la cabina di regia convocata per giovedì 23 dicembre. Intanto, mentre Moderna ha annunciato che il booster in dosi da 50 microgrammi ha attivato un livello di anticorpi neutralizzanti contro Omicron di 37 volte rispetto ai livelli pre-richiamo e ,l’Ema , l’Agenzia Europea dei Medicinali, ha dato l’ok al vaccino USA Novavax, da oggi , Liguria, Veneto (quest’ultima, in verità già da sabato), Marche e Provincia Autonoma di Trento sono passate in zona gialla per aver superato i parametri fissati di incidenza e tasso di ricoveri.
-All’indomani dell’accordo nella Maggioranza sulle modifiche al maxiemendamento alla Legge di Bilancio, che dovrebbe essere ai voti della Commissione Bilancio di Palazzo Madama dal pomeriggio di oggi, il Premier Draghi, in giornata , ha partecipato alla cerimonia di consegna dei Collari d’Oro per lo Sport e ha incontrato il neo cancelliere tedesco Scholz e i sindacati Cigl, Cisl e Uil a Palazzo Chigi, per discutere della riforma delle Pensioni, mentre il Presidente della Repubblica Mattarella,agli sgoccioli del suo mandato, ha preso parte, per l’ultima volta, insieme con il ministro degli Esteri Di Maio, alla Conferenza degli ambasciatori e ha salutato in serata le più alte cariche dello Stato.
di Federica Marengo lunedì 20 dicembre 2021
La nuova variante Omicron preoccupa esperti e Governo, per via della sua rapida diffusione e della sua maggiore contagiosità, che potrebbero avere inciso sul peggioramento dei dati epidemiologici delle ultime settimane, con l’aumento di tutti gli indicatori e, per questo,il Premier Draghi ha convocato per il 23 dicembre una cabina di regia per fare il punto sugli ultimi dati relativi alla pandemia, (non ultimi gli esiti dell’indagine sulla prevalenza delle varianti realizzata dal Ministero della Salute), e discutere di alcune misure restrittive che potrebbero entrare in vigore già negli ultimi giorni dell’anno, quali: la reintroduzione dell’uso obbligatorio della mascherina all’aperto, l’estensione dell’obbligo vaccinale per accedere ai trasporti e ad altre categorie di lavoratori pubblici e privati a contatto con il pubblico, la riduzione della validità del Green Pass a 6, 7 o 5 mesi dai 9 attuali , il tampone per accedere ai grandi eventi per vaccinati e non e , in caso estremo, lockdown notturni durante i giorni di festa.
Dapprima, però, vi sarà un confronto del Governo con le Regioni, da cui arrivano sia provvedimenti preventivi, come l’Ordinanza del Presidente della Campania, De Luca che vieta feste e ed eventi in locali al chiuso e discoteche, sia alcune richieste, quali quelle del Presidente della Liguria Toti di maggiori fondi in Legge di Bilancio per le Regioni per le spese anti Covid19 e del Presidente del Lazio, Zingaretti, e del suo assessore alla Salute, D’Amato, di introdurre l’obbligo vaccinale per i lavoratori.
E sempre restando in tema di Regioni, da oggi, passano in zona gialla: Liguria, Veneto (che ,in verità, ha anticipato il passaggio sabato scorso, mediante ordinanza del Presidente Zaia), Marche e Provincia Autonoma di Trento, che si aggiungono a Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano e Calabria. Dal 27 dicembre, poi, dovrebbero passare in zona gialla: Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna.
Intanto, mentre il consigliere del Commissario all’Emergenza, Generale Figliuolo, Rasi ha avvertito sulla possibilità che nei prossimi giorni l’Italia possa entrare in zona Arancione, per via della risalita dell’incidenza, ovvero del numero di casi per ogni 100 mila abitanti, e del tasso di ricoveri nelle terapie intensive e nelle aree mediche, e gli esperti esortano ad accelerare sulle somministrazioni delle terze dosi o booster e a rispettare le misure di sicurezza come l’uso delle mascherine e il distanziamento, Moderna ha reso noto che il booster del vaccino omonimo ,in dose da 50 microgrammi, ha aumentato il livello di anticorpi neutralizzanti contro Omicron di 37 volte rispetto ai livelli pre-richiamo e l’Ema, l’Agenzia Europea dei Medicinali e la Commissione UE, hanno dato il via libera al quinto vaccino per quel che riguarda l’Europa: l’americano Novavax “tradizionale”,ovvero a base di proteine e non a mRna.
D’accordo con la stretta ventilata dal Governo, i partiti di Maggioranza di centrosinistra e centrodestra, eccetto M5S e Lega, attestatisi su posizioni più caute per quel che riguarda l’estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie di lavoratori a contatto con il pubblico.
Sul fronte politico, invece, trovato nella giornata di ieri, l’accordo nella Maggioranza sulla riformulazione del maxiemendamento alla Legge di Bilancio, le cui votazioni in Commissione a Palazzo Madama inizieranno nella tarda serata di oggi e si svolgeranno per tutta la nottata, per poi chiudersi domani, con relativo approdo in Aula della Manovra giovedì 23 dicembre. Da qui, il voto sulla fiducia e l’ultimo passaggio alla Camera per l’approvazione definitiva entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio.
Tra le novità: l’istituzione di un fondo di solidarietà per i proprietari di immobili da 10 milioni di euro per risarcirli fino a 6.400 euro, fino a 16 mesi per il blocco degli sfratti attuato con i decreti Covid19, per via dell’emergenza in atto, di un fondo di 5 milioni di euro per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, di un fondo da 120 milioni di euro per il supporto psicologico nelle scuole, la proroga del Superbonus antisismico fino al 2025, l’eliminazione del tetto ISEE di 25 mila euro per il Superbonus 110% anche per le villette , lo stop al pagamento delle cartelle esattoriali del 30 giugno per i primi tre mesi del 2022 (anche se Forza Italia è in pressing per una ulteriore proroga), la proroga per altri tre mesi dell’esenzione dal pagamento della Tosap, la tassa sui tavolini all’aperto, lo stanziamento di risorse per la formazione di giovani autotrasportatori. Confermate,le misure come: il taglio dell’Irpef per 7 miliardi con la riduzione delle aliquote da 5 a 4, il taglio di 1 miliardo dell’Irap per 835 mila Autonomi, l’istituzione di un fondo da 3 miliardi e 800 milioni per sterilizzare il caro bollette di luce e gas.
Tuttavia, se tale intesa sulla Manovra soddisfa i partiti di Maggioranza, alle prese anche con il dibattito sulla elezione del nuovo Capo dello Stato (fissato per giovedì , presso Villa Grande,residenza romana del Presidente Berlusconi, il primo vertice del centrodestra per discutere nel merito) restano critiche le Opposizioni, con Fratelli d’Italia, che ha contestato sia i contenuti (“E’ una Legge di Bilancio priva di visione, che dispensa risorse in mille rivoli e che incide poco sul taglio del cuneo fiscale”) che sui tempi di approdo alle Camere , insufficiente per un dibattito democratico sul testo, e con Sinistra italiana, che ne ha evidenziato l’iniquità.
Fitta, poi, la giornata del Premier Draghi, che in mattinata ha partecipato alla cerimonia di consegna dei Collari d’Oro dello Sport , per,poi nel pomeriggio incontrare a Palazzo Chigi il neo cancelliere tedesco Scholz, con cui, dopo aver discusso delle misure di contrasto alla pandemia , (questione, riguardo alla quale ha incassato dal neo cancelliere i complimenti per la gestione dell’emergenza ,rilanciando l’obiettivo condiviso di una Unione coesa nella tutela della salute dei cittadini), di ripresa economica, lotta al cambiamento climatico, crisi energetica e aumento dei prezzi del gas e revisione del Patto di Stabilità, ha tenuto una breve conferenza stampa congiunta al termine del bilaterale, nella quale ,il Presidente del Consiglio, ha dichiarato: “Questa visita contribuisce e conferma la profondità del legame tra i due Paesi ed è nostra volontà collaborare per affrontare le grandi sfide europee. Uno dei primi temi è la necessità di accelerare l’integrazione europea. Tanto di cappello per l’impegno italiano che si sta dando molto da fare. E sulla lotta alla pandemia i nostri Paesi hanno deciso di parlare con una sola voce. Tra Italia e Germania c’è una cooperazione e di lunga data. L’importante è fare progressi per l’Europa e i nostri due Paesi sono fondamentali per la riuscita di questa operazione. Serve una stretta cooperazione tra i nostri Paesi e siamo d’accordo per rafforzarla. Dobbiamo approfondire le nostre relazioni e vogliamo riavviare appena possibile consultazioni intergovernative. Possiamo fare un ottimo lavoro. Una Unione più forte e coesa è nell’interesse generale, in prospettiva di un lavoro comune nel campo delle tecnologie con l’idrogeno, delle batterie per le auto elettriche e della transizione ambientale. Come europei ci siamo dati traguardi ambiziosi. Siamo stati d’accordo nel ricordare che dobbiamo essere vicini anche a coloro che sono toccati da questa transizione perché la coesione sociale è fondamentale. Abbiamo discusso dei cambiamenti richiesti per le regole bilancio e gli aiuti di stato per essere coerenti con gli obiettivi UE in termini di transizione. Un altro punto: Roma e Berlino lavorano per essere il più possibile vicini nelle consultazioni in temi di politica estera. Siamo d’accordo sulla necessità di costruire una difesa comune, non in contrapposizione con la Nato ma come forza complementare dell’Alleanza e c’è una forte identità di vedute su questo. Ringrazio Scholz per gli elogi sulla nostra campagna di vaccinazione, ma ancora c’è da lavorare e essere attenti: in cabina di regia questa settimana passeremo in rassegna eventuali provvedimenti in vista delle vacanze di Natale. Non c’è ancora nulla di deciso. Aspettiamo fino a mercoledì o giovedì i dati di sequenziamento per vedere come avanza la variante Omicron. Credo ci sarà un avvicinamento delle posizioni. La pandemia chiama tutti i nostri Paesi a finanziare progetti senza precedenti e imponenti. E bisognerà vedere come ci si muoverà: è un campo più semplice da affrontare di altri”, ha sottolineato Draghi parlando della riforma del Patto di Stabilità”.
A seguire, sempre a Palazzo Chigi, tavolo di confronto del Presidente del Consiglio e dei ministri Orlando (Lavoro) , Franco (Economia) e Brunetta (Pubblica Amministrazione), con i sindacati Cgil, Cis e Uil , il primo, dopo lo sciopero “anti Manovra” del 16 dicembre scorso, per discutere della riforma delle Pensioni, che allo stato attuale prevede un ritorno alla Legge Fornero dal 2023, con la soluzione transeunte, vista l’abolizione del sistema sperimentale di Quota100, solo per il 2022, di Quota 102 (pensionamento a 64 anni con 38 di contributi), soluzioni che non piacciono ai segretari delle sigle sindacali Landini, Bombardieri e Sbarra, che chiedono il superamento della Legge Fornero e maggiore flessibilità in uscita, con la proposta di pensionamento o a 62 anni o con 41 anni di contributi , l’estensione del sistema dell’Ape Social ad altre categorie di lavori usuranti e gravosi (oltre quelli inseriti nell’attuale Legge di Bilancio), tra cui gli operai edili, con 32 anni di contributi, il rafforzamento di opzione donna, con la pensione anticipata per lavoratrici dipendenti e autonome con annesso riconoscimento di un anno di contributi per figlio. Sul tavolo, l’ipotesi pensione per tutti con ricalcolo contributivo , che non convince i sindacati in quanto comporterebbe il taglio dell’assegno pensionistico e la pensione di garanzia per i giovani, con lavori discontinui e precari, onde evitare pensioni minime e sotto soglia di sussistenza.
Al termine del confronto, conclusosi con l’impegno del Governo per l’apertura all’inizio del 2022 di una serie di tavoli sulla riforma delle Pensioni, che riguarderanno: la flessibilità in uscita, la previdenza per i giovani e le donne e la previdenza complementare, il segretario della Cgil, Landini, ha riferito ai cronisti fuori da Palazzo Chigi: “Oggi, siamo di fronte ad una dichiarazione ufficiale sulla disponibilità del governo a fare una discussione sulla riforma della legge Fornero. Cosa mai avvenuta prima in questi 10 anni. Auspico che ci sia un confronto “vero, e non come avvenuto sul fisco. Ci sarà Draghi a capo del Governo quando la trattativa sulle pensioni entrerà nel vivo. Ha detto che ci darà lui il calendario degli incontri”, riecheggiato dal segretario Cisl, Sbarra, che, definendo “positivo” l’incontro, ha evidenziato: “Finalmente , apriamo il cantiere della riforma per arrivare alla revisione della legge Fornero nella prospettiva di rendere il sistema più flessibile, più equo, più sostenibile. Oggi, abbiamo stabilito le grandi priorità su cui dovrà articolarsi la trattativa. Per noi bisogna discutere di come rendere l’Ape sociale strutturale per venire incontro al lavoro gravoso e usurante e di come incentiviamo l’adesione alla previdenza complementare. Abbiamo riaffermato che la previdenza non può essere considerato un costo economico per il bilancio dello Stato perché c’è un tema di sostenibilità sociale”.
Per il segretario Uil, Bombardieri, infine: “Il tavolo sulla flessibilità in uscita comprenderà i temi che riguardano sia le cose in essere, come Ape social e Ape donna, sia altri strumenti che possiamo utilizzare, come i 41 anni, e i temi riguardati precoci e gli ultimi esodati. Le proposte portate al tavolo, ha puntualizzato, “sono unitarie”.
Giornata intensa anche per il Presidente della Repubblica Mattarella, ormai alla fine del suo mandato , che, in mattinata, insieme con il ministro degli Esteri Di Maio, ha partecipato alla Farnesina , alla XIV° Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori ,nel corso della quale , facendo memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo, cui ha conferito il titolo onorifico di ambasciatore di grado , ha detto: “La pandemia ha posto in luce la vitalità e il valore aggiunto della costruzione europea che ha messo a fattor comune le risorse per ricerca e acquisto di vaccini e che con il Next generation Eu è riuscita a costruire una risposta a devastanti effetti economici della crisi. Questa è “l’ultima occasione in cui posso rivolgermi alla vostra comunità. Lo sviluppo di una capacità di difesa dell’Ue è un tassello essenziale per raggiungere una “autonomia strategica”. Guardando ai sette anni passati non posso che rilevare come l’attività della Presidenza della Repubblica non sarebbe stata possibile senza il ministero degli Esteri. Grazie all’impegno della Farnesina la Repubblica promuove gli obiettivi di pace e cooperazione che sono la tradizione della nostra politica estera, rafforzando il “soft power” italiano. Il XXI secolo non deve essere vissuto con la rassegnazione di una ineluttabile marginalità dell’area europea, anche se il baricentro politico ed economico sembra spostarsi dall’Atlantico al Pacifico e l’UE l’Africa devono interrogarsi sul loro ruolo. La scelta di spostare gradualmente il baricentro delle politiche Usa verso il Pacifico impone una assunzione di responsabilità sempre più diretta da parte degli interlocutori europei. Nel quadro di un rapporto equilibrato, l’Europa è chiamata a svolgere un ruolo più rilevante nella definizione della strategia dell’Alleanza Atlantica. La coesione fra le democrazie liberali rimane priorità e costituisce il nucleo attorno al quale rafforzare un ampio e stretto raccordo tra i Paesi a ordinamento democratico dell’Unione Europea. La difesa dei valori liberal-democratici e dello Stato di diritto all’interno del nostro Continente e fuori di esso , a cominciare da quel principio cardine della costruzione europea rappresentato dal primato del diritto comunitario , è, in questo senso, essenziale. Sono valori che vanno tuttavia praticati e vissuti, sia attraverso il rafforzamento del carattere irreversibilmente democratico della cittadinanza europea, sia nella gestione delle crisi di fronte alle quali si trova l’Europa. L’atteggiamento di fortezza Europa rispetto ai diritti umani, posta in essere da alcuni Paesi, non corrisponde ai valori di questa UE. La riforma delle istituzioni e dei processi decisionali dell’Unione, incluse le regole di bilancio, è condizione necessaria per il completamento dei tanti cantieri aperti al suo interno, oltre che per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati con le agende verde e digitale’ spiega inoltre il Capo dello Stato. E aggiunge: “L’Europa non potrà esprimersi con efficacia sulla scena internazionale senza aver dato risposta ai crescenti squilibri in termini di reddito, di accesso all’istruzione e alla sanità, di garanzia e di diritti che affliggono le nostre società e che rischiano di minare alle fondamenta la coesione delle nostre democrazie. Lo sviluppo di una capacità di difesa da parte dell’UE rappresenta un tassello essenziale nel necessario percorso di autonomia strategica. Sono convinto che l’Unione saprà essere efficace nel perseguire questo obiettivo”.
In serata poi, il saluto e lo scambio di auguri di fine anno al Quirinale, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, delle formazioni politiche e della società civile, cerimonia durante la quale,in merito alla gestione della pandemia, sottolineando il ruolo chiave rivestito dai vaccini come “migliore arma di difesa” e, stigmatizzando l’eccessivo risalto mediatico dato ai No vax, nel suo discorso, ha rimarcato : “Quello che sta per concludersi, è stato un anno di lavoro intenso. Con priorità chiare: la lotta alla pandemia e la ripresa della vita economica e sociale del Paese. Possiamo trarne un bilancio complessivamente positivo, per aver alzato la protezione dei cittadini di fronte alla minaccia del virus e per aver rimesso in moto la società. E’ stato il frutto di scelte coraggiose, dei progressi della scienza, di comportamenti coscienziosi, di senso civico diffuso, e la risultante di una convergenza tra le istituzioni e i cittadini. La pandemia segna ancora il nostro tempo. Ha provocato dolore, sofferenze, nuove povertà. Ma abbiamo visto risposte solidali, sono emersi talenti e qualità inespresse, si sono accelerati processi innovativi. Siamo stati spinti a correggere, con misure efficaci, l’inerzia delle dinamiche economiche e sociali innescate dalla crisi. Siamo ancora chiamati alla prudenza e alla responsabilità. Ci siamo dotati, tuttavia, di strumenti adeguati per combattere il virus. Non ci sentiamo più in balìa degli eventi. Questo resta un tempo difficile, nell’alternarsi di speranze e di nuovi allarmi. Si impone un’esigenza di chiarezza e di lealtà come premesse indispensabili di una piena, e comune, assunzione di responsabilità di fronte ai rischi che sono tuttora davanti a noi. Abbiamo visto come la chiarezza, di fronte alle asprezze della pandemia, abbia spazzato via il tempo delle finzioni, delle distrazioni. Tutto questo mi è parso uno straordinario segno di maturità e serietà. Questo resta un tempo difficile, nell’alternarsi di speranze e di nuovi allarmi. Si impone un’esigenza di chiarezza e di lealtà come premesse indispensabili di una piena, e comune, assunzione di responsabilità di fronte ai rischi che sono tuttora davanti a noi. Abbiamo visto come la chiarezza, di fronte alle asprezze della pandemia, abbia spazzato via il tempo delle finzioni, delle distrazioni. Tutto questo mi è parso uno straordinario segno di maturità e serietà. Aver saputo mettere in secondo piano divisioni e distinzioni legittime, diversità programmatiche e sensibilità politiche per privilegiare un lavoro comune nell’interesse nazionale è stato molto importante. Questo atteggiamento costruttivo ha accomunato maggioranza e opposizione. Ha funzionato il rapporto tra lo Stato e le Regioni, le quali hanno collaborato attivamente e positivamente con i governi che si sono succeduti. Le iniziali comprensibili frizioni e sovrapposizioni sono state progressivamente superate. Una delle caratteristiche della nostra gente si manifesta quando le condizioni sono difficili: è il momento in cui riusciamo a esprimere il meglio di noi. A ritrovare la fiducia smarrita. Non rinunciamo alle differenze e alle diversità. Ma sappiamo essere uniti sulle grandi scelte, quando le circostanze della vita lo richiedono. L’augurio che rivolgo a voi e al nostro amato Paese , per il futuro , è che lo spirito costruttivo e collaborativo, reciprocamente rispettoso, possa divenire un tratto stabile dei rapporti istituzionali. E’ questo lo spirito che ha costruito la Repubblica e ne alimenta la vita, rafforza tutte le istituzioni, conferisce autorevolezza e alimenta la fiducia nell’Italia. L‘Europa resta una realtà imprescindibile per l’Italia. L’Unione Europea è il nostro primo ambito d’azione, e per questo siamo impegnati a potenziarne le istituzioni e le politiche a favore delle imprese, delle società, dei cittadini. Abbiamo contribuito a un nuovo corso dell’Europa, ora vogliamo che non si torni indietro e che si proceda su questa strada, a partire dalla Conferenza sul futuro dell’Unione”.
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